Come ve la immaginate una vita Smeralda? In una location esclusiva, magari con uno yacht a disposizione e una macchina da sogno. Questa è il brivido che abbiamo provato, per un giorno, con Mercedes-Maybach al Phi Beach di Baja Sardinia, uno club più lussuosi della Costa Smeralda, con puntata in motoscafo a Caprera e alla Maddalena. La prova delle auto, il suv GLS 600, 3982 di cilindrata, e la berlina S580, stessa cilindrata e 525 cavalli, questa volta la facciamo come passeggero perché chi si compra un’auto così nella maggior parte dei casi può contare su un driver.
E allora il focus è sui sedili posteriori che offrono massimo comfort, poltrone massaggianti e allungabili, atmosfera ovattata, colori che cambiano a seconda del mood e perfino flute che restano magneticamente ancorati ai loro supporti per potere comodamente sorseggiare champagne sulle assolate strade della Sardegna.
«La scelta del Phi beach non è casuale. Abbiamo una partner importante da quattro anni con questa location che è uno dei luxury hub di Mercedes», spiega Eugenio Blasetti responsabile External Affairs di Mercedes-Benz Italia. «Queste macchine vanno presentate e introdotte nel mondo per le quali sono pensate: i luoghi del lusso. I ricchi imprenditori fanno spesso giornate di relax mordi e fuggi come queste. Arrivano, fanno un giro in barca e poi tornano nella loro città».
La Maybach ha una storia che affonda le radici lontano nel tempo: «Presentare il meglio del meglio»: era questa l'ambizione espressa da Karl Maybach e da suo padre Wilhelm quando presentarono per la prima volta, el 1921, la W 3, la prima vettura di serie prodotta da Maybach Motorenbau GmbH. Un’auto che aveva delle caratteriste super innovative. Dall’impianto frenante sulle quattro ruote (mai visto prima di allora su una vettura tedesca) al riduttore epicicloidale con motore a sei cilindri (che permetteva di gestire tutte le velocità con una marcia sola), fino ai lussuosi interni in legno e pelle, il design era rivoluzionario. L'auto entusiasmò il pubblico. Fino al 1941 furono realizzate circa 2300 vetture, poi la produzione cessò definitivamente.
«Nel 2002 si è deciso di far rivivere il marchio Maybach. In realtà questa cosa non ha avuto successo perché la conoscenza a sessant'anni anni dalla sua fine era scomparsa: la produzione continuò fino al 2013 come brand autonomo, ma non funzionò e poi venne sospesa», continua Blasetti. «La comprarono Luciano Pavarotti, Giorgio Armani (che dovrebbe averne ancora una), oggi è una macchina da collezione, ma la mancanza del marchio Mercedes penalizzò la vettura. Invece la scelta di dar vita a Mercedes-Maybach, come marchio di ultimate luxury è stata vincente. In Italia lo scorso anno 51 imprenditori, industriali, celebrities hanno scelto quest'auto, con una crescita del 43% rispetto al 2022».
E stando in tema di celebrities, dopo una puntata al Phi Beach, dove sono di casa Leonardo di Caprio con la fidanzata Vittoria Peretti, i Beckham, Michelle Hunzicker e molti altri, si parte in direzione mare aperto su un motoscafo. «Maybach è il marchio più tradizionale e antico, ma anche quello che si spinge sempre oltre. In alcune auto c'è un'ispirazione nautica fortissima», continua Eugenio Blasetti. «Non dimentichiamo che l'ambizione dei padri fondatori era quella di colonizzare terra mare cielo e spazio. Il marchio han stella tre punte per questo, ma ne esiste esiste anche una versione depositata con quattro.
Maybach, un'auto nata per sbalordire e lasciare il segno, come è accaduto nel caso della collaborazione con David LaChapelle e continuerà a farlo anche nei prossimi anni con nuove importanti collaborazioni.