Zaynab Dosso, chi è l'italiana più veloce di sempre

L'azzurra stabilisce il nuovo record (11"02) sui 100 metri e ora punta ai Giochi di Parigi. L'infanzia in Costa D'Avorio, le cinque nonne, l'adolescenza in Emilia, il talento purissimo e Marcell Jacobs come fonte di ispirazione: scopriamo chi è la nuova regina della velocità
Zaynab Dosso
Zaynab Dosso Glasgow, Scotland. (Photo by Sam Mellish/Getty Images)Sam Mellish/Getty Images

11”02 per stabilire il nuovo record dei 100 metri, per abbattere un muro di ignoranza, per allargare un orizzonte. 11”02, il tempo con cui la sprinter Zaynab Dosso ha centrato il primato italiano. E’ lei la donna più veloce di sempre in Italia. E’ lei la stella nascente dell’atletica italiana.

Ha battuto il precedente record di 11”14, che deteneva in coabitazione con Manuela Levorato. E’ successo al meeting di Savona. La 24enne atleta emiliana prima in batteria ha piazzato un eccellente 11.12 sotto la pioggia, poi questo straordinario 11”02 (con 0,9 m/s di vento a favore, decisamente poco generoso, e su pista asciutta, il che non fa che aumentare il contorno dell’impresa).

Zaynab Dosso, ma tutti la chiamano Za, è nata a Man, in Costa d’Avorio, il 12 settembre del 1999. Il suo nome in arabo significa “saggezza”. La sua è una storia di immigrazione, una storia personale, una storia di tanti. Quando i genitori sono partiti per l’Italia, Zaynab era una bimba di tre anni. A Man è stata affidata alle sue cinque nonne. Il nonno, infatti, aveva cinque mogli, come è possibile secondo la legge ivoriana.

E’ arrivata in Italia a dieci anni, raggiungendo la sua famiglia. E’ cresciuta a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. A tredici anni ha scoperto l’atletica. Una passione dirompente che da allora ha marcato a ferro e fuoco le sue giornate. A diciassette anni ha acquisito la cittadinanza italiana. Già nei campionati giovanili il suo talento è esploso, a suon di record. Ha passato un periodo difficile dopo un infortunio muscolare.

L’ha superato, con la fiducia che la contraddistingue. Questo è il suo anno. L’aveva annunciato: «Sono consapevole delle mie qualità. è giunta l’ora di alzare l’asticella». E’ stata di parola. «Sono pronta, questo è il momento giusto per fare qualcosa di importante». Nei primi mesi del 2024 ha migliorato tre volte il primato italiano dei 60 al coperto fino a 7.02 e ai Mondiali indoor di Glasgow, diventando la prima finalista azzurra di sempre nello sprint, ha vinto il bronzo. Tra le sue passioni c’è la fotografia, il ballo è la sua passione. Gareggia per le Fiamme Azzurre, si allena a Roma, seguita dal coach Giorgio Frinolli, che ha proseguito il lavoro della sua prima storica allenatrice, Loredana Riccardi. La sua fonte di ispirazione è Marcell Jacobs, con cui ha avuto il piacere di allenarsi per alcuni mesi.

Gli Europei di Roma e i Giochi di Parigi sono i prossimi obiettivi. Sfondare il muro dei 11 secondi diventa ora possibile, dei 10 chissà. In campo maschile, in Italia, ci sono riusciti solo Marcell Jacobs (9”80) e Filippo Tortu (9”99). Ogni volta che si presenta in pista, l’ha raccontato lei, pensa che «Non ci sono limiti. E io non ne ho». Tappe di un percorso graduale, ma definitivo. Ovunque va, Zaynab Dosso ci va di corsa.