Come possiamo rappresentare la citt\ue0 intelligente del presente e del futuro? Cosa pu\uf2 fare ... more Come possiamo rappresentare la citt\ue0 intelligente del presente e del futuro? Cosa pu\uf2 fare l'urbanistica per centrare gli obiettivi della citt\ue0 del futuro, della smart city? Deve cogliere i segnali che emergono nelle forme pi\uf9 innovative della comunicazione, della produzione e della gestione di servizi che interessano la citt\ue0 e il territorio, della sua creativit\ue0 (Carta, Ronsivalle et alii, 2016). Le diverse esperienze e competenze attive al livello operativo o sperimentale conducono ad una riflessione attorno alla necessit\ue0 di elaborare protocolli di pianificazione integrata e strategica capaci di accelerare lo sviluppo di intelligenza urbana come fattore abilitante per le citt\ue0 creatrici di valore, pi\uf9 ricche di intelligenza sociale e pi\uf9 resilienti rispetto ai cambiamenti climatici. L'articolo individua quali ambiti e quali strumenti l'urbanistica contemporanea pu\uf2 mettere in atto per ricostruire l'intelligenza della citt\ue0, che l'ha generata
The increased population density caused by the combination of predatory capitalism and the hyper-... more The increased population density caused by the combination of predatory capitalism and the hyper-rational design of contemporary cities\u2014starting with the rigid zoning of spaces and functions\u2014began in the eighteenth century. Since the 1960s, the idea has spread that the Industrial Revolution was not, per se, a negative event, because the concentration of its effects caused the rise of the Anthropocene (Crutzen, Stoermer 2000). In this context, for the past fifty years, UNESCO and the Council of Europe have declared the social and cultural aspects of landscape and cultural identity preservation to be fundamental rights (Council of Europe 2000), and governments have approved laws and adopted operative rules to protect cultural identities and support local-culture-based policies. In Italy, for example, the heritage, landscape, and cultural identity are protected by Article 9 of the Constitution: as a consequence, that the national government must promote regional and local-culture-based policies. However, cultural identity has not yet become a catalyst for local developments aiming for cultural transition. The paper describes how the historic urban landscape (HUL) approach should go beyond the preservation of the physical environment and could focus on the entire human environment with all of its tangible and intangible qualities. As such, an HUL policy framework would address the challenge of Neo-cosmopolitanism in Palermo. Really, the Neo-cosmopolitan approach helps increase the sustainability of planning and design interventions by taking into account the existing built environment, intangible heritage, cultural diversity, and socio-economic and environmental factors, along with local community values
Metropolitan transformations of the Palermo as a Mediterranean city, guided by envisioning it as ... more Metropolitan transformations of the Palermo as a Mediterranean city, guided by envisioning it as a ‘fluid’ gateway city, have been seen as an example for the planning of other such cities in Italy and Europe. The 2025 strategic vision for Palermo was inspired by three key components: (i) the relevance of Palermo as ‘hub territory’ in European level concerns in territorial and infrastructure development policies; (ii) the urban and regional experience with the concept ‘fluid city’ (envisioning the city as a portal and place of interaction and exchanges, not just in terms of goods and people); and (iii) new metropolitan vision produced by new regional and national legislation on metropolitan areas. This chapter develops an understanding of how the strategic spatial plan, approved by the City Council in 2016, selected these issues and connected them in one coherent vision, both at urban and metropolitan levels. The first sections trace the emergence of the plan. One concluding section ...
Gli ultimi venti anni di riflessioni teoriche, metodologiche e operative sui temi del paesaggio d... more Gli ultimi venti anni di riflessioni teoriche, metodologiche e operative sui temi del paesaggio dimostrano che la questione \ue8 ancora aperta: come definire il paesaggio? Come perseguire gli obiettivi di qualit\ue0 paesaggistica? Come le comunit\ue0 potranno vivere in paesaggi vivi e in evoluzione? L\u2019urbanistica ha gli strumenti per generare nuovi paesaggi di qualit\ue0? Queste riflessioni \u2013 e queste domande \u2013 tuttavia non tengono in considerazione una questione chiave: la Convenzione Europea del Paesaggio mira fondamentalmente al soddisfacimento di un nuovo diritto dell\u2019Uomo, cio\ue8 il Diritto al Paesaggio, che deve ancora trovare nel contesto dell\u2019Era Urbana una nuova collocazione concettuale e operativa. Il libro offre una disamina delle questioni chiave del paesaggio e una articolazione dei possibili contributi necessari allo sviluppo del Diritto al Paesaggio in un mondo radicalmente cambiato dalla prima stesura della Convenzione, in cui non possiamo pi\uf9 fermarci alla constatazione che l\u2019Uomo nell\u2019Antropocene ha cambiato in profondit\ue0 il Pianeta. Attraverso la rilettura di numerosi punti di vista teorici e metodologici, sia propri sia esterni alla disciplina delle scienze della pianificazione territoriale e dell\u2019urbanistica, e attraverso la presentazione di un campionario di strumenti, opportunit\ue0 e situazioni territoriali in cui la sapienza del Paesaggio pu\uf2 essere rintracciata e in cui \ue8 possibile contribuire alla crescita di citt\ue0 e territori del \u201cbuon Antropocene\u201d, il volume vuole quindi essere una guida alla scoperta della sapienza del Paesaggio
Il concetto, ormai pervasivo di smartness urbana conduce spesso a una visione della citt\ue0 iper... more Il concetto, ormai pervasivo di smartness urbana conduce spesso a una visione della citt\ue0 ipertecnologica, tuttavia la citt\ue0 intelligente non pu\uf2 essere solo una citt\ue0 in cui l\u2019inserimento di apparati tecnologici innovativi produce una nuova forma di citt\ue0. Quando la citt\ue0 ottocentesca si dota delle prime strumentazioni tecnologiche che modificano la forma urbana (trasporto pubblico, reti sottotraccia, ecc.) la citt\ue0 subisce alcune trasformazioni che producono nuovi luoghi: un esempio su tutti \ue8 la stazione ferroviaria che non \ue8 solo il luogo del trasporto ma \ue8 anche centralit\ue0 urbana e occasione di disegno di nuove parti di citt\ue0 fuori dalle mura. Oggi la diffusione crescente di una politica per la smart city a tutti i livelli impone di capire in che modo \ue8 possibile usare l\u2019occasione della produzione tecnologica per ridisegnare la citt\ue0, le sue parti, il suo funzionamento. Se, inoltre, parliamo di citt\ue0 meridionali in cui pi\uf9 grave \ue8 stata l\u2019applicazione di modelli di sviluppo non coerenti con le reali necessit\ue0 delle nostre citt\ue0, l\u2019occasione di rivedere la forma urbana con il supporto delle nuove tecnologie diventa pressante. Tuttavia esiste il rischio che l\u2019urbanistica e la pianificazione territoriale vengano ridotte a comprimarie rispetto a una visione orizzontale, di tipo social o wiki, che fa smarrire il senso della visione di comunit\ue0 in quanto le citt\ue0 sembrano \u2013 ancora una volta \u2013 capaci di autogovernarsi, con l\u2019ausilio delle intelligenze collettive
Come possiamo rappresentare la citt\ue0 intelligente del presente e del futuro? Cosa pu\uf2 fare ... more Come possiamo rappresentare la citt\ue0 intelligente del presente e del futuro? Cosa pu\uf2 fare l'urbanistica per centrare gli obiettivi della citt\ue0 del futuro, della smart city? Deve cogliere i segnali che emergono nelle forme pi\uf9 innovative della comunicazione, della produzione e della gestione di servizi che interessano la citt\ue0 e il territorio, della sua creativit\ue0 (Carta, Ronsivalle et alii, 2016). Le diverse esperienze e competenze attive al livello operativo o sperimentale conducono ad una riflessione attorno alla necessit\ue0 di elaborare protocolli di pianificazione integrata e strategica capaci di accelerare lo sviluppo di intelligenza urbana come fattore abilitante per le citt\ue0 creatrici di valore, pi\uf9 ricche di intelligenza sociale e pi\uf9 resilienti rispetto ai cambiamenti climatici. L'articolo individua quali ambiti e quali strumenti l'urbanistica contemporanea pu\uf2 mettere in atto per ricostruire l'intelligenza della citt\ue0, che l'ha generata
The increased population density caused by the combination of predatory capitalism and the hyper-... more The increased population density caused by the combination of predatory capitalism and the hyper-rational design of contemporary cities\u2014starting with the rigid zoning of spaces and functions\u2014began in the eighteenth century. Since the 1960s, the idea has spread that the Industrial Revolution was not, per se, a negative event, because the concentration of its effects caused the rise of the Anthropocene (Crutzen, Stoermer 2000). In this context, for the past fifty years, UNESCO and the Council of Europe have declared the social and cultural aspects of landscape and cultural identity preservation to be fundamental rights (Council of Europe 2000), and governments have approved laws and adopted operative rules to protect cultural identities and support local-culture-based policies. In Italy, for example, the heritage, landscape, and cultural identity are protected by Article 9 of the Constitution: as a consequence, that the national government must promote regional and local-culture-based policies. However, cultural identity has not yet become a catalyst for local developments aiming for cultural transition. The paper describes how the historic urban landscape (HUL) approach should go beyond the preservation of the physical environment and could focus on the entire human environment with all of its tangible and intangible qualities. As such, an HUL policy framework would address the challenge of Neo-cosmopolitanism in Palermo. Really, the Neo-cosmopolitan approach helps increase the sustainability of planning and design interventions by taking into account the existing built environment, intangible heritage, cultural diversity, and socio-economic and environmental factors, along with local community values
Metropolitan transformations of the Palermo as a Mediterranean city, guided by envisioning it as ... more Metropolitan transformations of the Palermo as a Mediterranean city, guided by envisioning it as a ‘fluid’ gateway city, have been seen as an example for the planning of other such cities in Italy and Europe. The 2025 strategic vision for Palermo was inspired by three key components: (i) the relevance of Palermo as ‘hub territory’ in European level concerns in territorial and infrastructure development policies; (ii) the urban and regional experience with the concept ‘fluid city’ (envisioning the city as a portal and place of interaction and exchanges, not just in terms of goods and people); and (iii) new metropolitan vision produced by new regional and national legislation on metropolitan areas. This chapter develops an understanding of how the strategic spatial plan, approved by the City Council in 2016, selected these issues and connected them in one coherent vision, both at urban and metropolitan levels. The first sections trace the emergence of the plan. One concluding section ...
Gli ultimi venti anni di riflessioni teoriche, metodologiche e operative sui temi del paesaggio d... more Gli ultimi venti anni di riflessioni teoriche, metodologiche e operative sui temi del paesaggio dimostrano che la questione \ue8 ancora aperta: come definire il paesaggio? Come perseguire gli obiettivi di qualit\ue0 paesaggistica? Come le comunit\ue0 potranno vivere in paesaggi vivi e in evoluzione? L\u2019urbanistica ha gli strumenti per generare nuovi paesaggi di qualit\ue0? Queste riflessioni \u2013 e queste domande \u2013 tuttavia non tengono in considerazione una questione chiave: la Convenzione Europea del Paesaggio mira fondamentalmente al soddisfacimento di un nuovo diritto dell\u2019Uomo, cio\ue8 il Diritto al Paesaggio, che deve ancora trovare nel contesto dell\u2019Era Urbana una nuova collocazione concettuale e operativa. Il libro offre una disamina delle questioni chiave del paesaggio e una articolazione dei possibili contributi necessari allo sviluppo del Diritto al Paesaggio in un mondo radicalmente cambiato dalla prima stesura della Convenzione, in cui non possiamo pi\uf9 fermarci alla constatazione che l\u2019Uomo nell\u2019Antropocene ha cambiato in profondit\ue0 il Pianeta. Attraverso la rilettura di numerosi punti di vista teorici e metodologici, sia propri sia esterni alla disciplina delle scienze della pianificazione territoriale e dell\u2019urbanistica, e attraverso la presentazione di un campionario di strumenti, opportunit\ue0 e situazioni territoriali in cui la sapienza del Paesaggio pu\uf2 essere rintracciata e in cui \ue8 possibile contribuire alla crescita di citt\ue0 e territori del \u201cbuon Antropocene\u201d, il volume vuole quindi essere una guida alla scoperta della sapienza del Paesaggio
Il concetto, ormai pervasivo di smartness urbana conduce spesso a una visione della citt\ue0 iper... more Il concetto, ormai pervasivo di smartness urbana conduce spesso a una visione della citt\ue0 ipertecnologica, tuttavia la citt\ue0 intelligente non pu\uf2 essere solo una citt\ue0 in cui l\u2019inserimento di apparati tecnologici innovativi produce una nuova forma di citt\ue0. Quando la citt\ue0 ottocentesca si dota delle prime strumentazioni tecnologiche che modificano la forma urbana (trasporto pubblico, reti sottotraccia, ecc.) la citt\ue0 subisce alcune trasformazioni che producono nuovi luoghi: un esempio su tutti \ue8 la stazione ferroviaria che non \ue8 solo il luogo del trasporto ma \ue8 anche centralit\ue0 urbana e occasione di disegno di nuove parti di citt\ue0 fuori dalle mura. Oggi la diffusione crescente di una politica per la smart city a tutti i livelli impone di capire in che modo \ue8 possibile usare l\u2019occasione della produzione tecnologica per ridisegnare la citt\ue0, le sue parti, il suo funzionamento. Se, inoltre, parliamo di citt\ue0 meridionali in cui pi\uf9 grave \ue8 stata l\u2019applicazione di modelli di sviluppo non coerenti con le reali necessit\ue0 delle nostre citt\ue0, l\u2019occasione di rivedere la forma urbana con il supporto delle nuove tecnologie diventa pressante. Tuttavia esiste il rischio che l\u2019urbanistica e la pianificazione territoriale vengano ridotte a comprimarie rispetto a una visione orizzontale, di tipo social o wiki, che fa smarrire il senso della visione di comunit\ue0 in quanto le citt\ue0 sembrano \u2013 ancora una volta \u2013 capaci di autogovernarsi, con l\u2019ausilio delle intelligenze collettive
Le tavole descrivono graficamente in che modo i waterfront storici delle città siciliane sono fru... more Le tavole descrivono graficamente in che modo i waterfront storici delle città siciliane sono frutto di una vasta evoluzione storica che è ancora oggi visibile nelle trame degli usi contemporanei. Questo punto di vista si ripercuote sui temi del progetto e sulle modalità con cui i territori urbani costieri si trasformano.
Le città creative del XXI secolo sono destinate ad essere sempre più città-nodo capaci di connett... more Le città creative del XXI secolo sono destinate ad essere sempre più città-nodo capaci di connettersi alle reti globali: gateway cities protagoniste del primo “secolo urbano” del terzo millennio. Nella competizione verso la qualità e la dinamicità, le città d’acqua vantano il valore aggiunto del waterfront, portale che le candida a qualificarsi quali catalizzatori di una nuova apertura della città e del territorio all’elemento “acqua”, componente propulsiva di un nuovo dinamismo progettuale, catalizzatore di elementi di eccellenza e produttore dei nuovi landmark del paesaggio urbano.
Le nuove dinamiche produttive, gli interventi di sviluppo sostenibile e le domande di conservazione del patrimonio architettonico che oggi investono le aree di waterfront delle città, rappresentano un importante spunto di riflessione in una fase in cui il tema della rigenerazione delle “città d’acqua” sta aprendosi a nuove opportunità di trasformazione urbana e territoriale, agendo in maniera attiva nello scenario della produzione della qualità urbana.
La rilevanza assunta dalle trasformazioni urbane nelle aree dei waterfront storici ha aperto nuove prospettive, ma anche nuove condizioni di rischio dovute alle pressioni antropiche ed economiche sull’armatura storica e identitaria delle città d’acqua: la ricerca di un equilibrio tra dinamiche di trasformazione e necessità di conservazione ha portato al progetto della redazione di una Carta del Rischio per il patrimonio materiale e immateriale dei waterfront storici delle città di Catania, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani, promossa dal Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro della Regione Siciliana e condotta dal gruppo di ricerca “PlanDifferent” del Dipartimento Città e Territorio dell’Università di Palermo.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati dal progetto, la ricerca è stata articolata a partire dalla produzione di un quadro comparativo relativo ad alcune città nordeuropee e mediterranee – simili per contesto territoriale, tipo di risorse culturali presenti e approcci alla trasformazione – analizzate e valutate al fine di produrre buone pratiche e linee guida per l’azione nelle cinque città siciliane oggetto della parte applicativa della ricerca.
Le città creative del XXI secolo sono destinate ad essere sempre più città-nodo capaci di
connet... more Le città creative del XXI secolo sono destinate ad essere sempre più città-nodo capaci di
connettersi alle reti globali: gateway cities protagoniste del primo “secolo urbano” del terzo
millennio. Nella competizione verso la qualità e la dinamicità, le città d’acqua vantano il valore
aggiunto del waterfront, portale che le candida a qualificarsi quali catalizzatori di una nuova
apertura della città e del territorio all’elemento “acqua”, componente propulsiva di un nuovo
dinamismo progettuale, catalizzatore di elementi di eccellenza e produttore dei nuovi landmark
del paesaggio urbano.
Le nuove dinamiche produttive, gli interventi di sviluppo sostenibile e le domande di
conservazione del patrimonio architettonico che oggi investono le aree di waterfront delle città,
rappresentano un importante spunto di riflessione in una fase in cui il tema della rigenerazione
delle “città d’acqua” sta aprendosi a nuove opportunità di trasformazione urbana e territoriale,
agendo in maniera attiva nello scenario della produzione della qualità urbana.
La rilevanza assunta dalle trasformazioni urbane nelle aree dei waterfront storici ha aperto
nuove prospettive, ma anche nuove condizioni di rischio dovute alle pressioni antropiche ed
economiche sull’armatura storica e identitaria delle città d’acqua: la ricerca di un equilibrio
tra dinamiche di trasformazione e necessità di conservazione ha portato al progetto della
redazione di una Carta del Rischio per il patrimonio materiale e immateriale dei waterfront storici
delle città di Catania, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani, promossa dal Centro Regionale
per la Progettazione e il Restauro della Regione Siciliana e condotta dal gruppo di ricerca
“PlanDifferent” del Dipartimento Città e Territorio dell’Università di Palermo.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati dal progetto, la ricerca è stata articolata a partire dalla
produzione di un quadro comparativo relativo ad alcune città nordeuropee e mediterranee –
simili per contesto territoriale, tipo di risorse culturali presenti e approcci alla trasformazione
– analizzate e valutate al fine di produrre buone pratiche e linee guida per l’azione nelle cinque
città siciliane oggetto della parte applicativa della ricerca.
Il Mediterraneo è stato un luogo di scambi commerciali e
culturali che ha racchiuso in sè realtà... more Il Mediterraneo è stato un luogo di scambi commerciali e
culturali che ha racchiuso in sè realtà e identità diverse, un complesso sistema di vie terrestri e marittime integrate e collegate tra loro che hanno configurato uno scenario in
continuo movimento. Nonostante la diversità storicoculturale, ambientale, sociale ed economica che
caratterizza le città del mediterraneo, esse hanno tessuto
complesse relazioni e hanno favorito gli scambi sia
all’interno del bacino mediterraneo, sia con lo spazio
nordeuropeo. Storia, costumi, linguaggi, politica e cultura
che oggi le identificano pongono in risalto i forti caratteri
identitari di ogni città e, pur nella loro diversità, a ciascuna di esse fa riferimento un’importante ricchezza complessiva che guarda ai rapporti e alle relazioni che hanno tessuto nei vari periodi storici e che, nel suo insieme, forma un
complesso sistema di risorse caratterizzate dalla
stratificazione culturale e dall’apertura ad accogliere nuovi
contributi, cooperazioni e scambi con il mondo esterno.
Definire i valori ed i caratteri delle città d’acqua nordeuropee e mediterranee significa descrivere i loro
rapporti interculturali, conoscere e comprendere le spinte
dinamiche che hanno generato le loro trasformazioni,
spiegare le strette relazioni che si istaurano al loro interno
e tra le reti di città, indagare sui processi di valorizzazione delle loro patrimonialità storiche,
esplicare la loro appartenenza alle nuove reti
di scambio e di comunicazione.
Il presente volume, leggendo le dinamiche di
trasformazione delle città mediterranee e nordeuropee che hanno analogie d’intervento con i cinque casi di studio siciliani, intende definire l’importanza che l’elemento “acqua” investe all’interno dei nuovi ambiti urbani e pone in rilievo le azioni di valorizzazione e le
criticità dei contesti di waterfront o di riverfront
delle città mediterranee e nordeuropee che influiscono
sui processi di rigenerazione delle città.
Analisi delle potenzialità e delle criticità rilevate nelle città di Palermo, Messina, Catania, S... more Analisi delle potenzialità e delle criticità rilevate nelle città di Palermo, Messina, Catania, Siracusa e Trapani in termini di valutazione dei bisogni e delle aspettative espresse dalle comunità locali per la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale che insiste ed ha relazioni con il fronte a mare.
Analisi della consistenza degli elementi e delle attività che compongono le cinque realtà urbane ... more Analisi della consistenza degli elementi e delle attività che compongono le cinque realtà urbane siciliane di Palermo, Messina, Catania, Siracusa e Trapani effettuata attraverso un filtro di specifici temi interpretativi che contribuiscono in modo determinante alla produzione del “capitale fisso” dei waterfront siciliani – sia patrimoni culturali che servizi culturali – e che per loro caratteristiche intrinseche o relazionali possono giocare un ruolo fondamentale nei processi di costruzione ed integrazione delle risorse.
All’interno della categoria generale del patrimonio e dei servizi culturali sono stati selezionati quegli elementi che posseggono, come caratteristica distintiva, l’appartenenza a sistemi con caratteri identitari, funzionali e relazionali specificatamente individuabili.
L’interpretazione per sistemi ha permesso due livelli di lettura: l’uno dedicato alla individuazione di trame comuni – esistenti, latenti o perdute – all’interno dei tessuti urbani, le cui connessioni potrebbero essere potenziate, create o ricostruite; l’altro dedicato alla ricerca delle possibili interconnessioni tra le trame stesse, attraverso una lettura incrociata dei diversi livelli di interpretazione. I layer costruiti sono raccolti nell’Archivio Analisi e valutazione delle interazioni tra patrimonio costiero, servizi e attività culturali e domanda di cultura; nel dettaglio i temi individuati come catalizzatori sono:
- il patrimonio archeologico, in quanto portatore di specifiche sensibilità e generatore di flussi di fruizione specifici (in special modo in città come Siracusa e Catania in cui la presenza archeologica è significativamente elevata);
- il sistema difensivo storico, con particolare riguardo a quello costiero che costituisce il “sistema costiero” per eccellenza nelle nostre realtà territoriali;
- il patrimonio culturale architettonico (rappresentato in due mappe del patrimonio culturale religioso e del patrimonio culturale “civile”) che sempre più spesso è contenitore di servizi, attività ed eventi culturali;
- le feste ed i percorsi del sacro, individuati come documenti della tradizione culturale popolare carichi di riferimenti
storici a funzioni urbane scomparse, centralità del passato, identità dei luoghi e testimoni delle tradizioni culturali legate al mare;
- i servizi culturali, in special modo quelli intorno a cui si costruiscono processi di distrettualizzazione culturale;
- la formazione universitaria e la ricerca, che genera flussi e pressioni all’interno del sistema urbano, ma che può restituire valore aggiunto al patrimonio culturale in termini di ricerca, tutela attiva e valorizzazione;
- i servizi turistici e ricettivi, che fanno da supporto ai processi di fruizione e che danno indicazioni sui livelli di pressione turistica sul patrimonio storico costiero.
Individuazione di buone pratiche estratte dalle esperienze condotte sul tema del recupero/riuso d... more Individuazione di buone pratiche estratte dalle esperienze condotte sul tema del recupero/riuso del patrimonio difensivo e produttivo storico costiero. Nel Mediterraneo sono presenti alcuni sistemi di patrimonialità che si rivelano di grande interesse e le indagini su di essi condotte sono centrate su quelle trasformazioni che il patrimonio architettonico e storico culturale ha subito in relazione ai processi di rigenerazione e trasformazione sia in contesti urbani, sia in contesti extraurbani. L'album presenta casi specifici di valorizzazione del patrimonio storico costiero che hanno messo in moto un processo di crescita culturale, sociale ed economica del territorio attraverso un nuovo utilizzo della risorsa culturale. L'accezione "culturale" viene qui intesa con riferimento ad un senso più ampio della visione e dei rapporti che una comunità instaura con un dato elemento della patrimonialità, ad una identità in termini di relazioni sociali, che condizionano le modalità di recupero, riuso e valorizzazione e, dunque, attribuiscono nuovi valori ai rapporti che si instaurano con il waterfront.
Tavola tematica sulle identità e sulle memorie di mare. Regesto delle feste e dei percorsi del sa... more Tavola tematica sulle identità e sulle memorie di mare. Regesto delle feste e dei percorsi del sacro legati al waterfront. Le processioni.
21 Carte tematiche: Patrimonio culturale urbano. Indagine sui patrimoni e servizi in centri e nuc... more 21 Carte tematiche: Patrimonio culturale urbano. Indagine sui patrimoni e servizi in centri e nuclei storici finalizzata alla definizione dell'area di waterfront (5 tavv. Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani); Servizi e strutture per le attività culturali. Indagine sui patrimoni e servizi in centri e nuclei storici finalizzata alla definizione dell'area di waterfront (5 tavv. Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani); Interpretazioni. Contesti per la promozione e valorizzazione culturale dei waterfront (5 tavv. Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani); Potenzialità di riuso del patrimonio del waterfront e strategie attuative di riqualificazione e valorizzazione culturale (5 tavv. Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani); Compatibilità delle scelte economiche e delle politiche sovralocali.
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