Edoardo Currà
Edoardo Currà è professore associato di Architettura tecnica presso la Sapienza - Università di Roma. Presidente di AIPAI - Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale. Dottore di ricerca in Ingegneria edile-architettura, ha compiuto gli studi in ingegneria a Roma e quelli in architettura a Firenze. Si interessa di architettura e costruzione storica, patrimonio archeologico industriale e strumenti digitali per conoscenza, progetto e gestione dell’esistente. Membro di ICOMOS e direttore scientifico della rivista Patrimonio Industriale. All’attività di ricerca affianca l’impegno personale per la salvaguardia dei beni industriali a rischio, promuovendone riconoscimento, tutela e valorizzazione sostenibile.
less
InterestsView All (17)
Uploads
Papers by Edoardo Currà
Per far questo occorreva individuare un campione di studio significativo ed il Programma 2008 si è confermato valido per l’approfondimento. Infatti per questa annualità sono stati finanziati ben 70 progetti localizzati all’interno di 63 comuni distribuiti nella regione. Per ogni provincia vi sono perciò un numero significativo di centri urbani sufficientemente differenti per dimensioni, tipologia insediativa, qualità intrinseca, stato di conservazione, ruolo urbano e territoriale, esemplificativi delle diverse realtà del Lazio. La pubblicazione di ogni scheda progetto, che restituisce il lavoro dei singoli progettisti, è preceduta da una scheda comune che fornisce inmodo sistematico i dati principali dell’analisi condotta insieme ad una relazione storico urbanistica che restituisce un quadro sintetico sempre riportato al momento attuale, delle principali fasi evolutive interne al comune e delle dinamiche di scala vasta nelle quali i centri oggetto di studio sono inseriti.
Un posto di rilievo in questa analisi, pur nella impossibilità di riportarne in modo più diffuso i risultati, spetta allo studio delle diverse testimonianze materiali, tipi e tecniche costruttive della tradizione o del moderno, alla ricerca di continuità o evoluzioni dell’insediamento urbano. Una prima serie di dati sono forniti in via grafica con la pubblicazione in parallelo delle mappe del castasto Gregoriano (1818 – 1830), conservate presso l’Archivio di Stato di Roma e disponibili per tutti i comuni che ricadevano nei confini dello Stato Pontificio, la Carta Tecnica Regionale del Lazio 1:10.000 ed il fotopiano 2005 della Nuova Carta Tecnica Regionale 1:5.000.
Sempre per immagini in tutte le schede si dispiega un percorso fotografico parallelo ai testi, frutto di una campagna mirata, costituito da scatti originali realizzati da Luca Sorrentino, che, in linea con gli obiettivi della ricerca, intende fissare in modo lucido i caratteri delle diverse realtà urbane e territoriali senza porre filtri selettivi storici o artistici. I panorami complessivi, gli spazi di relazione, le aree extraurbane e le zone commerciali o industriali sono riprodotti per quello che attualmente sono. Si è così costituito un database fotografico aggiornato e implementabile, fondamentale ai fini della documentazione storico-evolutiva della regione, un archivio a cui attingere in futuro per la tutela e per la programmazione.
Ilmontaggio di testi&immagini nel suo insieme elude la celebrazione storico testimoniale e il virtuosismo tecnicistico, per raccogliere la complessità delle storie locali con il tonomeno supponente della narrazione, inquadrandole sullo sfondo di una contemporaneità pervasiva e totalizzante che ha ridisegnato
completamente i rapporti e gli equilibri tra insediamenti storici, paesaggio e reti materiali e immateriali