Adrian von Mynsicht
Adrian von Mynsicht, chiamato anche Adrian Sümenicht (1588[1] – 1638) è stato un alchimista tedesco. Pubblicò alcune opere con il nome grecizzato Tribudenius, o con gli anagrammi Henricus Madathanus e Harmannus Datichius.
Biografia
modificaConseguito a Rostock il dottorato in medicina (col nome di Tribudenius), lavorò a Magdeburgo prima di diventare medico personale del duca Giulio Ernesto di Brunswick-Lüneburg nel 1618, e del duca Adolfo Federico I di Meclemburgo-Schwerin nel 1631.[1]
Venne fatto nobile col nome di Sÿmnicht.[2] Si stabilì infine in qualità di medico a Wittenburg.
Von Mynsicht amava definirsi «Comes Palatinus Caesareus» (conte imperiale palatino) e «Poeta Laureatus» (poeta incoronato d'alloro). Seguace della farmacopea iatrochimica di Paracelso, gli viene attribuita la scoperta del tartaro emetico.[2]
Tra le sue opere vi è il Thesaurus et Armamentarium Medico-Chymicum (Amburgo, 1631) firmato in appendice come Aureo Secolo.[2]
A lui sono ricondotti alcuni simboli incisi presenti sulla porta magica a Roma, unico resto della famosa Villa del Marchese Palombara, che possono essere facilmente rintracciati tra le illustrazioni dei libri di alchimia e filosofia esoterica che circolavano nella seconda metà del Seicento, e che presumibilmente erano in possesso dei frequentatori del circolo di Villa Palombara.[3]
In particolare il disegno sul frontone, con i due triangoli sovrapposti e le iscrizioni in latino, compare quasi esattamente uguale sul frontespizio del libro teosofico Aureum Seculum Redivivum firmato «Henricus Madatanus» (anagramma di Adrian von Mynsicht), che è il secondo dei Tre trattati tedeschi di alchimia a lui attribuito.[2]
Opere
modifica- Carmen De Resurrectione Domini Nostri Jesu Christi fideique energia ac triumpho, Helmstedt 1607.
- Aureum saeculum redivivum, in Musaeum Hermeticum, Francoforte 1625.
- Thesaurus et armamentarium medico-chymicum, Lubecca 1638, Leida, 1645, e diverse altre edizioni aggiuntive, tra cui:
- Medicinisch-chymische Schatz und Rüst-Kammer (Tesoreria e armeria medico-chimica), Stoccarda 1686.
Note
modifica- ^ a b (DE) Rolf Gelius, Mynsicht, Adrian von, in Neue Deutsche Biographie, digitalizzato, vol. 18, Berlino, Duncker & Humblot, 1997, p. 671, ISBN 3-428-00199-0.
- ^ a b c d Paolo Lucarelli, prefazione a Tre trattati tedeschi di alchimia del XVII secolo, pag. 17, Roma, Mediterranee, 2005.
- ^ Cesare Lucarini, La porta magica di Roma: Le epigrafi svelate, pp. 37-38, Edizioni Nuova Cultura, 2017.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adrian von Mynsicht
Collegamenti esterni
modifica- Opere di Adrian von Mynsicht, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Adrian von Mynsicht, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100202730 · ISNI (EN) 0000 0001 1856 5462 · SBN UFIV086643 · BAV 495/372381 · CERL cnp01313511 · LCCN (EN) n00122752 · GND (DE) 117624756 · BNE (ES) XX1045001 (data) · BNF (FR) cb10726308t (data) · J9U (EN, HE) 987007284995105171 |
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