ITVI990032U1 - Elemento di appoggio delle braccia per scrivanie. - Google Patents
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Description
Descrizione del brevetto per modello di utilità avente titolo:”ELEMENTO DI APPOGGIO DELLA BRACCIA PER' SCRIVANIE”.
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un elemento di appoggio delle braccia, particolarmente degli avambracci, dell’utente di una scrivania.
Il trovato è particolarmente adatto a persone che utilizzino i computers e l’elemento di appoggio è particolarmente utile per appoggiare gli avambracci quando le mani sono occupate alla tastiera di un computer.
Come è noto, le scrivanie da ufficio del tipo cosiddetto “operativo" sono ormai standardizzate anche nelle dimensioni e generalmente la profondità più ricorrente di tali scrivanìe è stata fissata in circa 800 mm. Ciò per evidenti ragioni di spazio soprattutto quando le scrivanie sono piazzate negli spazi aperti, i cosiddetti “open office", o in situazioni in cui l'economia di spazio è essenziale.
E’ altrettanto noto che i computers sono abbastanza ingombranti e soprattutto i personal computers disposti sopra una scrivania profonda 80 cm, lasciano poco spazio agli operatori per disporsi al lavoro in modo ergonomico, cioè con il corpo in posizione ottimale.
Inoltre c’è da osservare che norme recenti stabiliscono che gli operatori al computer debbano osservare una distanza di sicurezza dal video tale che le radiazioni non influiscano sulla salute ed anche la vista sia sufficientemente protetta. E’ evidente che con una scrivania di profondità ridotta, come prima ricordato, l’ingombro del computer e della tastiera non permette all’operatore di lavorare in posizione ottimale. L'operatore dovrebbe infatti arretrare rispetto all’appoggio costituito dalla scrivania e disporsi in maniera del tutto scomoda con gli avambracci sospesi. Evidentemente questa è una posizione molto scomoda che mantenuta per lungo tempo può portare a dolori alle braccia o altri fastidi.
Scopo del trovato è quello di superare gli inconvenienti prima ricordati.
Tra gli scopi del trovato, un principale scopo è quello di realizzare un elemento di appoggio degli avambracci che sia facilmente e immediatamente applicabile alla scrivania quando occorra e sia altrettanto facilmente asportabile e riponibile, ad esempio sotto la scrivania o in un altro luogo, in modo che non ingombri.
Un altro scopo che si vuole raggiungere è quello di mantenere la distanza di sicurezza disposta dalle norme per gli operatori al computer senza per questo cambiare le scrivanie sulle quali essi operano.
Tutti gli scopi prima ricordati ed altri che verranno meglio evidenziati in seguito sono raggiunti da un elemento di appoggio delle braccia, specialmente adatto per scrivanie,, che in accordo con il contenuto della prima rivendicazione si caratterizza per ii fatto di comprendere:
- un corpo sostanzialmente appiattito e sagomato in modo da permettere il comodo appoggio degli avambracci, adatto ad essere disposto parzialmente appoggiato sul piano di lavoro della scrivania;
- almeno un elemento di contrasto avente una prima estremità fissata a detto corpo in corrispondenza della superficie poggiante su detta scrivania ed una seconda estremità libera la cui quota verticale differisce dalla quota relativa alla superficie di detto corpo dove è fissata detta prima estremità, di una quantità sostanzialmente pari allo spessore del piano di lavoro di detta scrivania, detta seconda estremità contrastando con il piano di lavoro di detta scrivania in corrispondenza della superficie opposta a quella di lavoro.
Vantaggiosamente secondo il trovato l’elemento di appoggio per il fissaggio alla scrivania non ha bisogno di alcun elemento di fissaggio, come morsetti o viti, ma si appoggia solo per contrasto per la particolare conformazione del corpo realizzante l'elemento di appoggio e dell'elemento di contrasto associato ad esso.
Preferibilmente l’elemento di appoggio assumerà una forma molto appiattita nella quale si individuano due sporgente raccordate da un incavo centrale sopra le quali si appoggiano appunto gli avambracci di chi deve lavorare alla tastiera di un computer.
Terminato il lavoro al computer, se l'utente lo desidera, l'elemento di appoggio può essere asportato con la massima facilità perché basta sollevarlo dalla scrivania e riporlo dove si ritiene opportuno che non ingombri.
Ulteriori caratteristiche e particolarità dell’invenzione verranno meglio evidenziate nella descrizione di preferite forme di esecuzione del trovato date a titolo indicativo ma non limitativo ed illustrate nelle tavole di disegno allegate dove:
- la fig. 1 mostra in vista prospettica l'elemento di appoggio del trovato;
- la fig. 2 mostra in vista laterale l’elemento del trovato applicato ad una scrivania;
- la fig. 3 mostra in sezione l’elemento del trovato applicato al piano di lavoro della scrivania;
- le figg. 4 e 5 mostrano due elementi di appoggio con elementi di compensazione differenti;
- la fig. 6 mostra un diverso dispositivo di regolazione dell'elemento di contrasto rispetto al piano della scrivania;
- la fig. 7 mostra un’ulteriore variante del trovato.
Con riferimento alle figure citate e particolarmente alla fig.
1 , si osserva che l'elemento di appoggio, indicato complessivamente con 1 , presenta un corpo 2 con forma sostanzialmente simmetrica presentante due sporgenze lobate 21 e 22 tra loro raccordate da un incavo centrale 23. Detto corpo è realizzato preferibilmente in legno o materiale equivalente oppure anche in plastica ed ha spessore relativamente basso, ad esempio dell'ordine di circa 8-16 mm. In corrispondenza della superficie inferiore 24 di detto corpo vengono fissati con viti due elementi di contrasto, indicati con 3, che sono opportunamente sagomati. Più particolarmente l'elemento di contrasto 3 presenta una prima estremità 31 , ad andamento sostanzialmente piatto, ed avente fori 32 attraverso i quali passano le viti di fissaggio alla superficie inferiore 24 del corpo 2. L'estremità 31 ad andamento piano si raccorda con una parte centrale 33 che è sostanzialmente ortogonale rispetto alla parte 31 e che poi continua con una parte curva 34 la quale termina con un'estremità 35 sulla quale viene innestato un elemento terminale di compensazione 4. Questo elemento di compensazione 4, che viene realizzato ad esempio in plastica ed assume la forma di un tappo, viene inserito alla sommità dell’estremità libera 35 e fa sì che la quota verticale 41 dell’estremità libera differisca dalla quota relativa alla superficie 24 di una quantità pressoché pari allo spessore S de! piano di lavoro della scrivania.
E’ evidente che appoggiando gli avambracci, quésti eserciteranno un carico P, come rappresentato in fig. 3, ma ciò nonostante l’elemento di appoggio 1 non potrà ruotare, o muoversi o ribaltarsi rispetto al pjano di appoggio risultando incastrato tra la superficie 25 ed il riscontro dell'elemento di contrasto 41 .
Allo scopo di utilizzare uno stesso elemento di appoggio per differenti spessori di piani di lavoro della scrivania, il trovato prevede di compensare i differenti spessori con una differente altezza dell’elemento di compensazione.
Ciò può essere osservato in fig. 4 ed in fig. 5. Nella fig. 4 si osserva che il piano di lavoro 6 presenta lo spessore 61 e coopera con l’elemento di contrasto 3 che nell’estremità libera presenta l’elemento di compensazione 42 di altezza tale da appoggiare alla superficie inferiore di tale piano di lavoro 6. Così accade in fig. 5 dove il piano di lavoro 7 presenta uno .spessore 71 inferiore allo spessore 61 del piano di lavoro 6, ma lo stesso elemento di contrasto 3 presenta un elemento di compensazione 43 di altezza maggiorata in modo tale che la sua sommità si appoggi comunque alla superficie inferiore del piano di lavoro.
Come si osserva, con una semplice sostituzione degli elementi di compensazione si ottiene la possibilità di applicare un unico elemento di appoggio a piani di lavoro di spessore diverso.
La fig. 6 mostra un altro modo di regolare la distanza tra elemento di appoggio e il piano del tavolo della scrivania. In tal caso l’elemento di contrasto, ora complessivamente indicato con 5, presenta una prima parte 51 che viene fissata al corpo 2 dell'elemento di appoggio. Tale parte 51 è conformata ad L e presenta, nell’esecuzione dell’esempio, due fori 52 attraverso i quali passano le viti 8. La seconda parte dell’elemento di compensazione è costituita dai ferro a forma sostanzialmente di U, indicato con 53, che presenta due asole 54 che permettono la regolazione della quota verticale della parte dell'estremità libera 55.
Come si vede anche l’elemento di contrasto 5 raggiunge la stessa efficacia di regolazione che veniva raggiunta con l'elemento di compensazione presente negli esempi di fig. 4 e fig. 5.
La fig. 7 mostra un altro esempio di elemento di appoggio, complessivamente indicato con 9, che presenta un solo elemento di contrasto 10 realizzato da un’unica lamiera o pezzo stampato in plastica formata sostanzialmente come i ferri 3 e che viene fissata con viti alla superficie inferiore del piano del corpo di detto elemento di appoggio 9.
Anche in questo esempio la quota dell'estremità libera dell'elemento di contrasto 10 dovrà essere inferiore alla quota della superficie dove viene fissata la prima estremità dell’elemento di contrasto e la differenza dovrà essere sostanzialmente pari allo spessore del piano di lavoro della scrivania con la quale si vuole associare l’elemento di appoggio.
Claims (6)
- RIVENDICAZIONI 1 ) Elemento di appoggio (1 , 9) delle braccia, specialmente adatto per scrivanie, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un corpo (2) sostanzialmente appiattito e sagomato in modo da permettere il comodo appoggio degli avambracci adatto ad essere disposto parzialmente appoggiato sul piano (6) di lavoro della scrivania; - almeno un elemento di contrasto (3, 10) avente una prima estremità (31 , 51 ) fissata a detto corpo in corrispondenza della superficie poggiante su detta scrivania ed una seconda estremità libera (35) la cui quota verticale (41 ) differisce dalla quota relativa alla superficie di detto corpo dove è fissata la detta prima estremità, di una quantità sostanzialmente pari allo spessore (S) de) piano di lavoro di detta scrivania, detta seconda estremità (35) contrastando con il piano di lavoro di detta scrivania in corrispondenza della superficie opposta a quella di lavoro.
- 2) Elemento di appoggio secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità libera (35) di detto almeno un elemento di contrasto (3) presenta un elemento di compensazione (4, 42, 43) infisso in detta estremità libera ed avente lunghezza tale da recuperare la differenza tra la distanza tra detta seconda estremità libera e la superficie opposta a quella di lavoro della scrivania.
- 3) Elemento di appoggio secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità libera (55) di detto almeno un elemento di contrasto (5) è regolabile in altezza rispetto alla superficie di fissaggio di detta prima estremità essendo detto almeno un elemento di contrasto diviso in due parti (51 , 53) collegate tra loro tramite viti (8) ciascuna passante attraverso un’asola di regolazione (54).
- 4) Elemento di appoggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto corpo (2) presenta una forma sostanzialmente simmetrica nella quale si individuano due sporgenze (21 , 22) tra loro raccordate da un incavo centrale (23), dette sporgenze essendo atte a ricevere in appoggio gli avambracci dell’utente la scrivania.
- 5) Elemento di appoggio secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detto elemento di contrasto (10) è unico.
- 6) Elemento di appoggio secondo la rivendicazione 5) caratterizzato dal fatto che detto elemento di contrasto (10) è realizzato in materia plastica termoformata.
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