Bratunac
Bratunac (in serbo Братунац) è un comune della Bosnia ed Erzegovina situato nella Repubblica Serba con 21.619 abitanti al censimento 2013[1].
Bratunac comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Bosnia ed Erzegovina |
Entità | Repubblica Serba |
Regione | Vlasenica |
Amministrazione | |
Sindaco | Branislav Trišić (SNSD) dal 30. Novembre 2022 (mandato tecnico) |
Territorio | |
Coordinate | 44°11′N 19°20′E |
Superficie | 293 km² |
Abitanti | 21 619 (2013) |
Densità | 73,78 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | serbo |
Cod. postale | 75420 |
Prefisso | 056 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice FZS | 04 |
Patrono | San Giorgio |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Geografia
modificaBratunac è situata a nord-est della Bosnia ed Erzegovina e della Repubblica Serba di Bosnia, ai piedi del monte Ludmer. La città si trova ad 11 km da Srebrenica, vicino al fiume Drina e al confine tra Bosnia ed Erzegovina e la Serbia. Al completamento del valico di frontiera sul ponte Bratoljub i due stati saranno direttamente collegati.
Storia
modificaBratunac è menzionata per la prima volta nel 1381 come un villaggio situato su una strada che portava dalla Bosnia in Serbia: all'epoca contava cinque case e trenta abitanti. La città si sviluppa economicamente a partire dal 1886 grazie al commercio del tabacco. Un ponte sulla Drina, che collegava la Bosnia e la Serbia, venne costruito nel 1926. Nel 1927 Bratunac è diventata sede comunale.
Nel 1948 Bratunac contava una popolazione di 5.033 abitanti.
Guerra in Bosnia
modificaLa sistematica pulizia etnica dal 1992 in avanti sradicò la popolazione bosniaca di Bratunac. A partire da allora, le case bosniache furono saccheggiate e distrutte, così come qualsiasi radice culturale o architettonica associata ai bosniaci, come accadde al principio della guerra con i serbi a Srebrenica.[2]
Presso il Šehidsko Mezarje Veljaci di Bratunac è possibile rendere omaggio alle vittime del genocidio e della pulizia etnica attuata proprio in questo paese dagli ultranazionalisti serbi del 1992. Questo piccolo cimitero/memoriale, molto meno conosciuto e frequentato di quello di Potocari relativo al genocidio di Srebrenica, si trova proprio vicino al centro di Bratunac e contiene le sepolture di oltre 300 cittadini non-serbi, uomini, donne e bambini in maggioranza musulmano-bosniaci, vittime delle torture e delle sevizie subite dai miliziani ultranazionalisti quando iniziarono a realizzare il loro agghiacciante progetto di annientamento su base razziale delle popolazioni civili ivi residenti, ed è possibile vedere alcune documentazioni fotografiche raccolte da chi si è occupato del recupero e della ricomposizione dei corpi al termine del conflitto. Sakib, uno dei pochi sopravvissuti, oggi dedica il suo tempo a curare il piccolo memoriale e la documentazione delle identificazioni finora compiute, raccontando l'inferno disumano in cui s'è trovato in uno dei ben dieci campi di raccolta e di annientamento morale e fisico organizzati allora nella zona dai suoi aguzzini molti dei quali oggi sono rimasti ancora impuniti e arrivano persino ad occupare nella Repubblica Serba anche ruoli pubblici.
Note
modifica- ^ Popolazione al censimento 2013 dal sito ufficiale (PDF), su bhas.ba. URL consultato il 9 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2018).
- ^ Azra Nuhefendić, Bratunac, ovvero, il giorno dopo, su balcanicaucaso.org, 11 luglio 2013.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bratunac
Collegamenti esterni
modifica- (SR) Sito ufficiale, su opstinabratunac.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 146778903 · GND (DE) 4441200-9 · J9U (EN, HE) 987007482442105171 |
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