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Slesia

regione storica dell'Europa centrale
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Slesia (disambigua).

La Slesia[1] (in slesiano Ślōnsk ɕlonsk; in polacco: Śląsk; in antico polacco Ślążsk[o]; in tedesco: Schlesien; in ceco: Slezsko; in slovacco Sliezsko; in tedesco slesiano Schläsing; in lusaziano superiore Šleska; in lusaziano inferiore Šlazyńska; in latino Silesia) è una regione storica dell'Europa centrale, appartenente oggi per la maggior parte alla Polonia e in misura minore alla Repubblica Ceca e alla Germania.

Slesia
Ślōnsk
Slesia – Stemma
Slesia – Bandiera
Breslavia
StatiGermania (bandiera) Germania
Polonia (bandiera) Polonia
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca
CapoluogoBreslavia
Superficie40 319 km²
Lingueslesiano, polacco, ceco, tedesco
Nome abitantislesiani
L'immagine mostra la Slesia con:
  • i confini attuali dopo il 1994 (in rosso);
  • i confini della Slesia Prussiana nel 1871 (in giallo);
  • i confini della Slesia prima dell'annessione da parte della Prussia avvenuta nel 1742 (in celeste)

Geografia

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Voivodato della Bassa Slesia e Voivodato della Slesia.

La Slesia corrisponde all'alto e medio corso del fiume Oder (Odra) ed è delimitata nettamente a sud dalla catena montuosa dei Sudeti. Suo capoluogo storico nonché centro principale è la città di Breslavia. La maggiore area metropolitana si trova però nell'Alta Slesia, con centro a Katowice. Parte della città ceca di Ostrava ricade all'interno della Slesia.

Etimologia

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(DE)

«Da die Silingen offensichtlich ihren Namen im mittelalterlichen pagus silensis und dem mons slenz - möglicherweise mit dem Zobten gleichzusetzen [...] - hinterließen und damit einer ganzen Landschaft – Schlesien – den Namen gaben [...]»

(IT)

«Poiché gli slesiani evidentemente diedero i loro nomi al pagus silensis e al mons slenz –probabilmente per identificare il monte Zobten […] – diedero ad un'intera regione il nome Slesia […]»

L'origine del nome è dibattuta; secondo taluni deriverebbe dal fiume Ślęza, o forse dal monte Ślęża nella Slesia meridionale (la montagna era un luogo di culto nei tempi preistorici). Ślęża si trova in toponimi originari di molte lingue preindoeuropee.[3]

Secondo gli slavisti polacchi M. Rudnicki, T. Lehr-Splawinski, S. Rospond e lo storico W. Semkowicz, le parole polacche ‘Ślęża' o ‘Ślęż' (tradotta in latino Silesia, in slesiano Ślunsk, in tedesco Schlesien) sono in relazione con la parola paleoslava "ślęg" o "śląg" che significa umidità, in questo caso con il significato di terreno umido.[4] Inoltre, tra alcuni studiosi tedeschi circola l'ipotesi che il nome derivi dalla parola Śląsk, ovverosia la tribù dei Silingi.[2]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Slesia.
 
La Slesia in una mappa che mostra l'espansione del Brandeburgo-Prussia tra il 1600 e il 1795.

Nel medioevo la Slesia era in gran parte costituita come Ducato e dominato dalla dinastia dei Piast fin dal 1138 ma fu poi frammentato in diversi minori ducati in base alla spartizione dell'eredità dei Piast di Slesia e di conflitti tra di essi o con gli stati confinanti. Ducati della zona furono (tra parentesi i nomi in lingua polacca e tedesca):

Nel 1327, la parte restante del Ducato di Breslavia, insieme ad altri ducati governati dai Piast slesiani, passarono al Regno di Boemia. L'acquisizione fu completata quando il re Casimiro III il Grande rinunciò ai suoi diritti sulla Slesia con il Trattato di Trenčín, nel 1335. La Slesia divenne in pratica possedimento boemo sotto il Sacro Romano Impero e quindi tornò alla corona degli Asburgo nel 1526. Nel 1742, la gran parte della Slesia fu conquistata da Federico II di Prussia nella Guerra di successione austriaca. Questa parte della Slesia costituiva le province prussiane dell'Alta e Bassa Slesia e alla fine della prima guerra mondiale un plebiscito assegnò una piccola parte dell'Alta Slesia alla Polonia. Con Federico II il Ducato di Slesia con capoluogo Breslavia fu amministrativamente ripartito in:

  • Alta Slesia comprendente i ducati di Oppeln, Glatz e Habelschwerdt, Leobschütz, Münsterberg, Friedland, Ratibor, Jägerndorf, Pless, Beuthen, Gleiwitz;
  • Media Slesia con i ducati di Breslavia, Brieg, Ohlau, Öls, Schweidnitz, Jauer;
  • Bassa Slesia con i ducati di Liegnitz, Trachenberg, Glogau, Schweibus, Sagan, Waldenburg.

Con il plebiscito dell'Alta Slesia del 1921 la parte più grande fu assegnata alla Germania, creando la Provincia dell'Alta Slesia, mentre una parte minoritaria costituì il Voivodato della Slesia (1921-1939).

Nel 1945, la quasi totalità della regione passò alla Polonia, eccetto una piccola parte sulla riva sinistra dell'Oder (ex ducato di Glatz). Quei territori invece che furono assegnati all'Austria-Ungheria, sono ora entro i confini della Repubblica Ceca. Molti polacchi si stabilirono in Slesia dalle ex terre polacche, che nel 1945 furono incorporate nell'URSS, e ora fanno parte di Ucraina, Bielorussia e Lituania.

La Slesia oggi

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Posizione tra Polonia e Repubblica Ceca

Attualmente la Slesia è condivisa da tre Nazioni:

Le città della Slesia con una popolazione superiore a 100 000 abitanti (al 2006) sono:

 
Breslavia
 
Ostrava
 
Katowice
 
Bielsko-Biała
 
Opole
 
Görlitz
Nome Popolazione Superficie Regione Stato
1
 
Breslavia 632 162 293 km² V. della Bassa Slesia   Polonia
2
 
Ostrava* 336 556 214 km² R. di Moravia-Slesia   Rep. Ceca
3
 
Katowice 317 220 165 km² V. della Slesia   Polonia
4
 
Gliwice 199 451 134 km² V. della Slesia   Polonia
5
 
Bytom 187 943 69 km² V. della Slesia   Polonia
6
 
Zabrze 191 247 80 km² V. della Slesia   Polonia
7
 
Bielsko-Biała* 176 864 125 km² V. della Slesia   Polonia
8
 
Ruda Śląska 146 658 78 km² V. della Slesia   Polonia
9
 
Rybnik 141 580 148 km² V. della Slesia   Polonia
10
 
Tychy 131 153 82 km² V. della Slesia   Polonia
11
 
Opole 128 268 97 km² V. di Opole   Polonia
12
 
Wałbrzych 126 465 85 km² V. della Bassa Slesia   Polonia
13
 
Zielona Góra 118 221 58 km² V. di Lubusz   Polonia
14
 
Chorzów 114 686 33 km² V. della Slesia   Polonia
15
 
Legnica 105 750 56 km² V. della Bassa Slesia   Polonia

* In parte

  1. ^ Slesia, Enciclopedia Treccani
  2. ^ a b (DE) Jankuhn, Herbert; Beck, Heinrich et al. (a cura di), Wandalen, in Reallexikon der Germanischen Altertumskunde, vol. 33, 2ª ed., Berlino; New York, de Gruyter, 2006.
  3. ^ Zbigniew Babik, Najstarsza warstwa nazewnicza na ziemiach polskich w granicach średniowiecznej Słowiańszczyzny, Uniwersitas, Kraków, 2001.
  4. ^ Rudolf Fischer, Onomastica slavogermanica, Uniwersytet Wrocławski, 2007. t. XXVI. 2007. str. 83

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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