Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"
L'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo è una università statale italiana con sede principale ad Urbino e una sede distaccata a Fano. Fino all'anno 2006 è stata una libera università.[2]
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo | |
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Giornate di Orientamento agli Studi Universitari, Saluto del Rettore Giorgio Calcagnini | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Urbino |
Altre sedi | Fano |
Dati generali | |
Nome latino | Studiorum Universitas Publica Urbinatensis |
Motto | Urbino Città Campus |
Fondazione | 1506 |
Tipo | Statale |
Dipartimenti | 6 |
Rettore | Giorgio Calcagnini |
Dir. generale | Alessandro Perfetto |
Studenti | 17 409 (2017)[1] |
Dipendenti | 790 docenti 400 tecnici e amministrativi |
Affiliazioni | UNIMED |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
Storia
modificaFondata nel 1506, la sua cinquecentenaria storia la rende una delle università più antiche d'Europa. La sua nascita è strettamente correlata al Ducato di Urbino, retto da Guidobaldo da Montefeltro che istituì il "Collegio dei dottori", e alla volontà di papa Giulio II della Rovere che con la bolla pontificia Ad Sanctam Beati Petri Sedem Divina Dispositione Sublimati del 18 febbraio 1507 permise alla costituenda "magistratura urbinate" di formare dei dottori. Dal 1566 ebbe da papa Pio V la facoltà di laureare poeti, creare dottori in diritto canonico e civile e di nominare notai. Il collegio divenne "Pubblico studio" nel 1576 e "Università" nel 1671 per opera di papa Clemente X. Il 23 ottobre 1862, per effetto del Regio Decreto n. 912, venne proclamata "Libera università".
Nel 1947 divenne Rettore dell'Università Carlo Bo che si propose un ambizioso programma di sviluppo della scuola nella città. Nel 1951 incaricò l'architetto Giancarlo De Carlo di una ristrutturazione di Palazzo Bonaventura, sede storica dell'Università. Negli anni successivi vennero a realizzazione altre sedi (Facoltà di Legge 1966-1969, Facoltà di Magistero 1968-1976, Facoltà di Economia 1977-1997) in cui De Carlo seppe sempre coniugare il rispetto delle strutture edilizie originarie con la necessità di complessi edilizi moderni e funzionali senza mai cadere nel mimetismo o nello storicismo. Di grande rilievo poi la realizzazione del complesso dei Collegi universitari al Colle dei Cappuccini (1962-1980, in vari stralci di intervento). Il complesso delle opere decarliane realizzate tra gli anni '50 e gli anni '80, entro il grande programma sviluppato negli anni da Carlo Bo, rappresenta un tassello importante del patrimonio dell'architettura italiana del '900 e un grande risultato del Rettore.[3]
Nel 2003 l'università è stata intitolata proprio a Carlo Bo, magnifico rettore per cinquantaquattro anni (1947-2001).
In concomitanza con il cinquecentenario di fondazione è stato avviato il processo di statalizzazione con decreto del Ministero dell'università e della ricerca del 22 dicembre 2006 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, serie generale, n. 143 del 22 giugno 2007) e conclusosi il 13 novembre 2012.[4]
Strutture
modificaL'università è strutturata nei seguenti dipartimenti e scuole:[5][6]
- Dipartimento di Economia, Società, Politica (D.E.S.P.)
- Scuola di economia
- Scuola di scienze politiche e sociali
- Dipartimento di Giurisprudenza (Di.Giur.)
- Scuola di giurisprudenza
- DIpartimento di Scienze Biomolecolari (DI.S.B.)
- Scuola di farmacia
- Scuola di scienze biologiche e biotecnologiche
- Scuola di scienze motorie
- DIpartimento di Scienze della Comunicazione, studi Umanistici e Internazionali (DI.S.C.U.I.)
- Scuola di scienze della comunicazione
- Scuola di lingue e letterature straniere
- Dipartimento di Scienze Pure e Applicate (Di.S.P.eA.)
- Scuola di conservazione e restauro
- Scuola di scienze geologiche e ambientali
- Scuola di scienze, tecnologie e filosofia dell'informazione
- DIpartimento di STudi UManistici (DI.ST.UM.)
- Scuola di lettere, arti e filosofia
- Scuola di scienze della formazione
Sedi
modifica"Urbino città campus" è così denominata in quanto le sedi delle varie scuole sono dislocate in tutta la città.
- Campus scientifico Enrico Mattei
- Ex convento di Sant'Agostino: il dipartimento di giurisprudenza e la biblioteca di giurisprudenza e scienze politiche.
- Ex convento di San Girolamo: in precedenza sede della scuola di conservazione e restauro, poi adibito a biblioteca umanistica
- Palazzo Albani: gli istituti di archeologia, filosofia e storia dell'arte (DI.ST.UM.), la scuola di conservazione e restauro (Di.S.P.eA.), il museo dei gessi.
- Palazzo Veterani: gli istituti di civiltà antiche, filologia moderna e linguistica (Scuola di lettere, arti e filosofia).
- Palazzo Battiferri: il dipartimento di economia, società, politica e la biblioteca di economia e sociologia.
- Palazzo Bonaventura: il rettorato, la direzione generale, le segreterie studenti, la biblioteca umanistica e scientifica, l'archivio, l'ufficio orientamento, alcuni uffici amministrativi, parte del dipartimento di scienze biomolecolari e l'Osservatorio "A. Serpieri" (DI.S.P.eA.).
- Palazzo del Collegio Raffaello: ospita alcune lezioni del DI.S.C.U.I., del DI.ST.UM., del Di.S.P.eA., del D.E.S.P., un laboratorio di restauro ed il museo del gabinetto di fisica.
- Polo scientifico didattico "Paolo Volponi": il dipartimento di scienze della comunicazione, studi umanistici e internazionali.
Musei
modifica- Collezione mineralogica "Franchin"[7]
- Gabinetto di fisica[8]
- Museo dei gessi
- Orto botanico "Pierina Scaramella"[9]
Biblioteche
modificaSono inquadrate nel Sistema Bibliotecario d'Ateneo[10] e sono le seguenti:
- Biblioteca Umanistica
- Biblioteca di Giurisprudenza e Scienze Politiche
- Biblioteca Scientifica
- Biblioteca di Economia e Sociologia
- Biblioteca di San Girolamo
- Biblioteca di Semiotica "Pino Paioni"
- Biblioteca della Fondazione Carlo e Marise Bo
- Biblioteca di Storia dell'Arte
- Biblioteca di Lingue "Leone Traverso"
- Biblioteca di Filosofia
- Biblioteca di Archeologia
- Biblioteca degli Istituti Scientifici
- Biblioteca del Centro Linguistico d'Ateneo
- Biblioteca "Italo Mancini" dell'Istituto di Scienze Religiose
Progetti
modifica- Urbino radio campus
Urbino radio campus (URCa) è la web-radio universitaria, finanziata dall'ateneo e gestita dagli studenti, nata nel 2007 grazie al progetto formativo UnyOnAir[11][12] di Radio 24.[13]
- Urbino wireless campus
Urbino wireless campus (UWiC) è un'infrastruttura wireless nata su iniziativa dell'università; offre al campus e alla città servizi di connettività e servizi correlati erogati tramite la stessa rete.
- Commandino medal
La Commandino medal, è un premio assegnato a matematici, filosofi, storici della scienza, dal "Centro Interdipartimentale di Studi Urbino e la Prospettiva. L'umanesimo scientifico da Piero e Leonardo alla rivoluzione galileiana" a partire dal 2014, dal 2022 è diventata un premio alla carriera ed è stata istituita la Dal Monte medal da assegnare ai giovani ricercatori.
Rettori
modificaRettori | Mandato | Note |
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Antonio Vanni | 1895-1922 | |
Canzio Ricci | 1922-1944 | |
Giuseppe Branca | 1944-1947 | |
Carlo Bo | 1947-2001 | |
Giovanni Bogliolo | 2001-2009 | |
Stefano Pivato | 2009-2014 | [14] |
Vilberto Stocchi | 2014-2020 | [14] |
Giorgio Calcagnini | dal 2020 | [15] |
Note
modifica- ^ MIUR Anagrafe Nazionale Studenti
- ^ Roma - Venerdì, 22 giugno 2007 Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
- ^ Fondazione Cà Romanino, La Urbino di De Carlo, su fondazionecaromanino.it. URL consultato il 16 maggio 2016.
- ^ L'Università di Urbino è diventata statale, su ilrestodelcarlino.it, 13 novembre 2012. URL consultato il 13 novembre 2012.
- ^ Dipartimenti, su uniurb.it. URL consultato il 14 novembre 2019.
- ^ Scuole, su uniurb.it. URL consultato il 14 novembre 2019.
- ^ Dipartimento di Scienze Geologiche, Tecnologie Chimiche e Ambientali, Collezione Mineralogica "Enzo Franchin", su scitec.uniurb.it, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. URL consultato il 16 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
- ^ Urbino Museum of Science and Technology, Physycs Laboratory, su uniurb.it, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. URL consultato il 16 maggio 2016.
- ^ Provincia Pesaro Urbino, Orto Botanico Urbino, su provincia.pu.it. URL consultato il 16 maggio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).
- ^ Sistema Bibliotecario di Ateneo Urbino, su bibliomarchenord.it. URL consultato il 23 ottobre 2024.
- ^ UnyOnAir. Progetto formativo per la creazione, il lancio e la gestione di web-radio d'ateneo e la partecipazione a un network nazionale di emittenti universitarie (PDF), su ilsole24ore.com. URL consultato il 6 novembre 2018.
- ^ UnyOnAir. Una radio in ogni ateneo – WebRadio, su ilsole24ore.com. URL consultato il 6 novembre 2018.
- ^ Radio URCa, su radiourca.it. URL consultato il 6 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2021).
- ^ a b Vilberto Stocchi è il nuovo rettore dell'università di Urbino, su post.uniurb.it, 5 giugno 2014. URL consultato il 6 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2022).
- ^ Università, inizia l’era di Giorgio Calcagnini, su ilrestodelcarlino.it, 30 ottobre 2020. URL consultato il 30 ottobre 2020.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su uniurb.it.
- Università degli Studi di Urbino Carlo Bo (canale), su YouTube.
- Eventi organizzati da Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" / Università degli studi di Urbino Carlo Bo, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 139007816 · ISNI (EN) 0000 0001 2369 7670 · BAV 494/13232 · LCCN (EN) n81059791 · GND (DE) 10098688-2 · BNF (FR) cb11867967c (data) · J9U (EN, HE) 987007269477205171 |
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