Agenzia del demanio
L'Agenzia del demanio è un ente pubblico economico della Repubblica Italiana.
Agenzia del demanio | |
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Sede dell'Agenzia del demanio | |
Stato | Italia |
Tipo | Agenzie fiscali |
Struttura organizzativa |
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Istituito | 30 luglio 1999[1] |
da | Governo D'Alema I |
Predecessore | Ministero delle finanze, Dipartimento del territorio, Direzione generale del demanio |
Operativo dal | 1º gennaio 2001[2] |
Riforme | Trasformazione in Ente pubblico economico[3] |
Direttore | Alessandra dal Verme |
Bilancio | 94,2 milioni di euro (2018)[4] |
Impiegati | 1 063 (2018[5]) |
Sede | Roma |
Indirizzo | Via Barberini, 38 - 00187 Roma |
Sito web | www.agenziademanio.it |
Storia
modificaIstituita come agenzia fiscale dal d.lgs 30 luglio 1999, n. 300[6] come agenzia di diritto pubblico, è stata successivamente trasformata con d.lgs 3 luglio 2003 n. 173[7] in ente pubblico economico del Ministero dell'economia e delle finanze.
Organizzazione
modificaL'agenzia, che ha poco più di 1.000 dipendenti, si articola in una direzione generale, con sede a Roma, oltre 17 direzioni territoriali e 10 Sedi distaccate, dislocate su tutto il territorio nazionale.
Competenze
modificaL'agenzia è responsabile della gestione, razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato (beni immobili per uso governativo, patrimonio disponibile e demanio storico-artistico). Persegue l'obiettivo di massimizzare il valore economico del patrimonio pubblico e di contribuire allo sviluppo economico-produttivo, sociale e culturale dei territori nei quali i beni sono inseriti. Per contribuire al contenimento della spesa pubblica l'Agenzia del demanio ha il compito di razionalizzare l'utilizzo degli spazi da parte dalle amministrazioni pubbliche, riducendo i costi derivanti dagli affitti. Promuove inoltre una diminuzione dei consumi energetici e ha il compito di pianificare gli interventi di manutenzione.
Attività
modificaL'agenzia svolge inoltre un ruolo di promozione e supporto tecnico nei processi di valorizzazione dei patrimoni pubblici di proprietà dello Stato e degli enti locali. Le sue attività sono sottoposte alla vigilanza e agli indirizzi del ministero e sono definite da un contratto di servizi.
Il progetto "Valore Paese"
modificaAttraverso il progetto Valore Paese, l'agenzia promuove iniziative di sviluppo imprenditoriale finalizzate al recupero e alla valorizzazione di immobili non utilizzati o sotto-utilizzati per mezzo l'individuazione di nuove funzioni, in linea con le esigenze della collettività. A questo scopo è previsto lo strumento della concessione di valorizzazione di lunga durata, fino a 50 anni. Il progetto ha l'obiettivo di incrementare il valore economico e sociale degli immobili coinvolti e, allo stesso tempo, di potenziare l'offerta culturale e turistica dei territori.
Il progetto riguarda diverse tipologie di immobili e comprende "Valore Paese - Dimore", dedicato alla valorizzazione dei beni di pregio storico-artistico e basato sulla riqualificazione del made in Italy, e "Valore Paese - Affidiamo valore", riguardante aree e beni di valore medio-basso con lo scopo di riqualificare e riconvertire gli immobili a nuove destinazioni d'uso, ottenendone un canone di locazione.
Note
modifica- ^ d.lgs. 30 luglio 1999, n. 300, in Gazz. Uff. 30 agosto 1999, n. 203, Supplemento Ordinario n. 163.
- ^ decreto del ministro delle finanze del 28 dicembre 2000, in Gazz. Uff. 12 gennaio 2001, n. 9
- ^ d.lgs. 3 luglio 2003, n. 173, in Gazz. Uff. 14 luglio 2003, n. 161.
- ^ Bilancio preventivo 2018 (PDF), su agenziademanio.it, marzo 2019.
- ^ Conto annuale 2018 (PDF), su agenziademanio.it, marzo 2019.
- ^ Art. 61 d.lgs 30 luglio 1999, n. 300
- ^ Art. 61 comma 1) d.lgs 30 luglio 1999, n. 300 come modificato ex art. 1 comma 1 lett. f) d.lgs 3 luglio 2003 n. 173
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agenzia del demanio
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su agenziademanio.it.
- Statuto dell'Agenzia del demanio (PDF), su agenziademanio.it. URL consultato il 23 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2013).