Colera aviare
Il colera aviare è una malattia che può manifestarsi in tutte le specie di volatili domestici, da allevamento, e in molti selvatici. Inoltre è una zoonosi in quanto può essere trasmessa all'uomo.
È una malattia denunciabile secondo il Regolamento di Polizia Veterinaria.
Epidemiologia e storia
modificaAttualmente questa malattia è frequente solo negli allevamenti rurali, a scarsa specializzazione.
Eziologia
modificaL'agente responsabile del Colera aviare è la Pasteurella multocida, batterio Gram - della famiglia delle Pasteurellaceae, che può infettare un ampio spettro di animali, tra cui tutte le specie di allevamento e l'essere umano. La patogenicità è legata alla presenza della capsula, che aumenta la resistenza alle difese dell'ospite, e dalla produzione di endotossine e tossine proteiche. Sono più suscettibili i tacchini, i polli, anatre, oche, soprattutto se adulti o in accrescimento. I sierotipi più frequentemente coinvolti sono l'A1, A3, A4, D2 per i polli e l'A9 per il tacchino.
La modalità di trasmissione è oro-fecale, facilitata dalla resistenza della Pasteurella nell'ambiente umido e non caldo. La contaminazione avviene generalmente da animali portatori cronici, da ratti (serbatoio) e animali selvatici, o acqua contaminata da feci.
La mortalità varia dal 50% al 70% nella forma acuta.
Patogenesi
modificaPuò presentarsi in forma iperacuta, con morte fulminante dell'animale quasi senza presentare sintomi; in forma acuta, setticemica o in forma cronica, negli animali che hanno superato la fase acuta o che sono venuti a contatto con ceppi a bassa virulenza.
Complicanze
modificaAnatomia patologica
modificaEsame macroscopico
modifica- Forma acuta
- Quadro setticemico, congestione dei visceri;
- Petecchie nell'epicardio;
- Epatomegalia, splenomegalia;
- Enterite catarrale-emorragica;
- congestione ed edema polmonare;
- Forma cronica
Esame microscopico
modifica- Forma acuta
- congestione ed emorragie nei visceri, soprattutto milza
Clinica
modificaSegni e sintomi
modifica- Forma iperacuta
Non dà luogo a segni, l'animale soccombe di morte fulminante.
- Forma acuta
- Forma cronica
- Movimenti incoordinati della testa, torcicollo
- Zoppie
Esami di laboratorio e strumentali
modifica- Esame microscopico di striscio di sangue con colorazione bipolare: evidenziazione dei germi.
- Esame colturale (isolamento)
- Prove biochimiche
- Prove sierologiche
- Prove di inoculo: in topo, coniglio o anatra.
Diagnosi differenziale
modifica- Con Tifosi aviare per la natura congestivo-emorragica della splenomegalia (è iperplastica nella Tifosi).
Diagnosi precoce
modificaTrattamento
modificaChirurgico
modificaFarmacologico
modificaPossibilità di impiego di sulfamidici (Sulfachinossalina), tetraciclina, ampicillina e chinoloni, rispettando i dosaggi i tempi di sospensione nelle specie da allevamento.
Prognosi
modificaPostumi e Follow up
modificaPrevenzione
modifica- Profilassi diretta
- Negli allevamenti problematici, vaccini per lo più spenti, in quest'ultimo caso meglio se del ceppo presente nell'allevamento.
- Profilassi indiretta
- Evitare stress agli animali;
- Evitare il contatto con animali malati o portatori e selvatici;
- Non mescolare soggetti di età differente;
- Impiegare sistema tutto pieno/tutto vuoto;
- Controllare l'igiene dell'allevamento e la salubrità dell'acqua.
Bibliografia
modifica- Patologia aviare, F.T.W. Jordan, Edagricole 2002.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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