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Bolero latino americano

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Bolero latino americano
Origini stilisticheContradanza
Habanera
Danzón
Origini culturaliCuba
Strumenti tipiciVoce
chitarra
maracas
clave
Popolaritànato all'inizio del XIX secolo, il genere godette di massima popolarità tra il 1935 e il 1965.
Sottogeneri
Bolero cha cha cha - Bolero son - Bolero ritmico - Bachata - Bolero ranchero - Bolero moruno
Generi derivati
Balada romántica
Generi correlati
Son montuno - Son cubano - Flamenco

Il bolero è un genere musicale con radici spagnole, reinventato nei paesi latinoamericani della zona Caraibica, tra cui Cuba, Porto Rico, il Messico, il Venezuela, la Colombia ed il Perù. Anche se si crede che abbia origini europee, oggi il vero bolero è considerato quello cubano. Infatti insieme a Son, Mambo, Rumba, Cha cha cha e molti altri è uno dei maggiori esponenti e rappresentanti della musica cubana e caraibica in generale.

Sembra che l'origine del bolero si debba ricercare nella contradanza, ballo del Settecento. A partire dal 1830 il genere assunse caratteristiche proprie del danzón e dell'habanera, generi nati durante l'Ottocento a Cuba[1]. L'habanera è senza dubbio la maggiore responsabile delle caratteristiche attuali del genere, dato che è tra quelli ad esso più vicini. A partire dal 1893 si fa incominciare il bolero che si conosce attualmente nei paesi di lingua spagnola. La prima strutturazione musicale precisa del genere, la dobbiamo a José Sánchez e Nicolás Camacho.

Espansione e cambiamenti

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Nei primi cinquanta anni del Novecento, la popolarizzazione del bolero si deve a vari fattori, cangianti da paese a paese. In Messico i suoi principali traini furono l'influenza dell'opera lirica italiana e dell'operetta spagnola (chiamata Zarzuela), insieme ad uno sviluppo autonomo dell'habanera. In Porto Rico la sua forza fu molto maggiore, grazie all'influenza della musica cubana. Per quanto riguarda il resto del continente americano, il genere attecchì in maggior o minor misura a seconda della sua maggior o minor somiglianza con generi tipici dei vari paesi avendo come principali divulgatori in Perù, Ecuador e Colombia le tournée di artisti messicani e cubani, e negli altri paesi la radio e i dischi in vinile. L'ultima fase della sua popolarizzazione riguardò altri paesi del sud del continente, come il Brasile e il Venezuela.

Origini e storia

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Sull'origine del bolero esistono diverse teorie, la maggioranza delle quali lo fanno nascere in Europa. Così si suppone che questo genere sia nato in Spagna, come danza veloce, probabilmente eseguita dai gitani, come dimostrerebbe il nome, derivato dal verbo "volare", azione a cui spesso fanno pensare alcuni movimenti delle danze zingare, rapidi ed acuti. Inoltre, se fissiamo la nostra attenzione sulla strumentazione usata per l'esecuzione delle musiche zingare spagnole, notiamo la presenza di chitarre e casse di legno (chiamate "cajones"), il cui ruolo è percussivo, oltre all'uso del palmo delle mani, detto anche "palmeo" Con questa strumentazione il bolero arriva in America Latina, specialmente a Cuba, dove la fusione con i ritmi africani della zona caraibica ha dato come risultato il ritmo fortemente cadenzato del bolero attuale, suonato tradizionalmente con chitarre e percussioni, come bonghi, maracas, claves, congas e tumbadoras. Si suppone comunemente che il primo bolero composto nella forma attuale sia stato scritto a Santiago di Cuba nel 1886 da José Sánchez, con il titolo di "Tristeza". Anche se tra gli studiosi non vi è concordia sull'effettiva data di composizione del brano, ciò che importa è che esso è considerato il primo bolero accompagnato con la cosiddetta formazione classica, ossia da chitarre e percussioni. Così si ebbe l'evoluzione del bolero da musica di cantine e circoli a musica da serenata. Il tocco romantico così acquistato permise al genere prima di toccare tutte le classi sociali, poi, grazie alla radio, di diventare universale; successivamente, grazie ai dischi acetati e di vinile, di diventare duraturo. Tra i generi musicali cubani divulgati dalle radio, oltre al bolero, sono da ricordare: il son, il danzón, la guaracha, il mambo, il Cha cha cha, che spesso si sono fusi con il bolero stesso, dando origine a sottogeneri come: bolero rítmico, bolero cha cha cha, bachata (o bolero domenicano), bolero ranchero (frutto della fusione tra il bolero e lo stile dei Mariachi messicani), bolero moruno (bolero influenzato dallo stile flamenco). Tra le cause della maggior popolarità del bolero a partire dagli anni trenta, si deve citare l'inaspettata morte di colui che molti tuttora considerano il miglior interprete di tango, l'argentino Carlos Gardel, avvenuta nel 1935. Inizialmente il bolero fu accompagnato da terzetti di chitarre, per passare alle orchestre tropicali che lo inserivano in repertorio, pur non specializzandovisi; successivamente (nel trentennio 1935-1965 si ebbe alternanza tra orchestre di stile big band e ensemble sinfonici. In questo periodo il bolero domina lo spettro musicale ispanoamericano: prima tramite la radio (con programmi in diretta), poi con i dischi (prima acetati, poi con le varie forme di vinile), arrivando successivamente al cinema ed alla televisione. I principali centri di produzione ed interpretazione del genere sono il Messico e Cuba, ma di grandi interpreti e compositori se ne trovano in ogni paese di lingua spagnola, oltre che in Brasile. Tra i fattori che contribuirono alla grande popolarità del genere in tutta l'America Latina, oltre alla diminuzione della popolarità del tango, va ricordato innanzitutto il relativo isolamento in cui visse il continente tra le due guerre mondiali, restando completamente fuori dall'ondata di influenze nuove che provenivano dagli Stati Uniti (come il fox trot) o dall'Europa (come il paso doble. In queste condizioni il bolero poté svilupparsi senza contrasto. Va anche detto che il successo del bolero fu aiutato dai numerosi regimi militari sparsi sul territorio continentale, che erano interessati a dare alla gente uno spasso che le permettesse di scordarsi della politica. È per questo che l'era dorata del bolero è associata alle dittature degli anni cinquanta. Anche il cinema, tramite l'idolatria dei suoi interpreti, permise al bolero di avere una popolarità enorme. Dopo la seconda guerra mondiale il continente sudamericano si integrò nel mondo competitivo e cosmopolita, ed il bolero decadde. Il suo posto di musica romantica per antonomasia fu occupato dai brani leggeri, come il posto delle guarachas e del Cha Cha Cha fu occupato dal Rock and roll. Non si può dire però che il bolero sia morto, anche se la sua sfera d'influenza si ridusse ai suoi estimatori ed interpreti storici, d'età già avanzata. Oltretutto non va scordato che la musica leggera ispanoamericana, nel suo modo d'affrontare i sentimenti, è stata sempre influenzata dal bolero. Si può addirittura affermare che composizioni di artisti come Armando Manzanero o Marco Antonio Muñíz siano boleri con arrangiamenti pop. Si può quindi dire anche che l'operazione di rivitalizzazione del genere compiuta dapprima da José Feliciano (che nella seconda metà degli anni sessanta ottenne grandissime hit in tutta l'America latina con la rivisitazione pop con influenze blues di centinaia di vecchi bolero) e in anni recenti da Luis Miguel, anche se gode di una certa autonomia, è frutto di un ambiente precedente pieno di romanticismo, eredità dell'età gloriosa del bolero.

Tra i sottogeneri si possono ricordare il Bolero-son, sviluppato fra il 1927 ed il 1928, e la tristeza, caratterizzata da testi sulla vita quotidiana

Decadenza e rivitalizzazione

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Tra gli anni sessanta e settanta si ha l'ascesa di generi come il rock e la musica leggera, quindi il bolero entra in un periodo in cui i suoi testi sono abbastanza mediocri e la sua popolarità declina. Negli anni ottanta, invece, il genere torna a godere di grande popolarità, grazie al suo completo rinnovamento, che lo farà tornare ai fasti del passato.

Ciononostante, gruppi come i Deep Purple conclusero il disco Burn col bolero A200.

  1. ^ (FR) Last Night in Orient- LNO ©, Boléro cubain, su Last Night in Orient. URL consultato il 24 dicembre 2021.

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