«Quando faccio una mostra la gente non se ne va più via», racconta Sharon Stone dalla sua casa di Beverly Hills. «Penso che sia un segno straordinariamente buono, vuol dire che c’è qualcosa che merita nel mio lavoro». Pittrice fin dalla gioventù, Stone ha ripreso i pennelli in mano durante la pandemia. La sua prima personale, “Shedding” alla Allouche Gallery di Los Angeles, è un tuffo in idilliaci paesaggi astratti, ispirati dalla sua infanzia e dall’influenza di artisti che ammira, come Alexander Calder, Joan Miró e Wassily Kandinsky.
L’OFFICIEL: Quando hai iniziato a dipingere?
Da piccola, grazie a mia zia Vonne. Aveva un maestro di pittura e viveva accanto a mia nonna e io