Gabriel Herman Antun Patačić
Gabriel Herman Antun Patačić (in ungherese: Gábor Hermann Antal Patachich; Mađarevo, 3 maggio 1699 – Vienna, 5 dicembre 1745) è stato un arcivescovo cattolico croato in Ungheria (1706–1735 barone, dal 1735 conte di Zajezda).[1].
Gabrijel Herman Antun Patačić (Gábor Hermann Antal Patachich) arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Busto di mons. Patačić, opera di Ferenc Lebó del 1997. | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 3 maggio 1699 a Mađarevo |
Ordinato presbitero | 4 aprile 1722 |
Nominato vescovo | 12 febbraio 1731 da papa Clemente XII |
Consacrato vescovo | 8 aprile 1731 dal vescovo Friedrich Karl von Schönborn-Buchheim |
Elevato arcivescovo | 28 settembre 1733 da papa Clemente XII |
Deceduto | 5 dicembre 1745 (46 anni) a Vienna |
Biografia
modificaDopo gli studi al Collegio Germanico-Ungarico di Roma, tra 1718 e 1722, tornò alla diocesi di Zagabria. Nel 1729 fu nominato vescovo di Sirmio (confermato dal papa nel 1731). Dal 6 febbraio 1733 (confermato: 28 settembre) alla morte fu arcivescovo di Kalocsa (nome completo: Kalocsa-Bács).
Fu il primo arcivescovo cattolico dopo 207 anni che poté risiedere nella sua diocesi metropolitana dopo la liberazione dagli Ottomani. Doveva cominciare la ristrutturazione di una diocesi devastata a causa delle guerre e della presenza musulmana (il numero delle parrocchie fu 17 nel 1733, ma duecento prima anni ce n'erano ancora circa 300).
Tra le maggiori opere di Patačić a Kalocsa figurano il ripristino del Capitolo della Cattedrale nel 1738, l'impulso dato alla costruzione della cattedrale (decorazioni interne, sacrestie e il presbiterio con progetti di Andreas Mayerhoffer, piano iconografico degli italiani Daniele Simonetti e Mattia Baffo e realizzazione di maestranze nord-italiane) e dell'episcopio. Stabilì anche il seminario diocesano.
Tra i suoi successori nella sede arcivescovile di Kalocsa si ebbe il nipote Adam Patačić, che provvide a inviare da Roma allo zio alcune reliquie di santi martiri italiani.
Genealogia episcopale e successione apostolica
modificaLa genealogia episcopale è:
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B.Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Riario
- Papa Leone X
- Papa Clemente VII
- Cardinale Antonio Sanseverino, O.S.Io.Hieros.
- Cardinale Giovanni Michele Saraceni
- Papa Pio V
- Cardinale Innico d'Avalos d'Aragona, O.S.Iacobi
- Cardinale Scipione Gonzaga
- Patriarca Fabio Biondi
- Papa Urbano VIII
- Cardinale Cosimo de Torres
- Cardinale Francesco Maria Brancaccio
- Vescovo Miguel Juan Balaguer Camarasa, O.S.Io.Hieros.
- Papa Alessandro VII
- Arcivescovo Massimiliano Enrico di Baviera
- Vescovo Johann Heinrich von Anethan
- Arcivescovo Anselm Franz von Ingelheim
- Vescovo Matthias Starck
- Arcivescovo Lothar Franz von Schönborn
- Vescovo Friedrich Karl von Schönborn-Buchheim
- Arcivescovo Gabriel Herman Antun Patačić
La successione apostolica è:
- Vescovo Márton Bíró de Padány (1745)
Note
modifica- ^ Tóth, Tamás., "Si nullus incipiat, nullus finiet" : la rinascita della Chiesa d'Ungheria dopo la conquista turca nell'attività di Gábor Patachich e di Ádám Patachich, Arcivescovi di Kalocsa-Bács (1733-1784), [Pázmány Péter Katolikus Egyetem Egyháztört. Kutatócsop.], 2011, ISBN 978-963-9206-94-6, OCLC 756837789.
Bibliografia
modifica- I. Pintér, A Kalocsai fôszékesegyház 1000-1942 [La cattedrale di Kalocsa 1000-1942], Budapest, 1942
- Tamás Tóth, «Si nullus incipiat, nullus finiet». La rinascita della Chiesa d’Ungheria dopo la conquista turca nell’attività di Gábor Patachich e di Ádám Patachich, Arcivescovi di Kalocsa-Bács (1733–1784), Budapest–Róma–Szeged, 2011 (Collectanea Vaticana Hungariae I/6
- Tamás Tóth, A Kalocsa-Bácsi Főegyházmegye 18. századi megújulása Patachich Gábor és Patachich Ádám érsekek idején, Budapest-Kalocsa, 2014
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gabriel Herman Antun Patačić
Collegamenti esterni
modifica- (EN) David M. Cheney, Gabriel Herman Antun Patačić, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5817151778226118130006 · ISNI (EN) 0000 0001 1703 5187 · BAV 495/58517 · CERL cnp01226732 · LCCN (EN) nb2011003773 · GND (DE) 141698748 · BNF (FR) cb167305126 (data) |
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