Roghudi
Roghudi (Ρηχούδι, Richùdi o Rigùdi in greco-calabro[3]) è un comune italiano di 917 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria.
Roghudi comune | |
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Roghudi Vecchio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Città metropolitana | Reggio Calabria |
Amministrazione | |
Sindaco | Pierpaolo Zavettieri (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 5-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 38°02′56″N 15°54′57″E |
Altitudine | 55 m s.l.m. |
Superficie | 46,92 km² |
Abitanti | 917[1] (31-5-2024) |
Densità | 19,54 ab./km² |
Frazioni | Ghorìo, Roghudi Vecchio (entrambe disabitate) |
Comuni confinanti | Africo, Bova, Condofuri, Cosoleto, Melito di Porto Salvo, Roccaforte del Greco, Sinopoli |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 89060 |
Prefisso | 0965 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 080068 |
Cod. catastale | H489 |
Targa | RC |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Nome abitanti | roghudesi |
Patrono | Madonna delle Grazie |
Giorno festivo | 2 luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Roghudi nella città metropolitana di Reggio Calabria | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaLa caratteristica principale del comune di Roghudi è quella di essere suddiviso in due differenti porzioni non confinanti poste a grande distanza l'una dall'altra (circa 40 km). La prima di esse è posta nelle vicinanze di Melito di Porto Salvo, del cui territorio comunale costituisce un'enclave, contenente l'attuale sede comunale e l'abitato di Roghudi Nuovo; la seconda è posta all'interno, sulle pendici meridionali dell'Aspromonte, nella quale si trova il borgo, ormai abbandonato, di Roghudi Vecchio (a poca distanza da quest'ultimo vi è anche la frazione Ghorìo, a sua volta disabitata).
Origini del nome
modificaIl toponimo, come altri in Calabria, potrebbe derivare da lingue del Vicino Oriente, portate nell'estrema penisola italiana durante il III millennio avanti Cristo. Roghudi avrebbe la sua radice nell'amarico ruha (respiro, vento) seguita da un suffisso indicativo di località (-adi). "Ruhadi", descrittivo di un luogo molto ventoso, come è in realtà.[4][5] Appartenendo all'area grecofona, il nome potrebbe più probabilmente derivare dal greco rhogodes ("pieno di crepacci") o da rhekhodes ("aspro").[6]
Storia
modificaLa parte di Roghudi Vecchio, abitata sin dal 1050 e facente parte di un'area grecanica, fu dichiarata totalmente inagibile a seguito delle due fortissime alluvioni avvenute nell'ottobre 1971 e nel gennaio 1973. La popolazione di Roghudi fu distribuita nei paesi limitrofi. Dopo diciotto anni, nel 1988, nasce la nuova Roghudi in prossimità della costa ionica alla periferia occidentale di Melito di Porto Salvo.[7]
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone del Comune di Roghudi sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 17 maggio 1986.[8] Sullo sfondo rosso dello stemma comunale è rappresentata una pecora d'argento, passante su una pianura di verde e accompagnata in capo da due spighe di grano d'oro, decussate. Il gonfalone è un drappo di giallo.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[9]
Etnie e minoranze straniere
modificaSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 154 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Cultura
modificaNel comune è presente un istituto comprensivo con scuola dell'infanzia e scuola primaria.
Economia
modificaInfrastrutture e trasporti
modificaAmministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 giugno 1988 | 5 novembre 1991 | Sebastiano Zavettieri | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [10] |
5 novembre 1991 | 25 giugno 1992 | Giuseppe Putortì | Commissario straordinario | [11] | |
26 giugno 1992 | 28 luglio 1993 | Domenico Stelitano | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [12][13] |
4 ottobre 1993 | 16 gennaio 1995 | Domenico Tripodi | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [14] |
16 gennaio 1995 | 27 marzo 1995 | Martino Mendolia Musolino |
Commissari straordinari | [15] | |
27 marzo 1995 | 26 aprile 1997 | Festa Martino Mendolia |
Commissari straordinari | [16] | |
28 aprile 1997 | 17 novembre 1997 | Demetrio Martino | Commissario prefettizio | [17] | |
17 novembre 1997 | 24 maggio 1998 | Demetrio Martino | Commissario prefettizio | [18] | |
25 maggio 1998 | 30 novembre 1998 | Paolo Morisani | Commissario prefettizio | [19] | |
30 novembre 1998 | 13 giugno 1999 | Paolo Morisani | Commissario prefettizio | [20] | |
14 giugno 1999 | 16 aprile 2000 | Paolo Morisani | Commissario prefettizio | [21] | |
17 aprile 2000 | 14 maggio 2001 | Paolo Morisani | Commissario prefettizio | [22] | |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Lorenzo Domenico Stelitano | Forza Italia | Sindaco | [23] |
30 maggio 2006 | 17 maggio 2011 | Agostino Zavettieri | Lista civica | Sindaco | [24] |
17 maggio 2011 | 6 giugno 2016 | Agostino Zavettieri | Lista civica[25] | Sindaco | [26] |
6 giugno 2016 | 5 ottobre 2021 | Pierpaolo Zavettieri | Lista civica[27] | Sindaco | [28] |
5 ottobre 2021 | in carica | Pierpaolo Zavettieri | Lista civica[29] | Sindaco | [30] |
Note
modifica- ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 550, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Giacomo Tripodi, Some archaic toponyms of Middle Eastern origin in Western Europe, in Complessità, Messina, VIII, 2013, n. 1-2.
- ^ Vito Teti, Il senso dei luoghi, Roma, Donzelli, p. 57, ISBN 9788879899147.
- ^ Roghudi, su calabriagreca.it. URL consultato il 10 aprile 2021.
- ^ LEGGE REGIONALE 26 agosto 1977, n. 23 Modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Melito di Porto Salvo e di Roghudi., su consrc.it.
- ^ Roghudi, DPR 1986-05-17, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldica, Fascicoli comunali.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 07/06/1992, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 28/05/2006, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Insieme per costruire
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Ismia ia Righudi
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 05/06/2016, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
- ^ Ismia jà Richudi
- ^ Eligendo Archivio - Comunali 03/10/2021, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato l'8 ottobre 2023.
Bibliografia
modifica- Vito Teti, Il senso dei luoghi, Roma, Donzelli Editore, 2004.
- Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, La Casta, 2007.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roghudi
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comunediroghudi.it.
- Roghudi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Isnardi, ROGHUDI, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936.
- Roghudi, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234323934 · GND (DE) 4500536-9 |
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