Star Trek: The Next Generation
Star Trek: The Next Generation
Serie TV
Titolo originale |
Star Trek: The Next Generation |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno |
1987 – 1994 |
Genere | fantascienza |
Stagioni | 7 |
Episodi | 178 |
Ideatore | Gene Roddenberry |
Rete televisiva | Syndication |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Star Trek: The Next Generation, serie televisiva ambientata nell'universo fantascientifico di Star Trek.
Spazio, ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima. (Jean-Luc Picard) [frase iniziale di ogni episodio]
Prima stagione
[modifica]Episodio 1, 2, Incontro a Farpoint – Prima parte, Incontro a Farpoint – Seconda parte
[modifica]Data Stellare 41153.7
- [Su Data] È stato programmato per essere un'enciclopedia vivente del sapere umano e non sa che cosa significa "ficcanasare". (Jean-Luc Picard)
- Q: Quello che ci vuole è un po' di patriottismo. Torni al suo mondo ad estirpare il virus comunista! Basta un pugno di uomini decisi.
Jean-Luc Picard: Ma che dici? Queste sciocchezze appartengono a un passato lontano.
Q: Ma non può negare che siete ancora una razza selvaggia e crudele.
Jean-Luc Picard: Invece lo nego fermamente. Posso ammettere che lo eravamo quando indossavamo anche noi delle divise come quella circa 400 anni fa.
Q: Quando vi siete scannati a milioni, combattendo stupidamente per la spartizione delle risorse del vostro mondo, come 400 anni prima vi eravate ammazzati a vicenda per assurde dispute religiose. Non mi risulta che d'allora gli uomini siano cambiati. - [Su Q] Avvertivo qualcosa che va molto oltre ciò che consideriamo una forma vita. (Deanna Troi)
- È stato anche lei primo ufficiale, signore, e sa bene che tra le varie responsabilità c'è quella importante dell'incolumità del capitano. Sono pronto a ubbedire a tutti i suoi ordini, esclusi quelli che comprometterebbero la sua vita. (William Riker)
- Leonard McCoy: Che cosa c'è di offensivo nel fatto di non essere ancora morto? Oltre a tutto, quanti anni credi che abbia?
Data: Centotrentasette, ammiraglio, secondo i dati della Flotta Stellare.
Leonard McCoy: Ti dispiace spiegarmi come fai a ricordartelo con tanta esattezza?
Data: Ricordo qualunque dato mi venga presentato.
Leonard McCoy: Non hai le orecchie a punta, ma da come parli direi che sei un vulcaniano.
Data: No signore. Sono un androide.
Leonard McCoy: Più o meno siamo lì!
Data: Credevo che per unanime giudizio, i vulcaniani fossero considerati una razza progredita e dalle molte virtù.
Leonard McCoy: Lo sono, lo sono. Ma sono maledettamente noiosi a volte. - [Sull'Enterprise-D] Questa è una nave moderna ma ha un nome antico e glorioso. Cerca di ricordartelo. [...] Trattala come una signora e ti riporterà sempre a casa. (Leonard McCoy)
- Noi bandi non amiamo allontanarci dal nostro pianeta natale. Se la Flotta Stellare non comprende questa nostra debolezza, ci vedremo costretti a nostro malgrado ad allearci con altri, per esempio con i ferengi. (Groppler Zorn)
- Groppler Zorn: Capitano, i ferengi sono interessati ad avere una base come questa.
Jean-Luc Picard: Bene. Speriamo che vi trovino appetibili come i loro ultimi alleati. - Data: Io sono superiore, sotto molti aspetti, ma ci rinuncerei volentieri per essere un uomo.
William Riker: Lieto di conoscerti... Pinocchio. - Tipico! Era da prevedere. I selvaggi infrangono le regole da essi stessi stabiliti. (Q)
- La generosità è sempre stato il mio punto debole. (Q)
Episodio 3, Contaminazione
[modifica]- [Su Data] È così perfetto che dovrei menzionarla nei libri di medicina della Flotta Stellare. (Beverley Crusher)
- Io vedo di più, ma di più non vuol dire meglio. [...] Io voglio vedere in maniera superficiale, confusa, ma affascinante come voi esseri normali. (Geordi La Forge)
- Sai a quanti anni sono stata abbandonata? [...] A cinque, a soli cinque anni. Ma sono sopravvissuta. Ho imparato a difendermi, ad evitare le bande di stupratori. E, a 15 anni, sono scappata. (Tasha Yar)
- Spero converrete con me che l'efficienza dell'equipaggio migliorerà se eviteremo le tentazioni. (Jean-Luc Picard)
Episodio 4, Codice d'onore
[modifica]- La comprensione contribuisce a far diventare amici i popoli. (Jean-Luc Picard)
- Beverley Crusher: Accidenti, dov'è il cinismo che noi medici dovremmo sempre avere nei confronti della sofferenza?
Jean-Luc Picard: Be', forse quelli bravi non ce l'hanno mai. - Per sua informazione, la lingua francese per secoli sul nostro pianeta ha rappresentato la civiltà. (Jean-Luc Picard)
- Radersi è una forma d'arte umana, Data. La perfezione tecnologica può radere troppo a fondo. (Geordi La Forge)
- Non c'è addestramento in grado di competere con quello della Flotta Stellare. (Tasha Yar)
Episodio 5, L'ultimo avamposto
[modifica]- Data: [Sui ferengi] La loro tecnologia viene valutata all'incirca come pari alla nostra.
Jean-Luc Picard: All'incirca pari alla nostra, non identica. - Data: I ferengi sono... be', il termine migliore è "commercianti".
Jean-Luc Picard: Che genere di commercianti?
Data: In un raffronto che i moderni studiosi hanno fatto con la storia terrestre, i ferengi vengono paragonati ai commercianti marittimi yankee del XVIII e XIX secolo.
William Riker: Paragonati ai miei progenitori? Commercianti yankee?
Data: Che in questo caso navigano nella galassia alla continua ricerca di buoni affari da concludere.
William Riker: E gli studiosi dicono se i ferengi hanno qualcosa in comune anche con noi?
Data: No, signore. Io penso che l'analogia si riferisca alla peggior specie di capitalisti. Si ritiene che i ferengi basino i loro commerci sull'antico principio latino caveat emptor, "l'acquirente stia in guardia". - Non c'è nulla di cui vergognarsi a cadere davanti a un nemico superiore. (Worf)
- I ferengi sono come lo eravamo noi centinaia di anni fa, ma possedendo una tecnologia avanzata, sono molto pericolosi. [...] Non possiamo odiare quello che eravamo. Cresceranno e impareranno. (William Riker)
Episodio 7, Solo in mezzo a noi
[modifica]- Un mistero rimane un mistero finché non si svolgono delle indagini. (Data)
Episodio 8, Il giudizio
[modifica]- Per ciò che chiamiamo amore, avrei bisogno di una donna klingon. [...] Ma con le donne che ho a disposizione, donne terrestri, dovrei contenermi un po' troppo, signore. Sa, sono piuttosto fragili per me. (Worf)
- Se è inquietante comunicare con un'entità misteriosa, è terrificante essere osservati silenziosamente da essa. (Jean-Luc Picard)
- Non ci può essere giustizia finché ci saranno regole assolute, perché la vita stessa non fa che proporci sempre nuove eccezioni. (Jean-Luc Picard)
- La giustizia è molto di più che un insieme di leggi scritte. (William Riker)
Episodio 9, La battaglia
[modifica]- Kazago: Ci avevano parlato anche del vostro androide. A quanto lo vendete? Saremmo interessati a comprarlo.
Jean-Luc Picard: Data non è in vendita. Il comandante Data è...
William Riker: È un articolo di seconda mano, non fa al caso vostro.
Data: Di seconda mano? Ah, ho capito. Gli umani scherzano sempre. - I medici presentano le cose più ovvie come rivelazioni. (Jean-Luc Picard)
Episodio 10, Il ritorno di Q
[modifica]Data Stellare 41590.5
- La vostra specie non fa altro che soffrire e morire! (Q)
- [Su Worf] Piccolo cervello in una testa enorme! (Q)
- Se c'è una cosa che a Q non manca è l'immaginazione. (William Riker)
- "Mai bere con il nemico", ordina il rigido codice dei klingon. Ecco perché siete riusciti a sconfiggerli. (Q)
- Fra tutte le specie, la vostra non può ammettere la monotonia. Cambiare è il fulcro del vostro essere, ma verso che cosa? Questo è il punto. (Q)
- Forse un giorno scopriremo che il tempo e lo spazio sono più semplici dell'equazione umana. (Jean-Luc Picard)
Episodio 11, Haven
[modifica]- Devo avvertirla, signore. Mia madre è alquanto eccentrica. (Deanna Troi)
- Non è telepatia, è solo buonsenso. (Lwaxana Troi)
- Deanna Troi: Gli umani hanno l'abitudine di dire una cosa e pensarne un'altra.
Lwaxana Troi: Sì, questo è vero. Poveri cari. E la nostra assoluta sincerità li spaventa.
Deanna Troi: Ah be', se è per questo, mamma, a volte non c'è niente di peggio che essere troppo sinceri con gli umani.
Lwaxana Troi: Se soltanto dicessero quello che pensano invece di nasconderlo. In mezzo a una tale accolita di bugiardi uno potrebbe anche impazzire. - La sua ignoranza è scoinvolgente! Io sono Lwaxana Troi, figlia della Prima Casa, detentrice del Sacro Calice di Rixx, erede del Sacro Anello di Betazed. Lei chi è? (Lwaxana Troi)
- Potreste continuare con le scaramucce? Le trovo di estremo interesse. (Data)
- Gli umani, i giovani maschi umani in particolare, hanno grosse difficoltà a separare l'amore spirituale dall'amore fisico. (Deanna Troi)
- Ti piace la mia nuova pettinatura? Certo sarà tutta un'altra cosa quando sarò nuda. (Lwaxana Troi)
Episodio 12, Il grande addio
[modifica]- Un vecchio congegno terrestre usato essenzialmente per il trasporto, considerato simbolo di status sociale e di virilità, spesso elemento primario nei riti adolescenziali di accoppiamento. (Data)
- Il suo amore per l'etichetta è ammirevole, signore. Tuttavia, i suoi metodi lasciano molto a desiderare. (Data)
Episodio 13, Datalore
[modifica]- Difetto di alcune esperienze umane fondamentali, come ad esempio starnutire. (Data)
- Se è imbarazzante ricordare che Data è una macchina, è bene ricordare che anche noi siamo delle macchine di specie diversa, di natura elettro-chimica nella fattispecie. (Jean-Luc Picard)
- Lore: Avrò presto anch'io un uniforme così?
Data: Se lo otterrai come l'ho ottenuto io, dovrai passare quattro anni all'accademia, altri tre come guardiamarina e una dozzina in svariati incarichi spaziali con il grado di tenente.
Lore: Uno strano sistema ideato per supplire alle limitate capacità umane. E tu, fratello, stai acquisendo una mentalità troppo umana. Io e te invece siamo completamente diversi da loro. Ma ti basta davvero possedere il sapere e la memoria di qualche centinaia di colonizzatori umani? E perché non invece di migliaia, di milioni? O addirittura di centinaia di milioni di forme viventi di ogni genere? - Lore: Il dottor Soong mi fece perfetto al primo tentativo, ma in tutto e per tutto così umano che i coloni divennero invidiosi di me.
Data: Tu hai vissuto in mezzo ai coloni?
Lore: Sì, finché non pregarono Soong di costruire un più comodo, meno perfetto androide. In altre parole, te, fratello. Non hai notato come padroneggio bene il linguaggio umano? Uso forme più spedite. Per esempio, dico "col" o "coi" mentre tu dici "con il" o "con i". Tu pronunzi la denunzia, io denuncio la pronuncia. - E facciamo anche un brindisi al dottor Soong, che mi ha abbondantemente fornito di bisogni e ambizioni umane, e un perfetto accordo con la mia mente e il mio corpo. (Lore)
- Che tristezza, caro fratello. Mi fai desiderare di essere figlio unico. (Data)
- Jean-Luc Picard: Si è mai posto la domanda se Data sia più o meno umano di quanto lo vorremmo?
William Riker: Vorrei che fossimo tutti altrettanto equilibrati.
Episodio 14, Missione di soccorso
[modifica]- I klingon apprezzano le donne forti. (Worf)
- Come può la stimolazione del nervo olfattivo riguardare le gioie del sesso? (Data)
- I martiri non possono essere azzittiti. (William Riker)
Episodio 15, 11001001
[modifica]- Se vincere non è importante, allora perché si segnano i punti? (Worf)
- Le bionde e il jazz non vanno molto d'accordo. (William Riker)
- Non comincià sempre così l'amore? Con un illusione che poi diventa realtà? (Jean-Luc Picard)
Episodio 16, Guerra privata
[modifica]- Jean-Luc Picard: La ricerca della giovinezza, Numero Uno, è così futile. Anche l'età e la saggezza hanno il loro fascino.
William Riker: Forse è solo acquisendo la saggezza che si riesce ad apprezzare la propria età.
Episodio 18, Progetto Terraforming
[modifica]- Ricreare un ambiente di tipo terrestre ti fa sentire come un dio. (Luisa Kim)
- Forma di vita aliena: Brutti, brutti, giganti borse fatte da acqua.
Jean-Luc Picard: Borse fatte di acqua?
Data: È un'accurata descrizione degli umani. Il vostro corpo è fatto da più del 90% di acqua.
Episodio 19, L'età della ragione
[modifica]- Pensare a ciò che non si può dominare serve solo a sprecare energie e a creare dei nemici illusori. (Worf)
- Soltanto gli sciocchi non hanno paura. (Worf)
- Mi è molto difficile dover dipendere da qualcuno per qualsiasi cosa, specie se c'è in gioco la mia vita. (Worf)
- Deve trovare la misura dei suoi successi e dei suoi fallimenti dentro di se, non in quelli che io o altri possiamo pensare. (Jean-Luc Picard)
Episodio 20, Cuore di klingon
[modifica]- Come nemici, i ferengi non valgono un granché, devo dire. (Konmel)
- L'avamposto di Khitomer fu attaccato dai romulani e tutti furono uccisi. Io rimasi sotto le macerie e mi credettero morto. Un umano, un ufficiale della Flotta mi ritrovò. Mi portà a casa sua su Gault e disse a sua moglie di allevarmi come un figlio. (Worf)
- Worf: Con la maggiore età, io e il mio fratellastro entrammo all'accademia della Flotta. Lui la odiava e tornò su Gault. Invece io restai.
Konmel: Non sei vissuto molto con quelli della tua razza.
Worf: Poco e niente.
Korris: Così, quando nella quiete e nel silenzio della notte, lo scorrere del sangue nelle vene ti rombava nelle orecchie, allora l'unico modo per tacitarlo era di scivolare nel buio e, come il cacciatore che ti aveva generato, entrare nella lotta della vita e della morte. Non potevi renderti conto.
Konmel: E quelli intorno a te non capivano. Li spaventavi.
Korris: Ti sfuggivano, ti maledicevano con i nomi più spregevoli e tu non capivi perché. E anche adesso, sai perché non trovi pace? Perché non riesci a placarti o a pentirti, o a confessare o a rassegnarti? E come puoi saperlo? Non c'erano altri klingon a condurti verso la consapevolezza.
Worf: Sì. Sì, questi sentimenti sono ancora nel mio animo. Ma riesco a controllarli. Riesco a non esserne schiavo.
Korris: Già. Per accettarti, gli umani pretendono che tu cambi l'unica cosa di te che non puoi cambiare, ma poiché non puoi, ti adatti, e questa è l'impronta del guerriero. - Konmel: Che magnifiche battaglie potremmo combattere da questa nave.
Worf: Pensate che i vostri sogni di gloria siano ancora al passo coi tempi? E che non siano invece una reliquia del passato?
Korris: Se stiamo qui, non lo sapremo mai. La risposta va cercata là fuori. I nostri istinti ci guideranno.
Konmel: Non domati ancora dal contatto quotidiano con uomini "civilizzati". - Data: Secondo me, signori, è la prima volta che degli estranei hanno assistito al rito funebre dei klingon.
Jean-Luc Picard: Capisco i loro sguardi fissi negli occhi del morente. Ma quegli ululati?
Data: Era un avvertimento.
Jean-Luc Picard: Per chi?
Data: Per tutti i morti, signore. "Attenti, un guerriero klingon sta per arrivare". - Korris: Ci risulta che la nave si può separare in caso di battaglia.
Worf: Sì. Una volta libera dal suo carico, l'Enterprise diventa un'arma micidiale. - Solo i vigliacchi prendono ostaggi, non certo noi klingon. (Worf)
- Il banco di prova di un guerriero non è fuori di sé. È dentro di sé. Qui! È qui che dobbiamo raccogliere la sfida! Sono qui dentro le viltà che un vero guerriero deve saper vincere. (Worf)
- Tu hai sempre parlato di gloria, Korris, di conquiste e di eroiche pagine che noi scriveremo. [...] E perché non usi mai parole come "dovere", "onore", "fedeltà", senza le quali un guerriero è nulla? (Worf)
Episodio 21, L'arsenale della libertà
[modifica]- Paul Rice: Mi parli della sua astronave. È l'Enterprise vero?
William Riker: No, il nome della mia astronave è Lollipop.
Paul Rice: Non conosco questa nave.
William Riker: È stata appena costruita, è formidabile.
Episodio 22, Simbiosi
[modifica]- La nostra missione non è imporre i valori della Federazione agli altri abitanti della galassia. (Jean-Luc Picard)
- Wesley Crusher: Quello che non capisco è che qualcuno si renda volontariamente schiavo di una sostanza.
Data: L'assunzione volontaria di droghe è un tema ricorrente in molte culture.
Tasha Yar: Wesley, nessuno vuole diventare un drogato. La dipendenza arriva dopo.
Wesley Crusher: Ma prima o poi arriva, no? Quindi perché cominciare?
Tasha Yar: Sul mio pianeta, c'era tanta povertà e c'era tanta violenza che molti cercavano rifiugio nella droga.
Wesley Crusher: Come può una sostanza chimica rappresentare un rifugio?
Tasha Yar: Infatti non lo è, ma può sembrarti che lo sia. Devi capire che la droga ti fa sentire bene, ti fa sentire al settimo cielo, felice, sicuro, padrone del mondo e di te stesso.
Wesley Crusher: Ma è solo un illusione.
Tasha Yar: Sì, ma non sembra un illusione finché dura l'effetto della droga. Poi ne paghi lo scotto. Wesley, dopo un po', prendi la droga non per star bene, ma per evitare di stare male.
Wesley Crusher: E sei in trappola.
Tasha Yar: L'unica cosa che vuoi è procurarti un'altra dose. Non t'importa di nient'altro.
Wesley Crusher: Questo non lo capirò mai, credo.
Tasha Yar: E spero che non dovrai mai capirlo. - La Prima direttiva non è un semplice insieme di norme. È una filosofia profondamente giusta. La storia ha dimostrato costantemente che quando gli esseri umani interferiscono nell'assetto di civiltà meno progredite, nonostante le buone intenzioni che li animano, il risultato è sempre disastroso. (Jean-Luc Picard)
Episodio 23, La pelle del male
[modifica]Data Stellare 41601.3
- Non dimenticate mai che sono morta facendo quello che ho scelto di fare. (Tasha Yar)
- Sapete tutti da dove vengo e com'era la mia vita prima di incontrarvi. Ma la Flotta Stellare si è presa cura di quella bambina spaventata. (Tasha Yar)
- Spero di aver incontrato la morte con gli occhi bene aperti. (Tasha Yar)
- Data, amico mio, tu guardi le cose con lo stupore di un bambino, e questo ti rende più umano di tutti noi. (Tasha Yar)
- La morte è quello stato in cui una persona vive nel ricordo degli altri, ecco perché non è la fine. Nessun addio – solo dei bei ricordi. (Tasha Yar)
Episodio 24, Cospirazione
[modifica]- Quando una macchinazione è vera, nessuno ne sa niente. Quando viene sospettata, non è quasi mai vera. (Aaron)
Episodio 25, La zona neutrale
[modifica]- [Sui romulani] Pare che siano creature molto mutevoli. Passano da comportamenti di estrema crudeltà ad altri di non-violenza. Sono parenti dei vulcaniani ma, coll'evolversi delle due razze, le differenze si sono accentuate. Sono fortemente curiosi e così convinti della loro superiorità che manifestano una grande arroganza. Non sappiamo il perché, ma hanno evidenziato una forte attrazione per gli umani ed è questa loro attrazione soprattutto che ha mantenuto la pace. (Deanna Troi)
- Sono cambiate molte cose negli ultimi 300 anni. La gente non ha più l'ossessione di accumulare ricchezze a tutti i costi. Abbiamo eliminato la fame, la povertà, e anche il bisogno del possesso. Siamo diventati più maturi. (Jean-Luc Picard)
- L.Q. Clemonds: Cos'è questa Zona neutrale?
Data: È un cuscinetto fra l'Impero dei romulani e la Federazione.
L.Q. Clemonds: Perché questo mi rende nervoso?
Data: Non lo so.
L.Q. Clemonds: Non vorrai invitare anche questi romulani alla nostra festa, vero?
Data: No. Non sarebbe... opportuno. - William Riker: Incredibile. Non avrei mai creduto di poter vedere un vascello romulano.
Geordi La Forge: L'ultima volta che sono apparsi è stato decine di anni fa, e hanno fatto migliaia di vittime. - Quelli che ha davanti sono romulani. Sono esseri senza un briciolo di onore. Hanno ucciso i miei genitori durante un attacco su Khitomer, quando in teoria erano nostri alleati. Sono convinti che gli umani e i klingon siano razze inferiori che vanno distrutte. (Worf)
- Jean-Luc Picard: Siamo nel XXIV secolo. I bisogni materiali sono solo un ricordo.
Ralph Offenhouse: E allora che stimoli ci sono?
Jean-Luc Picard: Gli stimoli, signor Offenhouse, adesso sono quelli di migliorare se stessi, di arricchirsi moralmente. Si divertirà.
Seconda stagione
[modifica]Episodio 1, Il bambino
[modifica]- Guinan: Quando guardi la fuori, non vedi il tuo futuro?
Wesley Crusher: Il mio futuro non è là.
Guinan: Ti va una tazza di nettare proveniente da Prometeo?
Wesley Crusher: No, Guinan. Si può sapere perché insisti tanto?
Guinan: È quello che ci si aspetta che io faccia. Tu non fai mai quello che ci si aspetta?
Wesley Crusher: Ci provo.
Guinan: Anche se non è quello che vuoi veramente?
Wesley Crusher: A volte. Però, qualche volta è più importante pensare agli altri prima che a se stessi.
Guinan: Certo. Ma il bello del gioco consiste nel sapere quando prima pensare a se stessi, sapere quando essere un po' egoisti.
Episodio 2, Dove regna il silenzio
[modifica]Data Stellare 42193.6
- [Nell'alloggio di Picard, poco prima dell'autodistruzione dell'Enterprise]
Data: Che cosa è la morte?
Jean-Luc Picard: Oh, tutto qui? Be' Data, lei ha fatto la domanda a cui è più difficile rispondere. Alcuni sono convinti che sia un cambiamento in una forma indistruttibile, immutabile per sempre; insomma credono che lo scopo di tutto l'universo sia di mantenere quella forma in un giardino simile al terrestre che darà delizie e piaceri per l'eternità. Dall'altra parte ci sono coloro che sostengono l'idea che dopo la morte si precipiti nel nulla. Con tutte le proprie esperienze, le speranze e i sogni, semplicemente un'illusione.
Data: Lei in quale crede signore?
Jean Luc Picard: Considerando la meravigliosa complessità dell'universo, la sua strabiliante perfezione e il suo equilibrio tra materia, energia, gravità, tempo, dimensione, io sono convinto che la nostra esistenza sia qualcosa di più di queste due filosofie, che quello che noi siamo vada oltre il sistema euclideo o gli altri sistemi pratici di misura. E che la nostra esistenza sia parte di una realtà che va al di là di quella che noi ora concepiamo come realtà.
Episodio 3, Elementare, caro Data
[modifica]- Fa parte della natura umana amare quello che non si ha. (Geordi La Forge)
- Holmes non collezionava niente, né pensieri, né oggetti che non fossero particolarmente significativi per lui. (Data)
- Katherine Pulaski: Per assaporare una vittoria, ci dev'essere la possibilità di un fallimento. Che vittoria è se è conseguita in una battaglia che non puoi perdere?
Data: Mi sta dicendo che ci sono vantaggi nel perdere?
Katherine Pulaski: Sì! Sì, molte volte può servire da lezione. Probabilmente non sa che noi umani impariamo più spesso da un fallimento o da un errore piuttosto che da un facile successo.
Episodio 4, Okona l'Immorale
[modifica]Data Stellare 42402.7
- Per noi l'imprevisto fa parte della normale routine. (William Riker)
- L'attrazione sessuale non fa assolutamente parte della mia programmazione. (Data)
- [Su Jerry Lewis] Quindi, se ci si mette dei denti buffi in bocca e si saltella come un'idiota, è considerato divertente? (Data)
- Guinan: Data, lascia che ti dico una cosa. Essere capaci di far ridere la gente o essere capaci di ridere non è lo scopo ultimo e non è tutto nell'essere umano.
Data: No. Ma non c'è nulla di più unicamente umano.
Episodio 5, Rumoroso come un sussurro
[modifica]- Worf: Una tecnica di comunicazione silenziosa e riservata. Potrebbe esserci utile.
Data: L'uso dei gesti e della mimica ha preceduto il linguaggio verbale in parecchie culture. L'unica eccezione è quella dei leyron di Malkus IX che hanno sviluppato prima la lingua scritta.
Episodio 6, L'Uomo Schizoide
[modifica]Data Stellare 42437.5
- Geordie La Forge: Ma come diavolo ti sei combinato?
Data: È una barba, Geordie. Una barba bella, folta e dignitosa, una barba che incuta il rispetto e suggerisce profondità di pensiero e dignità. - Ira Graves: Non si offenda, ma non voglio che mi metta le mani addosso. Non è un segreto per nessuno che non amo gli esseri umani, e i dottori meno che mai.
Deanna Troi: È strano. Credevo che anche i dottori fossero degli esseri umani.
Ira Graves: E si sbagliava. Lo chieda ai pazienti! - Le donne non sono persone. Sono donne e basta. (Ira Graves)
- Maledetti dottori! Spuntano fuori all'improvviso. Attacchano alle spalle. (Ira Graves)
- Solo le favole finoscono sempre bene, Data. La vita invece ha sempre un fondo amaro. (Ira Graves)
- [Su Data] La tua esistenza deve sembrare un eterno purgatorio, non sei morto né vivo, non provi nessun sentimento, proprio niente, esisti e basta. (Ira Graves)
- Data non è un semplice androide. È una forma di vita, del tutto unica. [...] È diverso, certo, ma questo non lo rende un sottoprodotto, non ne diminuisce il significato. (Jean-Luc Picard)
- Nessuno è così importante al punto di usurpare i diritti di un altro. (Jean-Luc Picard)
Episodio 7, Selezione innaturale
[modifica]- Gli scienziati sono convinti che nessun esperimento sia inutile, e che anche un errore può portare avanti l'evoluzione della comprensione. [...] Ma tutte le conquiste hanno un prezzo. (Katherine Pulaski)
Episodio 8, Questione d'onore
[modifica]- William Riker: È vero che uno dei doveri del primo ufficiale di una nave klingon è di uccidere il suo capitano?
Worf: Sissignore.
William Riker: E questo non potrebbe creare dei problemi?
Worf: No, assolutamente. Quando o se il capitano non è più in grado di adempiere alle sue funzioni è una prassi normale che il suo onorevole ritiro sia assistito dal suo primo ufficiale. Il suo secondo ufficiale ucciderebbe lei per le stesse ragioni.
William Riker: Dev'essere difficile abituarsi a questo metodo.
Worf: Il sistema klingon opera con successo da molti secoli. - [Sui klingon] Da quello che so, le loro abitudini sono piuttosto rozze, ma di solito quello che uccide noi uccide anche loro. (Katherine Pulaski)
- Se il cibo klingon è troppo duro per lei, possiamo chiedere a una delle nostre femmine di allattarla. (Klag)
- Un klingon deve fare il guerriero, non stare in famiglia. (Klag)
Episodio 9, La Misura Di Un Uomo
[modifica]Data Stellare 42523.7
- Guinan: Consideri che nella storia di molti mondi ci sono sempre state delle creature da usare a piacimento. Fanno i lavori più sporchi, lavori che nessun altro è disposto a fare perché troppo difficili o troppo pericolosi, e un'armata di Data sarebbero creature da usare a piacimento. Non bisogna pensare al loro benessere, non bisogna pensare a quello che provano. Intere generazioni di gente da usare a piacimento.
Jean-Luc Picard: Lei sta parlando di schiavitù.
Guinan: Forse questo è un po' troppo esagerato.
Jean-Luc Picard: Io non credo che sia esagerato, credo che sia la verità. Ma non è nient'altro che una verità che abbiamo nascosto dietro un comodo, facile eufimiso: "proprietà". Ma non è questo il termine giusto, non è così?
- Jean-Luc Picard: Allora mi dica, Comandante, che cos'è Data?
Bruce Maddox: Io non capisco.
Jean-Luc Picard [urlando]: Che cos'è lui?
Bruce Maddox: Una macchina!
Jean-Luc Picard: Lo è? Ne è sicuro?
Bruce Maddox: Sì!
Jean-Luc Picard: Ha soddisfatto due dei suoi tre criteri. E se soddisfacesse anche il terzo, la consapevolezza, anche in minima parte, allora cosa sarebbe? Io non lo so. [a Maddox] E lei? [a Riker] E lei? [a Louvois] E lei?
- La Flotta Stellare fu fondata per cercare nuove forme di vita. Be', una eccola qui. Aspetta giustizia. (Jean-Luc Picard)
- Lui è lì che mi sta guardando, e io non so che cosa sia. Questo caso ha a che fare con la metafisica, con domande che è meglio lasciare ai santi o ai filosofi. Io non sono competente, non sono qualificata per rispondere ad esse. Devo emettere una sentenza, che cerchi di guardare il futuro. Data è una macchina? Sì. È proprietà della Flotta Stellare? No. Tutti noi abbiamo girato intorno alla questione principale, cioè, se Data ha un'anima, ma io non posso dirlo. Neanch'io posso dire di averla, ma ho il preciso dovere di lasciargli la libertà di esaminare la questione da solo. La sentenza di questa corte è che il Tenente Comandante Data ha la più completa libertà di scelta. (Phillipa Louvois)
Episodio 10, La delfina
[modifica]- Per alcuni, la sicurezza è più importante della comodità. (Worf)
- Worf: [Dopo aver ruggito] È così che le klingon attirano il compagno.
Wesley Crusher: Intendi dire che dovrei urlare a Salia?
Worf: No, i maschi non urlano. Le femmine ruggiscono, e poi lanciano degli oggetti pesanti e dopo ti graffiano.
Wesley Crusher: E cosa fa il maschio?
Worf: Il maschio legge delle poesie d'amore... e cerca di schivare. - Sperare significa riconoscere la possibilità. (William Riker)
- Ogni volta che proverai l'amore, sarà sempre diverso. (Guinan)
Episodio 11, Contagio
[modifica]Data Stellare 42609.1
- La sorte protegge i pazzi, i bambini e le navi chiamate Enterprise. (William Riker)
- I vincitori riscrivono invariabilmente la storia a proprio vantaggio. (Jean-Luc Picard)
Episodio 13, Tempo al Quadrato
[modifica]Data Stellare 42679.2
- Data, come lei ha detto tante volte "È il talento che distingue la qualità artistica dalla semplice competenza". (William Riker citando Data)
Episodio 14, Fattore Icaro
[modifica]Data Stellare 42686.4
- È difficile fare il genitore. Non ci sono manuali di istruzioni [...] bisogna inventarsi le cose giorno per giorno. (Kyle Riker)
- Gli amici e i nemici si possono scegliere, ma la famiglia? La famiglia te la trovi già fatta. (Miles O'Brien)
- In solitudine, non c'è niente che scateni comportamenti insoliti. (Data)
- Se non fossi un professionista consumato, e un androide, troverei tutta questa procedura offensiva. (Data)
- Il mio compito è aiutare gli altri a gestire i loro sentimenti. I miei sentimenti non hanno importanza. (Deanna Troi)
- Oggi, io sono un guerriero e devo dimostrare il mio coraggio. Per questo, viaggerò nel fiume di sangue. [...] La battaglia è mia, voglio vedere il sangue del nemico. [...] La bile degli sconfitti scorre sulle mie mani. (Worf)
- La vera prova di forza klingon consiste nell'ammettere i propri sentimenti mentre si è sottoposti al dolore. (Data)
- Deanna Troi: La cultura klingon non è di suo gusto?
Katherine Pulaski: Diciamo che sono contenta che gli umani siano progrediti e non abbiano più bisogno di manifestazioni barbare. - I maschi umani sono unici. I padri continuano a considerare i loro figli dei bambini anche quando sono adulti, e i figli continuano a infastidirsi perché sentono che i padri si aspettano grandi cose da loro. (Deanna Troi)
Episodio 15, Amici per la Pelle
[modifica]Data Stellare 42695.3
- Gli arabi credevano che Allah avesse riunito il vento del sud e fatto il cavallo. (Jean-Luc Picard)
- Un bel cavallo da guerra dormiva nella tenda del beduino, lo portava a combattere, nutriva i suoi bambini con il latte. Insomma, c'era un legame creato da un bisogno reciproco. (Jean-Luc Picard)
- Io non voglio attribuire facoltà umane a niente, ma sembra che alcune creature abbiano la capacità di riempire spazi che non sapevi che fossero vuoti. (Jean-Luc Picard)
- Non si può portare qualcuno allo stato adulto, perché le esperienze sono diverse per ogni individuo. (Deanna Troi)
- Adesso il suo sussurro nel buio è diventato una preghiera, e non possiamo voltare le spalle. (Jean-Luc Picard)
- Se esistesse un piano cosmico, non sarebbe presuntuoso pensare che noi possiamo o dovremmo interferire? (William Riker)
- La Prima direttiva in effetti ha molte diverse funzioni e non ultima quella di proteggerci, voi lo sapete. Evitando di permettere alle nostre emozioni di prendere il posto del nostro giudizio. (Jean-Luc Picard)
- Ricordi e rimpianti: anche questi fanno parte dell'amicizia. (Jean-Luc Picard)
Episodio 16, Chi è Q?
[modifica]Data Stellare 42761.3
- [Su Guinan] Picard, se avessi un minimo di senso, la caccieresti dalla tua nave immediatamente. (Q)
- [Su Guinan] Questa creatura non è affatto quello che sembra, è un demonietto, e dove c'è lei sta pur sicuro che i guai non mancano. (Q)
- [Su Q] La nostra missione è scoprire nuove forme di vita, e tu ti qualifichi come una delle più uniche che abbiamo mai incontrato. Imparare delle cose su di te è molto stimolante, ma è anche vero che dove ci sei tu ci sono guai. (Jean-Luc Picard)
- Io metto qualche nota piccante nelle vostre vite e tutto ciò che fate è lamentarvi! Ma dov'è il vostro spirito d'avventura? La vostra fantasia? (Q)
- Siete convinti della vostra forza perché vi basate sugli avversari che avete incontrato finora, i romulani, i klingon, ma non sono niente in confronto a quello che vi aspetta. (Q)
- Il mio popolo li ha incontrati all'incirca un secolo fa. Hanno distrutto le nostre città, sparso la mia gente in tutta la galassia. Si chiamano borg. (Guinan)
- Interessante, non è vero? Non è un lui, né una lei, ma qualcosa che non avete mai visto: un umanoide molto avanzato. (Q)
- Guinan: Hanno scorazzato nel nostro sistema e quando se ne sono andati purtroppo quello che restava del mio popolo era poco o niente.
William Riker: Guinan, se fossero così aggressivi, perché non ci hanno attaccato? Avrebbero potuto farlo, no?
Guinan: Non lo fanno individualmente. Non è il loro stile. Quando decideranno di attaccare, lo faranno in forza. I borg non fanno niente gradualmente. - Deanna Troi: Non abbiamo a che fare con una mente individuale. Fra di loro non c'è un unico capo. Sono le menti collettive di ognuno di loro.
Jean-Luc Picard: Immagino che questo sia sicuramente un vantaggio per loro.
Deanna Troi: Sì, certo. Un solo capo può commettere degli errori, cosa meno probabile con tante menti messe insieme. - Sono composti di vita organica e artificiale che si è sviluppata per migliaia di secoli. (Guinan)
- Il borg è l'utente finale. È diverso da qualunque minaccia che la vostra Federazione abbia affrontato. Vedete, loro non sono interessati alla conquista politica o alla ricchezza o al potere come potreste pensare. Gli interessa semplicemente la vostra nave, la sua tecnologia. L'hanno identificata come qualcosa che possono consumare. (Q)
- Non potete seminarli, non potete distruggerli. Anche se li danneggiate, l'essenza di ciò che sono rimane. Si rigenerano e tornano all'attacco. Alla fine, vi indebolirete, le vostre riserve si esauriranno. Loro non danno nessuna tregua. (Q)
- Se non riesci a sopportare un po' di sangue dal naso, tornatene a casa e nasconditi sotto il letto. È pericoloso là fuori! Ci sono meraviglie, un'infinità di tesori che possono saziare desideri grossolani e raffinati, ma di sicuro non è per i timorosi. (Q)
Episodio 17, Trappola per samaritani
[modifica]- [Su Deanna Troi] Il nostro consigliere betazoide a volte è cosciente di cose al di fuori delle nostre capacità percettive. (Data)
- Desiderare una cosa non vuol dire poterla avere. (Jean Luc Picard)
- Se si vuole diventare un ufficiale della Flotta Stellare, ci si deve sacrificare. (Jean Luc Picard)
Episodio 18, L'avventura del Mariposa
[modifica]- È fra i klingon che la poesia d'amore esprime il massimo del romanticismo. (Worf)
- Qualche volta bisogna inchinarsi davanti all'assurdo. (Jean-Luc Picard)
Episodio 19, Caccia all'uomo
[modifica]- Giudicare un essere dal suo aspetto è l'ultimo grande pregiudizio umano. (Data)
- Un brindisi ai terrestri, che nonostante i loro difetti, hanno la rara capacità di affascinare donne di ogni razza in tutti gli angoli della galassia. (Lwaxana Troi)
- Un animale ritrova il meglio di sé quando viene cacciato. (Deanna Troi)
- A dire la verità, la seconda guerra mondiale, per quanto disastrosa, ha fatto degli Stati Uniti la prima potenza mondiale sul piano dell'influenza culturale nella seconda metà del XX secolo, senza contare che fece anche da catalizzatore per il progresso tecnologico. Gli sviluppi nella missilistica, nella fissione, avranno ripercussioni fin nel XXIV secolo. (Jean-Luc Picard)
Episodio 20, L'emissario
[modifica]- I klingon non bluffano mai. (Worf)
- Quando alla Flotta fanno gli enigmatici, vuol dire che ci sono dei guai in vista. (Jean-Luc Picard)
- [Sulla sua eredità umana-betazoide] Io non mi sento intrappolata. Ho sempre cercato di far convivere la ricchezza e la diversità culturale di questi due mondi. (Deanna Troi)
- A bordo di questa nave ho imparato che per ogni problema c'è nove volte su dieci più di una soluzione. (Worf)
- Ho notato che molte persone usano l'umorismo come una difesa. Chiacchierano molto ma, stringendo, dicono poco. (Worf)
- I klingon preferiscono la morte a la resa. (Worf)
Episodio 21, Una Perfetta Strategia
[modifica]Data Stellare 42923.4
- Nel gioco della politica militare, l'aspetto fisico individuale è meno importante dell'intuito di una specie nel suo complesso. (Data)
- La Flotta non è un organizzazione militare. Il suo scopo è l'esplorazione. (Jean-Luc Picard)
- Un oppositore di dimensioni limitate può rivelarsi spesso molto divertente. (Sirna Kolrani)
- A volte gli umani trovano utile che sia un estraneo a stabilire i criteri con cui venire giudicati. (Deanna Troi)
- [Su William Riker] Le mie informazioni mi hanno rivelato un uomo che mostra in alcune circostanze una inopportuna giovialità. (Sirna Kolrani)
- Alcuni dei nostri maggiori progressi sono scaturiti dall'analisi degli insuccessi. (Deanna Troi)
- È possibile non commettere nessun errore e perdere lo stesso. Non è una debolezza, è solo la vita. (Jean Luc Picard)
Terza stagione
[modifica]Episodio 1, Evoluzione
[modifica]Data Stellare 43125.8
- Non incontrerai mai nella vita un avversario più temibile delle tue potenzialità mio giovane amico. (Paul Stubbs)
- Non riesco a stare chiusa in camera mia più di tanto, come ti confermerebbe mio marito. (Guinan)
- [Sul baseball] Una volta, un po' di secoli fa, era il passatempo nazionale, il gioco più amato dagli americani, abbandonato da una società che ha preferito il fast food e giochi più sbrigativi, una società impaziente. (Paul Stubbs)
- Una madre sa per istinto qual è il modo migliore di educare un figlio. A volte basta starlo a sentire. (Guinan)
Episodio 2, Le insegne del comando
[modifica]- Jean-Luc Picard: Essere troppo sinceri può essere anche un guaio, in particolare per un comandante.
Data: Davvero?
Jean-Luc Picard: Riconoscere i propri limiti è doveroso, sbandierarli di fronte ad un equipaggio significa minare la propria credibilità di capo. - Mi hanno addestrato per assumere funzioni di comando su una nave. Come attaché culturale, mi sto dimostrando meno che esemplare. (Data)
Episodio 4, Prima direttiva
[modifica]- Barron: I mintakiani voglio compiacere il Supervisore, ma non sanno in che modo. Hanno bisogno di un segno.
Jean-Luc Picard: Mi sta dicendo che...?
Barron: Sì, che lei deve andare su Mintaka III.
William Riker: Mascherato da dio, magari?
Jean-Luc Picard: Dottor Barron, è fuori discussione! La Prima direttiva...
Barron: È stata già violata. Il danno è stato fatto. Possiamo solo correre ai ripari.
Jean-Luc Picard: Ufficializzando le loro false credenze?
Barron: Semplicemente indirizzandoli, dicendogli quello che il Supervisore si aspetta da loro.
Jean-Luc Picard: Dottor Barron, la informo che non ho alcuna intenzione di imporre dei comandamenti a quella popolazione. Una tale azione violerebbe l'essenza stessa della Prima direttiva.
Barron: Che le piacia o no, abbiamo riacceso la credenza dei mintakiani nel Supervisore.
William Riker: E secondo lei questa credenza è destinata a diventare una religione?
Barron: È inevitabile e, come sapete, senza una guida potrebbe degenerare in inquisizioni, guerre sante, caos.
Jean-Luc Picard: È orribile! Dottor Barron, nel suo rapporto i mintakiani sono descritti come gente estremamente razionale, una popolazione che mille anni fa ha abbandonato la fede nel soprannaturale. E adesso lei vorrebbe chiedermi di cancellare in un minuto questa conquista? Di ricacciarli nei secoli bui della superstizione, dell'ignoranza e della paura? No! - Noi umani possiamo curare molte malattie, possiamo far guarire le ferite, possiamo perfino prolungare la vita. Ma nonostante la nostra conoscenza e il nostro progresso, siamo mortali come voi, e impotenti come voi di fronte all'inevitabile. (Jean-Luc Picard)
- È questo il problema quando si crede in un essere soprannaturale: riuscire a stabilire quello che vuole veramente. (Deanna Troi)
Episodio 5, Il Vincolo
[modifica]Data Stellare 43198.7
- Sull'astronave Enterprise, nessuno è mai solo. Nessuno. (Jean-Luc Picard)
- William Riker: Noi sentiamo di più una perdita se si tratta di un amico.
Data: Ma il sentimento della perdita non dovrebbe essere lo stesso indipendentemente da chi è morto?
William Riker: Dovrebbe essere così, Data. Se provassimo la stessa angoscia, lo stesso dolore, per ogni persona che ci muore intorno, la storia umana sarebbe meno sanguinosa. - Un bambino in genere crede di dover restare fedele alla memoria del genitore scomparso. Se gli si offre affetto troppo presto, può sentirsi in colpa nel ricambiarlo, come se tradisse l'amore per il genitore morto. (Deanna Troi)
- Ognuno affronta il dolore in modo diverso e personale, ma in tutti questi anni ho scoperto che è nella gioia che si manifesta pienamente l'unicità di ciascun individuo. (Deanna Troi)
- È parte della nostra natura soffrire e gioire. È questo, essenzialmente, che fa di noi quello che siamo. (Jean-Luc Picard)
- Fa parte del nostro ciclo vitale accettare la morte di coloro che amiamo. (Jean-Luc Picard)
- Noi siamo mortali. Il nostro tempo nell'universo è limitato. E questo è una verità che ogni essere umano deve imparare ad accettare. (Jean-Luc Picard)
Episodio 6, Trappola spaziale
[modifica]- Jean-Luc Picard: Santo cielo, nessuno di voi ha mai costruito una nave in bottiglia quando era piccolo?
Worf: Io non giocavo con i giocattoli.
Data: Io non sono mai stato piccolo. - Ha perso qualcosa non giocando con i modellini di nave. Per me, erano fonte inesauribile di viaggi imaginari. Nascondevano tesori di avventure. Pensi, comandare i primi veicoli spaziali, pilotare un aeroplano con una sola elica per mantenere un uomo in volo. Se lo immagina, comandante? Ora sono le macchine a pilotare noi. (Jean-Luc Picard)
Episodio 7, Il Nemico
[modifica]Data Stellare 43349.2
- Non mento mai quando ho la sabbia nelle scarpe, Commodoro. (Geordi La Forge)
- Le navi da guerra romulane non possono entrare nello spazio della Federazione se non per combattere. (Jean-Luc Picard)
- A volte è difficile stabilire il comportamento da tenere. Il mio compito è quello di capire quali sono i bisogni della comunità e quali sono quelli individuali, e cercare di farli collimare fra di loro creando meno danni possibili, il che, le assicuro, non è sempre facile. (Jean-Luc Picard)
- Non si può giocare d'azzardo con la guerra. (Jean-Luc Picard)
Episodio 10, Il traditore
[modifica]- Lei è qui per imparare qualcosa sulla condizione umana, e le assicuro che non c'è maniera migliore per farlo se non quella di abbracciare Shakespeare. Ma lei deve scoprirlo attraverso la sua recitazione, non può farlo imitando gli altri. (Jean-Luc Picard)
- Data: Perché un re dovrebbe farsi passare per un uomo qualunque? Se lui è il capo, non dovrebbe comandare?
Jean-Luc Picard: Cerchi di comprendere a fondo quello che Shakespeare le dice sull'uomo, Data: un re che prova dei veri sentimenti per i suoi soldati desidera condividere le loro paure alla vigilia della battaglia. - Nella loro lunga storia di guerre, i romulani hanno raramente attaccato per primi. Preferiscono saggiare la determinazione dei loro nemici. (Data)
- Il tenente Worf mi piace. Per essere più precisi, lo capisco. Un guerriero fiero, coraggioso che vive solo per combattere, il tipo che ci farebbe uccidere tutti se non dovessimo stare attenti. (Alidar Jarok)
- Al contrario di re Enrico, sappia che per me non è affatto facile travestirmi e andare in mezzo alle mie truppe. (Jean-Luc Picard)
- Geordi La Forge: Tutti quei sentimenti che s'insinuano nel giudizio razionale, che creano confusione dentro di noi, ci portano a riflettere di più, sono necessari. Ne abbiamo bisogno per sistemare i pezzi mancanti, perché molto spesso non si conoscono mai tutti i fatti.
Data: Quindi vuoi dire che una persona può riuscire a trovare gli anelli mancanti anche con la propria personalità, col risultato di una conclusione basata tanto sull'istinto e sull'intuizione che sui fatti?
Geordi La Forge: Ora ci stati arrivando.
Data: Ma allora che cosa fa uno che è privo sia di istinto che di intuizione? - Alidar Jarok: Immagino che i vostri distributori di cibo non siano in grado di produrre della birra romulana, vero?
Data: Temo che la cosa richiederebbe la struttura molecolare della bevanda in questione, e lei sa che la nostra conoscenza sul vostro pianeta è piuttosto limitata.
Alidar Jarok: E non sapete cosa perdete. Le posso assicurare che in vita mia ho visitato centinaia di mondi diversi e non ne ho mai trovato uno che possedesse la maestosa bellezza di Romulus. - Un disertore romulano è già una contraddizione di per sé. (Jean-Luc Picard)
- Alidar Jarok: Mi dica, ha dei bambini, capitano Picard? Una famiglia?
Jean-Luc Picard: No.
Alidar Jarok: In questo caso ha sacrificato troppo alla sua carriera. - Arriva un momento nella vita di un uomo che lei non può conoscere. Ebbene, questo momento arriva quando, guardando il primo sorriso della tua bambina ti rendi conto che devi cambiare il mondo per lei, che devi farlo per tutti i bambini. (Alidar Jarok)
Episodio 11, I perseguitati
[modifica]- Questioni di sicurezza interna! La solita giustificazione dell'oppressore. (Jean-Luc Picard)
Episodio 12, I terroristi di Rutia
[modifica]- La storia ci insegna che la forza può rivelarsi inutile quando si ha a che fare col terrorismo. (Jean-Luc Picard)
- Un martire morto vale 10 governanti oppressori. (Kyril Finn)
- In un mondo in cui i bambini uccidono i bambini, tutti sono una minaccia. (Alexana Devos)
- La differenza tra i generali e i terroristi, dottoressa, è solo una differenza tra i vincitori e i vinti. Se vinci ti chiamano generale. (Kyril Finn)
- Lei sa quanto sangue innocente è stato versato in nome della libertà nella storia della sua Federazione? Quante perfette e nobili società hanno bombardato i civili durante la guerra e spazzato via intere città? E adesso che vi potete godere il benessere derivato dalle loro guerre lei si scandalizza per la mia immoralità? Io sono disposto a morire per la mia libertà e, nella migliore tradizione della sua grande civiltà, sono anche disposto ad uccidere per questo. (Kyril Finn)
- Data: Ho riguardato la storia delle ribellioni armate e sembra che il terrorismo sia un metodo efficace per promuovere i cambiamenti politici.
Jean-Luc Picard: Sì, può essere. Ma io non mi sono mai trovato d'accordo con la teoria che il potere politico passa per le canne dei fucili.
Data: Eppure ci sono numerosi esempi del suo successo: l'indipendenza dello stato messicano dalla Spagna, la riunificazione dell'Irlanda del 2024, la ribellione Kenzie.
Jean-Luc Picard: Sì, ne sono al corrente.
Data: Allora sarebbe più preciso dire che il terrorismo è una pratica accettabile quando tutte le possibilità per una soluzione sono precluse. - Per molti versi, la Federazione è da ammirare. Ma c'è una punta di vigliaccheria morale nei vostri rapporti con i pianeti non-allineati. Voi state facendo affari con un governo che ci sta schiacciando e sostenete di non essere coinvolti. In realtà siete tremendamente coinvolti, ma non volete sporcarvi le mani. (Kyril Finn)
Episodio 13, Déjà Q
[modifica]- Jean-Luc Picard: Si può sapere che razza di piacere perverso provi a seminare il terrore nella loro vita?
Q: Nella vita di chi?
Jean-Luc Picard: Milioni di persone stanno a guardare mentre la loro luna cade dal cielo.
Q: Non ho la minima idea di che cosa tu stia parlando, e oltrettutto ho un problema molto più serio, Picard. Sappi che non sono più un membro del Continuum. Figurati che i miei superiori hanno deciso di punirmi.
Jean-Luc Picard: E di punire anche noi, a quanto sembra.
Q: Dicono che ho seminato il caos in tutto l'universo e mi hanno tolto tutti i poteri che avevo. Non mi credete, vero? Pensate che altrimenti mi umilierei così?
William T. Riker: Se servisse al suo scopo, lo faresti.
Q: Sto dicendo la verità! Quello che vedete qui è un uomo sconsacrato, condannato ad essere per sempre un membro di questa vostra bassa specie, un normale, imperfetto ottusissimo essere umano!
Deanna Troi: Insomma, la punizione che ti hanno inflitto è stata quella di renderti un essere umano?
Q: No, è stata una mia richiesta. Avrei potuto chiedere di essere una lucertola marina di Markoff oppure una pulce belzoide, qualsiasi cosa io desiderassi, purché fosse una creatura mortale. E, visto che avevo solo una frazione di secondo per rimuginare, ho scelto questo e gli ho chiesto di mandarmi qui.
Deanna Troi: Perché?
Q: Perché in tutto l'universo, tu sei la cosa più vicina a un amico che ho, Jean-Luc.
Data: Signore, è segnalato come interamente umano.
Q: Che c'è, abbiamo l'eco qui?
Deanna Troi: Per quanto mi riguarda, sento una presenza emotiva, capitano. Ecco, io la descriverei come quella di un essere terrificato.
Q: Ehì, ma che durezza!
Jean-Luc Picard: Che cosa vuoi, Q?
Q: La vostra compassione... E va bene, chiedo asilo su questa nave, per quanto possa suonare terribile a tutti e due.
Jean-Luc Picard: Rimetti quella luna nella sua orbita.
Q: Ma io non possiedo più i miei poteri! Ora sono Q il normale.
Jean-Luc Picard: Q il bugiardo! Q il misantropo!
Q: Q il miserabile! Q il disperato! Ma insomma, che cosa devo fare per convincervi?!
Worf: Morire.
Q: Oh, davvero molto astuto, Worf! Hai mangiato qualche buon libro di recente? - È stato un errore. Non dovevo scegliere di essere umano. Sapevo a che cosa andavo in contro: pensare a un futuro in questo guscio, essere costretto a coprirmi con della stoffa a causa di una antiquata morale umana, per non parlare poi del sentire caldo o freddo, dover indebolirsi per l'età, perdere i capelli, prendere una malattia, soffrire il solletico, starnutire, avere il prurito, i foruncoli, l'alito cattivo, essere costretti a fare il bagno! (Q)
- Per me è possibile sparire quanto lo è per te vincere un concorso di bellezza. (Q)
- Se ti dovessi porre una domanda molto semplice, tu pensi che riusciresti rispondermi senza causare troppi problemi al tuo intelletto? (Q)
- Q: Sono stato interamente assorbito da un'esperienza assolutamente terrificante che ho avuto. Circa un paio d'ore fa, mi sono reso conto che il mio corpo non funzionava più molto bene. Mi sono sentito debole. Non riuscivo a stare in piedi. La vita mi stava scivolando via. Insomma, ho perso conoscenza.
Jean-Luc Picard: Ti sei addormentato. - Q: Gli umani sono delle creature decisamente mediocri. Vagano nello spazio alla ricerca di qualcosa e non sanno cosa.
Data: Vede, la razza umana ha un desiderio permanente di conoscenza e di nuove opportunità per potersi migliorare.
Q: L'opportunità di migliorarsi sicuramente non manca, ma la verità è che sono una razza minore nel grande schema. Non vale la pena invidiarli.
Data: Ma io non sono invidioso.
Q: E fa bene.
Data: Vede, io non provo nulla. Questo è parte del mio problema. Ho la stessa curiosità degli umani, ma ci sono delle domande a cui non avrò mai risposta. Che cosa si prova nel ridere o nel piangere? O nello sperimentare le emozioni umane?
Q: Be', se vuole saperlo, queste emozioni non sono proprio quello che dicono loro. - Il tormento di una creatura può essere la delizia di un'altra. (Q)
- Io non sono bravo in gruppo. È difficile lavorare in gruppo quando sei onnipotente. (Q)
- Più mi rendo conto di che significhi essere umani, più mi convinco che non sarò mai un buon umano. Non ho quello che occorrerebbe. Senza i miei poteri sono spaventato da tutto. Sono un codardo e sono infelice. (Q)
- [Su Data] Ci sono creature nell'universo che ti considererebbero l'alta realizzazione, androide. Niente sentimenti, niente emozioni, niente dolore, eppure tu desideri queste qualità dell'umanità. Credimi, non perdi niente. (Q)
- Q: La mia vita come essere umano è stata un triste fallimento. Forse la mia morte avrà un po' più di dignità.
Jean-Luc Picard: In questo tuo stupido suicidio non c'è dignità.
Q: Suppongo che tu abbia ragione. Sarà una morte da codardo allora. Ma come umano, sarei solo morto di noia.
Episodio 16, La figlia di Data
[modifica]Data stellare 43657.0
- Lal: Qual è il mio scopo?
Data: Scopo?
Lal: La mia funzione, la mia ragione d'essere.
Data: Questa è una domanda complessa, Lal. Per adesso accontentati soltanto di sapere che la nostra funzione è quella di contribuire in modo positivo al mondo in cui viviamo. - Lal: A giudicare dalle loro risate, i bambini trovano le mie osservazioni umoristiche. Così, senza aver capito l'umorismo, in qualche modo me ne sono impadronita.
[...]
Data: Lal, gli altri bambini non ridevano con te, ridevano di te.
Lal: Spiegazione.
Data: Uno ha un significato gentile, l'altro invece no.
Lal Perché dovrebbero essere poco gentili?
Data: Perché tu sei diversa e le differenze molto spesso spaventano le persone. Io ho imparato che alcuni usano l'umorismo per nascondere la paura.
Lal: Io non voglio essere diversa. - Beverley Crusher: Come sta Lal?
Data: Ha cominciato a capire di non essere uguale agli altri bambini.
Beverley Crusher: Crede che si senta sola?
Data: Direttamente non prova l'emozione della solitudine, ma può notare quanto tendenzialmente è isolata dagli altri. Vorrebbe essere più simile a loro; io non so come aiutarla. Credo che Lal stia diventando consapevole e immagino che questo sia lo stadio più difficile del suo sviluppo.
Beverley Crusher: Quando Weasley aveva l'età di Lal era un ragazzo straordinariamente intelligente ma per lui era molto difficile fare amicizia; credo proprio che gli altri bambini fossero intimiditi da lui.
Data: È esattamente quello che è successo quando Lal era a scuola. Lei come lo ha aiutato?
Beverley Crusher: [...] L'aiuti a rendersi conto che non è sola al mondo e provi sempre a darle una mano quando ha bisogno di amore e attenzioni.
Data: Io posso darle attenzioni, Dottoressa, ma purtroppo non sono in grado di darle amore.
Beverley Crusher[Senza poter essere ascoltata da Data]: Anche con tutta la buona volontà, è difficile da credere. - Lal: Quando li osservo ho il desiderio di fare le stesse cose che fanno loro, ma non proverò mai le emozioni! Non conoscerò mai l'amore.
Data: È una limitazione che devi imparare ad accettare.
Lal: E allora perché tu cerchi ancora di emulare gli umani? Quale scopo può avere se non quello di ricordarti che sei incompleto rispetto a loro?
Data Devo riconoscere che me lo sono chiesto molte volte mentre mi impegnavo per essere più umano, finché non mi sono reso conto che era la volontà che ci stavo mettendo, la sola cosa importante. Dobbiamo sforzarci di essere più di quello che siamo, Lal. Poi non succede niente, se non riusciamo a raggiungere il nostro obbiettivo. Chi semina bene, raccoglie sempre più frutti di tutti.
Lal: Sei molto saggio, padre.
Data: È la differenza fra conoscenza ed esperienza. - Ammiraglio Haftel: Signor Data, sarebbe meglio per Lal se andasse via con la convinzione che lei ha volontariamente deciso che era questa la migliore linea d'azione.
Data: Ammiraglio, quando ho creato Lal l'ho fatto con la speranza che un giorno lei avrebbe scelto di entrare nell'Accademia per diventare membro della Federazione. Volevo dare qualcosa in cambio per tutto quello che la Flotta Stellare ha dato a me; e lo voglio ancora, ma Lal è la mia bambina. Come fa a chiedermi di rinunciare volontariamente a lei? Non potrei mai. Violerei tutte le regole che ho imparato per essere un genitore umano. Sono molto fiero di essere riuscito a creare una nuova vita, ed è mio compito, non della Flotta Stellare, guidarla attraverso i passaggi obbligati fino alla piena maturità; starle vicino durante lo studio e prepararla a diventare un membro attivo all'interno della società in cui dovrà vivere. Nessuno mi può sostituire in quest'obbligo e questo non lo posso ignorare. Io sono suo padre. - Ci sono dei momenti, signore, in cui gli uomini che hanno un briciolo di buona coscienza non possono obbedire ciecamente agli ordini. (Jean-Luc Picard)
- Data: Non riesco a correggere il funzionamento del sistema.
Lal: Lo so.
Data: Credo che dovremmo salutarci.
Lal: Io sento...
Data: Che cosa senti, Lal?
Lal: Ti voglio tanto bene, papà.
Data: Vorrei poterlo provare insieme a te.
Lal: Non essere triste, lo proverò io per tutti e due. Grazie per avermi dato la vita.
Episodio 17, I peccati del padre
[modifica]- Non si prende sottogamba un guerriero klingon. (William Riker)
- La famiglia di un guerriero klingon è responsabile delle azioni che egli compie, come lui è responsabile delle loro. (Worf)
- L'onore per un klingon è più importante della vita. (Kurn)
- Io non ho rifiutato le mie origini. Io sono un klingon. Il mio cuore appartiene a questo mondo. Il mio sangue è uguale al vostro. (Worf)
Episodio 20, L'Uomo di Latta
[modifica]- I romulani rivendicano qualunque cosa sia nel loro campo visivo. (Worf)
- Essere primi ad ogni costo non sempre è così importante. (Jean-Luc Picard)
- È questo lo scopo dell'esistenza? Avere qualcuno da amare? (Data)
Episodio 21, Illusione o realtà
[modifica]- Sarebbe facile scaricare il problema a qualcun altro. Troppo facile. (Jean-Luc Picard)
- Reginald Barclay: Io ho paura in ogni momento, di dimenticare il nome della gente, non so che cosa fare delle mie mani. Insomma, io sono il tipo di persona che si scrive le cose per ricordarsi di dirle in una festa e, quando finalmente stà lì, rimane da solo in un angolo cercando di sembrare a suo agio esaminando una pianta in un vaso.
Geordie La Forge: La sua è solo timidezza, Barclay.
Reginald Barclay: "Solo timidezza". A lei sembra una cosa da niente, vero? Lei non può capire.
Episodio 22, Il collezionista
[modifica]- Le forme di vita più intelligenti considerano la coercizione un trattamento ingiusto e offensivo. (Data)
- Lei è un abile parlatore, signore. È un peccato che usi la sua parlantina solo per il commercio ambulante e per accrescere la sua cupidigia. (Data)
- Il suo passato non giustifica un comportamento immorale e privo di etica. (Data)
- Una promozione dovuta alla morte di un compagno è assolutamente normale sulle navi klingon. (Worf)
Episodio 23, Sarek
[modifica]- William Riker: [Su Sarek] Ho studiato a scuola i successi della sua carriera: il trattato di Alpha Cygnus IX, l'ammissione dei coridani alla Federazione, l'alleanza con i klingon.
Jean-Luc Picard: L'ho incontrato una volta per breve tempo tanti anni fa, al matrimonio del figlio. Immagini che emozione per un giovane tenente trovarsi alla presenza di una simile leggenda. Lui mi parlava e io l'ascoltavo con un sorriso idiota sulle labbra.
William Riker: Capitano? Lei muto e confuso?
Jean-Luc Picard: Certo. Come si può parlare del più e del meno con un artefice della Federazione? - Perrin: Chi è abituato a dare importanza alla sfera di sentimenti trova piuttosto freddi i vulcaniani, mentre sono semplicemente...
Jean-Luc Picard: Logici. - È paradossale davvero. Tutta questa meravigliosa tecnologia, eppure continuiamo ad essere soggetti agli insulti della vecchiaia. Che cosa umiliante. Il nostro corpo tradito lentamente da forze che non possiamo padroneggiare. (Jean-Luc Picard)
- Mi hanno accusato di tante cose nella vita, ma mai di eccessiva emotività. (Sarek)
- Sarek di Vulcano non ha mai avuto paura di guardare in faccia quello che non si vuole vedere. (Jean-Luc Picard)
- Sarek di Vulcano non ha mai confuso i suoi desideri con la verità. (Jean-Luc Picard)
- I sentimenti di un vulcaniano sono molto forti. Noi abbiamo imparato a reprimerli. Nessun umano ci riesce. Lei ne sarà sopraffatto. (Sarek)
- No! È atroce. È atroce! È ingiusto. È ingiusto! Tutta una vita di autodisciplina spazzata via e al suo posto confusione, una maledetta confusione! Sono troppo vecchio. Non mi è rimasto più niente, solo delle ossa rinsecchite. Gli amici sono morti. Sono stanco. Oh, sono tanto stanco. [...] Lasciarmi andare così mi ripugna. È disgustoso! Dov'è finita la mia logica? Sono stato tradito dal desiderio. Desidero sentire. Desidero provare tutto. Io però sono un vulcaniano. Non posso, non devo sentire niente. Ridatemi il controllo sulle mie emozioni! (Sarek)
- Spock... Amanda... Hai mai saputo? Perrin, hai mai saputo quanto? Quanto bene io ti ho voluto? Io ti amo, ti amo immensamente. (Sarek)
- [Su Sarek] Il tormento di quell'uomo, la disperazione, i rimpianti. La piena dei sentimenti lo travolge. (Jean-Luc Picard)
Episodio 25, Trasformazioni
[modifica]- Le parole vengono dopo. Tieni sempre presente che è l'odore che per primo parla d'amore. (Worf)
Episodio 26, L'attacco dei Borg: Parte 1
[modifica]- La tecnologia borg ha dato ai membri della sua società la capacità di interfacciarsi e funzionare collettivamente. È probabile che abbiano costruito la loro nave con la stessa filosofia. (Data)
- Jean-Luc Picard: È una tradizione, Guinan. Il capitano fa il giro della sua nave prima della battaglia.
Guinan: Prima di una battaglia senza speranza, se ricordo bene la tradizione. O sbaglio?
Jean-Luc Picard: Non necessariamente. Nelson fece il giro della Victory prima di Trafalgar.
Guinan: Sì, ma Nelson non tornò mai da Trafalgar, non è così
Jean-Luc Picard: È vero, ma la battaglia fu vinta. - Quando i borg distrussero il mio mondo, la mia gente fu sparsa per tutto l'universo. Siamo sopravvissuti, così come sopravviverà anche l'umanità. Fino a quando ci sarà qualcuno di voi a mantenere vivo lo spirito, riuscirete a prevalere, anche se ci volesse un millennio. (Guinan)
- Borg: Capitano Jean-Luc Picard, tu comandavi la nave più potente della Flotta Stellare. Tu parli a nome del tuo popolo.
Jean-Luc Picard: Non ho niente da dirvi. Sappiate che vi resisterò con tutte le mie forze fino all'ultimo.
Borg: La forza è irrilevante. La resistenza è inutile. Noi vogliamo migliorarci. Addizioneremo le vostre caratteristiche biologiche e tecnologiche alle nostre. La vostra cultura si adatterà al servizio della nostra.
Jean-Luc Picard: È impossibile. La mia cultura si basa su libertà e autodeterminazione.
Borg: La libertà è irrilevante. L'autodeterminazione è irrilevante. Voi dovete obbedire.
Jean-Luc Picard: Preferiremmo morire.
Borg: La morte è irrilevante. Le vostre culture arcaiche sono guidate dall'autorità. Per facilitare la nostra introduzione nella vostra società, è stato deciso che una voce umana parlerà per noi in tutte le nostre comunicazioni. Tu sei stato scelto per essere quella voce. - Io sono Locutus dei borg. La resistenza è inutile. La vostra vita, come è stata, è finita. Da questo momento in avanti, sarete al nostro servizio. (Locutus)
Quarta stagione
[modifica]Episodio 1, L'attacco dei Borg: Parte 2
[modifica]- In vita mia, non ho mai conosciuto nessuno con più grinta, determinazione e coraggio di Jean-Luc Picard. (J.P. Hanson)
- I borg non hanno onore, tantomeno hanno coraggio. Questo è molto vantaggioso per noi. (Worf)
- Quando un uomo è convinto di morire il giorno dopo, forse troverà un modo perché questo accada. (Guinan)
- Locutus: Worf. Razza klingon. Una razza di guerrieri. Anche voi sarete assimilati.
Worf: Sappiate che l'Impero klingon non cederà mai.
Locutus: Perché dovreste resistere? Vogliamo solo migliorare la qualità della vita di tutte le razze.
Worf: La mia razza va benissimo esattamente così com'è.
Locutus: Una visione limitata. Voi diventerete tutt'uno con i borg. Tutti voi diventerete tutt'uno con i borg.
Episodio 2, Famiglie
[modifica]- Robert Picard: Nostro padre capiva meglio di chiunque altro il pericolo di perdere certi valori che per fortuna noi continuiamo a mantenere molto preziosamente.
Jean-Luc Picard: Non credo che tu abbia da perdere qualcosa solo aggiungendo una comodità.
Robert Picard: Per te sarà così. Io non sono d'accordo. Secondo il mio punto di vista la vita è anche troppo comoda. - Ero orgoglioso che la mia famiglia continuasse a mantenere le tradizioni, solo che io non mi sentivo legato a queste tradizioni. (Jean-Luc Picard)
- Jean-Luc Picard: Non immagini. Loro avevano preso tutto il mio essere. Mi usavano per uccidere, per distruggere, e io non potevo fermarli. Avrei dovuto cercare di fermarli. Ci ho provato. Io ci ho provato con tutte le mie forze, soltanto che non ero abbastanza forte. Non ero abbastanza capace. Avrei dovuto riuscire a fermarli. In qualche modo, avrei dovuto...
Robert Picard: Così, a quanto pare, anche mio fratello è un essere umano in fondo. Questo ti resterà dentro per molto tempo, Jean-Luc. Per molto tempo. Quindi devi imparare a conviverci.
Episodio 3, Fratelli
[modifica]- Data: Posso farle una domanda, signore?
Noonien Soong: Certo, tutto qello che vuoi.
Data: Per quale ragione mi ha creato?
Noonien Soong: Perché un pittore dipinge? Perché un pugile combatte? Sai che cosa diceva Michelangelo? Che le sculture che lui faceva in effetti erano già lì prima che lui li iniziasse, nascoste nel marmo. Tutto quello che doveva fare era togliere i pezzi inutili. Con te non è stato così facile, Data. Ma il mio bisogno di farlo, il mio bisogno di farlo, non era molto diverso da quello di Michelangelo, capisci? Ora voglio farti io una domanda. Perché gli esseri umani sono così affascinati dalle cose vecchie?
Data: Cose vecchie, signore?
Noonien Soong: Vecchi palazzi, chiese, mura, vecchi oggetti, oggetti antichi, tavoli, orologi, cianfrusaglie. Perché? Dimmi, perché?
Data: Ci sono diverse spiegazioni a questo.
Noonien Soong: Se portassi un noophiano sulla Terra, si guarderebbe intorno e direbbe: "Perché non demolite quel vecchio villaggio? Sta già cadendo a pezzi. Costruitemi qualcosa di nuovo, qualcosa di efficiente". Ma per un umano, quella vecchia casa, quelle mura, sono come una reliquia, qualcosa da curare. E, di nuovo, ti domando: perché?
Data: Probabilmente per gli umani le cose vecchie rappresentano un legame col passato.
Noonien Soong: Che cosa c'è di così importante nel passato? C'erano le malattie, la miseria. Perché restare legati a tutto questo?
Data: Gli umani sono mortali. Sembra abbiano bisogno di un senso di continuità.
Noonien Soong: Perché?
Data: Per dare un senso alla loro vita, per darle uno scopo.
Noonien Soong: Ah, bene. E questa continuità va in una sola direzione? Indietro verso il passato?
Data: Io suppongo che il desiderio umano di procreare dimostri il contrario.
Noonien Soong: Quindi tu credi che avere dei figli dia agli umani un senso di immortalità? È così?
Data: Questa è una risposta ragionevole alla sua domanda, signore.
Noonien Soong: Già. E lo è anche per la tua. - Data: La supplico. Non lo riattivi, signore.
Noonien Soong: Non essere ridicolo Data. Lore non è assolutamente l'androide maniacale che hai sempre pensato che fosse. In ogni caso, lui mi obbedirà. Lo ha sempre fatto.
Data: Ma lui aveva stretto un'alleanza con l'Entità cristallina. Per ottenere i suoi favori, ha tradito i colonizzatori e avrebbe tradito anche l'Enterprise se io non avessi...
Noonien Soong: Shh! Ancora uno. Bene. [riattiva Lore] Questo dovrebbe bastare.
Lore: Così... così è ancora vivo. Mi sorprende che mi abbia riattivato. Perché non mi ha messo da parte ancora una volta in modo da farla finita? Mi avete fatto prigioniero, è così?
Noonien Soong: Data non ha niente a che vedere con tutto questo, Lore. E nessuno ti ha fatto prigioniero. Non è esattamente così. Vedi, entrambi i vostri cervelli contengono un semplice dispositivo radioguidato. Quello di Data è stato attivato intenzionalmente. Il tuo... Beh, finché non sei entrato da quella porta, non avevo idea che fossi stato riassemblato.
Lore: Non certo grazie a lei. Ma grazie a te, mio carissimo fratello, per quasi due anni mi sono ritrovato a vagare nello spazio. Se non fosse stato per un incontro con una nave da trasporto pakled, sarei ancora là fuori.
Data: Non avevo alternativa, Lore. Perché tu avresti distrutto l'Enterprise.
Lore: Bene, visto che sono un ospite indesiderato nella vostra festicciola, preferisco lasciarla con il suo adorato figlio. Tolgo subito il disturbo.
Noonien Soong: Lore, aspetta! Posso rispondere ad alcune domande. Non avrai più la possibilità di farmele poi. Io sto morendo. Sì... sto morendo.
Data: Morendo di cosa?
Lore: Un momento. Cosa significa che sta morendo? Lei sta bene. Non è così vecchio. Lei... lei sta benissimo. Che cos'è questo? Uno scherzo?
Noonien Soong: Vorrei che lo fosse. - Lore: Quindi ha fatto quello che doveva fare? Ma che razza di risposta è questa?!
Noonien Soong: È la sola che posso darti. Tu non hai funzionato correttamente.
Data: Lore mi ha detto che i colonizzatori erano invidiosi di lui perché lo ha costruito troppo umano.
Noonien Soong: Beh, non userei esattamente il termine "invidia", Data.
Lore: Lei mi ha disattivato! Mi ha messo da parte!
Data: Lore mi ha anche detto che i colonizzatori le avevano chiesto di sostituirlo con un androide meno perfetto.
Noonien Soong: L'ultima cosa che dovresti pensare di te stesso, caro Data, è quello di essere "meno perfetto". In realtà, voi due siete potenzialmente identici, eccetto qualche bit nella programmazione.
Data: Era una bugia. Un'altra bugia.
Lore: Le avrei dimostrato di valere qualcosa se soltanto lei me ne avesse dato la possibilità. Ma è stato molto più facile voltarmi le spalle e costruire il suo prezioso Data.
Noonien Soong: Tu sei stato il primo. Per me hai significato più di quanto abbia significato Data, ma non eri affidabile. I colonizzatori non erano "invidiosi" di te. Piuttosto, ti temevano. Tu non eri affidabile.
Data: Quindi io non sono meno perfetto di Lore.
Lore: Perché non mi ha semplicemente riparato? Questa era la cosa più ragionevole da fare.
Noonien Soong: Non era così semplice come vuoi credere. Il passo logico successivo era quello di costruire Data. In seguito, avevo in mente di tornare a te, di ripararti.
Lore: "Il logico passo successivo"! - [Su Lore] In tutti questi anni, mi sono tormentato per ciò che non aveva funzionato. Con tutte le tue complessità, Lore, le tue sfumature. L'emozione basica sembrava piuttosto semplice al confronto. Ma l'emozione si è rivoltata, si è ritorta e rimasta intrappolata dall'ambizione. (Noonien Soong)
Episodio 6, Sorelle
[modifica]Data stellare 44215.2
- William Riker: In ogni rapporto, c'è la possibilità del tradimento; ho paura che lei non fosse preparato, a questo.
Data: Lei era preparato, signore?
William Riker: Credo che nessuno lo sia mai.
Data: Allora è meglio non fidarsi mai.
William Riker: Senza fiducia, non c'è amicizia nè intimità: nessuno dei legami emotivi che fanno di noi quello che siamo.
Data: Eppure lei si è esposto a un rischio!
William Riker: E continuerò a farlo.
Episodio 7, Successione
[modifica]- Il klingon che uccide senza mostrare il proprio volto non ha onore. (K'mpec)
- Non è onorevole attaccare le persone deboli. (Worf)
- Attualmente, l'Enterprise annovera all'interno del suo equipaggio rappresentanti di ben 13 pianeti. Ognuno di loro ha delle tradizioni e dei valori individuali, e io li rispetto. Ma, come lei sa bene, tutti hanno scelto di servire la Flotta Stellare. Se uno qualsiasi di loro non potesse più svolgere il proprio dovere a causa dei costumi, degli usi del pianeta da cui proviene, si dovrebbe dimettere. (Jean-Luc Picard)
Episodio 8, Futuro imperfetto
[modifica]- È molto interessante l'importanza che gli umani danno al festeggiamento del loro compleanno, visto che è un giorno che non possono ricordare. (Data)
Episodio 10, La perdita
[modifica]- L'intuito umano e l'istinto spesso non sono sufficienti per colpire nel segno, ma di certo rendono la vita interessante. (Guinan)
Episodio 11, Una giornata di Data
[modifica]Data stellare 44390.1
- Dato che non sono soggetto a considerazioni di carattere emotivo, sono più simile a un vulcaniano che a un umano. Comunque, mentre il loro amore per la logica ha un certo fascino, trovo che la loro rigida filosofia sia in qualche modo limitata. (Data)
- Il tenente Worf è quello che potrei definire la mia anima gemella. Entrambi orfani, siamo stati salvati dagli ufficiali della Flotta Stellare. Per molti versi, tutti e due siamo ancora degli estranei nella società umana. (Data)
- Ricorro molto raramente alle cure del dottor Beverley Crusher, visto che il mio programma di manutenzione biomeccanico è autosufficiente. Ma l'ho osservata molto spesso mentre visita i suoi pazienti, e devo dire che da lei ho imparato molto sulle interazioni umane. (Data)
- Per molti versi, Deanna Troi è l'amica che capisco meno di tutti. La sua vita e i suoi compiti sono legati alla comprensione e alla percezione delle emozioni. Poichè io non ho emozioni, indubbiamente per lei sono un mistero, così come lei lo è per me. (Data)
- Anche se io sono androide, non escludo del tutto la possibilità che un giorno mi possa sposare. (Data)
- Credo di avere molto da offrire ad una eventuale compagna. Solo che non potremo invecchiare insieme, perché... Perché io non invecchierò. (Data)
- La disinvoltura e il senso dell'umorismo del comandante Riker mi affascinano. Credo che questo sia uno dei motivi per cui è così popolare fra l'equipaggio, e forse il suo successo in campo amoroso in parte è dovuto a questo. Ci deve essere un collegamento fra umorismo e sesso. (Data)
- Ci sono ancora molte emozioni umane che non capisco pienamente: la rabbia, l'odio, la vendetta; ma non ho confusioni riguardo al desiderio di essere amati, o al bisogno di amicizia. Queste sono cose che sono certo di capire. (Data)
- Se essere umano non significa solo nascere di carne e sangue, se è invece un modo di pensare, di agire e di sentire, allora spero di scoprire un giorno la mia parte di umanità. Fino ad allora, comandante Maddox, continuerò ad imparare, a cambiare, a crescere e a cercare di diventare migliore di quanto sia adesso. (Data)
Episodio 12, Un uomo ferito
[modifica]Data stellare 44429.6
- Worf: I cardassiani non hanno il senso dell'onore. Io non mi fido di loro.
Deanna Troi: Adesso sono nostri alleati, signor Worf. Dobbiamo fidarci.
Worf: La fiducia si guadagna. Non ci viene certo regalata. - Non è consigliabile stazionare troppo presso un confine cardassiano senza far conoscere le proprie intenzioni. (Jean-Luc Picard)
- Io penso che se una persona è stata in collera per molto tempo, a lungo andare ci si abitua. Diventa una situazione comoda, come un vecchio abito. E alla fine, diventa così familiare che la persona non ricorda che si può provare qualcos'altro. (Jean-Luc Picard)
Episodio 13, Il diavolo
[modifica]- Nelle mani di un artista dell'imbroglio, la paura può essere usata per creare l'obbedienza, lo sfruttamento, la resa incondizionata anche di un intero popolo. (Jean-Luc Picard)
Episodio 20, Q-Pido
[modifica]- Jean-Luc Picard: Il capitano di un'astronave non rivela mai i suoi sentimenti personali al suo equipaggio.
Vash: Questa è una regola della Flotta Stellare o è una regola che ti sei fatto da solo? - Q: Jean-Luc, come sono felice di rivederti. Ti trovo davvero in perfetta forma. Be'? Non startene lì impalato. Coraggio, dì qualcosa!
Jean-Luc Picard: Alzati dalla mia sedia!
Q: Oh, speravo in qualcosa di più carino, come: "Bentornato, Q. È un vero piacere rivederti, mio vecchio amico".
Jean-Luc Picard: Noi non siamo amici!
Q: Come sei cattivo, mon capitaine! - Q: Senza il tuo aiuto durante il nostro ultimo incontro, non sarei sopravvissuto. Mi sarei suicidato se non fosse stato per te.
Jean-Luc Picard: Facciamo tutti degli errori! - Jean-Luc Picard: Ho appena ricevuto la visita di Q.
William T. Riker: Q? Che cosa vuole da noi?
Jean-Luc Picard: Dice di voler fare qualcosa di gentile per me.
William T. Riker: Avverto l'equipaggio. - Q: Dormi da solo?
Jean-Luc Picard: Non sono in vena per le tue stupidaggini, Q.
Q: Avevo notato qualcosa di diverso. Sembri nervoso, preoccupato, quasi più piccolo. Pensavo che fosse colpa di quel tuo orribile discorso, ma mi sbagliavo.
Jean-Luc Picard: A qualsiasi gioco tu voglia giocare Q, dovrai aspettare fino a domani.
Q: Sai, riponevo grandi speranze in te, Picard. Pensavo che fossi un po' più evoluto del resto della tua specie. Ma ora mi rendo conto che sei debole come tutti gli altri. Oh, come mi addolora vedere il grande Jean-Luc Picard cadere in crisi per una donna!
Jean-Luc Picard: Quale donna?
Q: Non fare l'ingenuo con me, capitano. Ho assistito al tuo piccolo litigio con Vash, e non dimenticherò tanto presto l'angoscia dipinta sul tuo volto, lo sconforto. Se non ti conoscessi bene, avrei pensato che voi due foste già marito e moglie.
Jean-Luc Picard: Mi dispiace per te, ma la tua immaginazione ti sta prendendo la mano.
Q: Questa emozione umana, l'amore, è una cosa pericolosa, Picard. E, com'è ovvio, non sei preparato a gestirla. Vash ha messo in luce un tuo punto debole, il punto debole che io ho cercato per anni. Se l'avessi saputo prima, sarei apparso in veste di donna!
Episodio 21, Giustizia sommaria
[modifica]Data stellare 44769.2
- Il sangue dei klingon ormai è diventato acqua. L'alleanza con la Federazione ci ha lentamente trasformati in bambini piagnucolosi. I romulani sono forti e sono dei degni alleati. Non trasformano i klingon in codardi. (J'Dan)
- Jean-Luc Picard: Si rende conto di quello che sta accadendo, signor Worf?
Worf: [confuso] Signore?
Jean-Luc Picard: Questo procedimento... sembra quello di un processo sommario.
Worf: Non riesco a seguirla, signore.
Jean-Luc Picard: Cinquecento anni fa, gli ufficiali sedevano su un grosso tamburo sul campo di battaglia e facevano giustizia sommaria: decisioni rapide, punizioni severe! Gli appelli sempre negati. Chiunque fosse l'imputato, non aveva speranza.
Worf: Ma in questo caso noi sappiamo che c'è un traditore! J'Dan ha ammesso tutte le sue colpe.
Jean-Luc Picard: È vero, e risponderà del suo reato.
Worf: Tarses è ugualmente colpevole.
Jean-Luc Picard: Perché?!
Worf: Si è rifiutato di rispondere alla domanda sulle origini del nonno romulano.
Jean-Luc Picard: Questo non è un reato, Worf! E neppure possiamo concludere che è colpevole perché non ha risposto!
Worf: Signore, se un uomo non avesse paura della verità non esiterebbe a rispondere.
Jean-Luc Picard: Oh, no. Non possiamo permettere a noi stessi di pensarlo. Si ricordi che la settima garanzia è uno dei più importanti diritti riconosciuti dalla federazione. Non possiamo prendere uno dei principi fondamentali della Costituzione e ritorcerlo contro un cittadino!
Worf: Signore, la Federazione ha nemici sparsi dappertutto! Il nostro compito è quello di scovarli!
Jean-Luc Picard: [disgustato] Sì. È così che si comincia. Ma la strada dal legittimo sospetto alla paranoia dilagante è molto più breve di quanto si possa immaginare. Qui c'è qualcosa che non va, Worf. Non mi piace quello che siamo diventati! [si alza e lascia Worf, confuso e mortificato, seduto al tavolo] - Jean-Luc Picard: [rispondendo con calma alle deplorevoli accuse lanciategli] : Vede, ci sono delle parole che conosco fin da quando ero studente: "Con il primo anello è già formata la catena. Il primo discorso censurato, il primo pensiero proibito, la prima libertà negata ci incatena tutti irrevocabilmente". Queste parole furono pronunciate dal giudice Aaron Satie [Norah Satie lo guarda incredula], come giudizio e avvertimento: la prima volta che la libertà di un qualsiasi uomo venisse calpestata ne subiremo tutti il danno. Io temo che oggi, durante...
Ammiraglio Norah Satie: [si alza furiosa] Come si permette, Picard? Lei che ha osato accordarsi con i romulani, invocare il nome di mio padre per suffragare le sue argomentazioni di traditore. [Picard è imperturbabile] È un'offesa a tutto quello che più mi è caro. Sentire queste parole usate per sovvertire la Federazione Unita dei Pianeti. Tutti sanno che mio padre era un grande uomo. Il suo nome è sinonimo di integrità e principi. Lei infanga la nostra famiglia pronunciando il suo nome. Lui amava la Federazione, [l'Ammiraglio Thomas Henry guarda la donna con crescente disgusto] lei invece, capitano, la sta inquinando. E sta minacciando il nostro stesso modo di vivere. Io la smaschererò per quello che veramente è. Ho fatto cadere uomini più grandi di lei, Picard! [avendone abbastanza, l'Ammiraglio Thomas Henry lascia la stanza senza dire una parola, così Norah Satie capisce di aver appena distrutto la propria credibilità] Non ho nient'altro da aggiungere.
Sabin Genestra: Credo che dovremmo aggiornare l'udienza a domani mattina. [Tutti lasciano la sala a parte l'Ammiraglio Satie, scossa e umiliata] - Picard: Pensiamo di essere così progrediti: torture, supplizi degli eretici, roghi per le streghe sembrano storia antica; poi, senza neanche accorgersene, improvvisamente, torna la minaccia che tutto ricominci.
Worf: Io stimavo l'Ammiraglio; ho cercato di aiutarla. Non mi ero accorto che era profondamente ingiusta.
Picard: Signor Worf, i mascalzoni che si arricciano i baffi sono facili da individuare, quelli che si di rivestono di buone azioni invece sono i più difficili da smascherare.
Episodio 23, L'ospite
[modifica]Data stellare 44821.3
- Deanna: Non si può vivere l'amore se non si accetta il rischio del dolore.
Beverly: Non mi importa, darei qualsiasi cosa per non sentirtmi come mi sento ora.
Episodio 24, Con gli occhi della mente
[modifica]- Lei bestemmia bene, Picard. Dev'esserci del sangue klingon nelle sue vene. (Vagh)
Episodio 25, Programma: amore
[modifica]Data stellare 44932.3
- Il popolo klingon non intreccia relazioni amorosi. Conquista semplicemente quello che desidera. (Worf)
- Sarò molto felice di darle tutti i consigli possibili su come capire le donne. Quando ne avrò uno glielo farò sapere. (Jean-Luc Picard)
- "Tu non sei mia madre". Questa è la risposta più appropriata all'accusa di comportarmi in maniera strana. (Data)
- Ho approfondito lo studio sulle dinamiche interpersonali, e ho scoperto che un conflitto seguito da una distensione emotiva molto spesso rafforza il legame tra due persone. (Data)
- Jenna: Tu sei una persona così gentile e attenta, ho pensato che questo sarebbe bastato.
Data: E non è vero?
Jenna: No, purtroppo no: perché per quanto siamo vicini, io non sono veramente importante per te. Non completamente. Niente di quello che io possa fare o dire ti renderà mai veramente felice o triste... o ti colpirà in alcun modo.
Data: Mi sembra una supposizione valida. È evidente che le mie aspirazioni hanno superato la mie capacità di raggiungerle. Forse non sono così simile agli umani quanto desidererei esserlo.
Episodio 26, La via di Klingon: Parte 1
[modifica]- Non mi è stato forse insegnato che la pazienza, il più delle volte, è un'arma più efficace della spada? (Worf)
- Tu hai scelto di assumerti il peso di questa vergogna per il bene dell'Impero, e devi continuare a tenere fede a questa scelta come klingon. (Gowron)
- Non possiamo riacquistare il nostro onore agendo disonorevolmente. (Worf)
- Che ti succede, Worf? Che fai? Tremi dalla paura all'approssimarsi della lotta? Speri di evitare il combattimento con le tue ciance umane? O ascolti il grido del guerriero che ti chiama alla battaglia e alla gloria, se hai sangue klingon? (Gowron)
- Per diritto e tradizione io sono il solo ed unico capo. Chiunque si opponga a me è un traditore. (Gowron)
- Worf: A Khitomer, sono stato salvato da umani. Dei genitori umani mia hanno amato e allevato. Con gli umani ho passato quasi tutta la mia vita, a loro fianco ho combattuto. Ma sono nato e resto klingon. Il mio cuore appartiene a quel mondo, e sento nel sangue il grido del guerriero. Il mio posto è fra il mio popolo.
Jean-Luc Picard: Il fatto di essere l'unico klingon a prestare servizio nella Flotta Stellare l'ha distinta in modo speciale. Però quello che io ho trovato di unico e speciale in lei è stata la sua umanità: compassione, generosità, senso di giustizia, tutte le più belle qualità umane che lei ha preso e fatto sue, e che hanno fatto di lei l'uomo che mi onoravo di chiamare tenente Worf.
Quinta stagione
[modifica]Episodio 1, La via di Klingon: Parte 2
[modifica]- Kurn: Un klingon è tenuto a risolvere subito una question d'onore.
Worf: Un klingon deve mettere il bene dell'Impero al di sopra dell'orgoglio. - La scusante "io seguivo soltanto degli ordini" è servita a giustificare fin troppe tragedie nella nostra storia. La Flotta Stellare non vuole ufficiali che eseguono ciecamente gli ordini senza fare un analisi della situazione. (Jean-Luc Picard)
Episodio 2, Darmok
[modifica]- Io penso che la comunicazione sia una questione di pazienza, di immaginazione. Voglio sperare che anche in noi umani siano presenti a sufficienza queste qualità. (Jean-Luc Picard)
- Gilgameš, un re a Uruk. Lui era molto malvagio con i suoi sudditi. Allora loro si infuriarono, e dissero agli dei: "Mandaci un compagno per il nostro re, risparmiaci dalla sua pazzia". Enkidu, un uomo selvaggio dalla foresta, entrò in città e si combatterono nel tempio, combatterono per le strade. Gilgameš sconfisse Enkidu. Diventarono grandi amici: Gilgameš e Enkidu a Uruk. [...] I due amici andarono insieme nel deserto dove il grande toro del paradiso uccideva gli uomini a centinaia. Enkidu prese il toro per la coda, Gilgameš lo colpì con la sua spada. [...] Insieme lo sconfissero, ma Enkidu cadde a terra colpito dagli dei, e Gilgameš pianse lacrime amare, e disse: "Lui è stato il mio compagno nelle avventure e nelle avversità, e ora se n'è andato per sempre." (Jean-Luc Picard)
Episodio 3, Il guardiamarina Ro
[modifica]- I cardassiani ormai si sono abituati. Hanno problemi di terrorismo sin da quando hanno annesso la madre patria bajoriana 40 anni fa. (Kennely)
- Kennely: Sono il primo a sostenere che i bajoriani meritano comprensione. Cacciati dal loro pianeta dai cardassiani, costretti a vagare per la galassia senza sicurezza per il futuro, una tragedia.
Jean-Luc Picard: Su molti mondi dove siamo stati, vengono isolati e trattati come dei paria. - Jean-Luc Picard: Guardiamarina Laren, prego. Si accomoda.
Ro Laren: Guardiamarina Ro, signore.
Jean-Luc Picard: Come ha detto, scusi?
Ro Laren: L'usanza bajoriana vuole prima il cognome e poi il nome, quindi per favore si rivolga a me chiamandomi guardiamarina Ro.
Jean-Luc Picard: Mi dispiace, non lo sapevo.
Ro Laren: È normale che lei non lo sapesse. È un'usanza molto vecchia. Molti bajoriani accettano oggi la distorsione dei propri nomi per essere assimilati. Io invece no. - Ricordo di aver studiato tutto dell'antica civiltà bajoriana quando frequentavo il quinto anno. Era una popolazione di architetti e artisti, costruttori e filosofi quando gli umani non avevano ancora conquistato la posizione eretta. Adesso, purtroppo, vedo che la storia non li ha ricompensati. (Jean-Luc Picard)
- Keeve Falor: Siete spettatori innocenti. Lo siete stati per decenni mentre i cardassiani ci prendevano le nostre case, mentre violentavano e torturavano il nostro popolo nei modi più orribili, mentre eravamo costretti a fuggire.
Jean-Luc Picard: Purtroppo non ci fu possibile intervenire perché i fatti avvenivano all'interno dei confini dell'Impero cardassiano.
Keeve Falor: E la Federazione si è impegnata a non interferire mai con gli affari interni degli altri. Ma si rende conto di quanto è comodo? Fate orecchie da mercanti a quelli che soffrono solo perché sono aldilà di un confine. - Mi chiamo Guinan. Mi occupo del bar e ascolto. (Guinan)
- Quando avevo solo sette anni, mi fu messa una caramella in mano e fui portata dai cardassiani in una stanza in cui era seduto mio padre. Lui mi guardò con occhi che non avevo mai visto. I cardassiani cominciarono fargli delle domande e di fronte al suo silenzio io fui costretta a guardare mio padre che veniva torturato fino alla morte. E io ricordo di essermi vergognata di lui che piangeva e implorava pietà. Mi vergognavo della sua poca resistenza, mi vergognavo di essere bajoriana. Col passare degli anni, cominciai a capire quanto tutto questo fosse sbagliato, ma evidentemente ormai faceva parte di me. Io non voglio più vergognarmi delle mie origini, capitano. Lavoro per la Federazione, ma sono bajoriana. (Ro Laren)
Episodio 7, Il segreto di Spock: Parte 1
[modifica]- Ho dato a Spock il beneficio dell'esperienza, della logica. Lui non ascoltava. (Sarek)
- Dormirete alla maniera klingon e, come sapete, la nostra tradizione non prevede l'uso dei materassi. (K'Vada)
Episodio 8, Il segreto di Spock: Parte 2
[modifica]- [Su Sarek] Era un grande rappresentante del popolo vulcaniano e della Federazione. (Spock)
- Le mentalità chiuse tengono separati da secoli questi due mondi. Nella Federazione, ho imparato attraverso le mie esperienze a guardare i romulani con diffidenza. Si può vivere una vita con questa convinzione oppure cambiare idea. Scelgo quest'ultima strada. (Spock)
- Si può cominciare a cambiare il panorama con un solo fiore. (Spock)
- I romulani sono gente passionale. I vulcaniani impareranno ad apprezzare anche questa nostra qualità. (Pardek)
- I litigi con mio padre mi mancheranno, perché erano gli unici momenti in cui avevamo un rapporto. (Spock)
- Io ho sempre avuto idee del tutto diverse da quelle di mio padre. La capacità di vedere oltre la logica pura per lui era una debolezza. Io invece la considero la fonte di una forza straordinaria. (Spock)
- [Su Jean-Luc Picard] È notevolmente analitico e poco emotivo per essere un umano. (Spock)
- Data: Il capitano è da sempre il mio modello nel tentativo di essere più umano.
Spock: Più umano?
Data: Sì, ambasciatore.
Spock: Affascinante. Lei ha un intelletto molto efficiente, capacità fisiche superiori, nessun tipo di impedimento emotivo. Ci sono vulcaniani che per tutta la vita aspirano a raggiungere quello che è stato dato a lei da programma.
Data: Lei è metà umano.
Spock: Sì.
Data: Però ha scelto un modo di vita vulcaniano.
Spock: Esatto.
Data: Praticamente, lei ha abbandonato ciò che io ho cercato per tutta la vita. - L'unione del popolo vulcaniano con il popolo romulano non sarà conseguita con la politica o con la diplomazia, ma un giorno ci riusciremo, e lo affermo perché quello che ho visto in questi giorni è una garanzia. Su questo pianeta è già iniziata una inesorabile evoluzione verso la filosofia vulcaniana e, come i primi vulcaniani, queste persone lottano per conquistare una nuova luce. Probabilmente impiegheranno decenni o addirittura secoli per raggiungerla, ma la raggiungeranno, e io li devo aiutare. (Spock)
Episodio 9, Uno strano visitatore
[modifica]- Che succederebbe se una delle persone che ho salvato laggiù quando era bambino crescendo diventasse un nuovo Adolf Hitler o Khan Singh? Ogni studente di filosofia si è sentito fare questa domanda. Ma le ricordo che qui non stiamo assistendo a una lezione di logica temporale. Non è teorica, non è ipotetica, è reale. (Jean-Luc Picard)
- Ovviamente lei conosce la Prima Direttiva, secondo la quale non abbiamo nessun diritto di interferire nell'evoluzione naturale di mondi alieni. Io naturalmente ho giurato di rispettarla. Tuttavia, mi è capitato di disobbedire a quella direttiva in più di un occasione, perché pensavo che fosse la cosa più giusta da fare. (Jean-Luc Picard)
Episodio 10, L'onda soliton
[modifica]- Preferirei lottare contro 10 guerrieri balduk piuttosto che affrontare un bambino. (Worf)
- Quando ero un bambino più piccolo di te, persi i miei genitori, la mia famiglia, il mio popolo. Tutto quello che avevo mi fu strappato via, ad eccezione del mio senso dell'onore. Era l'unica cosa che mi era rimasto, l'unica cosa davvero klingon, e nessuno è mai riuscito a portarmela via. (Worf)
- Quando tu menti o rubi, non solo disonori te stesso, ma anche la tua famiglia. (Worf)
Episodio 11, Un eroe da imitare
[modifica]Data stellare 45397.3
- Data: Sono stato creato per superare le potenzialità umane, sia quelle mentali che quelle fisiche.
Timothy: Allora gli androidi sono migliori degli umani.
Data: "Migliore" è un termine altamente soggettivo. Io, per esempio, non ho la capacità di vivere esperienze emotive come gli umani. - Timothy: Non sei sempre felice di essere un androide.
Data: Ma io sono sempre un androide e nessuno può farci niente.
Timothy: Ma se potessi cambiare, lo faresti?
Data: Sì, spesso l'ho desiderato, è vero. Io studio attentamente gli umani e cerco di copiare il più possibile i loro comportamenti.
Timothy: Perché? Siamo più forti e intelligenti degli umani! Possiamo fare tutto meglio di loro!
Data: Ma io non posso sentirmi orgoglioso delle mie qualità e non riesco a provare gioia per i miei successi.
Timothy: Però noi non stiamo mai male come loro.
Data: Ti confesso che sarei anche disposto a stare male, qualche volta, se questo poi significasse poter gustare il mio dessert.
Episodio 12, Violenze mentali
[modifica]- Anche la Terra era un pianeta violento. A quel tempo, il caos minacciava la continuità della vita ma, come voi, ci siamo evoluti. Abbiamo trovato il modo migliore per controllare i nostri conflitti. Ma, in effetti, penso anche che nessuno possa negare che il seme della violenza resta sempre dentro ognuno di noi. Dobbiamo renderci conto che però quella violenza è comunque capace di distruggerci. (Jean-Luc Picard)
Episodio 13, Una società perfetta
[modifica]Data stellare 45470.1
- Troi: Lei non approva l'ingegneria genetica, vero?
Picard: Era una pessima strada, che per fortuna è stata abbandonata.
Troi: Alla colonia sembra che abbia avuto successo!
Picard: Hanno rinunciato alla loro umanità per questa manipolazione genetica. Gli stimoli della vita non sanno neanche cosa siano: la cieca curiosità, la scoperta di sé stessi, l'ignoto! Sono queste le cose che rendono la vita degna d'essere vissuta! Perlomeno per me. Non avrebbe senso vivere sapendo che il proprio futuro è già stato scritto, che i limiti sono già stati fissati da qualcun altro
Episodio 15, Gloria di potere
[modifica]- Morire per salvare la propria nave è il sogno di ogni klingon. (Worf)
Episodio 16, Questione di etica
[modifica]- Quando un klingon non è più in grado di affrontare i nemici da guerriero, quando diventa un peso per gli amici e per la famiglia, allora arriva il momento dell'hegh'bat, il momento di morire. (Worf)
- Toby Russell: Superprogettato. Anatomia klingon. Dunque, 23 costole, due fegati, otto cavità cardiache, pia madre neurale doppiamente rinforzata. Non ho mai visto tanta inutile sovrabbondanza in un corpo solo.
Beverley Crusher: Inutile ha detto? I klingon le chiamano brak'lul. Quasi tutte le funzioni vitali sono costruite in sovrabbondanza, nel caso che un organo o un sistema primario venisse a mancare.
Toby Russell: Ottimo progetto in teoria, ma in pratica ogni organo extra è un organo in più che rischia di danneggiarsi.
Episodio 17, Il diritto di essere
[modifica]Data stellare 45614.6
- Sono troppo stanca di mentire. Io mi sento femmina. Sono nata così, ho queste sensazioni, questi desideri, fin da quando sono nata; ma non mi cansidero un'anormale, non credo di essere malata perché ho queste sensazioni; non ho bisogno di essere aiutata quindi non ho nessun bisogno di essere curata. Quello di cui ho bisogno e di cui hanno bisogno tutti quelli che sono nati come me è la vostra comprensione e la vostra compassione. Non abbiamo un atteggiamento offensivo verso di voi eppure siamo disprezzati ed attaccati e questo solo perché siamo diversi. Ma quello che facciamo noi non è assolutamente diverso da quello che fate voi: noi parliamo e ridiamo, ci lamentiamo del lavoro, ci dispiace dover diventare vecchi, parliamo delle nostre famiglie, ci preoccupiamo del futuro e piangiamo l'uno sulla spalla dell'altro quando ci sentiamo persi. Tutte le attenzioni amorose e le affettuosità che vi scambiate sono esattamente uguali a quelle che ci scambiamo noi, però considerate noi dei perversi! Dei disadattati, dei criminali! Chi siete voi per arrogarvi il diritto di punirci? Che diritto avete di cambiare la nostra natura? Cosa vi fa pensare di poter costringere la gente ad amarsi solo come volete voi? (Soren)
- Un guerriero non lascia un amico ad affrontare il pericolo da solo. (Worf)
Episodio 19, Il Primo Dovere
[modifica]Data Stellare 45703.9
- Il primo obbligo di ogni ufficiale della Flotta Stellare è ricercare la verità, che sia scientifica o storica o personale. È il principio guida su cui la Federazione stessa è basata! Se non puoi trovarla dentro di te per alzarti e dire la verità riguardo ciò che è successo non meriti di indossare quell'uniforme. (Jean-Luc Picard)
Episodio 22, Un'amica immaginaria
[modifica]- Capita spesso che i grandi non credano a quello che non vedano. [...] Sono occupati da tante altre cose. [...] Per esempio, da quanto carburante ci vuole per rifornire un astronave, se devono andare in questo sistema stellare o in un altro, se le bambine devono andare a letto alle sette, o se possono rimanere alzate fino alle otto. Le loro teste sono piene di pensieri e non danno peso a quello che è importante per te e per me, come gli amici immaginari. (Guinan)
- Noi adulti spesso non ci soffermiamo a considerare quanto quello che diciamo e facciamo possa influenzare le opinioni dei giovani. Ma se ci stai giudicando come popolo, dal modo in cui trattiamo i bambini, e credo che non esista un sistema migliore, allora devi riuscire a capire quanto in realtà ci stiano a cuore. (Jean-Luc Picard)
Episodio 23, Io, borg
[modifica]- Data: I borg dipendono interamente dai computer. Il blocco dei sistemi li ucciderebbe.
Beverley Crusher: Penso che dovremmo valutare molte cose. Stiamo parlando dell'annientamento di un'intera razza.
Jean-Luc Picard: Che nella maggior parte dei casi sarebbe inconcepibile, ma a mio avviso i borg non ci lasciano alternative.
William Riker: In fondo, siamo in guerra.
Beverley Crusher: Non c'è stata nessuna dichiarazione ufficiale.
Deanna Troi: Non da parte nostra, ma certamente da loro. Ci hanno attaccati in ogni circostanza.
Jean-Luc Picard: Hanno dichiarato guerra al nostro mondo e vogliono assimilarci.
Beverley Crusher: Perfino in guerra esistono delle regole. Non si uccidono i civili indiscriminatamente.
William Riker: Non esistono civili fra i borg.
Jean-Luc Picard: Sono come un unico essere collettivo. Non c'è borg che sia più individuale di un vostro braccio o di una vostra gamba.
Beverley Crusher: È opinabile. - I borg non si alimentano con il cibo. I loro impianti sintetizzano organiche di cui hanno bisogno i loro tessuti biologici. (Beverley Crusher)
- Su un astronave borg, viviamo con i pensieri degli altri nelle nostre menti. Migliaia di voci sono continuamente con noi. (Tug)
- Geordi La Forge: Uno dei nostri compiti è studiare le altre specie.
Tug: Noi assimiliamo le altre specie, così possiamo sapere tutto di loro.
Geordi La Forge: Già... Lo so.
Tug: Non è più semplice?
Geordi La Forge: Forse sì, ma non è a nostro stile assimilare.
Tug: Perché?
Geordi La Forge: D'accordo, vediamo se lo capisci. Tutte le volte che parli di te stesso, usi la parola "noi". "Noi vogliamo questo, noi vogliamo quello". Non sai nemmeno lontanamente pensare a te stesso come un singolo individuo. Tu non dici mai "io voglio questo" oppure "io sono Tug". Noi invece siamo tutti completamente indipendenti. Io sono Geordi, io scelgo quello che voglio fare nella vita, io da solo prendo le decisioni che ritengo giuste. Per noi, perdere il senso dell'individualità sarebbe peggio che morire in preda a dolori lancinanti.
Tug: Quando tu dormi, non ci sono altre voci nella tua mente?
Geordi La Forge: No.
Tug: Ti senti mai solo?
Geordi La Forge: Sì, qualche volta. Ma è per questo che ho degli amici.
Tug: Amici?
Geordi La Forge: Certo. Qualcuno con cui parlare, che ha la pazienza a stare ad ascoltare, qualcuno che ti fa sentire meglio.
Tug: Come Geordi e Tug. - I borg assimilano intere civiltà, non singoli individui. (Tug)
Episodio 26, Un mistero del passato: Parte 1
[modifica]- Ho riflettuto spesso sulla mia mortalità, guardando quelli intorno a me crescere e invecchiare. Fino a questo momento, in teoria io avrei potuto vivere per un periodo di tempo illimitato, e sebbene ad alcuni possa piacere, a me serve soltanto a ricordarmi che sono artificiale. (Data)
Sesta stagione
[modifica]Episodio 4, Il Naufrago del Tempo
[modifica]Data Stellare 46125.3
- I capitani delle astronavi sono come i bambini. Vogliono sempre tutto subito, e che sia fatto a modo loro. Il segreto e darli solo ciò di cui hanno bisogno e non quello che vogliono. (Montgomery Scott)
- [Scotty è fuori dal Ponte Ologrammi]
Computer: Inserire il programma.
Montgomery Scott: L'androide al bar mi ha detto che puoi farmi vedere la mia vecchia nave. Forza, muoviti!
Computer: Dati insufficienti. Prego, specificare i parametri.
Montgomery Scott: L'Enterprise, mostrami la plancia dell'Enterprise, stupido ammasso di circuiti.
Computer: Ci sono state cinque navi della Federazioni con quel nome. Prego, specificare il numero di registrazione.
Montgomery Scott [lentamente]: NCC-1701, senza nessuna A, B, C o D.
Computer: Programma completato. Entrate quando volete.
Montgomery Scott [commosso, solleva il bicchiere e poi beve]: Questo è per voi, ragazzi. - Mai ubriacarsi se non si è pronti a pagarne il prezzo il giorno dopo. (Montgomery Scott)
- A bordo sono io il più alto in grado, ma in vita mia non ho mai voluto essere niente altro che un ingegnere capo. (Montgomery Scott)
- In tutto c'è qualcosa di affascinante. Bisogna soltanto scoprire dov'è nascosto. (Montgomery Scott)
Episodio 5, Sonni pericolosi
[modifica]Data stellare 46154.2
- Felis catus, così suona il tuo epiteto tassonomico, | Carnivoro per natura, quadrupede endotermico. | La tua vista, il tuo udito, il tuo olfatto superiore, | Ti hanno reso da sempre un provetto cacciatore. | Trovo così intriganti le tue subvocali oscillazioni, | Le tue armoniose esigenti comunicazioni | Che si accompagnano alla tua edonistica necessità | di essere accarezzato con affetto, simpatia e bontà. | La tua coda è essenziale alle tue acrobatiche evoluzioni | E spesso ci rivela il reale stato delle tue emozioni. | Senza di essa, come sarebbero i tuoi movimenti? | Certo meno facili, sicuramente meno eleganti. | Oh Spot, i tuoi complessi livelli di comportamento | Denotano un'apprezzabile capacità di ragionamento. | Io sono più che certo, Spot, che comprendi se ti dico | Che io ti considero un leale, un sincero, un vero, grande amico. (Data, "Ode per Spot")
- Capisco che non vuoi offendere i miei sentimenti ma ascolta, visto che io non ne ho, preferisco che tu sia sincero. La crescita di un'artista dipende molto alle critiche appropriate. (Data)
Episodio 6, Una vera Q
[modifica]- La vostra indiscutibile presunzione di guardiani della morale dell'universo mi suona come un'assurdità, Q. Non vedo nessuna prova che voi siate guidati da un superiore codice morale o da un altro codice, qualunque esso sia. Potete essere quasi onnipotenti, e non nego che i vostri straordinari trucchi sono davvero di molto effetto, ma in quanta moralità, io non ne vedo. Non ne ho alcun riscontro, Q. Metterei la moralità umana in confronto alla vostra in qualsiasi momento. E chissà? Forse è questa la ragione per cui vi affasciniamo tanto, perché il nostro insignificante contegno vi mostra un barlume dell'unica cosa che in realtà sfugge alla vostra onnipotenza: un centro morale. (Jean-Luc Picard)
Episodio 9, Il sapore della vita
[modifica]- Per un klingon, la barba è simbolo di coraggio. (Worf)
- Data: Qual è la definizione di "vita"?
Beverley Crusher: È una domanda davvero interessante. Perché me lo chiede?
Data: Sono alla ricerca di una definizione che mi consenta di verificare un'ipotesi.
Beverley Crusher: Beh, le posso dire che la definizione scientifica più accettata è che la vita è cio che consente alle piante e ad animali di alimentarsi per produrre energia, crescere, adattarsi all'ambiente circostante e riprodursi.
Data: In pratica, qualsiasi cosa che manifesti tali caratteristiche viene considerata vita?
Beverley Crusher: Generalmente sì.
Data: E che ne dice del fuoco?
Beverley Crusher: Il fuoco?
Data: Sì. Consuma carburante e produce energia, cresce e si riproduce anche. Secondo la sua definizione, sarebbe vivo.
Beverley Crusher: Il fuoco è soltanto una reazione chimica. Si potrebbe dire la stessa cosa della crescita dei cristalli, ma ovviamente non li consideriamo vivi.
Data: E che ne dice di me? Io non cresco e tantomeno mi riproduco. Eppure sono considerato vivo.
Beverley Crusher: Questo è vero. Però lei è unico.
Data: Mi chiedo se è proprio così.
Episodio 10, Il peso del comando: parte 1
[modifica]- Tutti i cardassiani sono come dei lupi in caccia della preda. Sono coraggiosi quando sono in branco e prudenti quando sono da soli, e hanno un bisogno istintivo di porsi in una posizione dominante se devono partecipare a una riunione sociale. (Edward Jellico)
Episodio 11, Il peso del comando: parte 2
[modifica]- Jean-Luc Picard: Quando i bambini imparano a perdere la fiducia negli altri, poi possono perderla in chiunque, compresi i loro genitori.
Gul Madred: Lei mi sorprende. Ha una mentalità così gretta, ed è anche un uomo estremamente arrogante. Cosa ne sa lei della storia cardassiana?
Jean-Luc Picard: So che una volta eravate un popolo pacifico con una ricca vita spirituale.
Gul Madred: E dove ci ha portato questa spiritualità? Milioni di persone sono morte di fame. I cadaveri non seppelliti hanno causato epidemie con conseguenze inimmaginabili.
Jean-Luc Picard: Da quando i militari hanno preso il potere, sono morte migliaia di persone.
Gul Madred: Ma noi diamo da mangiare al nostro popolo, abbiamo acquisito dei territori con le guerre, abbiamo sviluppato nuove risorse, iniziato un programma di ricostruzione, abbiamo dato a tutti l'opportunità di lavorare per l'unione. Questo è quello che i militari hanno fatto per i cardassiani. Ed è grazie a questo che mia figlia non rischierà mai di soffrire la fame.
Jean-Luc Picard: La sua pancia sarà piena, ma il suo spirito sarà vuoto. - La tortura non è mai stata un mezzo particolarmente affidabile per ricavare informazioni. Spesso, alla fine si rivela un veicolo di controllo, ma autodistruggente. È inconcepibile che venga ancora praticata. (Jean-Luc Picard)
Episodio 14, Il volto del nemico
[modifica]- I romulani sono molto morali, capitano. Hanno una certezza assoluta su cos'è giusto e cos'è sbagliato, su chi è amico e chi è nemico, un ristretto spazio morale che fornisce loro una chiarezza di propositi. (DeSeve)
- Lo scopo della Tal Shiar è di assicurare la lealtà. Sfidarla significa la prigione o la morte. (N'Vek)
Episodio 15, Una seconda possibilità
[modifica]- Voi mortali siete così ottusi. Perché ti ostini a credere che la vita e la morte siano concetti così statici e rigidi? (Q)
- Per favore, risparmiami le tue riflessioni egoistiche sul tuo ruolo essenziale nella storia. Niente di quello che farei qui causerà il crollo della Federazione o qualche catastrofe. A dire il vero, tu non sei così importante. (Q)
- Ci sono cose della mia gioventù di cui non vado fiero. Erano dei fili allentati, parti disordinate di me che avrei voluto rimuovere. Ma quando ho tirato uno di quei fili, ho praticamente distfatto la trama della mia vita. (Jean-Luc Picard)
Episodio 16, La voce del sangue: Parte 1
[modifica]- Tuo padre è una parte di te stesso per sempre. Sapere di tuo padre ti insegna a sapere di più su di te. Ecco perché non importa dove si trovi o cosa abbia fatto. (Worf)
Episodio 17, La voce del sangue: Parte 2
[modifica]- Non c'è posto nel mio cuore per la vergogna. (Worf)
- I klingon non cacciano perché hanno bisogno di cibo. La caccia è un rituale che ci ricorda da dove proveniamo. (Worf)
- Un klingon non fugge dalle battaglie che sta combattendo. (Worf)
Episodio 22, Sospetti
[modifica]- Un scienziato ferengi è già una contraddizione di per sé. (Reyga)
- Insultare l'onore di un klingon può essere estremamente pericoloso. (Kurak)
Episodio 23, Il ritorno di Kahless
[modifica]- Le domande sono il principio della saggezza, il marchio di un vero guerriero. (Worf)
- C'è soltanto rabbia e sete di sangue nelle vostre anime? È dunque questo quello che è rimasto nel cuore dei klingon? Noi non combattiamo esclusivamente per versare sangue, ma per arricchire lo spirito. Guardate noi: due guerrieri in lotta fra di loro che combattono per l'onore. Come potete non urlare perché tutti sentano: "Noi siamo klingon!" (Kahless)
- Ha mai combattuto un'idea? Non ha nessuna arma da distruggere, nessun corpo da uccidere. (Gowron)
- Tanto tempo fa, una tempesta si dirigeva verso la città di Quin'lat. La gente cercò riparo all'interno delle mura, tutti tranne un uome che invece restò fuori. Andai da lui e gli chiesi cosa stesse facendo. "Io non ho paura", mi rispose. "Non nasconderò mai la mia faccia dietro la pietra e la calce. Io resterò fermo ad affrontare il vento e saprò farmi rispettare da lui". Io rispettai la sua scelta ed entrai. Il giorno dopo, la tempesta arrivò e l'uomo fu ucciso. Il vento non ha alcun rispetto per uno stupido. (Kahless)
- Una volta ho avuto quella che può essere considerata una crisi spirituale. [...] Gli ufficiali che mi attivarono su Omicron Theta mi dissero che ero un androide, niente di più che una macchina sofisticata con forma umana. Tuttavia, compresi che se ero solo una macchina, non sarei mai stato nient'altro. Non sarei cresciuto oltre la mia programmazione. Lo trovai difficile da accettare, così scelsi di credere che ero una persona, che avevo la capacità di essere di essere di più che una collezione di circuiti e subprocessori. È una condizione che continuo a credere. [...] Ho fatto un salto di fede. (Data)
Settima stagione
[modifica]Episodio 5, L'arma perduta: parte 2
[modifica]- Tallera: [Sui vulcaniani] Immagino che lei sia a conoscenza della storia del mio popolo, prima che scoprissimo la logica, prima che scoprissimo la pace.
Jean-Luc Picard: Eravate molto simili alla mia gente, selvaggi, guerrafondai.
Tallera: Abbiamo avuto anche un'epoca in cui usavamo le nostre capacità telepatiche come un'arma, ed avevamo imparato ad uccidere con il pensiero.
Episodio 10, Una madre per Data
[modifica]- Parte dello sviluppo umano consiste nell'affrontare l'imprevisto, nel rischiare nuove esperienze, anche quando non quadrano con le idee preconcette. (Geordi La Forge)
- Juliana Tainer: Io avrei voluto farti femmina, ma tuo padre insistette per un maschio. Oh, ci furono discussioni infinite fino a quando cominciammo ad assemblarti.
Data: E come decideste?
Juliana Tainer: Oh, Noonien si presentò con la tua testa in mano e, con un aria innocente, disse che toccava a me decidere. Lui già sapeva come sarebbe andata a finire. E infatti ti aveva costruito a sua propria immagine. Che cosa avrei potuto dire? - Ritengo che sia durante le mie attività creative che mi avvicino di più a comprendere che cosa si prova ad essere umani. (Data)
Episodio 23, Una nuova vita
[modifica]- Shakespeare, come lei saprà, è vissuto tra la fine del Rinascimento e l'inizio dell'era moderna, e Prospero si trova in un mondo in cui i suoi poteri non servono più. (Jean-Luc Picard)
- Shakespeare adorava mescolare gli opposti, il passato e il futuro, disperazione e speranza. (Jean-Luc Picard)
Episodi 25-26, Ieri, oggi, domani
[modifica]- Il Worf che io ricordo dava più importanza a concetti come onore e lealtà che non a leggi e regolamenti. (Jean-Luc Picard)
- Lo so che voi dubitate di me, di voi stessi e anche della nave, ma vi posso assicurare che sebbene siamo stati insieme solo poco tempo, io ritengo che voi siate il miglior equipaggio di tutta la Flotta, e a ciascuno di voi io affiderei la mia vita. Quindi vi chiedo di fare un atto di fede e di seguirmi. (Jean-Luc Picard)
- Tutte le cose belle prima o poi finiscono. (Q)
- Quella è l'esplorazione che ti aspetta, non scoprire stelle o studiare le nebulose, ma esplorare a fondo le ignote possibilità dell'esistenza. (Q)
- Teresina semplice, niente jolly, e il cielo come limite. (Jean-Luc Picard)
Citazioni su Star Trek: The Next Generation
[modifica]- C’è una cosa che ho imparato dai miei anni a teatro e che mi sono portato in Next Generation. Sapete, non ci sono tasche nelle calzamaglie che si utilizzano nei ruoli teatrali classici, così come non ce ne sono nelle uniformi di Star Trek. Devi imparare a stare lì in piedi, senza ciondolare, senza poter mettere le mani in tasca. In questa serie vedrete come non mi tolgo quasi mai le mani di tasca, ora che posso usarle perché Picard indossa abiti civili. (Patrick Stewart)
- Quando andavano in onda i primi episodi io recitavo due volte al giorno alla Royal Shakespeare Company interpretando a ripetizione Oberon, Shylock, Antonio. Dopo la matinée e prima della serale, mi capitava qualche volta di guardare Star Trek in tv, prendendo il tè con i miei bambini. Qualche scena, non di più. Per cui, quando mi chiamò la produzione, arrivai totalmente impreparato sul set della serie tv The next generation. Ma forse è stato un bene: l'alone di leggenda non mi ha mai intimorito. (Patrick Stewart)
Altri progetti
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