Gennaro Cassiani
Gennaro Cassiani (Spezzano Albanese, 13 settembre 1903 – Roma, 14 luglio 1978) è stato un politico, avvocato e saggista italiano. Ha ricoperto l'incarico di ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni nei governi Fanfani I e Scelba e di ministro della Marina Mercantile negli esecutivi Segni I e Zoli.
Biografia
modificaNipote dell'avvocato Ambrogio Arabia, sindaco del comune di Cosenza dal 1913 al 1917 e presidente dell'ordine forense dal 1919 al 1926, in gioventù si avvicinò al socialismo, diventando un mazziniano di formazione radicale; nel 1925 discusse la tesi di laurea in giurisprudenza su "Il diritto di resistenza individuale e collettivo". Per la sua inclinazione politica non fu però ammesso alla Scuola allievi ufficiali dei Carabinieri.
Fondò e diresse negli anni trenta la rivista Tribunali calabresi, alla quale collaborarono illustri giuristi e letterati. Fondò e diresse anche altri periodici giuridici e politici (Tribunali, Tribune, Oggi e domani).
A metà degli anni trenta si iscrisse al Movimento Laureati di Azione Cattolica e iniziò a scrivere su Parola di vita, sottolineando il dovere dell'impegno politico. Organizzò quindi, dal 1942, la Democrazia Cristiana in Calabria. Partecipò al Congresso dei partiti antifascisti a Bari nel gennaio 1944, in rappresentanza della DC, e nel luglio dello stesso anno viene eletto alla Direzione nazionale dello Scudo crociato.
Nel secondo e nel terzo Governo Bonomi fu nominato sottosegretario ai Lavori pubblici, ed è stato sottosegretario al Lavoro e previdenza sociale nel Governo Parri e nel I e II Governo De Gasperi.
Consultore nazionale, deputato costituente e parlamentare fino al 1976, è stato sottosegretario alla Giustizia nel IV e nel V Governo De Gasperi, sottosegretario al Tesoro nel VII Governo De Gasperi (con delega ai danni di guerra) e nell'VIII Governo De Gasperi, oltre che nel Governo Pella.
È stato Ministro delle poste e delle telecomunicazioni nel I Governo Fanfani e nel Governo Scelba, e Ministro della marina mercantile nel I Governo Segni, nel Governo Zoli e nel I Governo Andreotti.
Seguace di Luigi Sturzo, cercò di promuovere nella sua regione le industrie naturali, collegate all'agricoltura, che consentissero la salvaguardia del patrimonio naturale della Calabria.
Gennaro Cassiani e la cultura arbëreshë
modificaGennaro Cassiani fu anche un profondo studioso della cultura della minoranza italo-albanese, a cui apparteneva e si adoperò per mantenere vive le parlate arbëreshë, la fedeltà al rito bizantino originario e la loro diversità linguistica. Egli stesso non mancava di partecipare alle funzioni di rito bizantino-greco dell'eparchia di Lungro. Nel 1965, a Santa Sofia d'Epiro, parlò a migliaia di arbëreshë, provenienti da tutte le comunità d'Italia e d'America, in occasione della celebrazione della “Primavera degli Italo-albanesi”. Fu presidente della commissione per il V centenario della morte di Giorgio Castriota Scanderbeg e, il 25 aprile 1968, ne tenne la commemorazione ufficiale davanti a migliaia di arbëreshë ed esuli albanesi convenuti a Roma, in Piazza Albania, davanti al monumento dell'eroe. Tra i suoi sogni c'era l'insegnamento della lingua albanese nelle scuole, che fu introdotto molti anni dopo, con la legge n. 482 del 1999[3]. Patrocinò da giovanissimo assieme al padre Ferdinando la prima mostra del pittore Luigi Amato e ne incoraggiò gli studi e la carriera.[4]
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ con delega per i Danni di guerra fino al 16 luglio 1953
- ^ (come Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Industria, del Commercio e del Lavoro con delega al Lavoro)
- ^ Gennaro Cassiani e la sua matrice culturale arbëreshë
- ^ Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- Giuseppe Sircana, CASSIANI, Gennaro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 34, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988.
- Gennaro Cassiani, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Gennaro Cassiani (V legislatura della Repubblica Italiana) / VI legislatura, su Senato.it, Parlamento italiano.
- Bibliografia di Gennaro Cassiani, su besa.unical.it:591. URL consultato il 3 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2014).
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