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Monete in euro

monete metalliche dell'euro

Le monete in euro,[1] in circolazione nella zona euro dal 1º gennaio 2002, sono disponibili in 8 tagli, che spaziano da 1 centesimo a 2 euro. Ciascuna moneta ha sul rovescio una faccia comune a tutti i paesi dell'eurozona e sul dritto una faccia specifica per ciascuna nazione.

Mappa dell'Eurozona

     Zona euro

     UE appartenenti agli AEC II

     UE appartenenti agli AEC II con deroga

     UE non appartenenti agli AEC II

     Non UE che usano bilateralmente l'euro

     Non UE che usano unilateralmente l'euro

Voce principale: Euro.

Gli Stati membri possono coniare monete metalliche in euro con l'approvazione della Banca centrale europea[2] per quanto riguarda il volume del conio[3].

Caratteristiche generali

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Faccia comune Denominazione Diametro Spessore Massa Composizione Bordo Descrizione faccia comune
  0,01 € (1 cent) 16,25 mm 1,67 mm 2,30 g Acciaio placcato con rame
94,35% acciaio
5,65% rame
  Mappa della Terra con Europa, Africa e Medio Oriente
liscio
  0,02 € (2 cent) 18,75 mm 1,67 mm 3,06 g  
liscio con un singolo solco centrale
  0,05 € (5 cent) 21,25 mm 1,67 mm 3,92 g  
liscio
  0,10 € (10 cent) 19,75 mm 1,93 mm 4,10 g Oro nordico
89% rame
5% alluminio
5% zinco
1% stagno
  Mappa dell'Europa (sul lato sinistro)
smerlato (bordo rigato)
  0,20 € (20 cent) 22,25 mm 2,14 mm 5,74 g  
liscio con sette rientranze ("fiore spagnolo")
  0,50 € (50 cent) 24,25 mm 2,38 mm 7,80 g  
smerlato (bordo rigato)
  1,00 € (1 euro) 23,25 mm 2,33 mm 7,50 g
Interno:
3,71 g
Esterno 1 €/Interno 2 €:
Nichel ottone
75% rame
20% zinco
5% nichel
Esterno 2 €/Interno 1 €:
Cupronichel
75% rame
25% nichel
(Un'analisi XRF di questa componente, su monete non nuove, mostra i seguenti risultati:
Cu 73,3%
Ni 26%
Mn 0,21%
Fe 0,057%
Cr 0,037%
Co 0,020%
Te 0,017%)
  Mappa dell'Europa (sul lato destro)
3 segmenti lisci e 3 finemente rigati (alternati tra loro)
  2,00 € (2 euro) 25,75 mm 2,20 mm 8,50 g
Interno:
4,10 g
 
finemente rigato con lettere sul bordo
Queste immagini sono in una scala di 2,5 pixel per millimetro, uno standard di Wikipedia per le monete mondiali. Per altre informazioni vedi tavole monete.

Faccia comune a tutti gli Stati

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Sul lato comune a tutti i paesi che hanno adottato l'euro è indicato il valore, il cui disegno è opera del belga Luc Luycx, artista e grafico vincitore di un concorso europeo per il design delle nuove monete. Il disegno sulle monete da 1, 2 e 5 cent simboleggia il posto dell'Europa nel mondo. L'immagine sulle altre cinque rappresenta l'Europa come una massa omogenea di terra, e le righe verticali coprono esclusivamente le parti con il mare. Sono sempre presenti 12 stelle, simbolo dell'Unione europea.

Solitamente ogni moneta riporta anche l'anno in cui fu coniata. Ci sono anche alcune monete datate 1999, l'anno in cui il valore dell'euro fu formalmente stabilito (solo in Francia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi e Finlandia). In Italia, sebbene una certa quantità di monete sia stata coniata prima del 2002, nessuna reca la data antecedente a quest'ultima, che rappresenta l'anno di introduzione dell'euro.

Rovescio comune a tutte le monete
     
     
   

Dal 2007 le monete da 10, 20, 50 centesimi e 1 e 2 euro hanno una nuova faccia comune. La Slovenia introdusse direttamente le nuove monete dal 1º gennaio 2007, con l'adozione dell'euro; gli altri stati hanno modificato il lato comune tra il 2007 (Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Principato di Monaco) e il 2008 (Austria, Italia, Portogallo, San Marino e Città del Vaticano). Le nuove facce hanno sostituito le mappe politiche, risalenti al periodo dell'UE a quindici membri, con mappe geografiche dell'Europa occidentale. Così è stata eliminata anche l'ambiguità del vecchio disegno sulle monete da 10, 20 e 50 centesimi: pur volendo simboleggiare gli Stati dell'Unione europea che si uniscono, sembrava invece esaltare la divisione, raffigurando ogni paese come un'isola staccata dai confinanti.

Precedente rovescio comune a tutte le monete
     
   

Facce nazionali delle monete in euro

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Ogni paese ha il proprio disegno per il lato nazionale. L'unico denominatore comune è la presenza di 12 stelle anche su questo lato. Alcuni stati usano un diverso disegno per ogni taglio (Austria, Grecia, Italia, San Marino e Slovenia), la maggior parte (Cipro, Francia, Germania, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Monaco, Portogallo, Slovacchia e Spagna) un disegno per ciascun tipo (bicolori, oro, rame); Belgio, Città del Vaticano, Estonia, Irlanda e Lituania hanno lo stesso disegno per tutte e otto le monete; Bulgaria, Finlandia e Paesi Bassi hanno dato due diversi disegni alle monete bicolori e lo stesso alle rimanenti sei monete minori; Andorra e Croazia hanno dato un disegno uguale, uno per i centesimi in rame e uno per quelli in ottone, e due diversi motivi a ciascuna moneta bimetallica.

I sei stati dove vige una monarchia (Belgio, Città del Vaticano, Lussemburgo, Monaco, Paesi Bassi, Spagna) hanno deciso di raffigurare il loro monarca (la Spagna e Monaco solo sulle due monete maggiori). Mentre gli altri stati hanno scelto:

Ogni stato membro era autorizzato a mettere in circolazione anche determinati quantitativi di monete commemorative, a condizione che ne fosse emessa soltanto una l'anno e che si trattasse della moneta da 2 euro. Questa norma è stata modificata a luglio del 2012, permettendo di emettere due monete commemorative all'anno (escludendo eventuali emissioni obbligatorie)[4]. Queste monete presentano le stesse caratteristiche tecniche delle normali monete euro in circolazione, ma recano sulla faccia nazionale una raffigurazione commemorativa.

Zona euro

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Stati non UE che usano l'euro

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Con accordi bilaterali

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Unilateralmente

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Stati UE che non hanno adottato l'euro

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Con opt-out

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Appartenenti all'AEC II

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Non appartenenti all'AEC II

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2 euro commemorativi

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  Lo stesso argomento in dettaglio: 2 euro commemorativi.

Ciascuno Stato membro poteva coniare una moneta commemorativa all'anno sino al 2012, mentre dal 2013 può coniarne fino a due. Solo le monete da 2 euro possono essere usate allo scopo, inoltre la moneta è soggetta a tutte le normali regole: devono comparire le 12 stelle, l'anno ed un'identificazione dello Stato emittente.

La Grecia è stata la prima ad emettere una moneta commemorativa nel 2004 per i Giochi Olimpici di Atene 2004, raffigurante un discobolo, mentre nel 2007 tutti i Paesi membri parteciparono ad un'emissione coordinata per commemorare i 50 anni dei trattati di Roma. L'operazione è stata ripetuta nel 2009 per commemorare i 10 anni della nascita dell'euro, con l'immagine di un uomo e del simbolo dell'euro stilizzati, nel 2012 per celebrare i 10 anni dell'euro e nel 2015 per celebrare i 30 anni dall'adozione della bandiera a dodici stelle quale vessillo ufficiale dell'Unione Europea.

Tra le altre monete commemorative si ricordano anche quella di Torino 2006, del World Food Programme (2004) e della Costituzione europea (2005), tutte coniate dalla Repubblica Italiana.

Monete commemorative da collezione

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Euro commemorativi da collezione.

Agli Stati della zona euro è consentita l'emissione di monete commemorative da collezione con tagli diversi da quelli delle monete comunemente in circolazione. Queste monete, solitamente coniate in oro, argento o in altri metalli preziosi o rari come il niobio, hanno valore legale soltanto nel paese di emissione salvo casi particolari dovuto ad accordi precedentemente in vigore tra i singoli stati come, ad esempio, tra Italia, San Marino e Città del Vaticano. Di fatto queste monete, che solitamente hanno un valore intrinseco maggiore di quello facciale, non vengono utilizzate nella normale circolazione. Fra esse si hanno:

  1. ^ Monete in euro, su Banca Centrale Europea. URL consultato il 18 dicembre 2014.
  2. ^ art. 128 comma 2 della Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea
  3. ^ Decisione della Banca centrale europea, del 1º dicembre 2011, relativa all’approvazione del volume di conio delle monete metalliche per il 2012 (BCE/2011/21)
  4. ^ [1]
  5. ^ Di fatto già dal 2002 Andorra utilizzava non emettendolo l'Euro in quanto esso aveva "defacto" sistituito le Pesetas Spagnole e i Franchi Francesi, precedentemente monete circolanti nel paese.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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