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Randall Flagg

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Randall Flagg
AutoreStephen King
1ª app. inL'ombra dello scorpione
Ultima app. inLa Torre Nera
Interpretato da
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
Alter ego
  • Walter Padick
  • Walter o'Dim
  • Bill Hinch
  • Marten Broadclock
  • Rudin Filaro
  • Richard Fannin
  • Raymond Fiegler
  • Richard Fry
  • Robert Franq
  • Ramsey Forrest
  • Richard Freemantle
  • Russell Faraday
Soprannome
  • L'uomo in nero
  • L'uomo che cammina
  • Lo straniero senza età
  • L'uomo senza volto
  • Legione
  • Nyarlathotep
  • Anubi
  • Astaroth
Specieumano
SessoMaschio
Luogo di nascitaDelain
Poteriutilizzo della magia

Randall Flagg è un personaggio immaginario e il principale antagonista della serie La Torre Nera creato dallo scrittore horror statunitense Stephen King e riproposto in diversi romanzi, spesso con altri nomi o con le iniziali "R.F.".

«Aveva in animo niente di più e niente di meno che il rovesciamento totale della monarchia, una rivolta efferata che avrebbe fatto piombare Delain in un millennio di oscurità e anarchia.»

Flagg è descritto come uno stregone con poteri soprannaturali come la necromanzia, la profezia e l'influenza sulle persone. La sua prima apparizione è nel 1978 nel romanzo L'ombra dello Scorpione, dove assume il ruolo di antagonista. Altre apparizioni sono nel romanzo fantasy Gli occhi del drago e nella serie La Torre Nera con il nome Walter o'Dim. Il suo scopo principale è scatenare conflitti in genere per distruggere l'intera civiltà. Nel romanzo Gli occhi del drago cerca, ad esempio, di far cadere nell'oscurità la monarchia di Delain, mentre, ne L'ombra dello scorpione cerca di riunire gli scarti della società rimasti vivi all'epidemia, con scopi poco pacifici.

Il personaggio di Randall Flagg è conosciuto con diversi nomi all'interno delle opere di Stephen King, fra gli altri Nyarlathotep (un personaggio di Lovecraft). Molti dei suoi nomi hanno come iniziali le lettere "R.F.". Ne sono un esempio Richard Fannin, personaggio presente nel terzo volume della serie La torre nera dal titolo Terre desolate, e Rudin Filaro, che appare in un flashback sempre all'interno della serie La Torre Nera. Solitamente ha un aspetto molto comune, così come il suo vestiario, costituito solitamente da jeans, giacche in pelle e stivali da cowboy. Colleziona inoltre spille, che ama attaccare sopra i suoi vestiti. Fra queste, ve n'è una con il simbolo della pace, una con una faccia sorridente con un foro di pallottola in testa. Ne L'ombra dello scorpione indossa invece una spilla con uno Smiley giallo, una con un maiale morto con un cappello da poliziotto che chiede "Com'è il vostro porco?" (How's your pork?), e una con un bulbo oculare.

Il suo vero nome è Walter Padick, nato a Delain nel Medio-Mondo e figlio di Sam Padick, ma il nome che Flagg usa più spesso è quello di Walter o'Dim. A tredici anni fuggì di casa per una vita sulla strada, ma fu violentato da un vagabondo. Resistendo alla tentazione di tornare a casa strisciando, Walter invece si muove verso il suo destino; lui impara varie forme di magia acquisendo una quasi-immortalità. Dopo secoli di caos e distruzione Flagg attira le attenzioni del Re Rosso, che lo adotta come suo emissario. Flagg viene infine divorato da Mordred Deschain ne La Torre Nera, costretto telepaticamente a strapparsi gli occhi e la lingua.

Nella storia a fumetti "Il Mago", Walter sarebbe in realtà il figlio del demone Maerlyn, e quindi fratello dello spirito che abita la sfera rosa dell'Iride di Maerlyn. Viene inoltre rivelato che i due sono amanti, finché la sorella, gelosa dei suoi rapporti con Gabrielle Deschain, la madre di Roland, con una visione ne provoca la morte per mano di Roland, come raccontato ne La sfera del buio. Così Walter, furioso, la imprigiona all'interno della sua sfera per sempre. Sempre secondo il fumetto, Walter fu dato in affidamento a un mugnaio di nome Tom Padick per imparare la vita degli umani. Questo avvenne almeno mille anni prima degli avvenimenti narrati nella Torre Nera

Stephen King

Così Stephen King parla di Randall Flagg in un'intervista radiofonica del 1979:

«Randall Flagg rappresenta il vero male, quello che io negli ultimi vent'anni - o anche prima sino a Hitler - ho identificato come il vero male. È come Starkweather che mi faceva tanta paura quando ero piccolo. Leggevo le sue storie e la sua follia omicida ed ero veramente terrorizzato da quello che faceva. È in parte Charles Manson e in parte Charles Whitman, l'assassino del Texas, e anche Richard Speck, insomma un po' tutto quel tipo di gente. Quello che continua a impressionare è la loro stupidità associata a questi attimi di follia in cui qualcosa li possiede, il diavolo o Satana, qualunque cosa sia, poi sparisce come è venuto e ti ritrovi di fronte qualcuno che dice: «Davvero non so cosa ho fatto, non lo so». «Ma sei stato tu?» «Sì, sono stato io.» «Ma perché l'hai fatto?» «Non lo so. Non so perché l'ho fatto.»[1]»

Così in un'intervista del 1980, parlando del romanzo L'ombra dello scorpione:

«Molte persone sono rimaste deluse dal fatto che Randall Flagg sembra finire in niente. Ma a mio avviso, quella è l'essenza del male: non porta da nessuna parte. Credo che per la maggior parte delle persone ritenute veramente cattive quello che succede è che la forza del male le attraversi per un periodo per poi lasciarle svuotate, prive di tutto. Basta guardare quello che è successo a Charlie Starkweather o a Charlie Whitman, il tipo che è salito in cima a quella torre in Texas e ha fatto fuori un sacco di gente. Quando è tutto finito o si suicidano oppure li agguantano e di loro non rimane più nulla.[2]»

  1. ^ Richard Wolinsky e Lawrence Davidson, Interview with Stephen King, canale radio KPFA, 8 settembre 1979. In L'orrore secondo Stephen King, a cura di Tim Underwood e Chuck Miller, Milano, Arnoldo Mondadori, Editore, 1999. ISBN 88-04-46422-4, p. 47
  2. ^ Paul R. Gagne, Interview with Stephen King, Famous Monsters, aprile 1980. In L'orrore secondo Stephen King, pp. 134-135