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== Storia ==
I primi abitanti della regione furono gli [[australiani aborigeni australiani|aborigeni]] appartenenti alla popolazione [[Yawuru]].<ref>{{Cita web|url = http://www.nntt.gov.au/News-and-Publications/latest-news/Pages/Yawuru_people_recognised_in_Broome_28_Ap.aspx|titolo = Yawuru people recognised in Broome|accesso = 3 ottobre 2015|lingua = en}}</ref>
 
Il primo [[europa|europeo]] a visitare la zona dove sorgerà Broome fu [[William Dampier]] nel [[1688]] a bordo della nave Roebuck: molti siti nei pressi di Broome hanno preso nome da Dampier o dalla sua nave, a cominciare da Roebuck Bay. Nel [[1861]] vennero scoperte le [[ostrica|ostriche]] della specie ''[[Pinctada maxima]]'', le più grandi fra quelle che producono le [[perla|perle]], il che fece sviluppare un insediamento con lo scopo della pesca delle perle. Nel [[1883]] venne fondato un insediamento che avrebbe dovuto servire i luoghi dove si pescavano le perle, chiamato Broome in onore di [[Frederick Broome]], a quel tempo governatore dell'Australia Occidentale.<ref name="LGA">{{Cita web|url=http://www.broome.com.au/BroomeHistory.htm|titolo=Northern Territory and Kimberley General & Detailed Information|sito=www.broome.com.au|accesso=2023-04-14}}</ref>
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Il lavoro del pescatore di perle era molto rischioso e i primi pescatori erano uomini e donne delle tribù aborigene che vivevano nei dintorni di Broome. Fra la fine del [[XIX secolo|XIX]] e l'inizio del [[XX secolo]] molti coloni vennero in città per pescare perle, la maggior parte di essi dal [[Giappone]] (a Broome si trova ancor oggi un cimitero giapponese con 919 tombe, la sepoltura di alcuni di coloro che morirono pescando le perle). Fino allo scoppio della [[prima guerra mondiale]] Broome produceva l'80% della [[madreperla]] venduta in tutto il mondo.<ref name=LGA/> Le cose cambiarono dopo la guerra, con il calo del commercio e la [[grande depressione]] del [[1929]] che causarono un calo nella richiesta di perle a livello globale, congiuntamente con la concorrenza del [[Giappone]] in mari più a nord.<ref name=LGA/>
 
Il 3 marzo [[1942]] Broome venne attaccata dall'[[Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu|aviazione giapponese]]: alcune navi che si trovavano in mare vennero affondate e 6 aerei dell'[[Royal Australian Air Force|aviazione australiana]] vennero abbattuti (se ne salvò soltanto uno), causando circa un centinaio di morti. Durante le fasi di [[marea|bassa marea]] è a volte possibile vedere i rottami di alcuni aerei che escono dalle acque dell'[[Oceano Indiano]].<ref name=LGA/> Alla fine della [[seconda guerra mondiale]], con la flotta di pescherecci giapponesi completamente spazzata via dagli eventi bellici, Broome si ritrovò senza concorrenti e ridiventò il principale porto mondiale ove praticare la pesca delle perle. Tutto questo finì negli [[anni 1950|anni cinquanta]] del secolo scorso allorché negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] vennero inventate materie plastiche che potevano sostituire la madreperla ad un costo notevolmente inferiore e presentando anche caratteristiche di durezza molto maggiori.<ref name=LGA/>
 
Negli [[anni 1960|anni sessanta]] venne sviluppata l'industria della coltivazione delle perle, in modo da poter sfruttare le perle stesse e non le [[conchiglia|conchiglie]] delle ostriche: si spostarono a Broome numerosi immigrati giapponesi (maestri in questo tipo di [[acquacoltura]]), riuscendo così a riportare in auge l'economia della città. Negli [[anni 1970|anni settanta]] oltre il 60% delle perle coltivate nel mondo proveniva da Broome.<ref name=LGA/> A partire dagli anni settanta, l'economia di Broome ha cominciato a diversificarsi, godendo della scoperta di minerali in zone più interne del Kimberley ed avendo (soprattutto a partire dalla fine del XX secolo) un notevole sviluppo turistico, portandola ad essere una delle città australiane con più crescita del [[XXI secolo]].<ref name=Telegraph>[http://www.dailytelegraph.com.au/travel/australia/broome-sweeps-in-luxury/story-e6frezji-1111116457653 Daily Telegraph]</ref>