Giovanni Benedetto Castiglione
Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto (Genova, 23 marzo 1609 – Mantova, 5 maggio 1664), è stato un pittore e incisore italiano, fra i massimi esponenti della scuola barocca genovese.
Biografia
modificaSi formò presso le botteghe di Giovanni Battista Paggi, Giovanni Andrea De Ferrari e Sinibaldo Scorza nella sua città natale, dove aveva da poco soggiornato Anton van Dyck.
Da subito si specializza in dipinti a soggetto animalistico, influenzati dallo stile dello Scorza. A questa prima fase alcuni critici riferiscono L'entrata degli animali nell'arca, dell'Accademia Ligustica e Noè fa entrare gli animali nell'arca, degli Uffizi[1]
Nel 1632 si trasferì col fratello Salvatore a Roma, come è documentato negli stati d'anime della parrocchia di Sant'Andrea delle Fratte. Divenne un artista apprezzato: viene ammesso nell'Accademia di San Luca (1634) e inizia a frequentare artisti come Gian Lorenzo Bernini, Mattia Preti e Pietro da Cortona.
Dopo un soggiorno a Napoli, rientrò a Genova, dove si dedicò a importanti commesse sia per le quadrerie del patriziato genovese, che per istituzioni religiose. Nel 1645 firma la pala d'altare con la Natività per la chiesa di San Luca, ritenuta fra i suoi esiti più alti, e sempre per la sua città dipinge la Visione di s. Bernardo per Santa Maria della Cella e S. Giacomo che scaccia i Mori per l'oratorio di San Giacomo della Marina. Negli stessi anni inizia una fertile produzione grafica, i cui soggetti si rifanno spesso alle ambientazioni archeologiche di Poussin animate da figure fantastiche di satiri e ninfe[2].
Attorno al 1650 risale un secondo soggiorno romano, cui risale la commissione della pala con l'Immacolata Concezione adorata dai santi Francesco e Antonio da Padova, dipinta nel 1649-1650, per la chiesa dei Cappuccini di Osimo, nelle Marche, oggi al Minneapolis Institute of Arts di Minneapolis[3]
La sua bottega, sempre in comunione col fratello e il figlio Francesco (1641-1716), si specializzò in nature morte e scene a soggetto biblico e mitologico, sempre affollate di animali. Le sue pennellate sottili e incisive hanno i caratteri inquieti di un pittore alla ricerca di nuove soluzioni spaziali e formali. Difficile oggi definire con precisione quali opere appartengano a lui e quali al fratello Salvatore (1620-1676) e al figlio Francesco: occorre pensare alla produzione di questo straordinario pittore come ad una produzione di bottega dove ognuno dei tre arricchiva gli altri di nuovi stimoli e risoluzioni stilistiche. Fu anche uno stimato incisore, specializzato nella tecnica dell'acquaforte e inventore della tecnica del monotipo: probabilmente le sue stampe influenzarono anche l'opera di Rembrandt.
Dal 1651 fu a Mantova, dove divenne pittore di corte presso i Gonzaga. Soggiornò spesso anche a Napoli, Parma e Venezia. La Visione di s. Domenico di Soriano della chiesa di Santa Maria di Castello è considerata una delle ultime opere eseguite per la sua città natale. Morì a Mantova e fu sepolto nel duomo, prima del 1665, data riportata sulla lapide. A sinistra dell'ingresso al battistero del duomo stesso un medaglione in stucco lo ritrae con la scritta che, con enfasi tutta seicentesca, assicura: "Rinascerà forse l'arte della pittura, morta con te. Ma dopo di te, o Castiglione, sarà sempre inferiore".[4] Il figlio Francesco gli succedette come pittore di corte presso Ferdinando Carlo Gonzaga. Fu maestro di Giovanni Lorenzo Bertolotto, che fu nella sua bottega tra l'inizio del 1661 e il marzo 1663.[5]
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Il Genio della pittura, incisione pubblicata da Giovanni Giacomo De Rossi nel 1648
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Madonna col bambino e angeli
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Studio di testa in abiti orientali, incisione
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Circe, incisione
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Entrata degli animali nell'arca, Accademia Ligustica
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Adorazione dei pastori, Genova, San Luca
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Gesù scaccia i mercanti dal tempio, Parigi, Louvre
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Il miracolo di Soriano - Chiesa di Santa Maria di Castello (Genova)
Opere
modificaLa tradizione aveva attribuito a Giovanni Benedetto Castiglione un ciclo pittorico che adornava una sala di Palazzo Verri a Milano, ora trasferito a Palazzo Sormani. La critica successiva è concorde nel negare tale attribuzione, ma la sala si chiama tuttora sala del Grechetto.
- Il miracolo di Soriano, Chiesa di Santa Maria di Castello (Genova)
- Studi per tre teste di vitelli, Palazzo Bianco, Genova
- Agar e l'angelo, Palazzo Rosso, Genova
- Adorazione dei Pastori, chiesa di San Luca, Genova
- San Giacomo sbaraglia i mori, Oratorio di San Giacomo della Marina, Genova
- Allegoria del Duca di Mantova, Collezione Zerbone, Genova
- Crocifissione (disegno su carta incollato su tela), Palazzo Rosso, Musei di Strada Nuova, Genova
- Crocifissione, (bozzetto su carta intelata), Collezione Zerbone, Genova
- La Maga Circe, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Genova
Note
modifica- ^ A. Percy, Giovanni Benedetto Castiglione: Master draughtsmann of the Italian Baroque, catalogo della mostra, Philadelphia 1971, p. 109, n. 90
- ^ Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto di Giuliana Algeri - Fabia Borroni - Treccani, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 22 (1979)
- ^ Il Seicento nell'arte e nella cultura con riferimenti a Mantova, Accademia nazionale virgiliana, Silvana, 1985, p. 72
- ^ Roberto Brunelli, La cattedrale di Mantova, Mantova, LaCittadella Editrice, p. 36
- ^ BERTOLOTTO, Giovanni Lorenzo, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Bibliografia
modifica- Giuliana Algeri - Fabia Borroni, CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 22, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979. URL consultato il 5 dicembre 2015.
- Il genio di Giovanni Benedetto Castiglione: il Grechetto, Genova, Sagep, 1990, ISBN 88-7058-351-1
- (EN) Timothy J. Standring e Martin Clayton, Castiglione: Lost Genius (PDF), London, Royal Collection Trust, 2013, ISBN 978-1-905686-77-3. URL consultato il 24 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2023).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Benedetto Castiglione
Collegamenti esterni
modifica- Castiglióne, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Orlando Grosso, CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- (EN) Giovanni Benedetto Castiglione, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Giovanni Benedetto Castiglione, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Giovanni Benedetto Castiglione, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- (EN) Opere di Giovanni Benedetto Castiglione / Giovanni Benedetto Castiglione (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Giovanni Benedetto Castiglione, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34728703 · ISNI (EN) 0000 0001 2023 7409 · SBN CFIV116994 · BAV 495/22875 · CERL cnp00545782 · Europeana agent/base/75590 · ULAN (EN) 500115299 · LCCN (EN) n80098292 · GND (DE) 119044021 · BNE (ES) XX1135183 (data) · BNF (FR) cb120038429 (data) · J9U (EN, HE) 987007507967805171 |
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