Approssimante palatale
L'approssimante palatale sonora, detta anche jod (o iod) o yod, è una consonante rappresentata con il simbolo [j] nell'alfabeto fonetico internazionale (IPA).
Approssimante palatale | |
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IPA - numero | 153 |
IPA - testo | j |
IPA - immagine | |
Unicode | U+006A |
Entity | j |
SAMPA | j
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X-SAMPA | j
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Kirshenbaum | j
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Ascolto | |
Nella lingua italiana tale fono si riscontra nei dittonghi che iniziano per la lettera I. È presente per esempio nella parola ieri [ˈjɛːri]. Anticamente veniva reso con la grafia ⟨j⟩, ma questa lettera è caduta in disuso nell'italiano moderno (si usa ancora più che altro nelle parole di origine straniera, come Jugoslavia).
Compare in gran parte dei dialetti italiani meridionali, ad esempio juorno per "giorno", fatejà per "faticare".
Caratteristiche
modificaLa consonante approssimante palatale sonora presenta le seguenti caratteristiche:
- il suo modo di articolazione è approssimante, perché questo fono si trova al confine tra un'articolazione consonantica e una vocalica;
- il suo luogo di articolazione è palatale, perché nel pronunciare tale suono il dorso della lingua si porta a contatto con il palato;
- è una consonante sonora, in quanto questo suono è prodotto con la vibrazione delle corde vocali.
Altre lingue
modificaEsperanto
modificaIn esperanto il fono è reso con il grafiema J come nella parola "juna" (giovane).
Francese
modificaIn lingua francese tale fono è presente per esempio nella parola yeux ('occhi') [jø] .
Friulano
modificaIn lingua friulana tale fono, reso con la grafia ⟨j⟩, è presente in parole come jarbe ('erba') [jar'be] oppure just ('appena', 'giusto') ['jʊst].
Inglese
modificaIn lingua inglese tale fono è reso con la grafia ⟨y⟩, ed è presente per esempio nella parola yet ('ancora') [jɛt] .
Napoletano
modificaIn lingua napoletana tale fono è reso con la grafia J ed è presente in moltissime parole: juorno (giorno), juoco (gioco), janco (bianco), jaccio (ghiaccio).
Olandese
modificaIn lingua olandese tale fono è reso con la grafia ⟨j⟩, ed è presente per esempio nella parola jaar ('anno') [jaːr].
Piemontese
modificaIn lingua piemontese tale fono è reso con la grafia ⟨j⟩, ed è presente per esempio nella parola Savej ('sapere') [saˈvɛj].
Svedese
modificaIn lingua svedese tale fono è reso con la grafia ⟨j⟩, ed è presente per esempio nella parola jag ('io') [jɑː(ɡ)] .
Tedesco
modificaIn lingua tedesca tale fono è reso con la grafia ⟨j⟩, ed è presente per esempio nella parola Joch ('giogo') [jɔx].