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Enrico Nardi

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Nardi e Giovanni Michelotti a destra, con la Plymouth Silver Ray del 1960

Enrico Nardi (Bologna, 31 gennaio 1907Torino, 23 agosto 1966) è stato un pilota automobilistico e designer italiano fondatore dell'omonimo produttore di volanti classici e sportivi.[1]

Ha lavorato per l'azienda Lancia tra il 1929 e il 1937 nel reparto camion e come pilota automobilistico e, più tardi, come consigliere di Vincenzo Lancia. È stato abbastanza vittorioso come pilota fino al 1932,[2] quando, assieme ad Augusto Monaco, ha creato la Nardi-Monaco Chichibio.[3]

Nardi stesso ha gareggiato nella Mille Miglia, condividendo una Fiat 508 Balilla con J. McCain nel 1935 e con M. Trivero nel 1936, così come una Lancia Augusta Berlina con Vittorio Mazzonis nel 1937 e una Lancia Aprilia Speciale nel 1938 con Pier Ugo Gobbato (1918-2008), il figlio del direttore generale dell'Alfa Romeo Ugo Gobbato.[4]

Lavorando alla Scuderia Ferrari dal 1937 al 1946, Nardi è diventato conosciuto per aver preparato la Fiat 508 (telaio per la Auto Avio Costruzioni 815 del 1940) e averne compiuto lo sviluppo a seguito del design di Massimino;[3] ha anche guidato una 815 con il proprietario Lotario Rangoni nella Mille Miglia del 1940.

Una Nardi-Danese del 1947

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, lui e Renato Danese hanno fondato un'officina in Via Vincenzo Lancia a Torino, costruendo auto da corsa, prototipi e design speciali per piccole serie.

Nardi ha corso nelle monoposto nella corsa in salita Coppa d'Oro delle Dolomiti, vincendo nel 1947 e 1948. Il pilota si è anche iscritto con tre piloti nella Targa Florio del 1952, ma non riuscì a terminare la gara

Nardi & C. S.a.S.

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Replica dei volanti realizzati per la Ferrari tra il 1959 e il 1965

La sua officina è stata fondata in Via Lancia nel 1951, focalizzandosi su prototipi ed equipaggiamenti di "tuning".

Alcuni suoi prototipi sono:

Volanti e componenti

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Officine Nardi ha cessato di lavorare con prototipi automobilistici verso la fine degli anni '50 e si è specializzata in componenti che migliorano la velocità come collettori, alberi a gomiti, alberi a camme. L'officina è diventata famosa per il volante Nardi, inizialmente nel 1951 usando la noce ma principalmente usando il legno di mogano africano. Il volante Nardi è stato montato la prima volta su una Pegaso 1952.[13]

Nardi ha anche prodotto delle conversioni per una leva del cambio nei modelli Peugeot 403 e 404.

Enrico Nardi è morto per sepsi causata da gas di un tubo di scappamento;[14] dopo di lui la sua officina è stata gestita da Barbero (1966-69) e Iseglio. Il marchio Nardi è stato in seguito acquisito dalla Personal, e fa oggi parte del gruppo Nardi-Personal[15].

  1. ^ Rick McBride, A Visit With the Inventor of the Wheel, su theautochannel.com.
  2. ^ Setright, L. J. K., "Nardi: The Italian Miniaturist" Volume 13, p.1491.
  3. ^ a b Setright, P.1491..
  4. ^ Pier Ugo e Ugo Gobbato. Due vite per l'Automobile (PDF), su aisastoryauto.it.
  5. ^ Storiche: la prima di Enzo, su ff1.it.
  6. ^ 8W - Why? - Rear-mounted engines, su forix.com. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  7. ^ WebCite query result, su geocities.com. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2009).
  8. ^ Stefan Dierkes (29 April 1956). "pietro-frua on 1950 vehicles". Pietro-frua.de. Retrieved 24 April 2011..
  9. ^ (EN) Carlo Mollino honoured, su italiaspeed.com. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  10. ^ a b Nardi Blue Ray, su simpsondesign.net. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2011).
  11. ^ La Fiat Nardi 750 del 1956: disegno di Michelotti e carrozzeria Vignale, su facebook.com.
  12. ^ Formula Vee in South Africa, su formulaveesa.org.za. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2007).
  13. ^ The Art of Driving ... Nardi Wheels, su nardiwheels.com. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2007).
  14. ^ History, su geocities.com. URL consultato il 31 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2009).
  15. ^ (EN) Giuseppe Savino, History, su Nardi-Personal SpA. URL consultato il 19 novembre 2022.

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