Ilda Bartoloni
Ilda Bartoloni (Roma, 10 novembre 1946 – Roma, 27 aprile 2009) è stata una giornalista e scrittrice italiana.
Ha svolto attività giornalistica prettamente nella televisione italiana, occupandosi spesso di temi sociali.
È stata inviata speciale del Tg2 ma deve la maggiore notorietà all'aver ideato e condotto per diverse stagioni per il Tg3 - testata in cui lavora dal 2001 - Tg3 Punto Donna, in onda il martedì alle 12.25 su Rai 3 dopo il telegiornale. Ha realizzato per la trasmissione televisiva Dossier il primo lungometraggio della storia della televisione sulla prostituzione maschile. Morì a 63 anni dopo una lunga malattia, riposa nel cimitero di Roma.
Biografia
modificaDopo aver inizialmente collaborato all'interno della televisione pubblica con Sergio Zavoli (per lo speciale Nascita di una dittatura) e Mino Damato, Bartoloni è entrata in pianta stabile in RAI nel 1975 svolgendo, sotto la direzione di Gustavo Selva, incarichi di inviata per il settore della cronaca giudiziaria.[1]
Nel 1978, con l'avvento alla direzione di Andrea Barbato, è passata ad occuparsi di terrorismo ma anche di argomenti di costume e di interesse sociale, con inchieste su temi delicati come l'aborto, il femminismo, il divorzio, le tossicodipendenze.[1]
Una svolta nella sua carriera si è avuta ad inizio degli anni ottanta quando è stata nominata caposervizio per il settore cultura. Nel 1986 ha condotto in video il Tg2 di mezzasera e quello della notte.
Fra le altre trasmissioni da lei condotte figurano: Diogene, dalla parte delle donne, Mafalda, il Tg2 dalla parte delle donne, Dossier – Speciali del Tg2, Pari e Dispari.[2]
In carriera, Bartoloni ha ricevuto diversi riconoscimenti, fra cui il premio per il miglior cronista per il processo sulle trame neofasciste che portarono alla strage di piazza Fontana svoltosi a Catanzaro. Nel 1999 ha ricevuto il premio internazionale di giornalismo intitolato a Matilde Serao.[3]
Memoria
modificaAlla memoria della giornalista è stato istituito il Premio Ilda Bartoloni, una borsa di studio, conferita per la prima volta a Roma nel 2010.[4]
Pubblicazioni
modifica- Il nuovo potere delle donne, postfazione di Simona Argentieri, Sperling & Kupfer, Milano 2001;
- Come lo fanno le ragazze. Dal '68 a oggi. Sex inchiesta, nota conclusiva di Roberta Giommi, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2005; dal libro è stata tratta una pièce per il teatro, Come lo fanno le ragazze, regia di Daniela Giordano.[5]
Fra gli altri suoi scritti figura un saggio sulla conferenza delle donne a Pechino inserito nel libro La disparità virtuale curato dalla docente di antropologia culturale dell'Università La Sapienza, Gioia Longo.[6]
Note
modifica- ^ a b Addio a Ilda Bartoloni, giornalista coraggiosa e voce delle donne in Rai, su ilmessaggero.it. URL consultato il 17 maggio 2020.
- ^ Ilda Bartoloni, su telegiornaliste.com. URL consultato il 17 maggio 2020.
- ^ La scomparsa di Ilda Bartoloni, su millecanali.it. URL consultato il 17 maggio 2020.
- ^ Premio Ilda Bartoloni, su noidonne.org. URL consultato il 17 maggio 2020.
- ^ Le ragazze lo fanno. Come?, su noidonne.org. URL consultato il 17 maggio 2020.
- ^ RAI: E' MORTA ILDA BARTOLONI, CURATRICE DI 'PUNTO DONNA' DEL TG3, su fnsi.it. URL consultato il 17 maggio 2020.
Collegamenti esterni
modifica- Ilda Bartoloni, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Registrazioni di Ilda Bartoloni, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Telegiornaliste.com - Un'intervista del novembre 2007, su telegiornaliste.com.
- Wallstreetitalia.com. URL consultato il 27 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 233315124 · ISNI (EN) 0000 0004 2340 0074 · SBN TO0V398408 · LCCN (EN) n2002104494 |
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