Papers by Francesco Speranza
Patrons, Intermediaries, Venetia Artists in Vienna & imperial Domains, atti del convegno (Lubiana, 24-25/09/2020), Firenze, Polistampa, 2022, pp.373-379.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Predella. Journal of Visual Arts, 47, 2020
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Esercizi Pistoiesi, 2019
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Talks by Francesco Speranza
Ciclo di conferenze 2012-2013 - Asti, Museo di Sant'Anastasio - 25/11/2012
La conferenza ponendo come punto di partenza la particolare condizione della chiesa di Santa Cate... more La conferenza ponendo come punto di partenza la particolare condizione della chiesa di Santa Caterina di Asti, commenda dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro officiata dai Padri Serviti e sede di compagnie devozionali locali, ripercorre le problematiche che portarono all'abbattimento della precedente chiesa medievale di San Secondo della Torre Rossa (1732) e accompagnarono la ricostruzione settecentesca (1766-1773).
Bookmarks Related papers MentionsView impact
I giovedì di Casa Martelli - Firenze, Museo di Casa Martelli - 22 febbraio 2018, 2018
La conferenza è basata su uno studio condotto dal relatore sull’attività commerciale del pittore ... more La conferenza è basata su uno studio condotto dal relatore sull’attività commerciale del pittore e restauratore Carlo Cesare Giovannini (1695 - 1758): parmigiano di nascita e naturalizzato a Bologna, fu impegnato tra il 1754 e il 1756 come mediatore in Italia per conto del principe elettore di Sassonia e re di Polonia, Augusto III, per l’acquisto di dipinti da destinare alla Gemäldegalerie di Dresda. Scelto dall’ispettore del museo Pietro Guarienti per seguire le operazioni di imballaggio e l’accompagnamento della Madonna Sistina da Piacenza alla Germania, Giovannini ricevette da parte del consigliere aulico del re, il suo concittadino Gian Lodovico Bianconi, l’incarico di contribuire al progetto del museo, concepito come una versione fisica di un manuale di Storia della Pittura, acquistando opere di pittori ritenuti fondamentali ma non ancora rappresentati nella Galleria. Le sue vicende sono state ricostruite grazie a un folto carteggio diviso tra l’Archivio di Stato (Hauptstaatsarchiv) di Dresda e la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna.
Nei due anni di collaborazione con la corte sassone Giovannini intrattenne, insieme al suo socio in affari, l’archivista della Curia Arcivescovile abate Alessandro Branchetta, negoziati con collezionisti e con enti ecclesiastici, facendo i conti con le misure di tutela poste da papa Benedetto XIV per prevenire la dispersione e la vendita all’estero del patrimonio artistico bolognese pubblico e privato. Oltre a Bologna e alla Romagna, dove concentrò la maggior parte dei suoi interessi, il pittore spinse le sue mire fino a Venezia, Perugia, Roma e Firenze, dove i contatti con il collega Ignazio Hugford e l’ipotesi di relazioni con le Case Capponi e Martelli gli aprirono nuove possibilità commerciali sia verso la corte di Dresda sia verso la rete di viaggiatori inglesi che intraprendevano il Grand Tour europeo.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Conference: "Patrons, Intermediaries and Venetian Artists in Vienna" (24-26 Sep. 2020) ICCHS - International Center for Comparative Historical Studies, Faculty of Arts, University of Ljubljana, Slovenia), 2020
Entrato al servizio di Augusto III di Polonia con l’acquisto della Galleria ducale di Modena (174... more Entrato al servizio di Augusto III di Polonia con l’acquisto della Galleria ducale di Modena (1746) e nominato ispettore per la collezione italiana della nascente Gemäldegalerie di Dresda, Pietro Maria Guarienti (Verona 1678 - Dresda 1753) si distinse come agente di commercio artistico nelle sue spedizioni tra Venezia, Bologna e la Lombardia (1748; 1750) e nell’acquisto della collezione imperiale del Castello di Praga (1749). Le sue operazioni erano guidate da un preciso progetto museologico: la formazione di una raccolta pittorica i cui elementi fossero espressione di una concatenazione storiografica tra le biografie dei loro autori, un principio che guidò in parallelo l’edizione dell’Abecedario pittorico da lui curata (1753). L’intervento si sofferma sulla Nota dell’autori, la lista dei pittori ricercati da Guarienti che indirizzò le mediazioni di Anton Maria Zanetti Senior a Venezia (1748-1755) e di Carlo Cesare Giovannini a Bologna (1754-1756) e che continuò a dare effetti anche dopo la morte di Guarienti, preparando i fondamenti per l’innovativa idea di un museo ordinato cronologicamente per scuole.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Books by Francesco Speranza
Il libro indaga l’attività di mediazione nel commercio artistico svolta dal pittore e restaurator... more Il libro indaga l’attività di mediazione nel commercio artistico svolta dal pittore e restauratore emiliano Carlo Cesare Giovannini (Parma 1695 - Bologna 1758) con la corte di Sassonia, tra il 1750 e il 1756. La base su cui il testo si sviluppa sono i carteggi del pittore con i dignitari della corte di Augusto III, conservati nella Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna e nell'Hauptstaatsarchiv di Dresda, allegati al testo come appendice documentaria: manoscritti che delineano i caratteri di una figura finora poco conosciuta nei suoi giudizi critici straordinariamente aggiornati, nei suoi viaggi d’affari tra lo Stato Pontificio e la Germania e nei suoi rapporti con l’ambiente culturale ed antiquario italiano.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Francesco Speranza
Talks by Francesco Speranza
Nei due anni di collaborazione con la corte sassone Giovannini intrattenne, insieme al suo socio in affari, l’archivista della Curia Arcivescovile abate Alessandro Branchetta, negoziati con collezionisti e con enti ecclesiastici, facendo i conti con le misure di tutela poste da papa Benedetto XIV per prevenire la dispersione e la vendita all’estero del patrimonio artistico bolognese pubblico e privato. Oltre a Bologna e alla Romagna, dove concentrò la maggior parte dei suoi interessi, il pittore spinse le sue mire fino a Venezia, Perugia, Roma e Firenze, dove i contatti con il collega Ignazio Hugford e l’ipotesi di relazioni con le Case Capponi e Martelli gli aprirono nuove possibilità commerciali sia verso la corte di Dresda sia verso la rete di viaggiatori inglesi che intraprendevano il Grand Tour europeo.
Books by Francesco Speranza
Nei due anni di collaborazione con la corte sassone Giovannini intrattenne, insieme al suo socio in affari, l’archivista della Curia Arcivescovile abate Alessandro Branchetta, negoziati con collezionisti e con enti ecclesiastici, facendo i conti con le misure di tutela poste da papa Benedetto XIV per prevenire la dispersione e la vendita all’estero del patrimonio artistico bolognese pubblico e privato. Oltre a Bologna e alla Romagna, dove concentrò la maggior parte dei suoi interessi, il pittore spinse le sue mire fino a Venezia, Perugia, Roma e Firenze, dove i contatti con il collega Ignazio Hugford e l’ipotesi di relazioni con le Case Capponi e Martelli gli aprirono nuove possibilità commerciali sia verso la corte di Dresda sia verso la rete di viaggiatori inglesi che intraprendevano il Grand Tour europeo.