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Feb 11, 2021
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Original file line number | Diff line number | Diff line change |
---|---|---|
@@ -0,0 +1,168 @@ | ||
% TEX root = ../main.tex | ||
La Logica è una materia che ha una tradizione millenaria e trae le sue | ||
origini in ambito filosofico: la definizione che vedremo noi è infatti | ||
presa da quell'ambito, e noi la declineremo in una forma moderna. | ||
La Logica è lo studio dei meccanismi del ragionamento razionale. | ||
In altre parole, si intende lo studio della capacità di trarre conseguenze | ||
(corrette) da date assunzioni o premesse. Le assunzioni sono delle informazioni | ||
che affermano che il mondo sta in un certo modo e sono gestibili formalizzandole | ||
in un linguaggio formale. Queste informazioni codificano uno o più mondi possibili: | ||
vogliamo trarne delle conclusioni a partire di esse in un modo razionale. | ||
|
||
\section{Motivazioni} | ||
La Logica studia come si ragiona in maniera corretta e, per studiare come | ||
si ragione, si può utilizzare come prima schematizzazione il partire da delle | ||
assunzioni vere e da quelle discendere a delle conclusioni. | ||
Un esempio: ogni uomo è mortale. Socrate è un uomo. | ||
Dunque, Socrate è mortale. Questo è, in linguaggio naturale, un esempio di quanto | ||
detto prima: a partire da due informazioni date per vere (ogni uomo è mortale e | ||
Socrate è un uomo) si traggono delle conseguenze. Quanto fatto prima è un | ||
\textit{sillogismo}, un punto antichissimo nella storia della Logica. | ||
|
||
Altro esempio: ogni gatto ha sette zampe. Pluto è un gatto. Dunque, Pluto | ||
ha sette zampe. Anche questa è una deduzione esatta, nonostante per l'esperienza | ||
comune la prima assunzione è falsa; tuttavia, la Logica si occupa di \textit{ogni} | ||
universo e pertanto il ragionamento è valido. | ||
Ogni Blabla è glug. Sbappo è Blabla. Dunque, Sbappo è glug. Questa forma di | ||
ragionamento è altrettanto corretta. | ||
Per non farsi distrarre dalle stranezze irrilevanti, si utilizza un linguaggio | ||
centrale per il discorso della Logica. Si formalizza quindi questo ragionamento: | ||
in primo luogo si astrae, fornendo un modello matematico per ragionare. | ||
$$ | ||
(\forall x P(x) \rightarrow Q(x) \land P(s)) \rightarrow Q(s) | ||
$$ | ||
Ogni fiore è profumato. La Rosa è profumata. Dunque, la Rosa è un fiore. | ||
Per mostrare che questo ragionamento è falso, si può anche utilizzare l'intuizione: | ||
se Rosa è mia nonna, benché il senso metaforico sia valido, Rosa è un po' vecchia | ||
e pertanto il ragionamento non è valido. In che modo è cambiato il ragionamento? | ||
$$ | ||
(\forall x P(x) \rightarrow Q(x) \land Q(s)) \nrightarrow P(s) | ||
$$ | ||
In questo caso, si sta cercando di verificare la premessa data la conclusione, | ||
al contrario di quanto accadeva per il sillogismo aristotelico; questo modo | ||
di ragionare non può funzionare. | ||
|
||
\paragraph{Matematica} | ||
Vi sono almeno due sensi per cui la Logica è matematica. Il primo è quello che abbiamo | ||
introdotto immediatamente al discorso iniziale: la matematica è utilizzata per | ||
la necessità di \textit{astrarre} solamente le informazioni rilevanti scartando | ||
il resto in un contesto con molte informazioni che non ci interessano, come | ||
accade per il linguaggio naturale. La trasformazione delle assunzioni e delle | ||
conclusioni da una forma in linguaggio naturale alla forma astratta permette | ||
di arrivare a delle \textbf{forme}. I concetti che andremo a formalizzare | ||
avranno una sintassi dettata da un \textbf{linguaggio formale} e un significato | ||
semantico \textbf{algebrico-insiemistico}, ottenendo un \textbf{formalismo}, un | ||
modo preciso, rigoroso e privo di ambiguità per esprimere ciò che si vuole | ||
esprimere in Logica. | ||
|
||
In seconda battuta, la Logica si usa per studiare le strutture matematiche, | ||
ossia si usa \textit{per fare} matematica. Aprendo un testo qualsiasi di | ||
Logica matematica si vedrà come gli esempi più interessanti siano basati | ||
sulla matematica: gruppi, campi e teoremi vari. \newline | ||
|
||
|
||
\noindent | ||
Una terza parola chiave, che conclude la parte motivazionale, è \textbf{Informatica}, | ||
intesa come \textit{Computer Science}, inteso come capire il processo dei | ||
sistemi computazionali. \`E stata infatti una grande rivincita della Logica | ||
durante il secolo scorso, che ha visto nascere i fondamenti della computazione | ||
partendo da strumenti logici. Se esiste, la differenza tra \textit{Logica} | ||
e \textit{Informatica} sono i focus diversi: la prima è più vicina ad un | ||
approccio dichiarativo, concentrandosi su ciò che si può concludere da | ||
determinate premesse, mentre la seconda è più vicina ad approcci | ||
procedurali o imperativi. | ||
|
||
\paragraph{Esercizio} | ||
Se piove prendo l'ombrello. \`E lo stesso caso di dire che: | ||
\begin{enumerate} | ||
\setlength\itemsep{0pt} | ||
\item Se non piove non prendo l'ombrello | ||
\item Se non prendo l'ombrello non piove | ||
\item Se prendo l'ombrello allora piove | ||
\item O non piove o prendo l'ombrello | ||
\item Piove solo se prendo l'ombrello | ||
\item Se prendo l'ombrello piove | ||
\item Piove se e solo se prendo l'ombrello | ||
\item Nessuna delle precedenti | ||
\end{enumerate} | ||
|
||
Benché non si sappia cosa voglia dire ``lo stesso caso'', tentiamo di dare le soluzioni | ||
a questo problema. Nel linguaggio naturale non si può fare a meno di sentire | ||
una dinamica: si vede che piove e allora si prende l'ombrello e si esce. La logica | ||
proposizionale non vede questa dinamicità: per farlo si devono elaborare formule | ||
che esplicitano la dinamicità. Una definizione più precisa di cosa voglia dire | ||
che due ``frasi'' siano ``uguali'': esse sono ``equivalenti'' quando sono | ||
vere nelle medesime circostanze. Questa è nuovamente una definizione che pecca | ||
di precisione in quanto non espressa matematicamente. Cosa vuol dire ``medesime'' | ||
e ``circostanze''? Un'interpretazione intuitiva che mette in luce la | ||
``circostanza'' della frase ``Se piove prendo l'ombrello'' è la seguente. Vi | ||
è una dipendenza tra il fatto che \textit{piove} e il fatto di \textit{prendere | ||
l'ombrello}. | ||
|
||
In tutte le circostanze possibili, vi sono delle situazioni in cui | ||
è vero che piove e delle situazioni in cui non è vero e analogamente | ||
accade per il fatto di prendere l'ombrello. | ||
Di tutte le possibili circostanze ci interessano | ||
solo quattro: quando non piove e quando non si prende l'ombrello, quando piove | ||
e si prende l'ombrello, quando piove e non si prende l'ombrello e, infine, | ||
quando non piove e si prende l'ombrello. | ||
|
||
La frase si può dunque rappresentare nella forma | ||
$$ | ||
P \Rightarrow Q | ||
$$ | ||
che rappresenta il \textit{se...allora}. L'implicazione è infatti la più | ||
difficile da accettare a livello intuitivo. Senz'altro ci sono delle situazioni | ||
in cui non abbiamo dubbi: per esempio, quando sia $P$ e $Q$ sono vere, cioè, | ||
sapendo che piove e che si prende l'ombrello la relazione causale sembra sussistere | ||
e quindi $P \Rightarrow Q$ è verificata; quando $P$ è vero e $Q$ è falso, | ||
risulta infine che $P \Rightarrow Q$ è falsa. Ora, potrebbe succedere che | ||
la risposta non sia esattamente quella che ci aspettiamo: cominciamo assumendo | ||
che non piova ma si prenda l'ombrello. Risulta che $P \Rightarrow Q$ è vera, | ||
anche se l'antecedente è falso: già questa cosa può suonare strano, in quanto | ||
non suona giusto che il fatto che non piova implichi il fatto che si prenda l'ombrello. | ||
La questione riguarda sostanzialmente il linguaggio naturale di per sé e torneremo | ||
su questo discorso in futuro: con lo stesso approccio, si arriva a dire che se | ||
$P$ e $Q$ sono false allora $P \Rightarrow Q$ è vera. | ||
|
||
Allora, per concludere il nostro esempio: si può cominciare dicendo che l'ottava | ||
frase è falsa, ossia vi sono, tra le prime sette frasi, alcune frasi equivalenti. | ||
La prima è sbagliata, in quanto vi è la possibilità di prendere l'ombrello | ||
anche se non piove. Il rapporto di causalità si rivede anche nella terza frase, | ||
che è falsa. La quarta frase necessità l'analisi della disgiunzione, l'OR, | ||
che in questa situazione va interpretato come un OR inclusivo, ossia un | ||
$\lor$. Analizzando la frase ``O non piove o prendo l'ombrello'' ci si accorge | ||
come si possa tradurre in $\neg P \lor Q$, che ha la stessa ``immagine di | ||
verità'' dell'implicazione, pertanto anche la quarta è uguale. Questo è importante | ||
in quanto è una realizzazione materiale dell'implicazione! | ||
La quinta frase si può nuovamente interpretare come $P\Rightarrow Q$ ed è pertanto | ||
vera. | ||
La sesta frase inverte il rapporto, facendo in modo che $Q \Rightarrow P$, che | ||
è falso; analogamente accade per la settima. | ||
|
||
Un'ulteriore interpretazione dell'implicazione è: Ogni qualvolta $P$ è vera, | ||
anche $Q$ è vera. | ||
|
||
\section{Programma} | ||
Il corso tratterà inizialmente la Logica Proposizionale, mentre la seconda | ||
parte tratterà la Logica Predicativa o del Prim'ordine. Della Logica Proposizionale | ||
si definirà la sintassi, quindi Alfabeto, Connettivi e Formule per poi parlare | ||
di valutazione, tabelle di verità e princìpi come verofunzionalità e bivalenza. | ||
Si discuteranno le tautologie, le contraddizioni, le formule soddisfacibili e | ||
la nozione centrale di Conseguenza logica. Seguentemente si | ||
tratteranno decidibilità, correttezza e completezza, ma in realtà il primo Teorema | ||
che tratteremo sarà quello di Compattezza. Dopodiché si potranno affrontare | ||
i metodi formali di deduzione per la Logica Proposizionale. Accenneremo ai | ||
Seguenti e ai Tableau, oltre che ai calcoli alla Hilbert e i metodi assiomatici. | ||
Ci concentreremo sulla metodologia più adatta alla deduzione automatica, ossia | ||
i metodi refutazionali basati sul principio di risoluzione. | ||
|
||
La seconda parte del corso tratterà la Logica dei Predicati, che per noi | ||
sarà un sinonimo di Logica del Prim'ordine. Dal punto di vista sintattico, | ||
si affronteranno più approfonditamente alfabeto, quantificatori, simboli | ||
di predicato e i simboli di funzione. Seguirà la semantica: descriveremo la | ||
semantica di Tarski, con la nozione fondamentale di L-Struttura e modelli; il | ||
concetto di Conseguenza logica,completezza e correttezza nell'ambito | ||
della Logica del Prim'ordine. Termineremo con i metodi di deduzione e le forme | ||
normali. Assieme alla Teoria di Herbrand, quest'ultime ci permetteranno di | ||
arrivare alle tecniche di deduzione automatica. |
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