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Comunità montana Val Ceronda e Casternone

Coordinate: 45°10′N 7°30′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Comunità montana Valli Ceronda e Casternone
ex comunità montana
Comunità montana Valli Ceronda e Casternone – Veduta
Comunità montana Valli Ceronda e Casternone – Veduta
La Val Ceronda vista dall'alto
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Provincia Provincia di Torino
Amministrazione
CapoluogoGivoletto
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°10′N 7°30′E
Superficie90,17[1] km²
Abitanti
ComuniFiano, Givoletto, La Cassa, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Sito istituzionale
I comuni che formavano la Comunità Montana

La Comunità montana Val Ceronda e Casternone è stata un comprensorio montano che raccoglieva 6 comuni della provincia di Torino.[2] Era una delle più piccole comunità montane del Piemonte.

Geografia fisica

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La comunità montana si trovava nella fascia pedemontana compresa tra la Val di Susa e le Valli di Lanzo; le due brevi vallate comprese nei suoi confini, la Val Ceronda e la Val Casternone, sono tributarie del bacino idrografico della Stura di Lanzo.

Edificio sede della ex-Comunità Montana Val Ceronda e Casternone.

La comunità montana fu fondata nel 1973.[3] In seguito alla riforma sulla riduzione delle Comunità montane, è stata accorpata alla Comunità montana Valli di Lanzo col nome Comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone.

Suo scopo principale era quello di favore lo sviluppo dei comuni coinvolti nella salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale proprio.

Rispetto ad altre Comunità montane piemontesi quella delle valli Ceronda e Casternone risultava tra le meno marginali: in una graduatoria elaborata dalla Regione Piemonte tra le 48 Comunità per marginalità si collocava infatti al 40º posto.[2]

La sua sede si trovava a Givoletto.

  1. ^ Sito istituzionale del comune di Givoletto (www.comune.givoletto.to.it)
  2. ^ a b INSEDIARSI IN VAL CERONDA E CASTERNONE SCHEDA INFORMATIVA, febbraio 2008; vedi:www.regione.piemonte.it Archiviato il 26 febbraio 2015 in Internet Archive.
  3. ^ Studi piemontesi, Volume 34; ed. Centro studi piemontesi, anno 2005

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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