La ricerca ha lo scopo di presentare la vita e il pensiero di Aurelio Peccei: economista torinese... more La ricerca ha lo scopo di presentare la vita e il pensiero di Aurelio Peccei: economista torinese, partigiano, dirigente Fiat, imprenditore internazionale e soprattutto fondatore del Club di Roma – associazione senza scopo di lucro nata nel 1968 per sensibilizzare la popolazione mondiale circa i maggiori problemi dell’umanità. Il punto di partenza dello studio è la crisi ecologica in atto come graduale “distruzione” del pianeta Terra. Ho cercato pertanto di mostrare la necessità di un cambio di paradigma mentale e morale da parte dell’umanità, improntato sul concetto di sostenibilità ambientale, a partire dalla filosofia “pecceiana” e dai rapporti al Club di Roma.
Lo scopo di questo articolo è di presentare la vicenda storica e intellettuale di Aurelio Peccei:... more Lo scopo di questo articolo è di presentare la vicenda storica e intellettuale di Aurelio Peccei: partigiano torinese, manager Fiat, imprenditore internazionale, noto soprattutto in qualità di fondatore del Club di Roma: associazione internazionale senza scopo di lucro finalizzata al miglioramento della vita umana sul pianeta Terra.
In questa relazione tratto temi inerenti il rapporto tra uomo e natura, attraverso un confronto c... more In questa relazione tratto temi inerenti il rapporto tra uomo e natura, attraverso un confronto critico tra un paio di testi che rappresentano oggi due classici di quella disciplina accademica che si può definire “filosofia dell’ambiente”. I libri esaminati sono "Il principio responsabilità" e "Filosofia della crisi ecologica", rispettivamente di Hans Jonas e Vittorio Hösle.
In questa relazione cerco di tratteggiare alcune caratteristiche della filosofia di Serge Latouch... more In questa relazione cerco di tratteggiare alcune caratteristiche della filosofia di Serge Latouche, attraverso un confronto critico tra due testi, "L’occidentalizzazione del mondo. Saggio sul significato, la portata e i limiti dell’uniformazione planetaria", e "Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della decrescita".
Feuerbach’s “man is what he eats” is become the leitmotiv of his thought about the relationship b... more Feuerbach’s “man is what he eats” is become the leitmotiv of his thought about the relationship between man and food. Nonetheless, this insistence on the stomach concern especially the last period of his philosophy, surely the most reductionist. However, the consideration of the German philosopher on the human body is more complex and it covers all his production. Anyway, as if it is wrong to condemn Feuerbach to a superficial interpretation of this paradox, at the same time it would be mistaken to ignore it, since it was revolutionary for that time. In this paper, thus, we’ll try to expose Feuerbach’s general reflections about body; then, we’ll focus on his ideas about stomach and food, according to his main essays. Generally, Feuerbach’s philosophy can be considered a new approach to body/soul question in the dualistic tradition of western history of ideas. In fact, it is a philosophy of the Sinnlichkeit, where senses, sensation and feelings are rehabilitated in a naturalistic and, then, materialistic perspective. Moreover, Feuerbach’s thought can be divided into three moments: 1) Hegelian (1828-1838), 2) Humanistic (1838-1845), 3) Naturalistic (1845-1866). Anthropologically, it can be called a “materialism not materialistic”, because he doesn’t want to fall into the dryness of empirical sciences of the time. Theoretically, his philosophy could be regarded a kind of sensualism, since its accent on the concept of Sinnlichkeit. Ethically, in conclusion, we might say that Feuerbach always researches an eudemonistic standpoint for his theories.
Possiamo ancora leggere la storia per interpretarne il senso, almeno in uno dei suoi significati?... more Possiamo ancora leggere la storia per interpretarne il senso, almeno in uno dei suoi significati? E’ possibile credere a versioni differenti di una medesima storia ? Non sarebbe desiderabile invertire la rotta e dirigersi verso orizzonti migliori? E’ quello che ci siamo chiesti nello sviluppare il presente lavoro, partendo dalle riflessioni di Andrea Poma e prendendo in considerazione i contributi dei filosofi citati nel saggio "Cadenze", approfonditi e messi a confronto con altri pensatori secondo noi utili per una ulteriore comprensione.
Ermeneutica della sopravvivenza significa, in primo luogo, arte di interpretare il mondo attuale ... more Ermeneutica della sopravvivenza significa, in primo luogo, arte di interpretare il mondo attuale per coglierne il senso e le contraddizioni e, in secondo luogo, strategia critica volta alla salvaguardia di una vita autenticamente umana all'interno del suo habitat naturale. Il programma dello studio si divide, perciò, in una pars destruens, concepita alla stregua di un'indagine fenomenologica sullo status quo, e in una pars construens, in cui si propone un modello alternativo di pensiero e, quindi, di azione.
«Primum vivere, deinde philosophari». La perifisica sorge come tentativo, più che di rovesciament... more «Primum vivere, deinde philosophari». La perifisica sorge come tentativo, più che di rovesciamento (Verwindung) non solo della metafisica moderna, come disponeva Heidegger, ma anche della meta-fisica postmoderna, come scivolamento o deviazione laterale (Abweichung) da quest’ultima. La dinamica che essa reca con sé ricalca, anziché la dialettica progressiva che avanza come un vettore nel tempo – tipica della mentalità lineare moderna –, un approccio sistemico e trasversale che, in prima battuta, tende piuttosto a osservare i fenomeni da un’ottica olistica anche se non onnicomprensiva (globale pur senza inglobare rigidamente) e, in aggiunta, ragiona alla stregua della mossa del cavallo, si può dire, cioè riflettendo obliquamente. Il circolo, le radici e le ramificazioni al posto della freccia, insomma.
L’obiettivo del mio intervento è di mostrare come la distruzione dell’ambiente naturale sia delet... more L’obiettivo del mio intervento è di mostrare come la distruzione dell’ambiente naturale sia deleteria per la nostra vita: non solo per la sopravvivenza del genere umano sul pianeta Terra, ma soprattutto per la qualità dell’esistenza di ciascuno di noi. Lo scopo ultimo di questa relazione è perciò la necessità di preservare le risorse naturali come elemento imprescindibile di un ben-essere integrale per l’umanità.
Secondo Aurelio Peccei una delle più importanti missioni della specie umana – come si evince pera... more Secondo Aurelio Peccei una delle più importanti missioni della specie umana – come si evince peraltro dai vari rapporti al Club di Roma, a partire dal famoso The Limits to Growth del 1972 – è costruire una “Realutopia” ecologica a partire da una gestione conservativa delle risorse naturali, passando dalla crescita produttiva esponenziale a una crescita limitata, differenziata, organica e sostenibile, per raggiungere una condizione di equilibrio dinamico del sistema mondiale.
La mia tesi ha primariamente lo scopo di presentare la vita e il pensiero di Aurelio Peccei: econ... more La mia tesi ha primariamente lo scopo di presentare la vita e il pensiero di Aurelio Peccei: economista torinese, partigiano, dirigente Fiat, imprenditore internazionale e soprattutto fondatore del Club di Roma-associazione senza scopo di lucro nata nel 1968 per sensibilizzare la popolazione mondiale circa i maggiori problemi dell'umanità. L'obiettivo principale del lavoro è perciò di ricavare una sorta di distillato filosofico dalla vicenda biografica e intellettuale di Aurelio Peccei, al fine di esaminare gli elementi di quella che può essere definita filosofia "pecceiana".
La ricerca ha lo scopo di presentare la vita e il pensiero di Aurelio Peccei: economista torinese... more La ricerca ha lo scopo di presentare la vita e il pensiero di Aurelio Peccei: economista torinese, partigiano, dirigente Fiat, imprenditore internazionale e soprattutto fondatore del Club di Roma – associazione senza scopo di lucro nata nel 1968 per sensibilizzare la popolazione mondiale circa i maggiori problemi dell’umanità. Il punto di partenza dello studio è la crisi ecologica in atto come graduale “distruzione” del pianeta Terra. Ho cercato pertanto di mostrare la necessità di un cambio di paradigma mentale e morale da parte dell’umanità, improntato sul concetto di sostenibilità ambientale, a partire dalla filosofia “pecceiana” e dai rapporti al Club di Roma.
Lo scopo di questo articolo è di presentare la vicenda storica e intellettuale di Aurelio Peccei:... more Lo scopo di questo articolo è di presentare la vicenda storica e intellettuale di Aurelio Peccei: partigiano torinese, manager Fiat, imprenditore internazionale, noto soprattutto in qualità di fondatore del Club di Roma: associazione internazionale senza scopo di lucro finalizzata al miglioramento della vita umana sul pianeta Terra.
In questa relazione tratto temi inerenti il rapporto tra uomo e natura, attraverso un confronto c... more In questa relazione tratto temi inerenti il rapporto tra uomo e natura, attraverso un confronto critico tra un paio di testi che rappresentano oggi due classici di quella disciplina accademica che si può definire “filosofia dell’ambiente”. I libri esaminati sono "Il principio responsabilità" e "Filosofia della crisi ecologica", rispettivamente di Hans Jonas e Vittorio Hösle.
In questa relazione cerco di tratteggiare alcune caratteristiche della filosofia di Serge Latouch... more In questa relazione cerco di tratteggiare alcune caratteristiche della filosofia di Serge Latouche, attraverso un confronto critico tra due testi, "L’occidentalizzazione del mondo. Saggio sul significato, la portata e i limiti dell’uniformazione planetaria", e "Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della decrescita".
Feuerbach’s “man is what he eats” is become the leitmotiv of his thought about the relationship b... more Feuerbach’s “man is what he eats” is become the leitmotiv of his thought about the relationship between man and food. Nonetheless, this insistence on the stomach concern especially the last period of his philosophy, surely the most reductionist. However, the consideration of the German philosopher on the human body is more complex and it covers all his production. Anyway, as if it is wrong to condemn Feuerbach to a superficial interpretation of this paradox, at the same time it would be mistaken to ignore it, since it was revolutionary for that time. In this paper, thus, we’ll try to expose Feuerbach’s general reflections about body; then, we’ll focus on his ideas about stomach and food, according to his main essays. Generally, Feuerbach’s philosophy can be considered a new approach to body/soul question in the dualistic tradition of western history of ideas. In fact, it is a philosophy of the Sinnlichkeit, where senses, sensation and feelings are rehabilitated in a naturalistic and, then, materialistic perspective. Moreover, Feuerbach’s thought can be divided into three moments: 1) Hegelian (1828-1838), 2) Humanistic (1838-1845), 3) Naturalistic (1845-1866). Anthropologically, it can be called a “materialism not materialistic”, because he doesn’t want to fall into the dryness of empirical sciences of the time. Theoretically, his philosophy could be regarded a kind of sensualism, since its accent on the concept of Sinnlichkeit. Ethically, in conclusion, we might say that Feuerbach always researches an eudemonistic standpoint for his theories.
Possiamo ancora leggere la storia per interpretarne il senso, almeno in uno dei suoi significati?... more Possiamo ancora leggere la storia per interpretarne il senso, almeno in uno dei suoi significati? E’ possibile credere a versioni differenti di una medesima storia ? Non sarebbe desiderabile invertire la rotta e dirigersi verso orizzonti migliori? E’ quello che ci siamo chiesti nello sviluppare il presente lavoro, partendo dalle riflessioni di Andrea Poma e prendendo in considerazione i contributi dei filosofi citati nel saggio "Cadenze", approfonditi e messi a confronto con altri pensatori secondo noi utili per una ulteriore comprensione.
Ermeneutica della sopravvivenza significa, in primo luogo, arte di interpretare il mondo attuale ... more Ermeneutica della sopravvivenza significa, in primo luogo, arte di interpretare il mondo attuale per coglierne il senso e le contraddizioni e, in secondo luogo, strategia critica volta alla salvaguardia di una vita autenticamente umana all'interno del suo habitat naturale. Il programma dello studio si divide, perciò, in una pars destruens, concepita alla stregua di un'indagine fenomenologica sullo status quo, e in una pars construens, in cui si propone un modello alternativo di pensiero e, quindi, di azione.
«Primum vivere, deinde philosophari». La perifisica sorge come tentativo, più che di rovesciament... more «Primum vivere, deinde philosophari». La perifisica sorge come tentativo, più che di rovesciamento (Verwindung) non solo della metafisica moderna, come disponeva Heidegger, ma anche della meta-fisica postmoderna, come scivolamento o deviazione laterale (Abweichung) da quest’ultima. La dinamica che essa reca con sé ricalca, anziché la dialettica progressiva che avanza come un vettore nel tempo – tipica della mentalità lineare moderna –, un approccio sistemico e trasversale che, in prima battuta, tende piuttosto a osservare i fenomeni da un’ottica olistica anche se non onnicomprensiva (globale pur senza inglobare rigidamente) e, in aggiunta, ragiona alla stregua della mossa del cavallo, si può dire, cioè riflettendo obliquamente. Il circolo, le radici e le ramificazioni al posto della freccia, insomma.
L’obiettivo del mio intervento è di mostrare come la distruzione dell’ambiente naturale sia delet... more L’obiettivo del mio intervento è di mostrare come la distruzione dell’ambiente naturale sia deleteria per la nostra vita: non solo per la sopravvivenza del genere umano sul pianeta Terra, ma soprattutto per la qualità dell’esistenza di ciascuno di noi. Lo scopo ultimo di questa relazione è perciò la necessità di preservare le risorse naturali come elemento imprescindibile di un ben-essere integrale per l’umanità.
Secondo Aurelio Peccei una delle più importanti missioni della specie umana – come si evince pera... more Secondo Aurelio Peccei una delle più importanti missioni della specie umana – come si evince peraltro dai vari rapporti al Club di Roma, a partire dal famoso The Limits to Growth del 1972 – è costruire una “Realutopia” ecologica a partire da una gestione conservativa delle risorse naturali, passando dalla crescita produttiva esponenziale a una crescita limitata, differenziata, organica e sostenibile, per raggiungere una condizione di equilibrio dinamico del sistema mondiale.
La mia tesi ha primariamente lo scopo di presentare la vita e il pensiero di Aurelio Peccei: econ... more La mia tesi ha primariamente lo scopo di presentare la vita e il pensiero di Aurelio Peccei: economista torinese, partigiano, dirigente Fiat, imprenditore internazionale e soprattutto fondatore del Club di Roma-associazione senza scopo di lucro nata nel 1968 per sensibilizzare la popolazione mondiale circa i maggiori problemi dell'umanità. L'obiettivo principale del lavoro è perciò di ricavare una sorta di distillato filosofico dalla vicenda biografica e intellettuale di Aurelio Peccei, al fine di esaminare gli elementi di quella che può essere definita filosofia "pecceiana".
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Il punto di partenza dello studio è la crisi ecologica in atto come graduale “distruzione” del pianeta Terra. Ho cercato pertanto di mostrare la necessità di un cambio di paradigma mentale e morale da parte dell’umanità, improntato sul concetto di sostenibilità ambientale, a partire dalla filosofia “pecceiana” e dai rapporti al Club di Roma.
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Il punto di partenza dello studio è la crisi ecologica in atto come graduale “distruzione” del pianeta Terra. Ho cercato pertanto di mostrare la necessità di un cambio di paradigma mentale e morale da parte dell’umanità, improntato sul concetto di sostenibilità ambientale, a partire dalla filosofia “pecceiana” e dai rapporti al Club di Roma.