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STUDI DI STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA 7 STEFANO MASO DISSOI LOGOI EDIZIONE CRITICAMENTE RIVISTA, INTRODUZIONE, TRADUZIONE, COMMENTO ROMA 2018 EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA ESL104 Maso.indb 3 17/10/18 14:58 Prima edizione: ottobre 2018 ISBN 978-88-9359-225-3 eISBN 978-88-9359-226-0 Pubblicato con il contributo del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia È vietata la copia, anche parziale e con qualsiasi mezzo effettuata Ogni riproduzione che eviti l’acquisto di un libro minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza Tutti i diritti riservati EDIZIONI DI STORIA E LETTERATURA 00165 Roma - via delle Fornaci, 38 Tel. 06.39.67.03.07 - Fax 06.39.67.12.50 e-mail: redazione@storiaeletteratura.it www.storiaeletteratura.it ESL104 Maso.indb 4 17/10/18 14:58 INDICE DEL VOLUME Prefazione ............................................................................................... VII Introduzione ........................................................................................... 1. Dissoi logoi ....................................................................................... 1.1. Due ipotesi di datazione storica ............................................... 1.2. Caratteristiche dello scritto ...................................................... 1.3. L’autore ..................................................................................... 2. La tradizione del testo e la sua edizione ............................................ 2.1. Dispute o discorsi duplici? ....................................................... 2.2. La tradizione manoscritta e le proposte stemmatiche .............. 2.3. Edizioni e traduzioni ................................................................ 2.4. Conclusione .............................................................................. 3. Il testo critico ..................................................................................... 1 1 3 13 17 21 27 30 35 37 39 DISSOI LOGOI Sigla......................................................................................................... 45 Commento .............................................................................................. 93 Bibliografia ............................................................................................. 147 Indice analitico ....................................................................................... 153 Indice dei passi citati ............................................................................. 157 Indice dei nomi di persona .................................................................... 161 ESL104 Maso.indb 5 17/10/18 14:58 ESL104 Maso.indb 6 17/10/18 14:58 PREFAZIONE Con questa edizione criticamente rivista dei Dissoi logoi mi sono proposto di dare piena autonomia anche in Italia a un testo tradizionalmente inserito in coda alla raccolta dei Die fragmente der Vorsokratiker di Hermann Diels e Walter Kranz: questa evenienza, che ne ha finora garantito la notorietà, ne ha però in parte condizionato la lettura e l’interpretazione. Tra l’altro il testo lì edito ha continuato a essere il riferimento indiscusso delle varie traduzioni italiane, da quella di Gabriele Giannantoni (1979) a quella di Mauro Bonazzi (2007)1. Per il presente lavoro editoriale mi sono avvalso fondamentalmente della collazione e dell’escussione dei codici effettuata da Thomas M. Robinson per la sua edizione critica del 19792. Ho provveduto peraltro a confrontare gli esiti cui lo studioso è pervenuto con le precedenti edizioni del testo di Conrad Trieber (1892), Ernst Weber (1897), Hermann Diels (1903/1907 e 1912); quindi, con l’edizione criticamente rivista realizzata da Alexander Becker e Peter Scholz (2004) e con il testo proposto da André Laks e Glenn Most (2016). Infine, importante strumento di confronto sono state le annotazioni critiche al testo fornite da Carl Joachim Classen (2001/2004), punto di partenza per l’edizione Becker – Scholz. L’esito finale presenta un testo che cerca di mantenersi vicino alle lezioni dei codici migliori, senza quindi eccedere nel tentativo di ottenere un greco sempre scorrevole e una lingua omogenea, mediando così tra quello proposto da Diels – Kranz (poco affidabile a causa di una ricostruzione stemmatica incompleta) e quello di Robinson (molto sensibile all’uso della lingua e, forse per questo, incline alla correzione e all’integrazione). 1 Ho già effettuato un primo tentativo di allontanarmi da questa consuetudine nel volume sui sofisti realizzato in collaborazione con Carlo Franco nel 1995. 2 In alcuni casi delicati ho verificato direttamente le lezioni dei codd. marciani V1 e V2. ESL104 Maso.indb 7 17/10/18 14:58 VIII PREFAZIONE Proprio l’uso non sempre omogeneo del dialetto dorico da parte dell’Anonimo autore3 mi ha portato a riflettere sulla natura stessa del trattato, facendomi da un lato propendere per l’attribuzione a un maestro di retorica di origine dorica (forse di Taranto) giunto nell’Attica e lì venuto a contatto con il dialetto locale e con i primi maestri della tecnica sofistica; dall’altro, accogliere l’ipotesi di una datazione ‘alta’ che lo collocasse intorno alla metà del V secolo a.C., quando ancora la sofistica cominciava appena ad affermarsi e l’autore non aveva né la padronanza della tecnica né poteva ancora esprimersi alla perfezione nella lingua di Atene. Per questi ultimi aspetti ho sostanzialmente ripreso la tesi a suo tempo avanzata da Santo Mazzarino (1966) secondo cui, in base a una serie di elementi interni ai Dissoi logoi, la datazione ‘bassa’ comunemente adottata (fine V-inizio IV secolo) è da scartarsi: di fatto le obiezioni a essa mosse (a cominciare da quelle più significative di Untersteiner e di Robinson) possono essere tutte respinte4. L’Anonimo si rivela allora essere non un epigono, ma uno dei primi testimoni della diffusione dell’argomentazione sofistica nel territorio dell’Attica: ne sta cogliendo e apprezzando le caratteristiche e si impegna a esibirsi – molto probabilmente rivolgendosi ai suoi discepoli – nella tipologia del confronto tra opposte asserzioni. A tema sono di fatto opposizioni di carattere etico (sez. 1: bene/male; sez. 3: giusto/ingiusto), di carattere estetico-morale (sez. 2: bello/turpe) e di carattere logico-morale (sez. 4: verità/falsità); quindi opposizioni attinenti al tema della sapienza (sez. 5: folli/assennati; sez. 6: insegnabilità/non insegnabilità della sapienza; sez. 8: necessità/non necessità di conoscere la tecnica dialettica basata su brevi domande e risposte; sez. 7: utilità/non utilità della mnemotecnica), e a quello politico-sociale (sez. 8: le cariche pubbliche sono/non sono assegnabili per sorteggio). Alle spalle ci sarà di certo almeno Protagora, non tanto per il carattere relativistico del suo insegnamento legato al tema dell’«uomo misura», quanto piuttosto per l’uso delle antilogie5. L’Anonimo infatti non si limita a esporre tesi in contrasto attenendosi a un prudente relativismo, ma prende posizione: il suo iterato uso di ἐγώ e della prima persona testimonia tutto ciò; un uso che per di più è indicativo di una tecnica argomen- 3 Ritengo del tutto fuori luogo i tentativi di normalizzare in direzione del dialetto dorico il testo pervenuto. Uno tra i più convinti sostenitori della necessità di questa operazione è stato Ernst Weber. 4 Di un simile avviso è ora anche Daniel Moreno Moreno 2015. Un mio primo tentativo di mettere a fuoco l’intera problematica è apparso in «Antiquorum Philosophia» nel 2017. 5 «Sostengono i Greci, e per primo Protagora, che ad ogni argomento si contrappone un argomento (παντὶ λόγῳ λόγον ἀντικεῖσθαι)», Clem. Al., Strom. 6.65.1. ESL104 Maso.indb 8 17/10/18 14:58 PREFAZIONE IX tativa elementare, non ancora addestrata alle strategie del dialogo socraticoplatonico o del trattato aristotelico. Nel corso di questo lavoro mi sono avvalso dei consigli di molti amici e colleghi che in tutte o su specifiche sezioni di esso sono intervenuti. Un grazie particolare a Carlo Natali, a Filippomaria Pontani e a Olga Tribulato, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; al prof. Daniel Moreno Moreno di Zaragoza. Sono infine molto riconoscente al prof. Carlo Franco, insieme al quale, oltre vent’anni fa, avevo iniziato l’indagine sui Dissoi logoi che ora trova compimento. ESL104 Maso.indb 9 17/10/18 14:58