Alpe Cimbra | |
Stato | Italia |
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Regione | Trentino-Alto Adige |
Superficie | 105 km² |
Sito del turismo |
Alpe Cimbra è una regione del Trentino-Alto Adige.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]L'Alpe Cimbra è un territorio alpestre di 105 km2 nel Trentino sud-orientale, comprendente i comuni di Folgaria, Lavarone e Luserna; la denominazione è stata ufficialmente adottata nella primavera del 2014 dall'Azienda per il Turismo dell'ambito al fine di individuare quegli elementi che in termini di storia e cultura sono condivisi dall'area interessata.
Cenni storici
[modifica]L'elemento di maggior forza che storicamente accomuna questi terrazzi alpestri è la cultura tedesco-cimbra. Di questa cultura, che ha le sue radici nel XI secolo, Luserna/Lusérn - la più piccola delle tre località che compongono l'ambito - è un'isola linguistica tutelata da un'apposita legge provinciale assieme alle altre minoranze linguistiche presenti nella regione, i mòcheni e i ladini.
I Cimbri
[modifica]Sono membri di una minoranza etnica e linguistica sparsi nell'area montuosa compresa tra le provincie di Trento (Luserna), Vicenza (altopiano dei Sette Comuni, in particolare Roana), e Verona (Tredici Comuni, in particolare Giazza).I cimbri sono oggi protetti, a livello internazionale, dall'adesione dell'Italia alla convenzioni del Consiglio d'Europa sulla protezione delle minoranze: la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie (in vigore dal 1º marzo 1998, firmata ma non ancora ratificata dall'Italia) e alla Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali (dal 1º marzo 1998) A seguito di tali impegni internazionali, la Legge 482/1999 per la "tutela delle minoranze linguistiche" ha modificato pluridecennali indirizzi omologanti sul piano socioculturale. Su impulso dell'art.3 di tale normativa, che garantisce un ruolo ad organismi di coordinamento e proposta che raggruppino minoranze linguistiche presenti su territori regionali e provinciali diversi, si è costituito nel 2002 a Luserna il Comitato unitario delle isole linguistiche storiche germaniche in Italia, che riunisce i rappresentanti di varie minoranze germanofone dell'arco alpino, dalla Valle d'Aosta al Friuli. Per molto tempo si è creduto che i Cimbri attuali fossero gli eredi di quei guerrieri in fuga rifugiatisi sui monti; in realtà i Cimbri che misero radici sulle Prealpi veneto-trentine sono gli eredi di quei boscaioli, carbonai e contadini che a partire dall'XI secolo presero a scendere dalla Baviera per collocarsi in tempi diversi sulle alture dei Sette Comuni Vicentini (Asiago) e dei monti dei Tredici Comuni della Lessinia Veronese, occupando progressivamente anche i territori posti tra gli uni e gli altri, cioè gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, la Val di Terragnolo, la Vallarsa e la valle di Ronchi. Si mossero spinti ad abbandonare i luoghi di origine dall'indigenza e dalle carestie, chiamati dai vescovi di Trento e di Verona a mettere a cultura e rendere produttivi territori montani scarsamente abitati e in gran parte incolti. La matrice è dunque tedesco-bavarese.
La grande isola tedesco-cimbra tra Trentino e Veneto
[modifica]Tra l'XI e il XVIII secolo, tra il Veneto e il Trentino, si venne a creare una grande isola linguistica, in massima parte di cultura tedesca (si calcola che nel XVII secolo gli abitanti tedeschi di questa regione fossero oltre 20.000), ma la vicinanza dell'elemento italiano, la dominazione veneziana e gli scambi commerciali produssero gradualmente, nei secoli a seguire, la quasi completa italianizzazione dell'area, relegando nei luoghi più isolati gli elementi primitivi di quella cultura. Ben più scarse ed esigue, se non pressoché estinte, sono le testimonianze linguistiche proprie degli altri territori a suo tempo colonizzati, nei Sette Comuni Vicentini come nei Tredici Comuni della Lessinia.
Cos'è rimasto della cultura tedesco-cimbra a Folgaria, Lavarone e Luserna
[modifica]A Luserna/Lusern il cimbro è comunemente parlato dalla popolazione locale (circa 250 elementi) e dai molti lusernesi che vivono altrove, spinti nei fondovalle e nelle città vicine soprattutto negli anni sessanta e settanta del XX secolo, per ragioni economiche e professionali. Ben lungi dall'essere morta, la lingua degli antenati si avvale in loco di un Istituto Cimbro (che ha la funzione di preservarla) e di un Centro Documentazione; viene trasmessa nelle famiglie e viene insegnata a scuola. La parlata cimbra, chiamata Slambròt, è invece ormai scomparsa nelle vicine località di Lavarone (Lafraun) e di Folgaria (Vielghereut), località nelle quali sopravvivono però degli Sprachreste (dei rimasugli linguistici) e della quale in quel di Folgaria esiste un vocabolario, frutto del lavoro di indagine condotto tra il 1940 e il 1942 da Bruno Schweizer, glottologo tedesco, pubblicato nel 2002 con il titolo di: Vocabolario del Vocabolario dei Cimbri di San Sebastiano e Carbonare del Comune di Folgaria (Ed. Taucias Gareda, Verona). Vi sono poi altri elementi sopravvissuti all'usura del tempo: i cognomi tedeschi (a Folgaria), alcuni elementi architettonici negli edifici più antichi e la toponomastica, in particolare la microtoponomastica, legata alle tradizioni rurali del territorio, a Folgaria come a Lavarone e a Luserna è in massima parte di chiara origine tedesco-cimbra.
Letture suggerite
[modifica]- Joseph Bacher, Die Deutsche Sprachinsel Lusern, Wagner'scheUniverstiaets-Buchhandlung, Innsbruck, 1905
- Armando De Guio e Paolo Zanmatteo, Luserna.La storia di un paesaggio alpino, SARGON editrice, Padova 2005
- Arturo Nicolussi Moz, Luserna terra di uomini liberi, Edizioni Osiride, Rovereto 2001
- Giulia Mastrelli Anzilotti, Toponimi e cognomi cimbri di Folgaria, Istituto Studi per l'Alto Adige, Firenze 1994
- Desiderio Reich, Notizie e documenti si Lavarone e dintorni, Seiser Trento, 1973
- Fernando Larcher, La Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, Litotip. Alcione, Trento, 2012
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]Altre destinazioni
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
In auto
[modifica]Autostrada A22: uscita Rovereto nord.
In treno
[modifica]Stazione di Rovereto, sulla linea de Verona-Brennero.
In autobus
[modifica]Collegamenti tramite le linee di pullman della Trentino Trasporti.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Cosa fare
[modifica]A tavola
[modifica]Sicurezza
[modifica]Altri progetti
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