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Innocenzo Cybo

cardinale italiano

Innocenzo Cybo (o Cibo) (Genova, 25 agosto 1491Roma, 13 aprile 1550) è stato un cardinale italiano.

Innocenzo Cybo
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Innocenzo Cybo in un dettaglio di un dipinto di G. Bugiardini (1520), copia da Raffaello[1]
 
Incarichi ricoperti
 
Nato25 agosto 1491 a Genova
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo11 maggio 1520 da papa Leone X
Consacrato arcivescovoin data sconosciuta
Creato cardinale23 settembre 1513 da papa Leone X
Deceduto13 aprile 1550 (58 anni) a Roma
 

Biografia

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Nato dal matrimonio di Franceschetto Cybo (figlio legittimato di papa Innocenzo VIII) e di Maddalena de' Medici (a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico), venne nominato cardinale nel 1513 dallo zio papa Leone X, al secolo Giovanni de' Medici. Durante il soggiorno a Roma visse a Palazzo Altemps.

Il primo incarico fuori da Roma lo vide vescovo di Aleria dal 1518 al 1520, poi arcivescovo di Genova dal 1520 al 1521; nel medesimo anno fu nominato cardinale camerlengo e mantenne tale carica per circa un anno.
In seguito fu a lungo arcivescovo di Torino fino al 1548. Dal 1527, contemporaneamente a tale carica, fu anche Legato pontificio della Provincia Romandiolæ presso Bologna per gestire la annosa e delicata questione del dominio papale su quei territori di confine. Qui rivestì anche un ruolo di rilievo nella cerimonia dell'incoronazione dell'imperatore Carlo V, avvenuta proprio a Bologna nel 1530.

Nel 1532 fu inviato da Clemente VII anche lui papa mediceo, a Firenze per sostenere le sorti della città durante l'assenza del duca Alessandro (1532).

Inoltre, fu amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Marsiglia dall'11 maggio 1517 al 12 gennaio 1530, amministratore apostolico della diocesi di Ventimiglia dal 27 luglio 1519 all'8 agosto 1519 e in seguito dell'arcidiocesi di Messina dal 14 giugno 1538 alla morte.

Morì a Roma nel 1550.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Arano Cybo, viceré di Napoli Maurizio Cybo dei conti di Gragnano  
 
Saracina Marocelli  
Papa Innocenzo VIII  
Teodorina de Mari Stefano de Mari, patrizio genovese  
 
Livia Maria Lercari  
Francesco Cybo  
 
 
 
 
 
 
 
Innocenzo Cybo  
Piero de' Medici Cosimo de' Medici  
 
Contessina de' Bardi  
Lorenzo de' Medici  
Lucrezia Tornabuoni Francesco Tornabuoni  
 
Selvaggia degli Alessandri  
Maddalena de' Medici  
Jacopo Orsini, signore di Monterotondo Orso Orsini, signore di Monterotondo  
 
Lucrezia Conti  
Clarice Orsini  
Maddalena Orsini dei signori di Bracciano Carlo Orsini, signore di Bracciano  
 
Paola Orsini dei conti di Tagliacozzo  
 

Blasonatura stemma

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Di rosso alla banda scaccata di tre file d'argento e d'azzurro, al capo d'argento alla croce di rosso.

Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5.

  1. ^ AA.VV., I Papi della Memoria: La storia di alcuni grandi Pontefici che hanno segnato il cammino della Chiesa e dell'Umanità ed Opere recuperate dall'Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato, Catalogo della mostra tenutasi presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo dal 28 Giugno all'8 Dicembre 2012 (a cura di Mario Lolli Ghetti), Roma, Gangemi, 2012, pp. 180-181, ISBN 978-88-492-7401-1.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN204199381 · ISNI (EN0000 0001 4089 7391 · BAV 495/361596 · GND (DE1196708894 · BNE (ESXX5154936 (data)