[go: up one dir, main page]

Shalom Sharabi

rabbino e religioso yemenita

Sar Shalom Sharabi (in ebraico שר שלום מזרחי דידיע שרעבי?), noto anche come il Rashash, Shemesh o Rabbi Shalom Mizraḥi deyedi`a Sharabi (Ta'izz, 1720Gerusalemme, 1777) è stato un rabbino yemenita, noto halakhista, Chazzan e cabalista. In tarda maturità divenne il Rosh Yeshivah della Yeshivah Bet El nella Città Vecchia di Gerusalemme.

Tomba di Sar Shalom Sharabi sul Monte degli Olivi, Gerusalemme

Biografia

modifica

Sar Shalom Sharabi nacque a Al- Yahud al-Sharab as' Salam, un antico quartiere ebraico della città di Ta'izz,[1]. Si trasferì a Eretz Israel, a quel tempo sotto il controllo dell'Impero ottomano, per realizzare un voto che aveva fatto. Durante il viaggio si fermò in India, a Baghdad e a Damasco. Mentre era a Damasco, fu coinvolto in un dibattito halakhico (legale) sulla misura minima di matzah che si poteva mangiare durante il Seder di Pesach.[2]

In Israele fu molto stimato dai saggi rabbini locali e viene frequentemente citato nei loro libri. Nella Yeshivah Bet El apparteneva ad un gruppo di 12 mekubalim insieme ai rabbini Chaim Joseph David Azulai, Yom-Tov Algazi e altri saggi delle congregazioni sefardite e yemenite. Rimase presso la Yeshiva Bet El fino alla morte, diventandone il rettore (Rosh Yeshivah). Era un devoto sostenitore degli insegnamenti di Rabbi Isaac Luria e uno dei principali innovatori della Cabala lurianica.

La tradizione popolare collega la sua partenza dallo Yemen ad un miracolo che avvenne dopo che una ricca donna arabo-musulmana cercò di sedurlo. A Bet El inizialmente lavorò come inserviente e nascose la sua erudizione; quando la sua conoscenza della Cabala fu scoperta per caso, divenne subito membro del circolo cabalistico. Secondo la leggenda, gli apparve il profeta Elia e i maggiori cabalisti credono inoltre che sia stato il Gilgul dell'Arizal. Suo nipote, Solomon Moses Hai Gagin Sharabi, scrisse una poesia laudatoria della sua grande padronanza delle opere cabalistiche Etz Hayyim e Shemonah She'arim di Hayim Vital. Membri di Bet El continuano a pregare presso la sua tomba sul Monte degli Olivi nell'anniversario della sua morte.[2]

Fu uno dei primi commentatori delle opere di Isaac Luria, fonti principali della Cabala. il suo Siddur era noto come il "Siddur Ha-Kavvanot" ed è tuttora il libro di preghiere principale dei cabalisti, usato per meditazione e studio nelle yeshivah.

I suoi scritti includono "Emet va-Shalom", "Rehovot Hanahar", "Derech Shalom" e "Nahar Shalom", in cui risponde a 70 domande degli Hahamim (rabbini in comando) di Tunisi, che erano tra le principali autorità sefardite del XVIII secolo. Commentò inoltre sulle tradizioni (minhagim)) degli ebrei yemeniti e le raccolse in volumi noti sotto il titolo complessivo di "Minhagei Rashash", un'edizione esclusiva dello Shulchan Aruch, dove fornisce interpretazioni di halakhot, mentre commenta anche gli usi e costumi specifici della comunità yemenita "Shami" cioè siriana). Questi volumi sono a tutt'oggi usati da tale comunità per prendere decisioni halakhiche (giuridiche) in merito alle festività ebraiche, i matrimoni ed i servizi liturgici dello Shabbat.[2]

(EN) Shalom Sharabi, in Jewish Encyclopedia, New York, Funk & Wagnalls, 1901-1906.

  1. ^ Città yemenite, su felixairways.com. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2017).
  2. ^ a b c Biografia di Shalom Sharabi, su RabbiShimon.com.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN79506104 · ISNI (EN0000 0000 7329 1903 · CERL cnp00583204 · LCCN (ENn85377619 · GND (DE124883109 · BNF (FRcb16167546s (data) · J9U (ENHE987007308368505171