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Francesco Vaccaro (giurista)

giurista e politico italiano (1900-1977)

Francesco Vaccaro (Cosenza, 18 marzo 1900Cosenza, 26 agosto 1977) è stato un giurista, avvocato e politico italiano.

Francesco Vaccaro

Sindaco di Cosenza
Durata mandato11 febbraio 1945 –
10 aprile 1946
PredecessoreAngelo Ippolito (podestà)
SuccessoreAdolfo Quintieri

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Partito Socialista Democratico Italiano
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Messina
ProfessioneAvvocato

Biografia

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Nacque nel 1900 da Luigi, avvocato, e Giuseppina Mosciaro, di famiglia arbëreshe, ultimo di dodici figli, e dopo gli studi classici al liceo Bernardino Telesio di Cosenza, conseguì nel 1923 la laurea in giurisprudenza presso l'Università di Messina.[1] Esercitò subito l'avvocatura presso lo studio di Pietro Mancini e poi nei propri studi a Cosenza e a Soveria Mannelli, dove fu per molti anni impiegato nella pretura.[1]

Militante nel Partito Socialista Italiano dal 1920, venne aggredito dagli squadristi nel 1924, mentre si apprestava a uscire dal tribunale in seguito alla condanna ottenuta nei confronti di alcuni fascisti.[1] Fu redattore responsabile del giornale «La Parola Socialista» e corrispondente dell'«Avanti!».[1] Controllato dalla polizia fascista come "sovversivo", venne arrestato per alcuni giorni nel 1926 insieme ad altri socialisti cosentini.[1]

Nel 1943 partecipò insieme a Florindo De Luca alla fondazione del Comitato di liberazione nazionale di Cosenza.[1] Dopo l'occupazione della città da parte della truppe alleate il 20 novembre 1943, venne nominato commissario prefettizio del comune e poi sindaco dall'11 febbraio 1945.[1]

Fu con Nicola Serra tra i promotori dei primi corsi universitari tenuti a Cosenza e nel 1947 contribuì alla fondazione del Circolo di cultura città di Cosenza.[1][2] Autore di vari saggi giuridici, dal 1944 al 1945 diresse il Bollettino della Società di Storia Patria per le Calabrie e nel 1947 fondò la rivista trimestrale Il Foro Cosentino, rimasta in attività fino al 1976.[1]

Alle prime elezioni democratiche del 1946 venne eletto consigliere comunale e l'anno seguente aderì al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (Partito Socialista Democratico Italiano).[1] Sedette ininterrottamente nel consiglio comunale fino al 1961.[1] Fu sindaco e vicepresidente della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania negli anni sessanta e membro dell'Accademia Cosentina.[1]

Morì a Cosenza all'età di settantasette anni.[1]

Opere (selezione)

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  • Avvocati, giuristi e magistrati cosentini (dal 1200 al 1800), Edizioni V. Serafino, 1934.
  • Il foro cosentino in memoria dell'avv. Vincenzo Valentini, D. Chiappetta, 1939.
  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Vaccaro, Francesco, su ICSAIC. URL consultato il 25 aprile 2022.
  2. ^ Vincenzo Scirchio, Cosenza e le sue università. Già nel 1945 i "corsi liberi dell'Università Calabro Lucana" (PDF), su ICSAIC, 2020. URL consultato il 25 aprile 2022.

Bibliografia

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  • Florindo De Luca (a cura di), Francesco Vaccaro nel ricordo degli amici, Stampa Ata, Cosenza, 1978.

Collegamenti esterni

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