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Benedetto Marini

pittore italiano

Benedetto Marini (Urbino, 1583 (?) – Piacenza, 1630) è stato un pittore italiano del primo Seicento[1].

Biografia

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Benedetto Marini, Autoritratto, particolare della Moltiplicazione dei pani e dei pesci, olio su tavola, 1625, olio su tavola, Piacenza, Chiesa di San Francesco.

Benedetto Marini, la cui nascita è fissata attorno al 1583, a Urbino, dove era già attivo uno dei massimi esponenti dell'arte marchigiana, Federico Barocci[2], si formò non con quest'ultimo ma con Claudio Ridolfi, pittore veneto di matrice "veronesiana" da cui trasse molte caratteristiche stilistiche. Dopo aver lasciato proprio in Urbino una Pietà e Santi conservata ancora oggi alla Galleria Nazionale delle Marche, forse unica testimonianza nella terra d'origine, si trasferì a Faenza nel 1612, per attendere alle decorazioni di alcune cappelle in Duomo insieme al più anziano Ferraù Fenzoni.

Dopo alcuni anni di attività in territorio faentino e in Romagna[3], si spostò in Emilia, a Piacenza, dove iniziò ad essere documentato nel 1618. Nella città dei Farnese resterà per una decina d'anni, lavorando molto spesso per il convento francescano e compiendo il suo massimo capolavoro proprio per il refettorio dei Frati minori, ossia la Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci, alla quale mise mano anche il pittore milanese Giovanni Mauro della Rovere, detto il Fiammenghino. Lavorò anche per la chiesa di San Giovanni in Canale, ma quasi tutti i dipinti lì realizzati sono perduti[4]. Verso la fine degli anni venti del Seicento, Marini si spostò a Codogno per dipingere nella collegiata di San Biagio due pale d'altare con l'Adorazione dei Magi e la Strage degli Innocenti[5], nonché gli affreschi della volta con le Storie della Vergine[6]. Gli ultimi documenti che lo attestano in vita risalgono all'aprile 1630 e sono stati redatti a Piacenza; è probabile che sia morto nella grande pestilenza che imperversò in quell'estate.

Galleria

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  1. ^ Bernadetta Nicastro, MARINI, Benedetto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 70, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.  
  2. ^ Edoardo Castignola, Precisazioni sull'attività di Benedetto Marini per la chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza. Due dipinti identificati e una nuova indagine documentaria, in "Arte Lombarda", 200-201, 2024, I-II, pp.46-69.
  3. ^ Ivi, p.49.
  4. ^ Ivi, pp.46-69.
  5. ^ Lorenza Tonani, La cappella del Rosario in San Biagio a Codogno: l'opera di Benedetto Marini, in "Artes", 2000, pp. 27-39.
  6. ^ Edoardo Castignola, Precisazioni sull'attività di Benedetto Marini per la chiesa di San Giovanni in Canale a Piacenza. Due dipinti identificati e una nuova indagine documentaria, in "Arte Lombarda", 200-201, 2024, I-II, pp.53-54.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN10775735 · BAV 495/212452 · CERL cnp00580064 · ULAN (EN500101974 · GND (DE124295819