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20th Century Studios

casa di produzione cinematografica statunitense (1935)
(Reindirizzamento da Twentieth Century Fox)

20th Century Studios (precedentemente 20th Century Fox) è una casa di produzione cinematografica statunitense, con sede a Century City, nell'area di Los Angeles, in California. Dal 2019 è diventata di proprietà di The Walt Disney Company.[1]

20th Century Studios
Logo
Logo
L’entrata dei Fox Studio a Los Angeles
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Forma societariaSussidiaria
Fondazione1915 (Fox Film Corporation)
1932 (20th Century Pictures Inc.)
1935 (fusione tra le due compagnie in 20th Century Pictures Inc-Fox Film Corporation) a Century City, Los Angeles, California
Fondata da
Sede principaleLos Angeles
GruppoThe Walt Disney Studios
(The Walt Disney Company)
Persone chiaveSteven Asbell (presidente)
SettoreIntrattenimento
ProdottiFilm
Dipendenti2,300 (2018)
Sito webwww.20thcenturystudios.com

Nel gennaio 2020 viene reso noto che la Disney avrebbe rinominato lo studio in 20th Century Studios, rimuovendo il brand Fox a cui era legato dal 1935. Il primo film distribuito con il nuovo nome è stato Il richiamo della foresta.[2]

Contesto

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Twentieth Century Pictures e Fox Film Corporation.

Lo studio ha le sue origini in due diverse compagnie: la Fox Film Corporation, fondata da William Fox (vero nome Wilhelm Fried) nel 1915, e la Twentieth Century Pictures, fondata nel 1933 da Darryl F. Zanuck, precedentemente alla Warner Brothers, e Joseph Schenck della United Artists. Dopo aver estromesso William Fox dalla sua compagnia, una nuova leadership da parte del presidente Sidney Kent portò ad una fusione tra i due studi, e la Twentieth Century-Fox Film Corporation fu formata nel 1935.

Dalla fondazione al 1956

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Twentieth Century-Fox Corporation nacque nel 1956 dalla fusione degli studi Fox Film Corporation e Twentieth Century Pictures. La nuova società iniziò le sue attività il 31 maggio 1965

Dopo il completamento della fusione, vennero ingaggiati giovani attori per far crescere gli studio come Tyrone Power, Linda Darnell, Carmen Miranda, Don Ameche, Henry Fonda, Gene Tierney, Sonja Henie e Betty Grable. La 20th Century-Fox ha anche assunto Alice Faye e Shirley Temple, che apparvero in diversi film importanti dello studio negli anni '30.[3][4]

Dopo la guerra, il pubblico si è lentamente allontanato con l'avvento della televisione. La 20th Century-Fox ha tenuto i suoi cinema fino a quando non gli fu imposto di scorporarli dal tribunale; nacque così Fox National Theatres nel 1953.

Nel novembre del 1952, è stato distribuito il primo film nel formato CinemaScope, La tunica.[5] Nel febbraio del 1953, venne annunciato che da quel momento in poi tutti i film dello studio sarebbero stati realizzati in CinemaScope.[6]

CinemaScope portò un breve aumento delle presenze in sala, ma nel 1956 i numeri iniziarono di nuovo a diminuire.[7] Quell'anno Darryl Zanuck annunciò le sue dimissioni da capo della produzione.

Problemi finanziari

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Il successore di Zanuck, il produttore Buddy Adler, morì un anno dopo. Successivamente il presidente Spyros Skouras diede a varie persone l'incarico di presidente di produzione, ma nessuno ebbe il successo di Zanuck.

Nel 1958 il presidente della Fox Skouras vendette un lotto di 176 acri del lotto a William Zeckendorf 40 milioni di dollari a causa della crescente popolarità della TV che ha costretto a un ripensamento delle finanze degli studi.

Nel 1962 Darryl Zanuck torna come presidente e mette suo figlio Richard Zanuck come capo della produzione.[8] Insieme a suo figlio, Richard Zanuck, presidente di Fox, ha affrettato il completamento di Cleopatra.[9] Il 27 giugno 1962, il film Cleopatra termina le riprese principali dopo due anni dall'inizio delle riprese. Inizialmente con un budget di 5 milioni di dollari, è finito per costarne 44 milioni, inclusi i costi di marketing, ancora oggi una delle produzioni più costose. Nel 1963 il film esce in sala e diventa il film di maggior incasso dell'anno. Tuttavia, a causa degli enormi costi di produzione, Fox fu costretta a massicci licenziamenti e a porre fine a molte produzioni pianificate.

Nel 1965, uscì "Tutti insieme appassionatamente" che, guadagnando 158 milioni di dollari, divenne il film più visto al cinema di tutti i tempi aiutando la Fox a riprendersi.

Dal 1969 ci furono diversi flop al botteghino, che portarono all'addio di Zanuck nel 1971.

Sotto la gestione del nuovo presidente Gordon T. Stulberg e del nuovo capo della produzione Alan Ladd, Jr., si cercò di rendere i film dello studio più adatti al pubblico moderno. Stulberg cercò di diversificare le entrate acquisendo resort, cinema e varie altre proprietà.

Grazie a film come Guerre Stellari, che fu un successo al botteghino, 20th Century-Fox raggiunse una nuova stabilità economica.

Era Marvin Davis

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L'8 giugno 1981 il dirigente petrolifero Marvin Davis e il finanziere Marc Rich acquisirono 20th Century-Fox per 722 milioni di dollari.

Nel 1984 Marvin Davis ha rilevato la quota di Marc Rich nella società, per un importo non reso noto, a seguito del congelamento dei beni di Rich da parte delle autorità statunitensi, dopo essere stato accusato di evasione fiscale.[10]

Era News Corporation

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Nel 1984, Rupert Murdoch, attraverso News Corporation, ha acquisito una partecipazione in 20th Century-Fox per 250 milioni di dollari. Murdoch in seguito ha acquistato la partecipazione di Davis per 325 milioni di dollari.

Dal 1985, il "trattino" è stato eliminato dal nome "20th Century-Fox", diventando così 20th Century Fox.

Per ottenere l'approvazione della FCC per l'acquisto da parte della 20th Century-Fox delle partecipazioni televisive di Metromedia, Murdoch dovette diventare cittadino degli Stati Uniti. Lo fece nel 1985 e nel 1986 la nuova Fox Broadcasting Company prese vita.

Nel 1994, viene creata la divisione Fox Family Films per incrementare la produzione di film per famiglie. Nel febbraio 1998, dopo il successo di "Anastasia", la divisione ha cambiato nome in Fox Animation Studios e ha abbandonato la produzione live action, passata a altre divisioni.[11]

Alla fine del 2006 viene creata Fox Atomic[12] come divisione di produzione,[12] sotto il capo di Fox Searchlight, Peter Rice, e il COO, John Hegeman.[13] All'inizio del 2008, quando Hegeman è passato alla New Regency Productions, l'unità di marketing di Fox Atomic è stata trasferita sotto Fox Searchlight e 20th Century Fox. L'unità venne chiusa definitivamente nell'aprile 2009. I film in produzione sotto Atomic rimanenti sono stati trasferiti a 20th Century Fox e Fox Searchlight.[13]

Nell'agosto 2012, la 20th Century Fox ha firmato un contratto quinquennale con DreamWorks Animation per la distribuzione di lungometraggi nei mercati nazionali e internazionali.

Era 21st Century Fox

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Il 28 giugno 2013, a seguito di un riassetto organizzativo di News Corporation, le attività televisive e cinematografiche della società, tra cui Fox Entertainment Group e 20th Century Fox, sono diventate sussidiarie del nuovo gruppo 21st Century Fox.[14]

L'accordo di distribuzione con DreamWorks Animation si è concluso il 2 giugno 2017, con Universal Pictures che l'ha rilevato a seguito dell'acquisizione di DreamWorks Animation da parte di NBCUniversal avvenuta il 22 agosto 2016.

Nel settembre 2017, Fox ha stretto un accordo di distribuzione pluriennale con Locksmith Animation, con quest'ultima che mira a produrre un film ogni 12-18 mesi.[15]

Il 30 ottobre 2017, Vanessa Morrison è stata nominata presidente di una nuova divisione dello studio chiamata Fox Family. La nuova divisione si sarebbe occupata della produzione di film, sia d'animazione che film live action, adatti alle famiglie.[16] In contemporanea Andrea Miloro e Robert Baird sono stati nominati co-presidenti della 20th Century Fox Animation.[17]

Il 14 dicembre 2017, The Walt Disney Company ha annunciato l'intenzione di acquisire 21st Century Fox e parte delle sue divisioni, inclusa la 20th Century Fox, per 52,4 miliardi di dollari.[18] Dopo un'offerta di Comcast (società madre di NBCUniversal) di 65 miliardi di dollari, la Disney ha alzato la sua offerta a 71,3 miliardi.[19] Il 19 luglio 2018, Comcast ha abbandonato l'offerta per la 21st Century Fox in favore dell'acquisizione della controllata Sky plc.

Era Disney

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Il 27 luglio 2018, gli azionisti di The Walt Disney Company e 21st Century Fox hanno approvato l'acquisizione.[20]

Il 20 marzo 2019, Disney ha ufficialmente acquisito 21st Century Fox e tutte le sue controllate.[21] Anche se di proprietà di Disney, 20th Century Fox manterrà la sua sede a Century City, nel Fox Studio Lot, per i sette anni successivi.[22]

Il 17 gennaio 2020, Disney ha rinominato lo studio 20th Century Studios, a seguito dell'eliminazione del brand Fox da tutte le sue controllate.[23] lo stesso giorno viene annunciato che dal film successivo la distribuzione delle pellicole di 20th Century Studios sarebbe stata gestita da Walt Disney Studios Motion Pictures, mentre Searchlight Pictures avrebbe continuato a gestirsela in maniera autonoma.[24] il primo film distribuito con il nuovo nome è stato Il richiamo della foresta.[25]

Nel gennaio 2020, la presidente di produzione trattenuta Emma Watts si è dimessa dalla società.[26] Il 12 marzo successivo Steve Asbell l'ha sostituita.[27]

Il 9 febbraio 2021, la Disney ha annunciato che Blue Sky Studios, unità principale di 20th Century Animation, avrebbe chiuso l'aprile successivo.[28]

Logo e fanfara

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Logo della 20th Century Fox usato fino al 10 gennaio 2020
 
Logo della 20th Century Studios in uso dal 21 febbraio 2020

La famosa e inconfondibile fanfara della 20th Century Studios venne composta da Alfred Newman e accompagnò il logo dello studio in molti film (come Ultimatum alla Terra del 1951). All'inizio di ogni film, il logo appare circondato da edifici Art déco e illuminato dai riflettori. Dal 1954, per le produzioni in CinemaScope, venne realizzata una versione più lunga, in uso ancora oggi (anche se con il passare degli anni ha cambiato arrangiamento, fino ad arrivare a quello attuale, del 1997). Dal 1994, il logo è in computer grafica, ambientato a Los Angeles, parte dal 2 e, alla fine della fanfara, appare una scritta che recita “A News Corporation Company”.

Nel 2009 i Blue Sky Studios, compagnia affiliata alla 20th Century Studios e produttrice di film di animazione in computer grafica, modificano il logo (rendendolo più realistico e aggiungendo un riflettore supplementare e quattro palme in basso a destra); il primo film ad utilizzare il nuovo logo è stato Avatar. Il nuovo logo viene ulteriormente modificato in occasione del 75º anniversario dello studio e debutta ufficialmente nel film Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Il ladro di fulmini del 2010. Nel 2013, la firma News Corporation è stata rimossa.

Nel 2020 il logo viene modificato in seguito al cambio di nome da 20th Century Fox a 20th Century Studios: presenta uno sfondo del cielo leggermente diverso, il panorama di Los Angeles è più grande e dettagliato e il resto del logo appare più scuro con un'illuminazione più realistica. Il primo film con il nuovo nome e logo è stato Il richiamo della foresta.

Alla fine delle varie serie di animazione, questo logo viene abbreviato e diventa quello della 20th Television. Per la serie d'animazione di fantascienza Futurama, gli autori hanno parodiato il logo della 20th Television apponendo 30th al posto di 20th, questo perché la serie è ambientata nell'anno 3000; questo logo si può vedere alla fine di ogni episodio della serie.

Filmografia parziale

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Anni '30

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Anni '40

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Anni '50

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Anni '60

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Anni '70

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Anni '80

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Anni '90

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Anni 2000

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Anni 2010

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Anni 2020

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  1. ^ Disney-Fox, chiuso il matrimonio da 71 miliardi, su Repubblica.it, 20 marzo 2019. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  2. ^ (EN) Disney Is Changing The Name Of 20th Century Fox.
  3. ^ Richard Natale, Shirley Temple, Legendary Child Star, Dead at 85, su Variety, 11 febbraio 2014. URL consultato il 13 marzo 2019.
  4. ^ Richard Natale, L'accordatore Fox Faye muore a 83 anni, in Variety, 11 maggio 1998. URL consultato il 13 marzo 2019.
  5. ^ Zanuck Remembered as a Hollywood Powerhouse, in Wahoo School District, 1º marzo 2008. URL consultato il 29 aprile 2016.
  6. ^ Moving Pictures That Move: House of Bamboo in CinemaScope, in Northwest Chicago Film Society, 16 giugno 2012. URL consultato il 29 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  7. ^ 'The Modern Miracle You See Without Glasses '- CinemaScope: 1953–1954:' Twentieth Century-Fox presents A CinemaScope Production ': 1953–1954 (Film made in CinemaScope from 1953 al 1956) (PDF), in David Bordwell, p. 290. URL consultato il 29 aprile 2016.
  8. ^ John Preston, The Napoleon of Sunset Boulevard, in The Daily Telegraph, 20 gennaio 2008. URL consultato il 29 aprile 2016.
  9. ^ herocomplex.latimes.com, http://herocomplex.latimes.com/uncategorized/richard-d-zanuck-a-hollywood-legend-too-busy-to-look-back/.
  10. ^ Thomas C. Hayes, Rich to Sell Fox Stake to Davis, in The New York Times, 20 giugno 1984.
  11. ^ Chris Petrikin, Fox ha rinominato quel cartone, in Variety, 18 febbraio 1998. URL consultato il 31 marzo 2018.
  12. ^ a b (EN) Mark Walsh, Fox Atomic Unveils Broadband Site [collegamento interrotto], in Online Media Daily, Media Post, 20 luglio 2006. URL consultato l'8 agosto 2019.
  13. ^ a b Gregg Kilday e Jay A. Fernandez, Fox che chiude l'unità cinematografica incentrata sui giovani, in The Hollywood Reporter, Reuters, 20 aprile 2009. URL consultato il 24 giugno 2019.
  14. ^ Chris Welch, logo della 21st Century Fox svelato prima di News Corp split, in The Verge, Vox Media, 9 maggio 2013. URL consultato il 9 maggio 2013.
  15. ^ Brent Lang, Fox, Locksmith Animation Ink Produzione pluriennale, contratto di sviluppo, su Variety Magazine, 20 settembre 2017. URL consultato il 15 febbraio 2018.
  16. ^ Brent Lang, Vanessa Morrison Named Head of Fox Family in Animation Division Overhaul, in Variety, 30 ottobre 2017. URL consultato il 26 marzo 2019.
  17. ^ Gregg Kilday, Fox Animation Names Andrea Miloro, Robert Baird Co-Presidents, in The Hollywood Reporter, 30 ottobre 2017. URL consultato il 31 marzo 2018.
  18. ^ (EN) Mike Snider, Disney to buy key 21st Century Fox assets for $52.4 billion, in USA Today, 14 dicembre 2017. URL consultato il 13 agosto 2019.
  19. ^ Comcast bids $65 billion for 21st Century Fox assets, topping Disney, in CNBC, 13 giugno 2018. URL consultato il 13 giugno 2018.
  20. ^ Trey Williams, Fox and Disney Shareholders Vote to Approve $71.3 Billion Merger, su The Wrap, 27 luglio 2018. URL consultato il 27 luglio 2018.
  21. ^ Dade Hayes e Dominic Patten, Disney-Fox Deal Nears Final Approval After Progress In Brazil And Mexico, su Deadline Hollywood, 27 febbraio 2019. URL consultato il 27 febbraio 2019.
  22. ^ (EN) Daniel Holloway, Disney to Lease Fox Lot for Seven Years (EXCLUSIVE), in Variety, 14 dicembre 2017. URL consultato il 3 maggio 2019.
  23. ^ Entity Search: C4566059 – 20th Century Studios, Inc., su California Business Search, 27 febbraio 2020. URL consultato il 4 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2021).
  24. ^ Anthony D'Alessandro, Emma Watts Leaves Disney's 20th Century Studios, in Deadline.com, 30 gennaio 2020. URL consultato il 3 febbraio 2020.
    «Post-merger, Fox Searchlight, now re-branded Searchlight Pictures, enjoys a lot of autonomy in the Disney empire, greenlighting pics they know and operating their own distribution, publicity and marketing teams. 20th Century Studios (which recently dropped the Fox) was melded into the bigger Disney fold, fusing all its operations.»
  25. ^ Adam B. Vary, Disney Drops Fox Name, Will Rebrand as 20th Century Studios, Searchlight Pictures, in Variety, 17 gennaio 2020. URL consultato il 17 gennaio 2020.
  26. ^ (EN) Brent Lang, Emma Watts Resigns as Twentieth Century Studios Production President, in Variety, 30 gennaio 2020. URL consultato il 30 gennaio 2020.
  27. ^ Anthony D'Alessandro, Steve Asbell Takes Over 20th Century Studios Post Emma Watts; Vanessa Morrison Named Walt Disney Studios Streaming Production President, su Deadline Hollywood, 12 marzo 2020. URL consultato il 12 marzo 2020.
  28. ^ (EN) Disney Closing Blue Sky Studios, Fox’s Once-Dominant Animation House Behind ‘Ice Age’ Franchise, 9 febbraio 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN133664355 · ISNI (EN0000 0001 2189 0514 · LCCN (ENn78089065 · GND (DE4485418-3 · J9U (ENHE987007330107005171