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Erasmo Iacovone

calciatore italiano

Erasmo Iacovone (Capracotta, 22 aprile 1952[1]San Giorgio Ionico, 6 febbraio 1978) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante, deceduto ancora in attività, a 25 anni, a causa di un incidente stradale, mentre militava nel Taranto.

Erasmo Iacovone
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAttaccante
Carriera
Giovanili
1969-1971Roma
Squadre di club1
1971-1972OMI Roma25 (2)
1972-1973Triestina13 (0)
1973-1974Carpi32 (13)
1974-1976Mantova70 (24)
1976-1978Taranto47 (16)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Carriera

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Molisano e cresciuto nelle giovanili della Roma, debuttò in Serie D a 19 anni con l'OMI. Nel novembre 1972 venne ingaggiato dalla Triestina con la quale esordì in Serie C. Nella squadra giuliana Iacovone disputò 13 incontri senza mettere a segno alcuna rete. Nella stagione successiva tornò in Serie D, nelle file del Carpi. Con il club emiliano, Iacovone realizzò 13 reti in 32 incontri contribuendo alla promozione in Serie C.

Nel 1974 il giocatore venne ingaggiato dal Mantova, sempre in Serie C. In due stagioni Iacovone realizzò 24 gol e si mise in luce per un ingaggio nella categoria superiore, che giunse nel mercato di novembre del 1976, allorquando il Taranto, all'epoca militante in cadetteria, decise di acquistarlo.

La prima stagione nella città ionica lo vide andare a segno 8 volte in 27 incontri, in particolare la splendida rete realizzata nel derby pugliese contro il Bari, contribuì a farlo entrare nel cuore dei tifosi.

Nella stagione successiva, 1977-78, capocannoniere della squadra con 9 reti, morì prematuramente in un incidente stradale sulla SS7, in agro di Taranto. Poco prima dell'una di notte del 6 febbraio 1978 la sua automobile, una Citroën Dyane, fu violentemente speronata da un'Alfa 2000 GT il cui guidatore, il giovane Marcello Friuli, procedeva a fari spenti perché inseguito dalla polizia, essendosi appena reso responsabile del furto del veicolo. Nell'impatto Iacovone fu sbalzato fuori dal parabrezza e ucciso[2]. Non aveva compiuto ancora 26 anni: sposato da sette mesi, sua moglie era incinta, in attesa di una figlia. Successivamente venne installata una lapide a ricordo del calciatore sul luogo dell'incidente.

I funerali si svolsero il giorno seguente; alle esequie religiose fece seguito una commemorazione all'interno dello stadio "Salinella", alla presenza dei dirigenti e dei tifosi del Taranto[2].

In ricordo di Iacovone, due giorni appena dopo la sua morte, l'allora presidente Giovanni Fico, volle che lo stadio "Salinella" venisse rinominato e intitolato a suo nome[2] mentre, più recentemente, il 20 ottobre 2002, fu inaugurata una statua nella piazza prospiciente l'impianto sportivo, realizzata dallo scultore Francesco Trani.

Il 19 luglio 2009 la giunta comunale di Taranto ha intitolato una via, adiacente allo stadio, ad Erasmo Iacovone[3].

Nella stagione 2015-16 sulle maglie della compagine jonica era presente una serigrafia del suo volto, e nel 38º anniversario della sua morte il 6 febbraio 2016, il Taranto, impegnato in campionato in turno infrasettimanale indossò una maglia celebrativa.

Statistiche

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Presenze e reti nei club[4]

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Stagione Squadra Campionato
Comp Pres Reti
1971-1972   OMI Roma D 24 2
lug.-ott. 1972 D 1 0
Totale Omi Roma 25 2
nov. 1972-1973   Triestina C 13 0
1973-1974   Carpi D 32 13
1974-1975   Mantova C 33 10
1975-1976 C 31 10
lug.-ott. 1976 C 6 4
Totale Mantova 70 24
nov. 1976-1977   Taranto B 27 8
1977-1978 B 20 8
Totale Taranto 47 16
Totale carriera 187 55

Palmarès

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Competizioni nazionali

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Carpi: 1973-1974
  1. ^ Debutta nel Taranto Erasmo Iacovone Serie B 1976-1977
  2. ^ a b c Mario Desiati, Incornate, urla e folli corse: la storia di Erasmo Iacovone, in la Repubblica, 14 novembre 2004. URL consultato l'8 aprile 2009.
  3. ^ Delibera della Giunta Comunale di Taranto (PDF) [collegamento interrotto], su comune.taranto.it. URL consultato il 26-07-2009.
  4. ^ Erasmo Jacovone, su carrierecalciatori.it. URL consultato il 17 novembre 2018.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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