Vuoto 3
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Nel XVIII secolo, l’idea di fedeltà come virtù comincia a essere messa in
discussione, e l’amore viene analizzato in modo critico. Manon, infatti, manca
di questa costanza: colei che avrebbe dovuto essere la fonte di felicità per
Des Grieux si rivela la sua rovina. A un certo punto, Manon stessa pone una
domanda chiave: “Perché dai troppa importanza alla fedeltà del corpo? Io
voglio quella del cuore.” Questo rappresenta un rimodellamento dei valori
amorosi: Manon introduce un nuovo tipo di patto di coppia, in cui la fedeltà
sica non è più l’unico valore essenziale.
Evoluzione culturale: Nel regno di Luigi XIV, un discorso simile non avrebbe
avuto riscontro culturale, poiché i valori come la fedeltà e l’onore erano
ancora considerati pilastri della società. Tuttavia, nel romanzo di Prévost, i
personaggi non sono presentati come modelli di virtù, ma in un modo che
permette al lettore di comprenderne le motivazioni. Il ritmo sfrenato della
narrazione coinvolge il lettore, spingendolo a simpatizzare per le scelte dei
protagonisti, nonostante siano lontane dai valori tradizionali.
Alla ne, sarà Manon stessa a far arrestare Des Grieux, che passerà sei mesi
chiuso in casa, periodo durante il quale riconsidera il suo desiderio di
intraprendere la carriera ecclesiastica. L’amico Tiberge lo va spesso a
trovare, vedendo in lui un grande potenziale per la redenzione e cercando
di riportarlo verso la virtù.
Tiberge rappresenta una sorta di “coscienza esterna” per Des Grieux. Gli si
rivolge come un conseiller sage (consigliere saggio), cercando di riportarlo
sulla retta via senza giudicarlo. Tiberge prova empatia per l’“égarement”
(smarrimento) di Des Grieux, sottolineando che i piaceri sono ef meri e, a
causa loro, la casa in cui Des Grieux vive è ormai una “prigione”. Questa
visione morale ri ette il pensiero di Pascal sul divertissement, ossia la vanità
e l’inutilità dei piaceri come distrazione dalle verità esistenziali. Sebbene
Tiberge non rappresenti un’ottica giansenista, incarna comunque la morale
cattolica tradizionale.
Per Des Grieux, i piaceri non sono vani: al contrario, egli è attratto dai piaceri,
anche se comprende che resistervi è compito della ragione. Questo lo
distanzia sia dal sistema giansenista, dove la natura umana è
intrinsecamente peccaminosa, sia dalla visione cattolica tradizionale
rappresentata da Tiberge.
Prévost, attraverso la voce di Des Grieux, descrive l’animo umano come una
“campagna isolata, senza punti di riferimento”. In mancanza di luce, proprio
come accade nelle campagne buie del tempo, l’uomo si sente colto da un
“orrore segreto” che non riesce a superare nché non riesce a osservare
attentamente i dintorni. Questa immagine metaforica ri ette la condizione di
smarrimento interiore di Des Grieux, che passa da uno stato psichico all’altro
senza transizioni, sottolineando la discontinuità della sua coscienza.
«Le Ciel me t naître une idée, qui arrêta mon désespoir. Je crus qu'il ne me
serait pas impossible de cacher notre perte à Manon, et que par industrie, ou
par quelque faveur du hasard, je pourrais fournir assez honnêrement à son
entretien, pour l'empêcher de sentir la nécessité. J'ai compté, disais-je pour
me consoler, que vingt mille écus nous suf raient pendant dix ans:
supposons que les dix ans soient écoulés, et que nul des chengements que
j'espérais ne soit arrivé dans ma famille. Quel parti prendrais-je ? Je ne le
sais pas trop bien, mais ce que je ferais alors, qui m'empêche de le faire
aujourd'hui ? Combien de personnes vivent à Paris; qui n'ont ni mon esprit, ni
mes qualités naturelles, et qui doivent néanmoins leur entretien à leurs
talents, tels qu'ils les ont ! La Prov-dence, ajoutais-je, en ré echissant sur les
différents états de la vie, n'a-t-elle pas arrangé les choses for sagement? La
plupart des grands et des riches sont des sots; cela est clair à qui connait un
peu le monde…»