carlo martino
Architect and designer (Bari 1965). Design PhD. Design Full Professor (ICAR/13) at La Sapienza University of Rome. ADI e AIAP Member. Today is Head of Sapienza Design Programs.
He curated several design and graphics exhibitions. He was editor-in-chief and editor of several magazines. He published numerous articles and essays for other magazines and entries and biographies in the field of design for Enciclopedia Treccani.
He curated several design and graphics exhibitions. He was editor-in-chief and editor of several magazines. He published numerous articles and essays for other magazines and entries and biographies in the field of design for Enciclopedia Treccani.
less
InterestsView All (17)
Uploads
Books by carlo martino
the Natural Capital of our planet has begun to implement Design-Driven solutions. From the emblematic cases of the Norwegian National Parks in Norway, passing through the Greek Calabria Cultural Park, up to the educational practices, the role of the design project as a system clearly emerges, as a strategic discipline capable of integrated responses between immaterial and real-virtual material, proposing, from the point of view of language, truly structured, territorial and relational solutions; narrative systems of history, of diversity, and therefore of the “culture” of a place through real crossmedia storytelling, able to immerse people - right from
reading a flyer or post on social media - in the specific features offered from the single park. The careful study of the peculiarities that each reality brings with it - also through tools borrowed from historiographical research, or in the most interesting archaeological cases - together with a range of immersive experiences, are the key that Design-Driven approaches can give to the paradigm change required: from park visitor to inhabitant.
banco, farmaci generici, ecc.), il digitale e le nuove tecnologie (e.commerce, automazione, ecc.) e l’avanzare di competitor nazionali ed internazionali molto organizzativ(Pharmacy Holding, Drug chain, Medicine supply chain, ecc.).
make-up a bathroom, as designed by designers concentrated
in a specific area: Lazio. This is the historical and critical line
traced within this ublication. The book opens with an essay
by Renato De Fusco reflecting on the relationship between
Interior Design and Furniture, which also involves the "bathroom".
The latter establishes itself as an irreplaceable core of the house.
Il libro tratta nella parte iniziale il contesto in cui l’artista si è formato, caratterizzato non solo dalle avanguardie culturali ma anche dalle esperienze sviluppate in luoghi diversi e con persone intellettualmente vivaci. Si procede poi ad una riflessione sugli elementi che connotano la sua opera, tra cui la transdisciplinarità, il rapporto con l’arte, il linguaggio e l’originale metodo progettuale. Successivamente si analizzano i temi centrali del suo lavoro iniziale, alcuni dei quali ormai esauriti nella loro carica eversiva, per far poi seguire un'analisi dei temi che a distanza di quasi quarant'anni permangono. Tra questi sicuramente l’espressività dei materiali e la serie diversificata, che lo hanno reso famoso. La rassegna teorica si conclude con i temi che sono affiorati negli ultimi anni, dal mal fatto alla femminilità del progetto.
Per fare questo ha chiesto a Domitilla Dardi e Carlo Martino, di elaborarne i contenuti.
Il volume edito dalla Motta – Sole 24 ore, bilingue, di circa 300 pagine, non ha un fine meramente autocelebrativo, quanto piuttosto si pone come strumento culturale e strategico del “progetto Catalano” nello scenario nazionale ed internazionale.
Si parte da una speculazione scientifica su alcuni modelli “culturali” dello spazio bagno del novecento, a cui sono stati attribuiti specifici caratteri, generi e identità. Elementi tutti descrivibili attraverso icone dell’immaginario collettivo, alla cui costruzione hanno contribuito l’architettura, l’arte, il cinema e la letteratura.
Rispetto a questi modelli, si definirà “il bagno Catalano”, inteso come risultato di una profonda riflessione sul senso del produrre sanitari all’interno di processi sociali, culturali e architettonici della contemporaneità.
Si inquadra il progetto Catalano in alcuni filoni speculativi che vanno dalle “Teorie della semplicità” e della sua ricerca, alla “Teoria dei Sistemi”.
Ad essere indagati e raccontati saranno soprattutto gli ultimi dieci anni della storia aziendale, più significativi di una originale strategia imprenditoriale e associabili ad alcune famiglie di prodotti che risultano essere emblematiche dei valori e dei contenuti aziendali, primo tra tutti il sistema ZERO.
Per contenere la spinta autocelebrativa, seguirà uno spazio dedicato alla percezione della Catalano da parte di attenti osservatori internazionali del design, dell’economia, dell’architettura, del marketing, ecc. Frasi, appunti, annotazioni, a firma di autorevoli personaggi che saranno impaginate liberamente e trasversalmente all’interno del volume, con l’obiettivo di creare un livello di narrazione parallelo rispetto ai contenuti degli altri capitoli.
Un intero capitolo è invece dedicato alle innovazioni tecnologiche apportate negli anni, fino alla recente partnership con la Sacmi, con cui la Catalano sta realizzando un polo di eccellenza produttiva unico al mondo. Scelte tecnologiche tutte orientate alla ricerca di un livello qualitativo altissimo.
Chiude la pubblicazione un breve excursus storico, illustrato con l’ausilio dell’infografica, in cui si visualizzano le tappe fondamentali dello sviluppo dell’azienda nei suoi primi quarant’anni.
However, the Specialist Graduation Course on Industrial Design at La Sapienza University has highlighted thoroughly unexpected applications for "Surrogate Design". Thus design turns into a remedial action, open up to new and interesting relations between man and nature.
Due to the input of a large team of professors and researchers and with the faboulous collaboration of SUN, the research carried out through the Industrial Design Atelier 1, proposes for the fourth year innovative concepts and projects such as in this edition the recovery of urban and non-urban areas near water courses.
Restyling in the Outdoor sector is one of the possible answers and opens up lots of design spaces where memory becomes an integral part of the design of products for life in the open.
This is the background for the “Outdoor Restyling” study carried out in the Arts Design and New Technologies Section of the ITACA Department, La Sapienza University, Rome, and constituting the object of an Experimental Design Workshop included in the Specialist Graduation Course on Industrial Design at the Sapienza and Camerino Universities.
Papers by carlo martino
the Natural Capital of our planet has begun to implement Design-Driven solutions. From the emblematic cases of the Norwegian National Parks in Norway, passing through the Greek Calabria Cultural Park, up to the educational practices, the role of the design project as a system clearly emerges, as a strategic discipline capable of integrated responses between immaterial and real-virtual material, proposing, from the point of view of language, truly structured, territorial and relational solutions; narrative systems of history, of diversity, and therefore of the “culture” of a place through real crossmedia storytelling, able to immerse people - right from
reading a flyer or post on social media - in the specific features offered from the single park. The careful study of the peculiarities that each reality brings with it - also through tools borrowed from historiographical research, or in the most interesting archaeological cases - together with a range of immersive experiences, are the key that Design-Driven approaches can give to the paradigm change required: from park visitor to inhabitant.
banco, farmaci generici, ecc.), il digitale e le nuove tecnologie (e.commerce, automazione, ecc.) e l’avanzare di competitor nazionali ed internazionali molto organizzativ(Pharmacy Holding, Drug chain, Medicine supply chain, ecc.).
make-up a bathroom, as designed by designers concentrated
in a specific area: Lazio. This is the historical and critical line
traced within this ublication. The book opens with an essay
by Renato De Fusco reflecting on the relationship between
Interior Design and Furniture, which also involves the "bathroom".
The latter establishes itself as an irreplaceable core of the house.
Il libro tratta nella parte iniziale il contesto in cui l’artista si è formato, caratterizzato non solo dalle avanguardie culturali ma anche dalle esperienze sviluppate in luoghi diversi e con persone intellettualmente vivaci. Si procede poi ad una riflessione sugli elementi che connotano la sua opera, tra cui la transdisciplinarità, il rapporto con l’arte, il linguaggio e l’originale metodo progettuale. Successivamente si analizzano i temi centrali del suo lavoro iniziale, alcuni dei quali ormai esauriti nella loro carica eversiva, per far poi seguire un'analisi dei temi che a distanza di quasi quarant'anni permangono. Tra questi sicuramente l’espressività dei materiali e la serie diversificata, che lo hanno reso famoso. La rassegna teorica si conclude con i temi che sono affiorati negli ultimi anni, dal mal fatto alla femminilità del progetto.
Per fare questo ha chiesto a Domitilla Dardi e Carlo Martino, di elaborarne i contenuti.
Il volume edito dalla Motta – Sole 24 ore, bilingue, di circa 300 pagine, non ha un fine meramente autocelebrativo, quanto piuttosto si pone come strumento culturale e strategico del “progetto Catalano” nello scenario nazionale ed internazionale.
Si parte da una speculazione scientifica su alcuni modelli “culturali” dello spazio bagno del novecento, a cui sono stati attribuiti specifici caratteri, generi e identità. Elementi tutti descrivibili attraverso icone dell’immaginario collettivo, alla cui costruzione hanno contribuito l’architettura, l’arte, il cinema e la letteratura.
Rispetto a questi modelli, si definirà “il bagno Catalano”, inteso come risultato di una profonda riflessione sul senso del produrre sanitari all’interno di processi sociali, culturali e architettonici della contemporaneità.
Si inquadra il progetto Catalano in alcuni filoni speculativi che vanno dalle “Teorie della semplicità” e della sua ricerca, alla “Teoria dei Sistemi”.
Ad essere indagati e raccontati saranno soprattutto gli ultimi dieci anni della storia aziendale, più significativi di una originale strategia imprenditoriale e associabili ad alcune famiglie di prodotti che risultano essere emblematiche dei valori e dei contenuti aziendali, primo tra tutti il sistema ZERO.
Per contenere la spinta autocelebrativa, seguirà uno spazio dedicato alla percezione della Catalano da parte di attenti osservatori internazionali del design, dell’economia, dell’architettura, del marketing, ecc. Frasi, appunti, annotazioni, a firma di autorevoli personaggi che saranno impaginate liberamente e trasversalmente all’interno del volume, con l’obiettivo di creare un livello di narrazione parallelo rispetto ai contenuti degli altri capitoli.
Un intero capitolo è invece dedicato alle innovazioni tecnologiche apportate negli anni, fino alla recente partnership con la Sacmi, con cui la Catalano sta realizzando un polo di eccellenza produttiva unico al mondo. Scelte tecnologiche tutte orientate alla ricerca di un livello qualitativo altissimo.
Chiude la pubblicazione un breve excursus storico, illustrato con l’ausilio dell’infografica, in cui si visualizzano le tappe fondamentali dello sviluppo dell’azienda nei suoi primi quarant’anni.
However, the Specialist Graduation Course on Industrial Design at La Sapienza University has highlighted thoroughly unexpected applications for "Surrogate Design". Thus design turns into a remedial action, open up to new and interesting relations between man and nature.
Due to the input of a large team of professors and researchers and with the faboulous collaboration of SUN, the research carried out through the Industrial Design Atelier 1, proposes for the fourth year innovative concepts and projects such as in this edition the recovery of urban and non-urban areas near water courses.
Restyling in the Outdoor sector is one of the possible answers and opens up lots of design spaces where memory becomes an integral part of the design of products for life in the open.
This is the background for the “Outdoor Restyling” study carried out in the Arts Design and New Technologies Section of the ITACA Department, La Sapienza University, Rome, and constituting the object of an Experimental Design Workshop included in the Specialist Graduation Course on Industrial Design at the Sapienza and Camerino Universities.