In questo libro prendono vita strade e luoghi della Napoli vicereale. Nel fitto bruli-care di sit... more In questo libro prendono vita strade e luoghi della Napoli vicereale. Nel fitto bruli-care di situazioni artistiche e artigianali, emergono, come da un fondale buio, le operose botteghe di scultori del marmo e intagliatori del legno in una coralità di rapporti societari risuonanti collaborazioni e concorrenza. L'arco cronologico scelto, 1570 circa-1607 circa, lascia agevolmente registrare le trasformazioni di chiese e monasteri che fanno a gara nel commissionare soffitti in legno intagliato e dipinto, cornici sfavillanti di dorature, armadi di sagrestie, cori e altro. La lettura dello stile di questi manufatti artistici si accompagna e intreccia alla lettura di altre storie che hanno una solida base in fonti e documenti pressoché inediti. Come è inedita la figura del «napoletanissimo» Andrea Magliulo, autentico protagonista dell'incisione e dell'oreficeria del tempo.
La instalación en Andalucía del escultor napolitano Domenico Lemico y del escultor veneciano Dome... more La instalación en Andalucía del escultor napolitano Domenico Lemico y del escultor veneciano Domenico Grasse-lli a comienzos del siglo XVIII constituye un episodio olvidado en la historia de las relaciones artísticas entre España e Italia. En este artículo reconstruimos la trayectoria ibérica de ambos artistas mediante el estudio de fuentes inéditas y la atribución de nuevas obras. Palabras clave: Domenico Lemico; Domenico Grasselli; Barroco; Escultura; Nápoles; Venecia; Sevilla; siglo XVIII. ITALIAN SCULPTORS IN SPAIN AT THE BEGINNING OF THE EIGHTEENTH CENTURY: NEW INFORMATION ABOUT DOMENICO LEMICO AND DOMENICO GRASSELLI The settlement in Andalusia of the Neapolitan sculptor Domenico Lemico and the Venetian sculptor Domenico Grasselli at the beginning of the eighteenth century constitutes a forgotten episode in the history of artistic exchanges between Spain and Italy. In this paper, the Iberian career of both artists is reconstructed through the study of unpublished sources and the attribution of some new works. La estancia de Domenico Lemico en Sevilla tras el virreinato del duque de Medinaceli en Nápoles Si la historia del arte es fundamentalmente la historia de las relaciones artísticas, la existente entre Nápoles y España es también la historia de un creciente enriquecimiento historiográfico * Este trabajo nace del intercambio de ideas entre ambos autores, pero por una cuestión de burocracia académica se hace constar que la primera parte sobre Lemico ha sido elaborada por Letizia Gaeta, mientras que la segunda corres-ponde a Manuel García Luque y ha sido realizada en el ámbito del proyecto "Barroco entre dos mundos: relaciones y alternativas en la escultura andaluza e hispanoamericana entre 1700 y 1750" (HAR2017-83037-P). 1 letizia.gaeta@unisalento.it / ORCID iD: http://orcid.org/0000-0002-7697-8334. 2 mgluque@us.es / ORCID iD: http://orcid.org/0000-0001-9795-5679.
L’inedita tavola è attribuibile per ragioni di stile a Juan de Borgoña nel momento di maggiore ad... more L’inedita tavola è attribuibile per ragioni di stile a Juan de Borgoña nel momento di maggiore adesione alla cultura prospettica di Urbino. L’iconografia non è di immediata identificazione. La scritta riportata su uno dei libri aperti permette, tuttavia, di stabilire che il tema trattato è quello dell’immacolatezza della Vergine. La decifrazione della gestualità dei personaggi rappresentati riporta al contesto storico delle dispute sul concetto teologico dell’Immacolata Concezione tra domenicani e francescani alla fine del XV secolo. L’ambito di provenienza dell’opera pone al centro il ruolo del francescano Ximenez Cisneros, arcivescovo di Toledo e fondatore dell’Università di Alcalà nel 1508.
La fortuna storica e storiografica di due o tre scultori spagnoli a Napoli nel Cinquecento: spunt... more La fortuna storica e storiografica di due o tre scultori spagnoli a Napoli nel Cinquecento: spunti per una lettura critica, in Napoli e la Spagna nel Cinquecento. Le opere, gli artisti, la storiografia, a cura di L. Gaeta, Galatina 2017, pp. 5-32.
Tra scultura e decorazione: gli organi del Gesù Nuovo a Napoli e la tradizione dei maestri d’asci... more Tra scultura e decorazione: gli organi del Gesù Nuovo a Napoli e la tradizione dei maestri d’ascia, in Scultura in legno policromo d’età barocca. La produzione di carattere religioso a Genova e nel circuito dei centri italiani, Atti del convegno internazionale, a cura di L. Magnani-D. Sanguineti, Genova 2017, pp. 568-579.
Il vero(?) Giovanni Marigliano (detto Giovanni da Nola), in La scultura meridionale in età modern... more Il vero(?) Giovanni Marigliano (detto Giovanni da Nola), in La scultura meridionale in età moderna nei suoi rapporti con la circolazione mediterranea, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Lecce, 9-11 giugno 2004), a cura di Letizia Gaeta, Galatina, Congedo Editore, 2007, volume I, pp. 195- 216.
“...colorite e miniate al naturale”: vesti e incarnati nel repertorio degli scultori napoletani t... more “...colorite e miniate al naturale”: vesti e incarnati nel repertorio degli scultori napoletani tra Seicento e Settecento, in La statua e la sua pelle Artifici tecnici nella scultura dipinta tra Rinascimento e Barocco, Att del Convegno Internazionale di Studi (Lecce, 9-11 giugno 2004), a cura di Raffaele Casciaro, Galatina, Congedo Editore, 2007, pp. 199-220
Modelli, fonti e “venerati” maestri nelle botteghe napoletane: spunti per riflessioni e revisioni... more Modelli, fonti e “venerati” maestri nelle botteghe napoletane: spunti per riflessioni e revisioni, in Abruzzo un laboratorio di ricerca sulla scultura lignea, Atti del Convegno (Chieti, 29-30 ottobre 2009, a cura di Gaetano Curzi – Alessandro Tomei, con la collaborazione di Claudia D’Alberto – Valeria Gambi – Stefania Paone, in “Studi Medievali e Moderni”, a. XV, fascicoli nn. 1-2, n. 29, 2011, pp. 299-308
Riassunto Del sepolcro di Andrea Bonifacio attribuito a Ordóñez viene data una inedita lettura ic... more Riassunto Del sepolcro di Andrea Bonifacio attribuito a Ordóñez viene data una inedita lettura iconografica in sintonia con il carattere formale dell'intera composizione. L'opera risulta inserita in una complessa trama culturale e figurativa che richiamerebbe, anche attraverso le immagini botticelliane, la filosofia neoplatonica del Ficino di cui il poeta Sannazaro, autore dell'iscrizione e consulente artistico della nobile famiglia napoletana, era profondo conoscitore. Il tema centrale potrebbe, pertanto, essere quello della bellezza come espressione di valori spirituali nella sua versione contemplativa. L'ipotesi sembra sostenuta dalla presenza di filosofi e da una figura saturnina accostabile alla Melanconia di Dürer. Abstract The present essay provides a new iconografical interpretation, linked to the formal features of the whole composition, to Andrea Bonifacio's tomb attributed to Ordóñez. This marble work is involved in a cultural and figurative context that recalls, also through Botticellian images, Ficino's Neo-Platonic philosophy deeply known by the poet Sannazzaro, artistic consultant of the noble neapolitan family and also author of the inscription on the tomb. The main theme could be Beauty in its contemplative meaning as expression of spiritual values. This interpretation is corroborated by the presence in the representation of some philosophers and a saturnian figure close to Dürer's Melancholia. Keywords Sculpture. 16 th century. Bartolomé Ordóñez. Naples. Iconography. Neo-Platonic beauty. Sannazaro. Florentine culture.
In questo libro prendono vita strade e luoghi della Napoli vicereale. Nel fitto bruli-care di sit... more In questo libro prendono vita strade e luoghi della Napoli vicereale. Nel fitto bruli-care di situazioni artistiche e artigianali, emergono, come da un fondale buio, le operose botteghe di scultori del marmo e intagliatori del legno in una coralità di rapporti societari risuonanti collaborazioni e concorrenza. L'arco cronologico scelto, 1570 circa-1607 circa, lascia agevolmente registrare le trasformazioni di chiese e monasteri che fanno a gara nel commissionare soffitti in legno intagliato e dipinto, cornici sfavillanti di dorature, armadi di sagrestie, cori e altro. La lettura dello stile di questi manufatti artistici si accompagna e intreccia alla lettura di altre storie che hanno una solida base in fonti e documenti pressoché inediti. Come è inedita la figura del «napoletanissimo» Andrea Magliulo, autentico protagonista dell'incisione e dell'oreficeria del tempo.
La instalación en Andalucía del escultor napolitano Domenico Lemico y del escultor veneciano Dome... more La instalación en Andalucía del escultor napolitano Domenico Lemico y del escultor veneciano Domenico Grasse-lli a comienzos del siglo XVIII constituye un episodio olvidado en la historia de las relaciones artísticas entre España e Italia. En este artículo reconstruimos la trayectoria ibérica de ambos artistas mediante el estudio de fuentes inéditas y la atribución de nuevas obras. Palabras clave: Domenico Lemico; Domenico Grasselli; Barroco; Escultura; Nápoles; Venecia; Sevilla; siglo XVIII. ITALIAN SCULPTORS IN SPAIN AT THE BEGINNING OF THE EIGHTEENTH CENTURY: NEW INFORMATION ABOUT DOMENICO LEMICO AND DOMENICO GRASSELLI The settlement in Andalusia of the Neapolitan sculptor Domenico Lemico and the Venetian sculptor Domenico Grasselli at the beginning of the eighteenth century constitutes a forgotten episode in the history of artistic exchanges between Spain and Italy. In this paper, the Iberian career of both artists is reconstructed through the study of unpublished sources and the attribution of some new works. La estancia de Domenico Lemico en Sevilla tras el virreinato del duque de Medinaceli en Nápoles Si la historia del arte es fundamentalmente la historia de las relaciones artísticas, la existente entre Nápoles y España es también la historia de un creciente enriquecimiento historiográfico * Este trabajo nace del intercambio de ideas entre ambos autores, pero por una cuestión de burocracia académica se hace constar que la primera parte sobre Lemico ha sido elaborada por Letizia Gaeta, mientras que la segunda corres-ponde a Manuel García Luque y ha sido realizada en el ámbito del proyecto "Barroco entre dos mundos: relaciones y alternativas en la escultura andaluza e hispanoamericana entre 1700 y 1750" (HAR2017-83037-P). 1 letizia.gaeta@unisalento.it / ORCID iD: http://orcid.org/0000-0002-7697-8334. 2 mgluque@us.es / ORCID iD: http://orcid.org/0000-0001-9795-5679.
L’inedita tavola è attribuibile per ragioni di stile a Juan de Borgoña nel momento di maggiore ad... more L’inedita tavola è attribuibile per ragioni di stile a Juan de Borgoña nel momento di maggiore adesione alla cultura prospettica di Urbino. L’iconografia non è di immediata identificazione. La scritta riportata su uno dei libri aperti permette, tuttavia, di stabilire che il tema trattato è quello dell’immacolatezza della Vergine. La decifrazione della gestualità dei personaggi rappresentati riporta al contesto storico delle dispute sul concetto teologico dell’Immacolata Concezione tra domenicani e francescani alla fine del XV secolo. L’ambito di provenienza dell’opera pone al centro il ruolo del francescano Ximenez Cisneros, arcivescovo di Toledo e fondatore dell’Università di Alcalà nel 1508.
La fortuna storica e storiografica di due o tre scultori spagnoli a Napoli nel Cinquecento: spunt... more La fortuna storica e storiografica di due o tre scultori spagnoli a Napoli nel Cinquecento: spunti per una lettura critica, in Napoli e la Spagna nel Cinquecento. Le opere, gli artisti, la storiografia, a cura di L. Gaeta, Galatina 2017, pp. 5-32.
Tra scultura e decorazione: gli organi del Gesù Nuovo a Napoli e la tradizione dei maestri d’asci... more Tra scultura e decorazione: gli organi del Gesù Nuovo a Napoli e la tradizione dei maestri d’ascia, in Scultura in legno policromo d’età barocca. La produzione di carattere religioso a Genova e nel circuito dei centri italiani, Atti del convegno internazionale, a cura di L. Magnani-D. Sanguineti, Genova 2017, pp. 568-579.
Il vero(?) Giovanni Marigliano (detto Giovanni da Nola), in La scultura meridionale in età modern... more Il vero(?) Giovanni Marigliano (detto Giovanni da Nola), in La scultura meridionale in età moderna nei suoi rapporti con la circolazione mediterranea, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Lecce, 9-11 giugno 2004), a cura di Letizia Gaeta, Galatina, Congedo Editore, 2007, volume I, pp. 195- 216.
“...colorite e miniate al naturale”: vesti e incarnati nel repertorio degli scultori napoletani t... more “...colorite e miniate al naturale”: vesti e incarnati nel repertorio degli scultori napoletani tra Seicento e Settecento, in La statua e la sua pelle Artifici tecnici nella scultura dipinta tra Rinascimento e Barocco, Att del Convegno Internazionale di Studi (Lecce, 9-11 giugno 2004), a cura di Raffaele Casciaro, Galatina, Congedo Editore, 2007, pp. 199-220
Modelli, fonti e “venerati” maestri nelle botteghe napoletane: spunti per riflessioni e revisioni... more Modelli, fonti e “venerati” maestri nelle botteghe napoletane: spunti per riflessioni e revisioni, in Abruzzo un laboratorio di ricerca sulla scultura lignea, Atti del Convegno (Chieti, 29-30 ottobre 2009, a cura di Gaetano Curzi – Alessandro Tomei, con la collaborazione di Claudia D’Alberto – Valeria Gambi – Stefania Paone, in “Studi Medievali e Moderni”, a. XV, fascicoli nn. 1-2, n. 29, 2011, pp. 299-308
Riassunto Del sepolcro di Andrea Bonifacio attribuito a Ordóñez viene data una inedita lettura ic... more Riassunto Del sepolcro di Andrea Bonifacio attribuito a Ordóñez viene data una inedita lettura iconografica in sintonia con il carattere formale dell'intera composizione. L'opera risulta inserita in una complessa trama culturale e figurativa che richiamerebbe, anche attraverso le immagini botticelliane, la filosofia neoplatonica del Ficino di cui il poeta Sannazaro, autore dell'iscrizione e consulente artistico della nobile famiglia napoletana, era profondo conoscitore. Il tema centrale potrebbe, pertanto, essere quello della bellezza come espressione di valori spirituali nella sua versione contemplativa. L'ipotesi sembra sostenuta dalla presenza di filosofi e da una figura saturnina accostabile alla Melanconia di Dürer. Abstract The present essay provides a new iconografical interpretation, linked to the formal features of the whole composition, to Andrea Bonifacio's tomb attributed to Ordóñez. This marble work is involved in a cultural and figurative context that recalls, also through Botticellian images, Ficino's Neo-Platonic philosophy deeply known by the poet Sannazzaro, artistic consultant of the noble neapolitan family and also author of the inscription on the tomb. The main theme could be Beauty in its contemplative meaning as expression of spiritual values. This interpretation is corroborated by the presence in the representation of some philosophers and a saturnian figure close to Dürer's Melancholia. Keywords Sculpture. 16 th century. Bartolomé Ordóñez. Naples. Iconography. Neo-Platonic beauty. Sannazaro. Florentine culture.
Uploads
Papers by Letizia Gaeta