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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Il filtro cavale è un presidio medico che viene inserito in vena cava inferiore da un chirurgo vascolare o un radiologo interventista per la prevenzione dell'embolia polmonare[1][2]. Chiamato filtro di Kim-Ray Greenfield in onore degli inventori.

Filtro cavale

Tecnica

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Consiste nell'introduzione per via percutanea venosa, attraverso la vena giugulare interna o la femorale comune di uno speciale filtro meccanico che viene rilasciato all'interno della vena cava inferiore subito al di sotto della confluenza delle vene renali[1]. Il dispositivo, che ha la forma di un "ombrellino" e che con le sue maglie metalliche impedisce ad eventuali emboli provenienti dagli arti inferiori di raggiungere le arterie polmonari, può essere di tipo temporaneo oppure permanente[2].

Indicazioni

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Il posizionamento di un filtro cavale è indicato in pazienti con trombosi venosa profonda degli arti inferiori e/o ileo-cavale che abbia determinato embolia polmonare e nei quali non sia possibile o sia controindicata la terapia anticoagulante o qualora il tipo di trombosi sia ad elevato rischio di embolia polmonare[3][4].

Complicanze

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Circa un quinto dei pazienti presenta un episodio di trombosi della vena cava e la terapia anticoagulante deve pertanto essere continuata a meno che non sussista una controindicazione[5]. Altra complicanza può essere dettata dallo spostamento e dalla migrazione del filtro che può, seguendo il torrente circolatorio, raramente raggiungere il polmone[4][6]. L'occlusione del filtro avviene in circa un quinto dei pazienti nel giro di cinque anni e in un paziente su tre a nove anni[2].

  1. ^ a b Young T, Tang H, Hughes R, Vena caval filters for the prevention of pulmonary embolism, in Cochrane Database Syst Rev, n. 2, 2010, pp. CD006212, DOI:10.1002/14651858.CD006212.pub4, PMID 20166079.
  2. ^ a b c Yamada N, Nakamura M, Ito M, Current status and trends in the treatment of acute pulmonary thromboembolism, in Circ. J., vol. 75, n. 12, 2011, pp. 2731–8, PMID 22076423.
  3. ^ Chung J, Owen RJ, Using inferior vena cava filters to prevent pulmonary embolism, in Can Fam Physician, vol. 54, n. 1, gennaio 2008, pp. 49–55, PMC 2293317, PMID 18208955.
  4. ^ a b Vossen JA, Thawait SK, Golia JS, Chamarthy M, Cholewczynski W, Velasco N, Recurrent fracture of a recovery inferior vena cava filter with pulmonary migration, in Yale J Biol Med, vol. 85, n. 2, giugno 2012, pp. 255–9, PMC 3375713, PMID 22737054.
  5. ^ Guo YJ, Feng J, Qu TR, et al., Vena cava thrombosis after vena cava filter placement: Incidence and risk factors, in J Geriatr Cardiol, vol. 8, n. 2, giugno 2011, pp. 99–103, DOI:10.3724/SP.J.1263.2011.00099, PMC 3390081, PMID 22783293.
  6. ^ Janjua M, Omran FM, Kastoon T, Alshami M, Abbas AE, Inferior vena cava filter migration: updated review and case presentation, in J Invasive Cardiol, vol. 21, n. 11, novembre 2009, pp. 606–10, PMID 19901418.

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