Oleg Peškov
Oleg Anatolevič Peškov (in russo Олег Анатольевич Пешков?; sovente citato anche con la trasl. angl. come Oleg Peshkov; Kosicha, 3 agosto 1970 – Gebel dei Turcomanni, 24 novembre 2015) è stato un aviatore e militare russo.
Oleg Peškov | |
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Nascita | Kosicha, 3 agosto 1970 |
Morte | Gebel dei Turcomanni, 24 novembre 2015 |
Cause della morte | abbattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Unione Sovietica Russia |
Forza armata | VVS SSSR VVS RF VKS RF |
Arma | Forze aeree |
Specialità | pilota cecchino |
Unità | AG VKS Rossii v Sirii |
Anni di servizio | 1987 - 2015 |
Grado | tenente colonnello |
Guerre | |
Campagne | |
Battaglie | |
Comandante di | |
Decorazioni | |
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Biografia
modificaI primi anni
modificaNato il 3 agosto 1970 nel villaggio di Kosicha, nel Territorio dell'Altaj allora RSFS Russa, ancora giovanissimo si trasferì con la famiglia a Ust-Kamenogorsk (odierna Öskemen, in Kazakistan), ove si diplomò nel 1985 presso la locale scuola secondaria. Successivamente diplomatosi con lode presso la Scuola militare "Suvorov" di Sverdlovsk (od. Ekaterinburg), frequenta infine la Scuola militare aeronautica avanzata per piloti intitolata a "S.I. Gricevec" di Char'kov (od. Charkiv, in Ucraina) dalla quale si licenzia col brevetto di pilota militare.[2]
Carriera in aeronautica
modificaPeškov venne quindi destinato inizialmente a prestare servizio come pilota istruttore di MiG-21, con base presso l’aeroporto militare di Kant, nella RSS Chirghisa; successivamente, dal 1992 al 1998 è di stanza presso il presidio aeronautico di Vozžaevka (Belogorskij rajon, Oblast' dell'Amur) come parte del reggimento dell'aviazione da ricognizione per poi essere trasferito nel Territorio del Litorale in qualità di comandante di squadriglia.
Nell'agosto 2008 prende parte alla guerra russo-georgiana nell'Ossezia del Sud. L'anno successivo è a capo del servizio di sicurezza del volo presso il 4º Centro di addestramento al combattimento e alla riqualificazione del personale, con sede a Lipeck. Pilota esperto, ha totalizzato oltre 1700 ore di volo pilotando aerei quali L-39, MiG-21, Su-24 e Su-34.[2]
Abbattimento e uccisione
modificaNell’ambito dell’intervento militare russo in Siria, durante la guerra civile che imperversava nel Paese mediorientale, il ten. col. pil. Oleg Peškov e il cap. nav. Konstantin Murachtin, ai comandi di un cacciabombardiere tipo Su-24M (n. 83 bianco) del contingente russo, alzatisi in volo dall’aeroporto militare di Khmeimim per una missione d'interdizione al suolo, furono abbattuti da un F-16C turco per aver sconfinato dallo spazio aereo siriano nonostante i ripetuti avvertimenti.
Tentativo di ricerca e salvataggio
modificaA seguito dell'abbattimento, dopo essersi eiettati entrambi, Peškov fu ucciso mentre scendeva col paracadute e il suo corpo fu mostrato in un video diffuso su internet dai ribelli.[3]
Il vicecomandante della Brigata Turcomanna, identificato come Alparslan Çelik, cittadino turco e membro dei Lupi Grigi, dichiarò di aver ucciso entrambi i membri dopo essersi paracadutati, mentre il governo turco li riteneva ancora in vita.[4]
Nel frattempo, due elicotteri Mi-8 furono inviati in missione di ricerca e salvataggio nel tentativo di recuperare ed esfiltrate l'equipaggio ma uno di essi venne abbattuto dai ribelli filo-turchi uccidendo anche il fante di marina Aleksandr Pozynič delle forze speciali russe.
L'Esercito Siriano Libero rivendicò successivamente di aver distrutto l'elicottero abbandonato utilizzando un missile anticarro tipo BGM-71 TOW.[5]
Rimpatrio della salma e funerali di Stato
modificaIl 25 novembre, il governo turco, per tramite del primo ministro Ahmet Davutoğlu, affermò che la salma del pilota del Su-24 era stata recuperata e portata ad Hatay, nel sud del Paese, senza però divulgare le circostanze del recupero del corpo.[6]
Il 29 il corpo del pilota venne trasferito in un ospedale militare di Ankara e il giorno successivo giunse quindi all'aeroporto militare di Čkalovskij (vicino a Ščëlkovo), nell'Oblast' di Mosca, accolto dal picchetto d'onore, dal ministro della difesa russo Sergej Šojgu e dal comandante delle Forze aerospaziali della Russia, il colonnello generale Viktor Bondarev.
Il funerale di Peškov si tenne nella città di Lipeck alla presenza di circa 10.000 persone e i suoi resti tumulati nel viale centrale cimitero cittadino.[7][8]
Cinematografia
modificaNote
modifica- ^ (RU) Il comandante in capo dell'aeronautica russa ha presentato il reale svolgimento dell'attacco del 24 novembre di un caccia F-16 turco contro un aereo Su-24M russo sopra il cielo siriano.
- ^ a b (RU) Vitalij Smirnov, Пешков Олег Анатольевич, su warheroes.ru.
- ^ Il pilota russo abbattuto in Siria: circondato dai ribelli che gridano "Allah Akbar", corriere.it, 24 novembre 2015. URL consultato il 25 novembre 2015.
- ^ https://uk.reuters.com/article/2015/11/25/uk-mideast-crisis-syria-turkey-idUKKBN0TD0IS20151125 Archiviato il 30 novembre 2015 in Internet Archive..
- ^ (EN) FSA video claims Russian-made helicopter hit with US-made TOW missile near Su-24 crash site, in rt.com, 25 novembre 2015. URL consultato il 25 novembre 2015.
- ^ Turchia: recuperato il turco del pilota russo ucciso dai turcomanni.
- ^ Il corpo del pilota del Su-24 morto in Siria russo partito per la Russia Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive..
- ^ Il funerale di Oleg Peshkov, il pilota abbattuto sopra la Siria, si terrà il 2 dicembre a Lipetsk Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive..
Voci correlate
modificaAltri progetti
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