Papers by Marcello Feraco
Rivista Italiana di Politiche Pubbliche, 2018
While Italy recently managed to build a national system for asylum seekers receptions (despite no... more While Italy recently managed to build a national system for asylum seekers receptions (despite not always efficient), the issue of integration basically did not find a place in government's agenda. Nevertheless, a number of social innovative practices for integrating refugees emerged both from the private and the public sector. The rationale is the idea of activating local communities in order to either reduce stereotypes or offering refugees opportunities to enjoy social networks. The article provides a mapping of these experiences and it analyses the dimension of governance, which is crucial for social innovation. The results show a strong local characterization of the practices and a fragile coordination due to the lack of a national framework in the realm of the refugees' integration policies.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Dinamiche di attivazione delle comunità locali nei processi di inclusione sociale dei rifugiati: ... more Dinamiche di attivazione delle comunità locali nei processi di inclusione sociale dei rifugiati: il ruolo dell’innovazione sociale. Il caso di Padova e del progetto di accoglienza in famiglia "Protetto, rifugiato a casa mia" di Caritas Italiana
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Elaborato finale Master sull' Immigrazione, Ca' Foscari Venezia. Relatore: Prof. Fabio Perocco
Co... more Elaborato finale Master sull' Immigrazione, Ca' Foscari Venezia. Relatore: Prof. Fabio Perocco
Correlatore: Prof. Daniele Cologna
Anno accademico: 2013/2014
Questa tesi di master nasce da una ricerca sul campo svolta nei mesi di Marzo, Aprile, Maggio 2014 per conto dell’ Agenzia di ricerca sociale Codici nel quartiere Canonica-Sarpi di
Milano.
Attività principale della ricerca è stata la rilevazione degli esercizi commerciali visibili del quartiere, supportata da un rilievo etnografico basato sull’ osservazione partecipante e
concentrato anch’ esso sulle dinamiche sociali inerenti agli stessi esercizi commerciali.
Il quartiere è tuttora percepito come luogo di domiciliazione simbolica dell’ identità dei cinesi d’Italia.
Negli ultimi anni, e in particolare in seguito ai disordini avvenuti nell’ aprile 2007, il discorso pubblico sulla presenza cinese si è andato sviluppando nei termini di uno scontro culturale, di civiltà: da una parte una “comunità cinese” chiusa e autoreferenziale, che deve il suo successo imprenditoriale ad
un’ economia etnica basata sullo sfruttamento della manodopera a basso costo di connazionali o
su business illegali ; dall’ altra le istituzioni impegnate a mantenere ordine e legalità e alleate con gli autoctoni nel tentativo di contrastare l’istituzione di una “zona franca”.
Questo approccio retorico e comunicativo è stato applicato anche ad altre realtà dell’ immigrazione cinese in Italia.
La ricerca sul campo ha invece da tempo riscontrato nuovi trend e ampie trasformazioni nel modello di inserimento economico e sociale degli immigrati cinesi in Italia.
Tali cambiamenti si configurano soprattutto in termini di diversificazione e stratificazione economica, sociale e culturale.
Questo processo di diversificazione delle attività economiche è evidente anche nel quartiere Sarpi, in particolare in riferimento alle iniziative imprenditoriali che hanno portato all’ apertura di esercizi commerciali. È un processo che interroga anche il ruolo della presenza cinese nel quartiere e soprattutto il ruolo che il quartiere può avere nel contesto della metropoli milanese, intesa come città globale e modello di convivenza sociale e culturale in Italia e in Europa.
Obbiettivo di questa tesi sarà quello di dare un modesto contributo alla descrizione dei trend
di diversificazione delle attività economiche in atto nel quartiere Sarpi, sia da parte cinese che italiana, dando degli spunti per la costruzione di un modello di “chinatown” milanese che si
allontani definitivamente dalla retorica del ghetto e dello scontro di civiltà e metta a frutto le potenzialità di quasi un secolo di convivenza.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Marcello Feraco
Correlatore: Prof. Daniele Cologna
Anno accademico: 2013/2014
Questa tesi di master nasce da una ricerca sul campo svolta nei mesi di Marzo, Aprile, Maggio 2014 per conto dell’ Agenzia di ricerca sociale Codici nel quartiere Canonica-Sarpi di
Milano.
Attività principale della ricerca è stata la rilevazione degli esercizi commerciali visibili del quartiere, supportata da un rilievo etnografico basato sull’ osservazione partecipante e
concentrato anch’ esso sulle dinamiche sociali inerenti agli stessi esercizi commerciali.
Il quartiere è tuttora percepito come luogo di domiciliazione simbolica dell’ identità dei cinesi d’Italia.
Negli ultimi anni, e in particolare in seguito ai disordini avvenuti nell’ aprile 2007, il discorso pubblico sulla presenza cinese si è andato sviluppando nei termini di uno scontro culturale, di civiltà: da una parte una “comunità cinese” chiusa e autoreferenziale, che deve il suo successo imprenditoriale ad
un’ economia etnica basata sullo sfruttamento della manodopera a basso costo di connazionali o
su business illegali ; dall’ altra le istituzioni impegnate a mantenere ordine e legalità e alleate con gli autoctoni nel tentativo di contrastare l’istituzione di una “zona franca”.
Questo approccio retorico e comunicativo è stato applicato anche ad altre realtà dell’ immigrazione cinese in Italia.
La ricerca sul campo ha invece da tempo riscontrato nuovi trend e ampie trasformazioni nel modello di inserimento economico e sociale degli immigrati cinesi in Italia.
Tali cambiamenti si configurano soprattutto in termini di diversificazione e stratificazione economica, sociale e culturale.
Questo processo di diversificazione delle attività economiche è evidente anche nel quartiere Sarpi, in particolare in riferimento alle iniziative imprenditoriali che hanno portato all’ apertura di esercizi commerciali. È un processo che interroga anche il ruolo della presenza cinese nel quartiere e soprattutto il ruolo che il quartiere può avere nel contesto della metropoli milanese, intesa come città globale e modello di convivenza sociale e culturale in Italia e in Europa.
Obbiettivo di questa tesi sarà quello di dare un modesto contributo alla descrizione dei trend
di diversificazione delle attività economiche in atto nel quartiere Sarpi, sia da parte cinese che italiana, dando degli spunti per la costruzione di un modello di “chinatown” milanese che si
allontani definitivamente dalla retorica del ghetto e dello scontro di civiltà e metta a frutto le potenzialità di quasi un secolo di convivenza.
Correlatore: Prof. Daniele Cologna
Anno accademico: 2013/2014
Questa tesi di master nasce da una ricerca sul campo svolta nei mesi di Marzo, Aprile, Maggio 2014 per conto dell’ Agenzia di ricerca sociale Codici nel quartiere Canonica-Sarpi di
Milano.
Attività principale della ricerca è stata la rilevazione degli esercizi commerciali visibili del quartiere, supportata da un rilievo etnografico basato sull’ osservazione partecipante e
concentrato anch’ esso sulle dinamiche sociali inerenti agli stessi esercizi commerciali.
Il quartiere è tuttora percepito come luogo di domiciliazione simbolica dell’ identità dei cinesi d’Italia.
Negli ultimi anni, e in particolare in seguito ai disordini avvenuti nell’ aprile 2007, il discorso pubblico sulla presenza cinese si è andato sviluppando nei termini di uno scontro culturale, di civiltà: da una parte una “comunità cinese” chiusa e autoreferenziale, che deve il suo successo imprenditoriale ad
un’ economia etnica basata sullo sfruttamento della manodopera a basso costo di connazionali o
su business illegali ; dall’ altra le istituzioni impegnate a mantenere ordine e legalità e alleate con gli autoctoni nel tentativo di contrastare l’istituzione di una “zona franca”.
Questo approccio retorico e comunicativo è stato applicato anche ad altre realtà dell’ immigrazione cinese in Italia.
La ricerca sul campo ha invece da tempo riscontrato nuovi trend e ampie trasformazioni nel modello di inserimento economico e sociale degli immigrati cinesi in Italia.
Tali cambiamenti si configurano soprattutto in termini di diversificazione e stratificazione economica, sociale e culturale.
Questo processo di diversificazione delle attività economiche è evidente anche nel quartiere Sarpi, in particolare in riferimento alle iniziative imprenditoriali che hanno portato all’ apertura di esercizi commerciali. È un processo che interroga anche il ruolo della presenza cinese nel quartiere e soprattutto il ruolo che il quartiere può avere nel contesto della metropoli milanese, intesa come città globale e modello di convivenza sociale e culturale in Italia e in Europa.
Obbiettivo di questa tesi sarà quello di dare un modesto contributo alla descrizione dei trend
di diversificazione delle attività economiche in atto nel quartiere Sarpi, sia da parte cinese che italiana, dando degli spunti per la costruzione di un modello di “chinatown” milanese che si
allontani definitivamente dalla retorica del ghetto e dello scontro di civiltà e metta a frutto le potenzialità di quasi un secolo di convivenza.