Porto Viro
Porto Viro (Porto Viro in veneto[4]) è un comune italiano di 13 719 abitanti[1] della provincia di Rovigo in Veneto, situato a 35 chilometri a est del capoluogo al centro del Parco Regionale del Delta del Po.
Porto Viro comune | |
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Il palazzo municipale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Rovigo |
Amministrazione | |
Sindaco | Valeria Mantovan (centro-destra) dal 13-6-2022 |
Data di istituzione | 1º gennaio 1995 |
Territorio | |
Coordinate | 45°01′N 12°13′E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Superficie | 133,77 km² |
Abitanti | 13 719[1] (31-8-2024) |
Densità | 102,56 ab./km² |
Frazioni | Ca' Cappellino, Ca' Cappello, Porto Levante, Villaregia (vedi sezione) |
Comuni confinanti | Loreo, Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 45014 |
Prefisso | 0426 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 029052 |
Cod. catastale | G926 |
Targa | RO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 276 GG[3] |
Nome abitanti | portoviresi |
Patrono | Maria Santissima Madre di Dio |
Giorno festivo | 11 ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Porto Viro nella provincia di Rovigo | |
Sito istituzionale | |
Il comune fu istituito per la prima volta durante il regime fascista nel 1928, con il nome di Taglio di Porto Viro, e sciolto nel 1937. Il 1º gennaio 1995 il comune è stato ricostituito, in seguito a referendum, accorpando i comuni di Donada e Contarina.
Geografia fisica
modificaTerritorio
modificaIl comune di Porto Viro si trova nel delta del fiume Po, racchiuso tra il ramo principale del Po di Venezia, il Po di Maistra, un ramo del Po di Levante e il Mare Adriatico.
Il territorio del comune si trova in parte sotto il livello del mare e include diverse spiagge e molta campagna, fertile per la sua natura alluvionale, valli palustri, lagune e formazioni chiamate "scanni" (isolotti sabbiosi che si creano per deposito dei detriti del fiume).
Clima
modificaIl comune fa parte della zona climatica E.
Idrografia
modificaStoria
modificaIl comune, nato ufficialmente solo nel 1995, prende il nome dal luogo in cui venne realizzato il taglio del Po, alla foce del Gaurus, uno dei numerosi canali che si sviluppavano nella zona. Il toponimo Porto Viro deriva dal termine viero cioè "grande cesto di vimini che immerso nell' acqua tiene vivi i pesci, spec. anguille, destinati al consumo.", il termine lo si deve ad un piccolo villaggio lacustre di pescatori (già esistente nell'attuale borgata "Vallina" di Taglio di Po) utilizzato anche come vivaio dalla contigua Comunità di Loreo, prima del taglio di Porto Viro nel 1604 ad opera della Serenissima.
Non ci sono prove archeologiche dell'età del bronzo né tantomeno dell'età del ferro. Sotto il controllo di Adria ne seguì tutte le vicissitudini, passando per il controllo degli etruschi, dei greci e dei romani che qui fecero passare la via Popilia-Annia.
Durante l'epoca medievale, sempre sotto il controllo del Vescovo di Adria, con il nome di Ostium Carbonaire, la zona subì uno sconvolgimento per la rottura degli argini del Po. In questo periodo la Repubblica di Venezia guadagnò il controllo della zona e la pose sotto il controllo del castello di Loreo. Qui i due nobili veneti Donà e Contarini costruirono le loro ville intorno alle quali si svilupparono i borghi di Contarina e Donada.
All'inizio del Seicento cominciarono i lavori che la Serenissima Repubblica realizzò per evitare l'interramento della laguna di Venezia; i due centri conobbero una notevole crescita che portò il vescovo di Chioggia a renderli autonomi da Loreo: Contarina nel 1665, Donada nel 1680.
L'arrivo degli Asburgo portò anche la bonifica e la costruzione di quelle fornaci che ancora caratterizzano il territorio del basso polesine.
Nel 1928 le due cittadine vennero unificate per iniziativa dell'ammiraglio Luigi Arcangeli e il loro sviluppo prese nuova energia tanto che nel 1937, probabilmente sotto la spinta di Adria, che ne cominciava a temere l'importanza, per Regio Decreto vennero nuovamente divise.
L'ultima tragedia che colpì il comune di Porto Viro fu la tremenda alluvione del 1951 che sommerse il Polesine per la rottura degli argini del fiume Po. L'alluvione causò una massiccia emigrazione. In quegli stessi anni, inoltre, la campagna di estrazione del metano provocò un abbassamento del suolo tale da compromettere la sicurezza idraulica della zona, tanto che l'estrazione stessa venne fermata.
Con decreto del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, datato al 12 novembre 2001, Porto Viro si può fregiare del titolo di città[5] in virtù dell'importanza storica e civica.
Simboli
modifica«Drappo giallo, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro: "Città di Porto Viro". Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto giallo, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro»
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaLa popolazione è diminuita sensibilmente dal dopo guerra fino ad raggiungere 13.763 abitanti. Dal 1936 la migrazione, dovuta alla mancanza di lavoro ed alla scarsa presenza di industrie e servizi, ha portato quasi a dimezzare la popolazione presente nel comune. Abitanti censiti[6][7]
Etnie e minoranze straniere
modificaAl 31 dicembre 2022 vi sono 763 stranieri, pari al 5,45% della popolazione.[8]
Ambiente
modificaCon la legge regionale n. 36 dell'8 settembre 1997, la Regione del Veneto ha istituito il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, un ambiente unico, dove la vita del fiume si presenta nel pieno del suo splendore: la flora e la fauna delle valli da pesca e delle rive rimangono intatte. Porto Viro ne rappresenta il maggiore centro abitato.
Particolarmente caratteristico lo Scanno Cavallari, isolotto alluvionale situato di fronte a Porto Levante, conserva un ambiente naturale e incontaminato, mentre un tempo ospitava poderi, abitazioni e fabbricati rurali, il tutto abbandonato sessant'anni fa a seguito dell'abbassamento del suolo e conseguente parziale sommersione[9].
Volta Grimana
modificaIn questa località del comune, è sita una conca di navigazione sul sistema di navigazione fluviale Fissero-Tartaro-Canalbianco, chiamato anche Collettore Padano, posta sul delta del fiume Po e quindi vicino al mare Adriatico. Il luogo è noto perché vi sorge l'oasi naturalistica di 10 km² denominata appunto "Oasi di Volta Grimana", inserita nell'ambito del parco naturalistico del delta del fiume Po[10].
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa, in località Scalon.[11]
- Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, in località Contarina.[12]
- Chiesa della Visitazione di Maria Santissima, in località Donada.[13]
- Chiesa di San Pio X, in località Taglio di Donada.[14]
- Chiesa di San Giovanni Battista nella frazione di Cà Cappello.
Altro
modifica- Sala Eracle, spazio della città adibito ad attività teatrali.
- Villa Contarini-Carrer, il più antico palazzo di Porto Viro, costruito nel XVII secolo dalla nobile famiglia locale dei Contarini.
- Museo della Corte di Ca' Cappello, piccolo museo dedicato alla cultura contadina.
- Museo delle api - Centro apicoltura di Ca' Cappellino, esposizione sull'apicoltura
- Monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, frazione di Contarina, opera del bolognese Gaetano Samoggia realizzata nel 1922.
- Monumento ai Caduti della seconda guerra mondiale, realizzato con frammenti di bombe di quel periodo. Raffigura un soldato che protegge un bambino.
Geografia antropica
modificaFrazioni
modificaSecondo lo statuto, il comune riconosce come tali cinque frazioni (capoluogo incluso), ma si precisa che alcune di esse comprendono più località distinte:
- Porto Viro: Contarina, Donada, Fornaci, Murazze, Portesin, Scalon, Taglio di Donada (quartieri); Ca' Giustinian, Ca' Pesara, Mea (località);
- Ca' Cappellino: Veniera;
- Villaregia: Ca' Cornera, Ca' Pisani, Scanarello;
- Porto Levante;
- Ca' Cappello.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 1999 | Giovanni Franchi | Lista civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
1999 | 2004 | Doriano Mancin | Lista civica (Centro-destra) | Sindaco | |
2004 | 2009 | Doriano Mancin | Lista civica (Centro-destra) | Sindaco | |
2009 | 2014 | Geremia Giuseppe Gennari | Lista civica (Centro-destra) | Sindaco | |
2014 | 2016 | Thomas Giacon | Lista civica "La tua Porto Viro" (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2016 | 2017 | Carmine Fruncillo | Commissario prefettizio | ||
2017 | 2022 | Maura Veronese | Lista civica | Sindaco | |
2022 | in carica | Valeria Mantovan | Lista civica (Centro-destra) | Sindaco |
Gemellaggi
modifica- Veranópolis, dal 2002
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, UTET, 2006.
- ^ Fonte dal sito Araldica Civica[collegamento interrotto]
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Fino al 2001 ed esclusi 1931 e 1936, il dato è la somma degli abitanti dei comuni di Contarina e Donada.
- ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it .
- ^ Copia archiviata, su provincia.rovigo.it. URL consultato il 30 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006).
- ^ l'oasi è illustrata sul sito del comune di Porto Viro (RO) all'indirizzo www.comune.portoviro.ro.it/images/sito/turismo/oasi_grimana.pdf, consultato nel settembre 2013.
- ^ Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa Scalon, Porto Viro, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 31 ottobre 2019.
- ^ Chiesa di San Bartolomeo Apostolo Contarina, Porto Viro, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 31 ottobre 2019.
- ^ Chiesa della Visitazione di Maria Santissima Donada, Porto Viro, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 31 ottobre 2019.
- ^ Chiesa di San Pio Decimo Taglio di Porto Viro, Porto Viro, su beweb.chiesacattolica.it, BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 31 ottobre 2019.
Bibliografia
modifica- Gustavo Cristi. Storia del Comune di Ariano Polesine Padova, 1934, ristampa Ariano nel Polesine 2008; contiene riferimenti anche a Porto Viro;
- Aldo Tumiatti. Il Taglio di Porto Viro. Aspetti politico-diplomatici e territoriali di un intervento idraulico nel delta del Po (1598-1648) - Taglio di Po, 2005.
- Autori vari. Guida Turistico Stradale del Parco Regionale Veneto del Delta del Po - Lugo (RA), 2006.
- Autori vari. Enciclopedia del Polesine. Il Basso Polesine: Atlante polesano del Delta del Po - Rovigo, 2007.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.portoviro.ro.it.
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