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Manutenzione della piscina: gli aspetti fondamentali da non trascurare
Secondo i dati forniti dal CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e da Assopiscine, in Italia esiste attualmente un impianto piscina ogni 850 abitanti. Nell’indagine di mercato di Assopiscine emerge, inoltre, una crescente correlazione tra la ricerca di benessere fisico e mentale e le piscine. Spiccano, in questa fetta di campione, le piscine da giardino e a sfioro tra le preferite, in virtù del loro design moderno ed elegante, ma anche per la loro versatilità e facilità di installazione.
Del resto la piscina in giardino o sul terrazzo è il sogno di tanti, soprattutto ora che il caldo è arrivato sul serio. Che sia la classica interrata o le meno onerose piscine gonfiabili e/o fuori terra ci sono però regole e step fondamentali per la manutenzione, sia dal punto di vista dell'acqua - che deve sempre essere pulita e con il giusto ph - sia per quel che riguarda la struttura della piscina stessa.
Le piscine fuori terra sono facili da montare, non richiedono particolari interventi né autorizzazioni per essere installate e possono essere facilmente rimosse al termine della stagione. Inoltre, la loro manutenzione della piscina non è particolarmente impegnativa, ma va comunque fatta regolarmente, al fine di garantire la sicurezza dei bagnanti e preservare la struttura, nel corso degli anni.
Abbiamo quindi pensato di proporvi una facile guida per gestire al meglio le piscine.
Controllo dell'acqua e trattamenti specifici
Una delle prime cose da tenere in considerazione per il trattamento dell'acqua della piscina è la frequenza con la quale svolgere i controlli e i trattamenti con i prodotti chimici dedicati. Questi controlli vanno fatti infatti ogni 3-4 giorni a inizio stagione (nei mesi di marzo, aprile e maggio), e ogni 2 giorni nei mesi di giugno, luglio e fino alla fine di agosto, quando la piscina è maggiormente utilizzata.
Ph della piscina: come regolarlo
Il livello ideale di ph per l'acqua della piscina è fra 7.0 e 7.6. Al di sotto o al di sopra di questi parametri i prodotti chimici complementari al ph, funzionano male o non funzionano. Per bilanciarne i livelli è necessario come prima cosa effettuare i test sull'acqua della piscina tramite apposite pasticche o test in sticker o elettronici per la misurazione dei valori. In base al risultato del test, poi, sarà facile regolare il livello del ph, alzandolo o diminuendolo con gli appositi prodotti.
Clorazione shock: dosaggio e trattamento
Dopo essere stata inutilizzata, la piscina, una volta rimessa in funzione, necessita come prima cosa di un trattamento di clorazione shock, indispensabile per eliminare impurità e batteri. Il cloro choc contiene il 60% di cloro utile e ha un'azione d'urto, rapida e potente, che viene fatta soltanto all'inizio e alla fine della stagione o se ci sono state delle forti precipitazioni atmosferiche.
Il giusto valore di cloro dell’acqua della piscina dovrebbe sempre oscillare fra 0,6 ed 1,5 PPM, ma attenzione il cloro corrode e smacchia, non fatelo quindi mai entrare a diretto contatto con il telo della piscina per evitare danni irreparabili.
Nelle 6 ore successive dalla fase di clorazione d'urto è preferibile non far entrare nessuno in acqua e tenere la filtrazione accesa in modo continuato per circa 12 ore.
Durante il periodo di attività della piscina, invece, bisogna utilizzare del cloro a lento rilascio, disponibile sia in polvere che in pratiche pastiglie già dosate che andranno inserite negli skimmer oppure negli appositi dispenser galleggianti.
La quantità, il dosaggio e la frequenza con cui effettuare il trattamento di cloro in pastiglie dipendono da diversi fattori: dimensione della piscina e metri cubi d’acqua, frequenza di utilizzo, numero di utilizzatori, temperatura dell’aria e dell’acqua, sistema di filtrazione e presenza o meno di piogge.
Trattamento anti alghe e flocculante per acqua limpida e cristallina
Se l’acqua della piscina assume un colore verdastro o le pareti e il fondo diventano scivolose, significa che è in atto la formazione di alghe. Per risolvere questo fastidioso problema è possibile effettuare uno specifico trattamento, in grado di riportare i livelli dell’acqua ai valori standard.
Se anche dopo aver pulito con cura la piscina, l’acqua non risulta perfettamente limpida e cristallina, la soluzione migliore è ricorrere ad un trattamento di flocculazione. Questo succede perché mini-particelle, residui di creme solari e polveri sottili sono talmente piccole che non riescono a essere catturate dagli impianti filtranti.
Il flocculante è una sostanza chimica in grado di aggregare anche le impurità più piccole e facilitarne la filtrazione. Questo trattamento funziona meglio con un pH basso, è meglio quindi portare il livello del pH tra 6.5 e 7.2. Attenzione poi a non superare le dosi di flocculante consigliate seguendo attentamente le modalità di utilizzo riportate sulla confezione.
Filtraggio dell'acqua: filtro a cartuccia o a sabbia?
Per mantenere l’acqua della piscina sempre limpida e pura, è fondamentale associare ai trattamenti chimici sopra indicati, un adeguato sistema di filtrazione in grado di depurare l’acqua. In commercio è possibile trovare piscine che includono al loro interno già una pompa per il filtraggio dell’acqua. Se invece la pompa non è inclusa, allora bisogna acquistarla separatamente, ma come scegliere il sistema di filtrazione più adatta alle proprie esigenze?
Se la piscina è di piccole o medie dimensioni potete scegliere un filtro a cartuccia, con una buona capacità filtrante e facile da installare. Se invece la piscina è di grandi dimensioni, meglio optare per un filtro a sabbia: questo sistema di filtraggio è più dispendioso e necessità di una manutenzione periodica, ma è sicuramente più performante.
Ora sì che siete pronti a godervi la vostra piscina, piccola o grande che sia, da soli o in compagnia.
Qui di seguito alcuni prodotti e dispositivi utili per le varie fasi di manutenzione ordinaria e straordinaria della piscina, per tuffi e momenti spensierati da trascorrere rigorosamente al fresco.