[go: up one dir, main page]

Motta San Giovanni

comune italiano

Motta San Giovanni è un comune italiano di 5 556 abitanti[1] della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria.

Motta San Giovanni
comune
Motta San Giovanni – Stemma
Motta San Giovanni – Bandiera
Motta San Giovanni – Veduta
Motta San Giovanni – Veduta
Chiesa Santa Maria delle Grazie
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
Amministrazione
SindacoGiovanni Verduci (lista civica) dal 12-6-2017 (2º mandato dal 14-6-2022)
Territorio
Coordinate38°00′N 15°42′E
Altitudine450 m s.l.m.
Superficie46,48 km²
Abitanti5 556[1] (31-1-2023)
Densità119,54 ab./km²
FrazioniAllai, Cambarere, Cambareri, Lazzaro, Leandro, Martino, Paolia, Patarriti, Riace Capo, Riaci Capo, Rione Branca, San Basilio, San Nicola, Sant'Antonio, Sarto, Valanidi, Valanidi Serro.
Comuni confinantiMontebello Jonico, Reggio Calabria
Altre informazioni
Cod. postale89065;

89062 (Lazzaro)

Prefisso0965
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT080054
Cod. catastaleF779
TargaRC
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 535 GG[3]
Nome abitantimottesi
Patronosan Giovanni apostolo ed evangelista
Giorno festivo27 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Motta San Giovanni
Motta San Giovanni
Motta San Giovanni – Mappa
Motta San Giovanni – Mappa
Posizione del comune di Motta San Giovanni nell'ambito della città metropolitana di Reggio di Calabria
Sito istituzionale

La prima menzione di "Motta San Giovanni" risale ad un documento del 1412: in precedenza doveva trattarsi di un villaggio, dipendente da Santo Niceto, che prendeva il nome dal monastero di San Giovanni Teologo, che venne fortificato probabilmente sotto gli Angioini.

Nel 1466, dopo la caduta di Santo Niceto l'anno precedente, ad opera degli Aragonesi, ottenne un'autonomia amministrativa e venne riconosciuta la sua universitas. Successivamente divenne a sua volta una baronia, in possesso prima dei Ruffo e poi, dal 1574, dei Villadicane, che ne rafforzarono le fortificazioni. Dal 1604 fu acquisita dai Ruffo di Bagnara e nel 1682 divenne principato.

Nel 1811 divenne comune autonomo e vi fu aggregato il villaggio di Pellaro, fino al 1834, quando anche questi divenne comune autonomo e Valanidi entrò a far parte delle dipendenze di Motta. Fino agli anni cinquanta l'economia è stata essenzialmente agricola. Gli anni successivi hanno visto il paese subire una forte emigrazione verso il nord Italia e paesi europei come la Francia, la Svizzera e la Germania, dove il lavoro era garantito, con il conseguente abbandono delle campagne.

Nel periodo prebellico, tra il 1912 e il 1913, venne realizzata, per opera di un suo cittadino Carmelo Catalano, una centrale idroelettrica, sfruttando le acque che lambiscono il territorio comunale. Dopo la realizzazione di un elettrodotto tra la centrale (in rione San Giorgio) ed il paese, Motta poté usufruire della luce elettrica, in un periodo in cui i territori limitrofi venivano illuminati ad olio e petrolio. Nel 1915 venne installato il primo mulino per cereali a trazione elettrica. Le macine importate dalla Francia con la caratteristica: non producevano terriccio

Storicamente Motta san Giovanni è nota per la lavorazione artigianale della pietra reggina: una roccia sedimentaria calcarea molto utilizzata in edilizia, estratta principalmente nelle cave di contrada Sarto in Motta San Giovanni e dalle cave del promontorio di Capo dell'Armi, nei pressi di Lazzàro.

Simboli

modifica

Lo stemma comunale è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 21 novembre 1995.[4][5] Vi è raffigurato il patrono san Giovanni Evangelista accompagnato da un'aquila. Una leggenda racconta che nel XVI secolo, durante uno dei frequenti attacchi dei Turchi, la città fu difesa strenuamente da un cavaliere di nome Giovanni. Per gli abitanti questi non poteva che essere un santo e chiamarono il paese Motta San Giovanni.[6]

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Abitanti censiti[7]

Cultura

modifica

Istruzione

modifica

Le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Motta San Giovanni afferiscono all' Istituto Comprensivo Statale "Montebello Jonico - Motta San Giovanni" con sede amministrativa nel Comune di Montebello Jonico.

Geografia antropica

modifica

Frazioni

modifica

Orograficamente il comune è costituito da una serie di colline che degradano verso il mare. Le frazioni principali di Motta San Giovanni sono Lazzaro e Serro Valanidi.

Frazioni minori sono: Allai, Cambareri, Leandro, Martino, Paolia, Paterriti, Riace Capo, Rione Branca, San Basilio, San Nicola, Sant'Antonio, Sarto.

Infrastrutture e trasporti

modifica

Nel comune si trova la stazione meteorologica di Capo dell'Armi.

Amministrazione

modifica
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
11 settembre 1986 29 giugno 1990 Francesco Battaglia Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
29 giugno 1990 2 dicembre 1992 Bruno Carmelo Biasi Democrazia Cristiana Sindaco [9]
2 dicembre 1992 29 maggio 1993 Francesco Musolino Commissario prefettizio [10]
29 maggio 1993 5 agosto 1993 Francesco Musolino Commissario prefettizio [11]
5 agosto 1993 22 novembre 1993 Francesco Musolino Commissario straordinario [12]
4 dicembre 1993 17 novembre 1997 Bruno Giovanni Diego Attinà Partito Democratico della Sinistra Sindaco [13]
17 novembre 1997 28 maggio 2002 Giovanni Verduci Lista civica Sindaco [14]
28 maggio 2002 29 maggio 2007 Giovanni Verduci Lista civica Sindaco [15]
29 maggio 2007 8 maggio 2012 Paolo Laganà Lista civica Sindaco [16]
8 maggio 2012 12 giugno 2017 Paolo Laganà Lista civica[17] Sindaco [18]
12 giugno 2017 14 giugno 2022 Giovanni Verduci Lista civica[19] Sindaco [20]
14 giugno 2022 in carica Giovanni Verduci Lista civica[21] Sindaco [22]

Sono presenti nel territorio comunale varie società sportive, la Polisportiva Futura, il Comprensorio C.S. Lazzaro (fondato nel 1974) l'ASD New Team nata nel 2011, che disputa i campionati di pallavolo PGS.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Motta San Giovanni, decreto 1995-11-21 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  5. ^ Motta San Giovanni, su araldicacivica.it. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  6. ^ Città di Motta San Giovanni, Lo Stemma, su comunemottasg.it. URL consultato il 7 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2021).
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  8. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  9. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  10. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  11. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  12. ^ Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  13. ^ Eligendo Archivio - Comunali 21/11/1993, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  14. ^ Eligendo Archivio - Comunali 16/11/1997, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  15. ^ Eligendo Archivio - Comunali 26/05/2002, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  16. ^ Eligendo Archivio - Comunali 27/05/2007, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  17. ^ Intesa
  18. ^ Eligendo Archivio - Comunali 06/05/2012, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  19. ^ La città che vogliamo
  20. ^ Eligendo Archivio - Comunali 11/06/2017, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.
  21. ^ La città che cresce
  22. ^ Eligendo Archivio - Comunali 12/06/2022, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 30 agosto 2023.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN158742444 · LCCN (ENnr2003003119 · GND (DE4626910-1 · J9U (ENHE987007482434205171