Giovanni di Coimbra

Giovanni di Coimbra
Nascita	Portogallo, 1431
Morte	Nicosia, 7 ottobre 1457
Dinastia	Aviz
Padre	Pietro d'Aviz
Madre	Isabella di Urgell
Consorte	Carlotta di Cipro
Religione	Cattolicesimo romano

Giovanni d'Aviz, o Giovanni di Coimbra o Giovanni del Portogallo (in portoghese João de Coimbra, Príncipe de Antioquia; Portogallo, 1431 – Nicosia, 7 ottobre 1457), principe della casa d'Aviz, duca di Coimbra, fu principe titolare di Antiochia e consorte dell'erede al trono del regno di Cipro, di cui fu anche reggente, dal 1456 fino alla sua morte.

Regno del Portogallo
Casa d'Aviz

Giovanni I

Figli Infante Alfonso Infante Duarte Infante Pietro Pietro Infante Enrico Infante Giovanni Infante Ferdinando Infanta Isabella Infante Alfonso, naturale Infanta Beatrice, naturale
Edoardo I
Figli Principe Giovanni Principe Alfonso Infante Ferdinando Infante Edoardo Infanta Filippa Infanta Maria Infanta Eleonora Infanta Caterina Infanta Giovanna Infante Giovanni Giovanni Manuele, illegittimo
Alfonso V
Figli Principe Giovanni Infanta Giovanna Principe Giovanni
Giovanni II
Figli Infante Alfonso d'Aviz Principe Giovanni Principe Giorgio
Manuele I
Figli Principe Michele Principe Giovanni Infante Luigi Infante Ferdinando Infante Alfonso Infante Enrico Infante Edoardo Infante Antonio Infante Carlo Infanta Isabella Infanta Beatrice Infanta Maria Infanta Maria
Giovanni III
Figli Principe Alfonso Principe Manuele Principe Filippo Infante Dionigi Infante Giovanni Infante Antonio Infanta Maria Emanuela Infanta Isabella Infanta Beatrice
Sebastiano I
Enrico I

Armi di **Giovanni di Coimbra**, dove figurano le armi dei nonni paterni (Portogallo e Inghilterra) con quelle ricevute col matrimonio (Gerusalemme, Cipro, Armenia e Lusignano).

Biografia

Infanzia

Figlio secondogenito del primo Duca di Coimbra e reggente del regno del Portogallo, Pietro d'Aviz (figlio del re del Portogallo, Giovanni I e della moglie, Filippa di Lancaster) e Isabella di Urgell (1409-1443)^[1]^[2], figlia del pretendente alla corona d'Aragona, il conte di Urgell, Giacomo II^[3] e di Isabella d'Aragona.

Giovinezza

Nel 1439, suo padre dopo che le cortes, nel mese di dicembre di quello stesso anno, si erano pronunciate a suo favore, divenne il reggente del regno del Portogallo^[1] per conto del re, minorenne, Alfonso V.

Alfonso V, che aveva raggiunto la maggior età nel 1446, dal 9 giugno del 1448, cominciò a governare direttamente senza più bisogno della reggenza dello zio Pietro, anzi sotto l'influenza dell'altro zio, Alfonso I di Braganza, annullò tutti i provvedimenti presi Pietro, primo duca di Coimbra, durante la reggenza. Questo fatto portò alla rottura che sfociò, nel 1449, in una guerra aperta che si concluse con la battaglia sulle sponde del fiume Alfarrobeira^[1], nelle vicinanze di Vila Franca de Xira, dove il duca di Coimbra perse la vita mentre i due figli che avevano combattuto al suo fianco ebbero sorti diverse: il primogenito, il Connestabile del Portogallo, Pietro di Coimbra, dovette lasciare il Portogallo e andare in esilio in Castiglia; il secondogenito, Giovanni fu fatto prigioniero e rinchiuso in carcere, assieme al fratello, Giacomo.

Giovanni, in un primo tempo, fu condannato a morte, ma poi, per l'intervento della zia, Isabella d'Aviz, duchessa di Borgogna, assieme ai fratelli, Giacomo e Beatrice, fu consegnato al duca di Borgogna, Filippo III il Buono, che lo fece risiedere nelle Fiandre.

Matrimonio

Il 21 dicembre 1456, dopo aver ricevuto il titolo di principe (titolare) di Antiochia, a Nicosia, Giovanni sposò Carlotta di Lusignano, figlia ed erede del re di Cipro, Giovanni II e di Elena Paleologa^[1]^[2], figlia di Teodoro II Paleologo, despota della Morea (figlio del basileus dei romei Manuele II Paleologo), e di Cleofe Malatesta di Pesaro.
Questo matrimonio è citato nei Lignages d'Outremer dove parla delle figlie del re di Cipro, Giovanni II, Cleofe (morta giovane) e Carlotta, la primogenita che sposò Giovanni del Portogallo, principe di Antiochia^[1].

Morte

Giovanni morì a Nicosia, il 7 ottobre 1457^[1], assassinato, per avvelenamento, dalla suocera^[1], e fu inumato nella chiesa dei francescani di Nicosia^[4]