NGC 7424
NGC 7424 è una galassia a spirale intermedia a 35,7 milioni di anni luce dal sistema solare,[2] visibile nella costellazione della Gru.
NGC 7424 Galassia spirale barrata | |
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La galassia NGC 7424 rispresa attraverso lo spettrografo VIMOS, installato presso il VLT dell'ESO. | |
Scoperta | |
Scopritore | John Herschel |
Data | 1834[1] |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Gru |
Ascensione retta | 22h 57m 18,369s |
Declinazione | -41° 04′ 14,06″ |
Distanza | 35,7 milioni di a.l. [2] |
Magnitudine apparente (V) | 10,38[3] ÷ 10,96[4] |
Dimensione apparente (V) | 9,5 × 8,1 arcmin[4] |
Redshift | 0,003133[3] |
Velocità radiale | 937,8 km/s[3] km/s |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Galassia spirale barrata |
Classe | SAB(rs)cd[3] |
Altre designazioni | |
PGC 070096[4] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di galassie a spirale barrata |
Osservazione
modificaLa sua posizione è fortemente australe e ciò comporta che la galassia sia osservabile prevalentemente dall'emisfero sud, dove si presenta circumpolare anche da gran parte delle regioni temperate; dall'emisfero nord la sua visibilità è invece limitata alle regioni temperate inferiori e alla fascia tropicale.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine agosto e dicembre; mentre nell'emisfero sud può essere osservata in particolare durante i mesi dell'autunno boreale.
Prossima all'undicesima magnitudine, è necessario disporre di un telescopio per poterla osservare, che, se non è abbastanza potente, permette di scorgere solo il nucleo centrale. Questo e il disco si distinguono nettamente per colore, ma non presentano un forte contrasto nella luminosità. La vista della galassia dalla Terra avviene quasi ortogonalmente al suo disco; appare dunque in tutta la sua magnificenza ed è classificata tra le galassie di grand design.[5][6] Ha una dimensione apparente di 9,5 × 8,1 arcmin.[4]
Caratteristiche
modificaNGC 7424 presenta una configurazione intermedia tra una galassia a spirale (SA) e una galassia a spirale barrata (SB). Il nucleo centrale non risalta per luminosità rispetto al disco galattico. Il colore rossiccio della barra centrale indica che si compone di una popolazione stellare piuttosto vecchia e povera di metalli; viceversa, i bracci galattici hanno una popolazione stellare più giovane, cui sono associate numerose regioni H II, che risaltano per il loro colore bianco-azzurro. Quelle più estese raggiungono anche dimensioni di 400 anni luce.[5] La galassia a sua volta ha una dimensione complessiva di circa 110.000 anni luce, confrontabile dunque con quella della Via Lattea. È infine possibile distinguere una decina di ammassi stellari.[6]
NGC 7424 è stata elencata tra i membri del Gruppo di galassie IC 1459, tuttavia sembrerebbe che sia un oggetto di campo, senza risultare gravitazionalmente legata al Gruppo.[7]
La supernova 2001ig
modificaLa notte del 10 dicembre 2001, l'astronomo amatoriale australiano Robert Evans, utilizzando un telescopio rifrattore di 0,31 metri di diametro, scoprì una supernova, denominata SN 2001ig, sul bordo esterno della galassia NGC 7424.[8] La supernova mostrò inizialmente le linee spettrali dell'idrogeno tipiche delle supernova di tipo II, che furono successivamente rimpiazzate da quelle dell'ossigeno, del calcio e del magnesio, caratteristiche delle supernovae di tipo Ib e Ic. Fu così chiaro che SN 2001ig fosse una supernova del raro tipo IIb.[9] La supernova raggiunse una magnitudine apparente massima pari a 12,3.[9]
Il 28 marzo 2002, l'astrofisico Stuart Ryder e alcuni colleghi dell'Università di Cambridge individuarono ciò che credettero essere la compagna dell'oggetto che aveva originato la supernova 2001 ig. In particolare, si tratterebbe di una stella massiccia di classe O oppure B che percorrerebbe un'orbita con elevata eccentricità attorno alla progenitrice, una stella di Wolf-Rayet. Loro ritengono che la compagna strappi periodicamente il guscio esterno ricco di idrogeno dalla progenitrice, giustificando le osservazioni.[10][11]
Note
modifica- ^ (EN) John Herschel, Results of astronomical observations made during the years 1834, 5, 6, 7, 8, at the Cape of Good Hope; being the completion of a telescopic survey of the whole surface of the visible heavens, commenced in 1825, London, Smith, Elder and Co., 1847, p. 126.
NGC 7424 è identificata nel catalogo come l'oggetto n. 3965. Rif.: SEDS. - ^ a b R. Soria et al., 2006.
- ^ a b c d SIMBAD.
- ^ a b c d NASA/IPAC Extragalactic Database (NED).
- ^ a b M. König e S. Binnewies, p. 128, 2017.
- ^ a b (EN) Magnificent Spiral Galaxy NGC 7424, su astrophotolab.com, Astrophoto Lab. URL consultato il 18 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2018).
- ^ (EN) A. Yahil e N. V. Vidal, The Velocity Distribution of Galaxies in Clusters, in Astrophysical Journal, vol. 214, giugno 1977, p. 348, DOI:10.1086/155257.
- ^ (EN) Daniel W. E. Green, IAU Circular 7772, su cbat.eps.harvard.edu, 13 dicembre 2001. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ a b (EN) SN2001ig, in Light curves and spectra at the Open Supernova Catalog. URL consultato il 18 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
- ^ S. D. Ryder et al., 2004.
- ^ S. D. Ryder et al., 2006.
Bibliografia
modifica- (EN) Michael König e Stefan Binnewies, The Cambridge Photographic Atlas of Galaxies, traduzione di Phillip Helbig, Cambridge University Press, 2017, pp. 128-129, ISBN 9781107189485.
- (EN) Stuart D. Ryder, Elaine M. Sadler, Ravi Subrahmanyan, Kurt W. Weiler, Nino Panagia e Christopher Stockdale, Modulations in the radio light curve of the Type IIb supernova 2001ig: evidence for a Wolf-Rayet binary progenitor?, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 349, n. 3, aprile 2004, pp. 1093–1100, DOI:10.1111/j.1365-2966.2004.07589.x.
- (EN) Stuart D. Ryder, Clair E. Murrowood e Raylee A. Stathakis, A post-mortem investigation of the Type IIb supernova 2001ig, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 369, n. 1, giugno 2006, pp. L32–L36, DOI:10.1111/j.1745-3933.2006.00168.x.
- (EN) R. Soria, Z. Kuncic, J. W. Broderick e S. D. Ryder, Multiband study of NGC7424 and its two newly discovered ultraluminous X-ray sources, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 370, n. 4, agosto 2006, pp. 1666-1676, DOI:10.1111/j.1365-2966.2006.10629.x.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su NGC 7424
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 7424 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 7424 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 7424 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 7424 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 7424 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 7424 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.