Metaponto
Metaponto frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Provincia | Matera |
Comune | Bernalda |
Territorio | |
Coordinate | 40°22′17″N 16°48′40.39″E |
Altitudine | 4 m s.l.m. |
Abitanti | 1 028 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 75010 |
Prefisso | 0835 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | metapontini |
Patrono | San Leone Magno |
Cartografia | |
Metaponto (Μεταπόντιον in greco antico) è una frazione del comune di Bernalda, in provincia di Matera ed è una tra le più importanti località balneari della costa ionica lucana.
Ha circa 1 000 abitanti, che incrementano durante la stagione estiva. Sorge nella pianura a cui la città stessa dà il nome, il Metapontino, tra i fiumi Bradano e Basento.
Fino al 1930, anno in cui fu acquisita da Bernalda, Metaponto apparteneva al comune di Pisticci.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Metaponto deriva dal greco μετά (τόν) πόντον (metá (tón) pónton) che significa "al di là del mare".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini: Metapontion, Metapontum
[modifica | modifica wikitesto]Metaponto fu fondata da coloni greci dell'Acaia nella seconda metà del VII secolo a.C., su richiesta di rincalzo coloniale direttamente dalla madre patria, da parte di Sibari, per proteggersi dall'espansione di Taranto. Divenne molto presto una delle città più importanti della Magna Grecia.
Fonti antiche[1] riportano che Metaponto sarebbe stata fondata da ecisti differenti, tra cui l'eroe greco Nestore di ritorno dalla guerra di Troia, e che vi fossero state due Metaponto, una risalente appunto a quel tempo, ed un'altra achea, di età storica.
La ricchezza economica della città proveniva principalmente dalla fertilità del suo territorio, testimoniata dalla spiga d'orzo che veniva raffigurata sulle monete di Metaponto e che divenne il simbolo stesso della città e che essa inviava in dono a Delfi.
A Metaponto visse e operò, fino alla fine dei suoi giorni nel 495 a.C. circa, Pitagora che vi fondò una delle sue scuole.
Metaponto stabilì un'alleanza con Crotone e Sibari e partecipò alla distruzione di Siris nel VI secolo a.C. Nel 413 a.C. aiutò Atene nella sua spedizione in Sicilia.
Durante la Battaglia di Eraclea del 280 a.C. si alleò invece contro Roma con Pirro e Taranto.
Quando Roma vinse definitivamente la guerra contro Pirro, Metaponto fu duramente punita e alcuni esuli metapontini trovarono rifugio a Pisticci, unica città che era rimasta fedele a Metaponto durante la guerra. Altri esuli metapontini trovarono ospitalità a Genusium, l'attuale Ginosa.
Metaponto intanto subì uno sconvolgimento del tessuto urbano in seguito alla realizzazione, sul lato orientale della città, di un castrum, nel quale si insediò una guarnigione romana.
Nel 207 a.C. offrì ospitalità ad Annibale e i romani la punirono nuovamente, distruggendola. Divenne allora città federata riacquistando il suo splendore intorno al I secolo a.C.
L'espansione urbana della città continuò fino all'età romana.
Nel 72 - 73 a.C. la piana di Metaponto fu teatro del passaggio dell'esercito di schiavi e disperati guidati da Spartaco. Difatti i primi successi contro l'esercito di Roma permisero a Spartaco di raccogliere nuovi consensi, anche nella zona della Lucania, lo testimonia Plutarco: “molti mandriani e pastori della regione, che, gente giovane e robusta, si unirono ad essi”, e di agire liberamente saccheggiando Metaponto. È in quelle terre che Spartaco si incontrò con il pirata cilicio Tigrane (presumibilmente re Tigrane II) per organizzare il sospirato imbarco da Brindisi verso la Cilicia, poi fallito per il tradimento di quest'ultimo.
Ciò coincise con la decadenza e col progressivo abbandono della città, che venne lentamente ricoperta dai sedimenti alluvionali dei fiumi.
A poca distanza dalla città moderna è situata l'area archeologica di Metaponto con le sue rovine tra cui spiccano le celeberrime Tavole Palatine e il museo archeologico nazionale di Metaponto.
I resti lapidei, colonne, capitelli, travi e altri rinvenimenti della città di Metaponto negli anni sono serviti alla costruzione dei centri storici dei paesi dell'entroterra quali Bernalda, Montescaglioso, Ferrandina e Matera. Secondo Studi Istorici su la Magna Grecia e su la Brezia di Pier Nicola Leoni del 1862 (pag. 409), le colonne che ora sostengono le due navi minori del Duomo di Matera, si credono appartenere a questo tempio.
Medioevo ed età Moderna
[modifica | modifica wikitesto]Intorno il periodo alto medievale i siti archeologici di Metaponto hanno attraversato un lungo periodo di abbandono come testimoniato da studiosi e viaggiatori avvicendatisi nel corso dei secoli. L'area fu distrutta e fu infestata da paludi e malaria.
Età Contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Solo con l'avvento della Riforma Agraria iniziata negli anni '50 attuata dal Consorzio di Bonifica del Bradano e Metaponto e grazie agli archeologi di tutto il mondo i siti dell'antica Magna Grecia e Torremare ritornarorno in pieno splendore e gran parte dei reperti sono conservati nel Museo archeologico nazionale di Metaponto[2]. Metaponto divenne una fiorente località balneare che gli abitanti del luogo denominarono la California del Sud Italia[3].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Il culto e la festa di San Leone Magno
[modifica | modifica wikitesto]San Leone Magno è il patrono di Metaponto. A lui è dedicata una piccola Chiesa non più utilizzata del complesso fortificato di Torremare. Dopo le opere di bonifica è stata costruita una nuova Chiesa Parrocchiale intitolata al Santo. Secondo la tradizione il culto di San Leone Magno a Metaponto ha origine nel Medioevo con lo sbarco sulla costa ionica di gruppi di monaci bizantini costretti a migrare dall'Oriente. Il territorio di Metaponto era disabitato e quindi favorevole alla vita di preghiera solitaria. Metaponto è stata una località di grande importanza nel periodo della Magna Grecia ed ha conservato una millenaria radice ellenica dimostrata dal culto cristiano diffuso dai Monaci orientali. Anticamente gli abitanti di Metaponto e Bernalda appartenenti alla classe contadina hanno associato il culto dell'acqua, elemento necessario per la sopravvivenza, alla fede verso San Leone Magno. Giunti al luogo denominato popolarmente "U Pilacc", come rito propiziatorio i contadini appoggiavano la statua del Santo sulla sponda dell'abbeveratoio e spruzzavano l'acqua. Attualmente ha luogo La Festa Patronale di San Leone Magno a Metaponto celebrata con un triduo organizzato dal Comitato Festa San Leone Magno e dai gruppi parrocchiali. Le celebrazioni ricadono nella stagione estiva per permettere la partecipazione di un maggior numero di fedeli per il grande afflusso dei turisti. La manifestazione si articola in quattro momenti fondamentali:
- Celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale di San Leone Magno.
- Prelievo dell'effige del Santo dalla Parrocchia;
- Pellegrinaggio dell'effige di San Leone Magno all'interno di tutte le strutture ricettivo-turistiche della zona del Lido di Metaponto;
- Traversata in mare dell'effige di San Leone con la rievocazione finale dello sbarco dei monaci bizantini, portatori di fede e lavoro nella terra di Basilicata;
- Processione di San Leone Magno Papa e corteo che rievoca lo storico incontro tra San Leone Magno e Attila avvenuto nel 452 a Salionze, frazione del Comune di Valeggio sul Mincio (VR). Per rievocare l'avvenimento sono presenti cavalieri difensori del Papa e cavalieri con costumi ed elmi che richiamano gli Unni. Il numero dei figuranti varia annualmente ed è particolarmente difficile a causa delle elevate temperature estive.
Infine al termine delle celebrazioni hanno luogo spettacoli pirotecnici.
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Prelievo della statua di San Leone Magno dalla Parrocchia del borgo.
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Processione al lido di Metaponto
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Traversata in mare della Statua di San Leone Magno
Economia e Ricerca
[modifica | modifica wikitesto]Agricoltura
[modifica | modifica wikitesto]Metaponto ha come motore economico lo sviluppo del settore primario. Da un'agricoltura di tipo familiare attualmente si sono sviluppate aziende e consorzi che riuniscono le aziende e sono finalizzati al commercio nazionale ed europeo dei prodotti ortofrutticoli, in particolare le fragole[3].
Attività di ricerca
[modifica | modifica wikitesto]Il Centro Ricerche Metapontum Agrobios è impegnato in attività per lo sviluppo ed il trasferimento dell'innovazione in agricoltura e nel sistema agro-industriale attraverso progetti di ricerca e servizi agronomici ed analitici con approcci propri delle biotecnologie vegetali. Dal 2013 la gestione è stata affidata all'Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (Alsia)[4][5].
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Metaponto dispone di propria stazione ferroviaria, posta sulla linea Taranto-Reggio Calabria, e origine della linea Battipaglia-Potenza-Metaponto.
Strade
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Metaponto è attraversato dalle strade statali 106 Jonica e 407 Basentana e dalla ex strada statale 175 della Valle del Bradano
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]- La Società Sportiva Italica Metaponto ha giocato nel campionato di terza, seconda e prima categoria lucana.
- A Metaponto ha trascorso l'infanzia il calciatore Simone Zaza.
Beach volley
[modifica | modifica wikitesto]- Durante la stagione estiva in numerosi campi presenti si tengono tornei amatoriali di beach volley.
Ciclismo
[modifica | modifica wikitesto]- Il 23 maggio 1996 Metaponto è stata sede di partenza della 5ª tappa del Giro d'Italia 1996 con destinazione Crotone, che si è conclusa con la vittoria di Ángel Edo.
Galleria d'immagini
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Mappa di Metaponto
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Parrocchia di San Leone Magno a Metaponto Borgo
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Parrocchia di San Leone Magno a Metaponto Borgo
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Parrocchia di San Leone Magno a Metaponto Borgo
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Parrocchia di San Leone Magno a Metaponto Borgo
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Parrocchia di San Leone Magno a Metaponto Borgo
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Scultura - l'Alessidamo dell'artista lucano Donato Linzalata
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Tratto di spiaggia
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Fontana
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Tratto di lungomare
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Tratto di spiaggia con duna costiera che crea dislivello
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Veduta dell'area archeologica
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Particolare delle Tavole Palatine
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Statua di Pitagora
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Strabone, VI, 1, 15 (C 264-265)
- ^ Home Page, su Museo di Metaponto. URL consultato il 17 maggio 2024.
- ^ a b Metapontino, metà frutta metà archeologia, a tutto mare (PDF), su ediagroup.it.
- ^ Centro di Ricerche Metapontum Agrobios, su oldwww.alsia.it. URL consultato il 17 maggio 2024.
- ^ Alsia, su sassilive.it.
- ^ https://www.materanews.net/metaponto-in-festa-per-il-suo-patrono-san-leone-magno-dottore-dellunita-della-chiesa-ecco-il-programma-delle-celebrazion/
- ^ https://www.emmenews.com/nel-segno-pitagora-gemellaggio-matera-metaponto/
- ^ https://ilcaleidoscopio.net/2019/03/ufficiale-il-gemellaggio-tra-samos-e-metaponto-per-questultima-avviata-la-procedura-unesco/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ettore M. De Juliis, Metaponto, Bari, Edipuglia, 2001, ISBN 88-7228-300-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Basilicata
- Costa jonica lucana
- Magna Grecia
- Metapontino
- Dialetto metapontino
- Lago Salinella
- Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto
- Stazione meteorologica di Bernalda Metaponto
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Metaponto
Controllo di autorità | VIAF (EN) 125598558 · LCCN (EN) n88208577 · J9U (EN, HE) 987007567480605171 |
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