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Gennaro Cassiani

politico italiano (1903-1978)

Gennaro Cassiani (Spezzano Albanese, 13 settembre 1903Roma, 14 luglio 1978) è stato un politico, avvocato e saggista italiano. Ha ricoperto l'incarico di ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni nei governi Fanfani I e Scelba e di ministro della Marina Mercantile negli esecutivi Segni I e Zoli.

Gennaro Cassiani

Ministro della marina mercantile
Durata mandato17 febbraio 1972 –
24 giugno 1972
Capo del governoGiulio Andreotti
PredecessoreGioacchino Attaguile
SuccessoreGiuseppe Lupis

Durata mandato6 luglio 1955 –
2 luglio 1958
Capo del governoAntonio Segni
Adone Zoli
PredecessoreFernando Tambroni
SuccessoreGiuseppe Spataro

Ministro delle telecomunicazioni
Durata mandato19 gennaio 1954 –
6 luglio 1955
Capo del governoAmintore Fanfani
Mario Scelba
PredecessoreModesto Panetti
SuccessoreGiovanni Braschi

Sottosegretario di Stato al Ministero del Tesoro[1]
Durata mandato27 luglio 1951 –
18 gennaio 1954
Capo del governoAlcide De Gasperi
Giuseppe Pella
PredecessoreEnnio Avanzini
SuccessoreGiustino Valmarana
Angelo Giacomo Mott
Giuseppe Arcaini

Sottosegretario di Stato al Ministero di Grazia e giustizia
Durata mandato27 maggio 1948 –
27 gennaio 1950
Capo del governoAlcide De Gasperi
PredecessoreVittorio Badini Confalonieri
SuccessoreLeopoldo Rubinacci

Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e della previdenza sociale
Durata mandato21 giugno 1945 –
2 febbraio 1947
Capo del governoFerruccio Parri
Alcide De Gasperi
PredecessoreEnrico Paresce[2]
SuccessoreGiuseppe Togni

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato5 giugno 1968 –
4 luglio 1976
LegislaturaV, VI
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano
CircoscrizioneCalabria
Incarichi parlamentari
V
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato25 giugno 1946 –
4 giugno 1968
LegislaturaAC, I, II, III, IV
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano
CircoscrizioneXXVII. Catanzaro
Incarichi parlamentari
III
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
Professioneavvocato

Biografia

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Nipote dell'avvocato Ambrogio Arabia, sindaco del comune di Cosenza dal 1913 al 1917 e presidente dell'ordine forense dal 1919 al 1926, in gioventù si avvicinò al socialismo, diventando un mazziniano di formazione radicale; nel 1925 discusse la tesi di laurea in giurisprudenza su "Il diritto di resistenza individuale e collettivo". Per la sua inclinazione politica non fu però ammesso alla Scuola allievi ufficiali dei Carabinieri.

Fondò e diresse negli anni trenta la rivista Tribunali calabresi, alla quale collaborarono illustri giuristi e letterati. Fondò e diresse anche altri periodici giuridici e politici (Tribunali, Tribune, Oggi e domani).

A metà degli anni trenta si iscrisse al Movimento Laureati di Azione Cattolica e iniziò a scrivere su Parola di vita, sottolineando il dovere dell'impegno politico. Organizzò quindi, dal 1942, la Democrazia Cristiana in Calabria. Partecipò al Congresso dei partiti antifascisti a Bari nel gennaio 1944, in rappresentanza della DC, e nel luglio dello stesso anno viene eletto alla Direzione nazionale dello Scudo crociato.

Nel secondo e nel terzo Governo Bonomi fu nominato sottosegretario ai Lavori pubblici, ed è stato sottosegretario al Lavoro e previdenza sociale nel Governo Parri e nel I e II Governo De Gasperi.
Consultore nazionale, deputato costituente e parlamentare fino al 1976, è stato sottosegretario alla Giustizia nel IV e nel V Governo De Gasperi, sottosegretario al Tesoro nel VII Governo De Gasperi (con delega ai danni di guerra) e nell'VIII Governo De Gasperi, oltre che nel Governo Pella.
È stato Ministro delle poste e delle telecomunicazioni nel I Governo Fanfani e nel Governo Scelba, e Ministro della marina mercantile nel I Governo Segni, nel Governo Zoli e nel I Governo Andreotti.

Seguace di Luigi Sturzo, cercò di promuovere nella sua regione le industrie naturali, collegate all'agricoltura, che consentissero la salvaguardia del patrimonio naturale della Calabria.

Gennaro Cassiani e la cultura arbëreshë

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Gennaro Cassiani fu anche un profondo studioso della cultura della minoranza italo-albanese, a cui apparteneva e si adoperò per mantenere vive le parlate arbëreshë, la fedeltà al rito bizantino originario e la loro diversità linguistica. Egli stesso non mancava di partecipare alle funzioni di rito bizantino-greco dell'eparchia di Lungro. Nel 1965, a Santa Sofia d'Epiro, parlò a migliaia di arbëreshë, provenienti da tutte le comunità d'Italia e d'America, in occasione della celebrazione della “Primavera degli Italo-albanesi”. Fu presidente della commissione per il V centenario della morte di Giorgio Castriota Scanderbeg e, il 25 aprile 1968, ne tenne la commemorazione ufficiale davanti a migliaia di arbëreshë ed esuli albanesi convenuti a Roma, in Piazza Albania, davanti al monumento dell'eroe. Tra i suoi sogni c'era l'insegnamento della lingua albanese nelle scuole, che fu introdotto molti anni dopo, con la legge n. 482 del 1999[3]. Patrocinò da giovanissimo assieme al padre Ferdinando la prima mostra del pittore Luigi Amato e ne incoraggiò gli studi e la carriera.[4]

Onorificenze

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  1. ^ con delega per i Danni di guerra fino al 16 luglio 1953
  2. ^ (come Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Industria, del Commercio e del Lavoro con delega al Lavoro)
  3. ^ Gennaro Cassiani e la sua matrice culturale arbëreshë
  4. ^ Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN74127854 · ISNI (EN0000 0000 6160 3551 · SBN LO1V041544 · LCCN (ENn80160051 · GND (DE128891890