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Con lamiera forata si intende una lamiera sulla cui superficie sono presenti una serie di fori disposti regolarmente secondo uno schema ripetitivo (passo pari, a 60°, a 45° e via dicendo). La norma di riferimento è la ISO 7806:1983[1].

Una lamiera forata in acciaio

Solitamente, per ragioni tecnico/economiche la produzione di questi manufatti avviene mediante tranciatura a freddo. Una serie più o meno estesa di punzoni viene posizionata sulla mazza battente di una pressa, mentre sulla tavola inferiore viene alloggiata la matrice (fori calibrati dentro cui entrano i punzoni). La lamiera viene fatta passare in mezzo alle due unità e fatta avanzare di un passo stabilito e regolare ad ogni colpo al fine di ottenere la perforazione.

Tendenzialmente i fori più comuni sono quelli tondi, quadrati, oblunghi ed esagonali, ma sagomando opportunamente il sistema punzone matrice è possibile ottenere anche le forme più disparate.

Campi di applicazione

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Tale manufatto è impiegato in molti contesti manifatturieri. Di seguito si riportano alcuni esempi:

  • filtrazione
  • vagliatura
  • mobili civili/industriali
  • costruzione impianti e macchinari
  • edilizia (facciate)
  • illuminotecnica
  • automotive
  • climatizzazione e condizionamento ambientale


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