Storie Artigiane: Il Trevigiano che cambia, la libertà che rimane
()
Info su questo ebook
Una inchiesta per il Trevigiano sul filo degli incontri con gli artigiani, i piccoli produttori, gente che mette in gioco la propria autonomia ma non è disposta a rinunciarvi. Non un catalogo di nomi, di aziende, di fatturati, al contrario una indagine nel sangue e nel cuore degli uomini con le loro fatiche, ambizioni, speranze, amarezze, voglie di riscatto. Diversi per estrazione, tradizione, età, uniti da alcune costanti: il dialetto, il senso di appartenenza, soprattutto la libertà: da questa discende ogni sfida, ogni scommessa. Non è solo lavoro, non è solo economia. "A un trevigiano toglietegli la libertà, la follia, il suo linguaggio e la sua terra, e non è più niente, perché tutta la sua anarchia ha un senso solo se la può infilare nella società".
Massimo Del Papa
Faccio il giornalista dal 1990. Ho scritto alcuni libri, di preferenza in formato ebook.
Leggi altro di Massimo Del Papa
L'Ammucchiata: Cronache da una deriva selvaggia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMISTERI DOLOROSI: Storie di terrorismo nel dopoguerra italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTestimoni di Genova: Cronaca di un delirio a 5 Stelle Valutazione: 1 su 5 stelle1/5Antinfluencer: contro i nuovi persuasori del nulla Valutazione: 5 su 5 stelle5/5KEEF: Ritratto di Keith Richards a colpi di riff Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Crisi: Cronache dalla fine dell'Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLA VITA E' DOLORE: Disumana umanità di Dr. House Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Rompicoglioni: L'eredità perduta di Sergio Saviane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIN QUESTO STATO: Da spread a spread il trompe l'oeil del governo Monti Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Ali Per Volare: Scontri di un Supereroe al Quadrato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNever Stop: I Rolling Stones oltre i confini del tempo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFottuto: 25 anni di giornalismo da Fuori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCHI SEI: Renato Zero, luci ed ombre di un carisma Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniANNI DI VITA: Storie di gatti al confine tra istinto e volontà Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSiamo in Italia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Non mi ascolti: Siamo lastre di vetro dove parole scorrono Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo Tu Noi Lucio: Le canzoni non comuni per i giorni comuni di Lucio Battisti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniC'ero Una Volta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiocare Agli Indiani: Tutto Renato dalla A allo Zero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Storie Artigiane
Ebook correlati
La Formula Uno è condannata a morte: Storia di una vita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Rompicoglioni: L'eredità perduta di Sergio Saviane Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl sogno di Čapek Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa spaccatura Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPiuma d'Argento - Rivelazioni di un'eterna primavera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPandemia - Il mondo sta cambiando Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVeleno nelle gole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDisequitalia - Uomini sull'orlo di una crisi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'avvocato e la teoria della melanzana fritta Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Né la prima né l'ultima volta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOmbre che oscurano il futuro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCostruire il Domani: Istruzioni per un futuro immateriale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniZeig Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTu, robot Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'invenzione che divise il mondo Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il canaro: Magliana 1988: storia di una vendetta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniD-Doomsday Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSiamo in Italia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5L'abisso di Camille Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuaderni di Serafino Gubbio operatore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUomini nudi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome vivere senza essere in tre capitolazioni - aforismi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKama Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSotto Traccia: Storia di un esodato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPatrimonio Orizzontale: Breve guida ambientalista per felini da tastiera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSIATE tutti DISSIDENTI: Sedete in disparte e lottate sempre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniE guardo il mondo da un oblò Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPost-Rifondazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl figlio del drago Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCRONACHE DIVERSE di un osservatore di parte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Scienze sociali per voi
Quando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProverbi Italiani: I migliori proverbi italiani, divisi per regione, nella lingua dialettale e con il loro significato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniComunque mamma: Storia di una ferita ancora aperta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFake news dell'antica Roma: 2000 anni di propaganda, inganni e bugie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTarantole, tarantolati e tarantelle nella Spagna del Siglo de oro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniApprendista libero muratore. Manuale ad uso degli iniziati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSimbologia Massonica Vol.I: Simbologia e Tradizione esoterica liberomuratoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Arte di Comunicare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHawaiian Mythology Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGesti e modi di dire di Napoli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria e Dottrina dei Rosa + Croce Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLife. La mia storia nella Storia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'umorismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniV-19 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe stirpi degli Illuminati: La storia occulta delle plurisecolari famiglie che controllano il mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOmeopatia: vivere nel mondo in crisi Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Educazione Sessuale Taoista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria dei Longobardi: Historia Langobardorum Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCapuana e la letteratura per l'infanzia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa sessualità giapponese. Uno sguardo sociologico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI numeri sacri. Pitagorismo massonico: Compendio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMa chi me lo fa fare? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell'incantesimo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMaestro Libero Muratore. Manuale ad uso degli iniziati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiga...L'amore! Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il viaggio esoterico dell’uomo nelle lame dei Tarocchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMussolini e gli Illuminati: Da Piazza San Sepolcro al rito sacrificale di Piazzale Loreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMiti, storie e leggende: I misteri della genesi dal Caos a Babele Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMille musiche diverse - Manuale pratico di Musicoterapia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5
Recensioni su Storie Artigiane
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Storie Artigiane - Massimo Del Papa
Introduzione
Cosa è rimasto del Veneto bianco, del Nordest democristiano, della sua rete capillare cattolica
come diceva Giorgio Bocca per dire quell'ordito di parrocchie, oratori, circoli, banche, cooperative, il prato basso e fertile per l'industria polverizzata delle piccole e medie imprese, delle attività artigiane che facevano media, riequilibravano il PIL nazionale afflitto da sacche e ritardi nel Mezzogiorno? Mutazione dopo mutazione, il cronista ha l'impressione che non sia rimasto niente, almeno nella Marca Trevigiana dove il monopolio democristiano in spartizione col sottogoverno comunista ha lasciato spazio alle Leghe e il tessuto produttivo si è più volte sfaldato per riscriversi in modo sempre diverso. Poi, dopo un po' che ci stai, che ascolti, che intervisti ti accorgi che è una rivoluzione gattopardesca ma in senso buono, non il cambiare tutto pur che nulla cambi ma il contrario, cambiare davvero nella finzione che tutto resti grossomodo uguale. Adattare la pelle di un distretto, ridefinire settori e metodi produttivi, senza rinnegare quella combinazione di umori e di caratteri che sta nel dna, che permette a chi è nato qui di riconoscersi come membro della comunità che lavora, che agisce, che parla l'eterno dialetto e a volte fatica a seguire i mutamenti, le trasformazioni del pazzo mondo ma in un modo o nell'altro riesce a venirne a capo. Il dna trevigiano è fatto di cromosomi assortiti ma uno in particolare lega tutti gli altri e non può mancare: la libertà, quel senso di autonomia esistenziale, produttiva che non degenera in anarchia, al massimo in anarchia controllata, nel colpo di follia che però trova una sua ragione, si inscrive in un senso più globale e tiene sempre conto del contesto. Ho incontrato in questo viaggio per il distretto artigiano, per le sue voci artigiane, decine di imprenditori, di tipi umani, di storie personali, e prima o dopo, ma più spesso prima, questa dimensione, la libertà, tornava fuori. Libertà di che? Di sognare, anzitutto. Pare impossibile, ma questa gente concreta, anche dura, anche irragionevole nel suo voler tornare agli austriaci, al lombardo-veneto
, non sa rinunciare al gusto del sogno. Che poi vuol dire immaginare una vita a propria misura, dove nessuno ti dice come e quanto e quando lavorare, Io per me vengo in capannone anche a Natale e ci sto dodici ore
, il lavoro non come travaglio, come dannazione biblica ma come estensione della libertà, accumulo di indipendenza, più mi do da fare e più sono libero. Quando è cominciata la vita per questi sognatori arcigni? Quando mi sono messo da solo, quando non ho avuto più un padrone
. E allora capisci che la Marca Trevigiana cambia per non cambiare, muta le sue pelli per tenere integro il dna che sta sotto, la voglia e il bisogno di scartare di lato, di rifare la vita e vada come vada.
Dall'elettronica giapponese, dalle impedenze, i transistor, le resistenze, insomma quegli insetti di ceramica con due antenne lunghe e storte che finivano nelle radioline dentro le testiere dei letti, in quell'orribile delizioso gusto anni Settanta, alla microelettronica computerizzata e ai led e le stampanti tridimensionali del 2016, dal monopolio bianco, felpato, di crudeltà sorniona, ai furori leghisti anche sterili o controproducenti: di tutti i cataclismi bancari, solo qui son rimasti col cerino in mano, La Popolare di Vicenza e l'Antonveneto si sono mangiati o meglio hanno mangiato ai risparmiatori 20 miliardi ma su questi Renzi ha fatto orecchie da mercante, ha tamponato le toscane Etruria e Monte Paschi, ha prestato attenzione alla Banca delle Marche, altro feudo elettorale del PD, ma quanto al Veneto verde, ex bianco, ha detto, anzi non ha detto ma l'hanno capito benissimo: affari vostri, fatevi aiutare dalle vostre Leghe; oppure cambiate modo di votare e se ne riparla. Eppure le Leghe, oltre che in Lombardia, non potevano che attecchire qui, dato che salivano dallo spontaneismo produttivo e quindi politico, ricordate il Franco Rocchetta della Liga Veneta? Poi, come dappertutto, lo scatenarsi degli appetiti, delle faide, la balcanizzazione dei movimenti e i veneti, i trevigiani che non si sentono rappresentati da nessuno e vorrebbero tornare agli austriaci, al lombardo-veneto. Ma per far che? Certo, per pagare meno tasse, perché il 74% reale, che poi è un 80-85% percepito, è una follia manicomiale che si aggiunge all'ulteriore delirio burocatico, ai 174 adempimenti solo per partire, alle 200 incombenze l'anno che la Unione Europea di vetro e di carta non si stanca di escogitare, dal che si capisce la voglia di fuga. Ma una fuga che lascia il tempo che trova, un anno fa tutti volevano delocalizzare in Slovenia, adesso la moda è già passata. E passano in fretta, queste smanie più o meno esotiche, perché un trevigiano senza i suoi posti e il suo dialetto, senza la koiné è niente. Il dialetto che secondo Céline sale dall'odio
, ma a me pare invece salga da un amore per la libertà, è lo slang di chi si specchia in qualcosa di condiviso, di